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hermit_nightman 29-03-2017 17:49

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Into the wild.
Ma la natura selvaggia, matrigna cinica, mi terrorizza,feroce,indifferente,potentissima, che tutto divora senza curarsene...

enemyofthesun 29-03-2017 18:23

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
A me sembra di aver descritto una situazione che è tutt'altro che comune rispetto a quanto solitamente vedo e sento in giro, ma è vero che si tratta di un compromesso (per me il giusto compromesso) e non di una soluzione eremitica e ascetica a cui non aspiro se non eventualmente per disperazione.
Se è fattibile il compromesso o no, non lo so, ma non si sa nemmeno della soluzione ascetica, se è fattibile.
Da quello che leggo, che sento e raramente vedo di persona (dato che conduco già una vita molto isolata) non mi pare che ci sia una volontà di accontentarsi, di lavorare poche ore prendendo pochi soldi e cose del genere. E' vero che di solito non si ha nemmeno questa possibilità di scelta, ma anche avendola quasi nessuno preferisce, ad esempio, un part time a un full time.
Cioè anzi c'è una competizione, una lotta ad avere di più e in certi casi anche ad ostentarlo.
Alcune discussioni di questo forum tutto sommato lo dimostrano tranquillamente, nemmeno qui c'è compattezza di pensiero e anzi spesso mi sono stranito di quanto poco ho in comune con certe persone, tolta magari una base d'ansia comune.
Nel confronto con i "normali" ovviamente la differenza è ancora più evidente.
Anche l'aspirazione a una vita mondana, uscite frequenti, locali, viaggi...quanto di più lontano?
E anche avere certi tipi di amicizia "fighi"...magari pure un partner "figo", e non parlo di aspetto fisico soltanto...di contesto sociale sviluppato, considerato vincente, di successo, specialmente di tipo cittadino (la campagna e i "campagnoli" o provinciali visti come perdenti).
Anche se ammetto che certe mete mi incuriosiscono, anche lontane, talvolta davvero irraggiungibili, ma per fortuna esiste la tv e internet e in parte mi posso anche accontentare di "viverle" così.
E la coppia...quanto si è disposti a venirsi incontro? a lasciar perdere altre alternative (siamo bombardati, uomini e donne, di ogni tipo di sito/app e per la maggior parte della gente anche occasioni reali come lavoro, svago ecc.) e accontentarsi, ma non dico in senso negativo, rassegnato, ma semplicemente dando una chance alla persona e vedere come va e cercare di far andare la cosa senza aprirsi altre 100 possibilità (e magari arrivando a un nulla di fatto).
Vale anche una coppia in amicizia, anche un trio, senza implicazioni sessuali, intendo.
Una "famiglia" ma ben diversa dal concetto tradizionale, ad esempio a me di figli non interessa, e ovviamente nel compromesso non sono contemplati, suppongo anche nella forma eremitica non lo siano.
Un compromesso positivo, non una rinuncia rassegnata e sconsolata.
Una vita più semplice, frugale e più simile al passato, ma con elementi del presente. E un po' ribelle e critica verso il presente.

S.Marco91 29-03-2017 18:39

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 1893283)
A me sembra di aver descritto una situazione che è tutt'altro che comune rispetto a quanto solitamente vedo e sento in giro, ma è vero che si tratta di un compromesso (per me il giusto compromesso) e non di una soluzione eremitica e ascetica a cui non aspiro se non eventualmente per disperazione.
Se è fattibile il compromesso o no, non lo so, ma non si sa nemmeno della soluzione ascetica, se è fattibile.
Da quello che leggo, che sento e raramente vedo di persona (dato che conduco già una vita molto isolata) non mi pare che ci sia una volontà di accontentarsi, di lavorare poche ore prendendo pochi soldi e cose del genere. E' vero che di solito non si ha nemmeno questa possibilità di scelta, ma anche avendola quasi nessuno preferisce, ad esempio, un part time a un full time.
Cioè anzi c'è una competizione, una lotta ad avere di più e in certi casi anche ad ostentarlo.
Alcune discussioni di questo forum tutto sommato lo dimostrano tranquillamente, nemmeno qui c'è compattezza di pensiero e anzi spesso mi sono stranito di quanto poco ho in comune con certe persone, tolta magari una base d'ansia comune.
Nel confronto con i "normali" ovviamente la differenza è ancora più evidente.
Anche l'aspirazione a una vita mondana, uscite frequenti, locali, viaggi...quanto di più lontano?
E anche avere certi tipi di amicizia "fighi"...magari pure un partner "figo", e non parlo di aspetto fisico soltanto...di contesto sociale sviluppato, considerato vincente, di successo, specialmente di tipo cittadino (la campagna e i "campagnoli" o provinciali visti come perdenti).
Anche se ammetto che certe mete mi incuriosiscono, anche lontane, talvolta davvero irraggiungibili, ma per fortuna esiste la tv e internet e in parte mi posso anche accontentare di "viverle" così.
E la coppia...quanto si è disposti a venirsi