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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Credo che con il tipo una cosa da fare prima di prendere una decisione...sarebbe quella di valutare i pro e i contro di un'eventuale frequentazione..e farsi la seguente domanda: può essermi utile frequentare quell'uomo? Che cosa ci potrei guadagnare a una eventuale relazione?
Quindi potresti tenere in considerazione i pro (dal lato economico e al fatto che ti possa far conoscere altre persone)....però allo stesso tempo un occhio di riguardo e cercare di capire quali sono le sue vere intenzioni...se vuole una relazione seria o solo divertirsi....quindi prima di decidere ci sarebbero questi aspetti su cui riflettere. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
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Capisco come ti senti perchè ogni tanto sono finita in situazioni ''ambigue'' in cui stavo con gente che alternava il trattarmi bene al comportarsi male (in parte erano mie paranoie in altre ci vedevo più che bene) e io alternavo la voglia di sfancularle alla fame d'affetto. Alla fine quando queste situazioni mi stavano mandando al manicomio ho sempre sfanculato brutalmente facendo in modo di dire/fare cose così irrimediabili da sfogarmi e non poter più tornare indietro. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Parte 1
Scrivo qui questo sfogo venuto fuori nel tentativo di rispondere a Wolferstein. Alla base c'è sempre l'idea che la gente che mi sta intorno abbia solo sentimenti negativi nei miei confronti, quindi penso di essere in topic. Del resto come potrei suscitare simpatie, se non faccio niente, fallisco in tutto, sono in là con gli anni, non ho un progetto di vita, mi manca l'entusiasmo, vivo rinchiusa? "Ciao Wolferstein, la mia vita al momento è già finita. Le ho provate tutte. Gli eventi sociali che si organizzano nella mia zona sono quasi tutti a pagamento. Inoltre, quelle poche volte che ho partecipato a qualcosa venivo quasi subito etichettata come diversa. La gente ha un atteggiamento diverso con me rispetto a quello che ha con gli altri (più normali). Il mio disagio sta diventando molto evidente, i sintomi si riconoscono subito e le persone mi emarginano. Ci sono anche quelle che ti dicono una parola carina, ma poi si allontanano, le cerchi, ma non si fanno più trovare. Quando faccio cose insieme agli altri salta sempre fuori un divario esperienziale ed evolutivo, ma anche nel modo di pensare e ragionare, che condiziona fortemente il rapporto con loro. Ora la mia condizione di vita e psicologica è peggiorata molto. Sono molto sotto schiaffo, in difficoltà e soprattutto non sento più emozioni, non ho idee, ho perso l'ideazione, la progettualità ed ogni volta che mi sveglio la mattina ricevo una coltellata al petto al pensiero che mi ritrovo ad avere tanti anni passati nella sofferenza e nel vuoto più totali, molto sprezzata dagli altri, spesso emarginata e inascoltata dai miei cari. Mi ritornano alla mente sprazzi di tutta la ricchezza e la luce che avevo dentro, pronta ad esplodere. Bastava poco, un'attenzione e una volontà in più dei cari intorno e avrei superato a monte un blocco che dai 12 anni in su (causa trauma psicologico vissuto a 6) mi ha condizionato la vita. Ora sono una persona sofferente, triste che cerca di tirarsi su, ma si trova ogni giorno a combattere con i fantasmi (critiche del passato, umiliazioni e sofferenze derivate dal bullismo). Inoltre non ho soldi per avere una vita sociale di supporto. Vivo in una zona di periferia, non ho la macchina e la maggior parte degli eventi poi sono la sera. La cosa che mi renderebbe un pò di piacere, dandomi una sferzata di vitalità sarebbe uscire la sera, andare a fare anche una passeggiata in città con l'aria fresca, ma non c'è mai nessuno disposto a passare di qui per darmi un passaggio, nessuno che vuole regalarmi un pò di felicità. Vivo tutti i giorni spostandomi con i mezzi, non vesto mai elegante, mai ricercata, perchè sto sempre su bus scassati, ora senza aria condizionata, pieni di gente di altri paesi che non sempre fa la doccia, qualcuno fa apprezzamenti, aliti di alcol, cipolla, matti che parlano da soli. Questo sempre, compreso il sabato e la domenica. Anche per andare a mettere l'holter pressorio ho preso i mezzi, tre bus e 400 metri a piedi sotto il sole per raggiungere l'ospedale, andata e ritorno con l'apparecchio in mezzo alla massa di gente. Non c'è mai nessuno dei parenti qui che mi aiuta, potrebbero, ma non lo fanno, come se non fossi importante a tal punto come persona da meritare una cortesia per stare meglio. Se ne fregano, poi però ogni momento insieme è buono per criticarmi non sapendo quante me ne passo. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Parte 2
Avevo trovato un lavoro in una radio, non mi sembrava vero, stava dove morì gesù cristo il posto, l'autista del bus ha sbagliato dandomi le indicazioni e mi ha portato ad un passo dall'autostrada. Sono scesa, ho camminato sotto il sole con il terrore dei picchi di pressione, sentendo freddo con 35 gradi, camminando con gli attacchi di panico sulla corsia di emergenza. Sono arrivata con un'ora di ritardo, ma ho dato il meglio di me esternando al responsabile la passione e la voglia di raggiungere quel posto per collaborare. Non mi avevano neanche chiamato subito, ho dovuto rimandare il curriculum, rompere le scatole. Insomma mi prendono, lavoro in redazione con ex speaker, ambiente carinissimo, mi accolgono subito. Il terzo giorno di prova però arrivo in ritardo perchè il primo mezzo mi salta due corse, mi scuso e mi dicono che non fa niente, poi il quarto giorno mi sento male andando a prendere il secondo bus, sento le gambe deboli, vedo un grumo nero a metà campo visivo, mi viene da vomitare. Corro in farmacia sentendo tutto confuso e lontano, la pressione era a 113 di minima con pulsazioni a 100. Chiamano l'ambulanza e l'infermiere accorso mi ordina di non muovermi e di tornare subito a casa, provvedendo poi a richiedere con urgenza un pack pressorio. Torno a casa, li ricontatto via e-mail raccontando la situazione, ma non ricevo più risposta, richiamo al cell, ma non rispondono. Sono passati i giorni, ho perso un lavoro per cui avevo studi e qualifica che mi avrebbero consentito di fare carriera anche a 35 anni. Hanno apprezzato molto il mio profilo e la persona. Questa cosa mi ha ammazzato, era una buona opportunità, ho chiesto ai miei parenti di darmi uno strappo fin lì, di aiutarmi, ma nessuno l'ha fatto. Così anche ieri, c'era un concorso fuori zona di fotografia, per iscriversi occorreva presentarsi di persona. L'altro ieri era il compleanno di mia cugina, mia zia mi ha detto che si sarebbe offesa se non ci fossi andata. Ho speso soldi e tempo per cercare un regalo, quando a me non fanno neanche mai gli auguri (non ricevo un regalo da una vita, poche telefonate e nessun pranzo speciale). Sono andata da lei sempre con i mezzi, ho assistito alla sua festa, ripensando ai miei compleanni su un letto da sola. Poi mi sono fermata a dormire ed il cane loro aveva fatto la pipì vicino al divano letto su cui dormivo. Non potevo pulire,era tardi e mia zia dormiva e mia cugina era uscita con il marito dopo la cena. Non sapevo dove fossero i detersivi. Non ho chiuso occhio per l'odore e poi quando stavo verso le 5 per chiudere gli occhi, entra mia cugina ridendo come una pazza, baciando il marito, accendendo tutte le luci. La mattina dopo sarei dovuta andare al concorso a cui tenevo tanto. Non ho dormito per niente, ma alle 6 e mezza ero subito fuori dal letto tanto volevo andarci. Mia zia era a conoscenza della cosa e sapeva che il posto non era vicino, sapeva anche che la sera prima avevo la pressione minima a 100, ma pur accompagnando i miei cugini di qua e di là anche per futilità (parrucchiere, estetista..), con me ha fatto finta di niente. In pratica sono uscita che mi sentivo morire, ho preso il treno, poi due bus. Il secondo bus per la stanchezza l'ho preso in direzione contraria e mi sono addormentata arrivando al capolinea. Si era fatto tardi. Arrivo in sede, ma mi dicono che sul sito dell'evento non avevano riportato che l'evento stava da tutt'altra parte, in una loro succursale. Ci provo comunque, faccio una corsa contro il tempo, cammino al sole, prendo di nuovo mezzi e treno. Cammino sentendomi sbandare, mi sento svenire ma continuo..arrivo e la segretaria davanti ad una marea di gente là radunata, mi dice che non è più possibile entrare, sono fuori. Esco e con le lacrime agli occhi e tutti i candidati che mi guardavano. Piango come una disperata, poi torno a casa nel niente. Mi si aggrava lo sconforto, fallisco in tutto, nessuno tiene a darmi una mano, mi sento così male. Da una vita io lotto facendo cose assurde, senza essere mai aiutata in niente. Basterebbe poco, sono molto forte e tutto sommato in gamba, sarebbe bastato un pò più di supporto negli spostamenti, una vicinanza e partecipazione alle cose a cui tenevo. Tutti i giorni al cardiopalma da sola per raggiungere obiettivi che alla fine nonostante sforzi disumani non raggiungo, all'insaputa della gente che critica sempre e che queste lotte quotidiane non vede. Tengono conto solo dell'esito, non di quello che ho fatto per raggiungere l'obiettivo, registrano solo il fallimento, mentre tengono su un palmo della mano i successi di chi è stato però aiutato e molto. Di fatto è un successo, il mio è un fallimento. Tre giorni fa causa sciopero mezzi, per andare all'appuntamento col cardiologo ho fatto l'autostop con il terrore di imbattermi in un malintenzionato. Sono allo sbando e più lo sono, più appaio folle, disperata, urlo spesso al telefono con mia madre distante, me la prendo perchè ricordo che lei anche quando era vicina non mi ha mai aiutato in nulla. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Parte 3
Rivedo tutti i treni persi, sembra un loop infernale che non si arresta e che comincia la mattina presto al risveglio. Poi ora ci si è messo pure questo cojone che mi abita vicino. Oggi per la depressione, la stanchezza, lo smarrimento, sfiducia e stanchezza, mi sono messa a dormire. Sono uscita per buttare la spazzatura, ero uno zombie annoiato, una persona poco tonica, con lo sguardo e la mente fissa in un vuoto non definito. Questo mi ferma, e mi dice " ma che ti sei appena svegliata? Hai dormito?" io "sì, guarda avevo un sonno" e lui mi fa una faccia come a dire" ma che persona sei?". Sa che non lavoro e che mia madre ha avuto un problema di salute serio, sa che me ne sono andata da lei e non la vado mai a trovare, vivendo però a spese sue. Poi pubblica un aggiornamento scrivendo che "se l'Italia sta finendo male è anche merito di persone che dormono e non fanno nulla. Ci sono però anche persone, continua, che si danno da fare e si fanno valere", condividendo poi i profili di alcune sue conoscenze femminili con figli, carriere importanti e tanto seguito e apprezzamenti. Qualcuna di loro commenta anche la sua condivisione, confermando che di sacrifici continuano a farne tutti i giorni e lui risponde che hanno un grande merito e che sono persone splendide. Pubblica poi foto di donne sue amiche che vivono momenti bellissimi in famiglia, o nella natura in posti molto suggestivi e magici. Noto anche che i colleghi di banca tendono a fare gli sborioni e quando passo e li trovo fuori in pausa pranzo, mi lanciano sguardi di pena profonda, oppure smettono di parlare tra loro quando mi vedono arrivare, mi guardano con il sorriso stampato da presa in giro e scoppiano a ridere tra loro dopo che sono passata. Io tra l'altro quella ricchezza che la gente si vive con i denari, ce l'avevo nel cuore, ho sempre saputo apprezzare la meraviglia delle piccole cose e ho sempre cercato il bello, ma la vita mi ha portato all'inferno, l'opposto di quello che ho nel cuore, lontano dalla luce della mia vera natura. Cerco un aiuto nel pubblico ma non lo trovo. Mi hanno rimbalzato da una sede all'altra perchè c'è chi dice che così conciata sarebbe opportuna una terapia familiare che però non si può fare (dato il tipo di famiglia che mi ritrovo), e c'è chi dice che presso la propria struttura c'è tanta richiesta e il primo posto libero per un colloquio è a settembre. Nel frattempo il medico di base sta seriamente pensando al 99 % di darmi la pasticca per l'ipertensione (che però potrebbe farmi cambiare l'aspetto delle gambe, gonfiandole), e mi ha prescritto la paroxetina in gocce che come altre volte mi fa prendere peso, ora che avevo fatto finalmente un bel fisico, dopo 20 anni vissuti in sovrappeso per colpa di farmaci inutili che in nulla mi hanno aiutato. Questa è la situazione. Io ce la metto tutta, però ad essere sincera sono tanto stanca adesso, e piena di sofferenza che non si placa. Sono diventata un'ombra che la gente sprezza e per cui non ha stima. Soffro, chiedo aiuto e oltre a non averne e oltre ad aver apportato danni gravi e permanenti a mente e fisico con interventi farmacologici e terapeutici effettuati con mano da cane da simil professionisti a cui mi ero rivolta, oltre a tutto questo, chi mi sta intorno mi nega affetto, comprensione e stima, attaccando e negando un aiuto. Ditemi voi cosa devo fare. Sto diventando pazza, con tutta la forza che posso avere, mi sto arrendendo. J-ax canta un'altra estate che è arrivata, di nuovo, ed io sempre qui a soffocare nel caldo, stando ancora peggio rispetto all'anno scorso, e non avendo ora quasi più nessuna speranza per un piccolo futuro. Vedo solo gente sistemata intorno a me, dovrei forse andare a vivere tra i barboni per sentirmi inserita in un gruppo. Poi ho una voglia di amare, di ridere all'aria fresca, di star bene, inseguo i profumi nell'aria di sera come un'affamata. Perchè mi è arrivato tanto male, perchè io devo essere quello che per natura non sono. Non è una vita da schizoide quella che mi merito, sono una persona che ama la vita, ma ho tante paure così profonde e radicate, blocchi, e un'ipersensibilità che mi spacca. Come uscire da tutto questo, a 35 anni poi, consapevole del fatto che praticamente ce ne ho quasi 40 e che farò la fame ancora peggio di ora se non risolvo problemi che nessuno mi aiuta però a risolvere. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Oddio, sta continuando!!!! Basta con ste frasi, mi sale l'angoscia come se non ne avessi già in quantità industriale. Scrive che se non hai un obiettivo nella tua vita, ti perderai sicuramente e il destino farà il suo corso. Non ce la faccio, giuro. Queste frasi non mi spronano, mi convincono che è finita. Facebook o non facebook poi, mi confronto anche nel piccolo del mio quotidiano, ogni giorno con donne sposate della mia età, con figli, una vita a livelli che io non riesco minimamente ad immaginare. Sto da anni come un'ameba a soffrire, stare male, con un vuoto nella testa che mi sta portando avanti i giorni senza darmi la possibilità di orientarli, di costruire qualcosa. Non capisco cos'ho, sembra che non ho più una coscienza, funziona tutto a rilento, male, mi lascio andare, e mi sento malissimo se cerco di sforzarmi a dare un orientamento ai miei giorni, perchè non sento nulla, mi sento morta, e non riesco ad impegnarmi in un percorso, non riesco a sceglierlo. Vivo di sogni e dolore, in questo provo un minimo di comfort, non credo in niente per il resto, non riesco ad approcciarmi a nulla con la giusta serietà e poi quando ci provo, c'è qualche problema, come la minima alta nell'ultimo caso.
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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Di donne senza figli e sena prestigio sociale,senza lavoro o con lavori di merda,senza famigliari che aiutano ne trovi parecchie qui sul forum,confrontati con noi e non con quelle che si fanno i selfie al mare su fb.
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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
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Ecco io sono più giovane di te stella ma ho un tre disturbi mentali diagnosticati, sono dipendente dalle benzo, ho fatto le peggio cazzate (roba che supera le normali cose ''stupide'' da adolescenti o ventenni immaturi, io sono stata proprio pericolosa per me stessa e per gli altri) i miei parenti pensano che sono pazza, ho avuto solo lavori di merda in cui spesso non sono durata, la mia famiglia mi fa stare peggio, voglio la gente ma la allontano, devo continuare....? Non so come starò a 30 anni, io non riesco a pensare al mio futuro che vada oltre il giorno successivo, max qualche mese, ho pure problemi di salute e appena ne guarisce uno pare ne spunti un altro. Sono sicura che le benzo e le canne come caramelle non abbiano aiutato nè il periodo in cui mi sfondavo di alcol ogni sera addormentandomi psicofarmaci, alcol ogni tanto erba. C'è tutta una schiera di gente che vive vite di merda, alcuni senza far rumore o senza darlo troppo a vedere, guarda di più a noi che stiamo qui se ti può fare stare meglio. |
Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
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Re: Cattiveria sì o no? Come comportarsi?
Concordo con quanto scritto da Marceline.
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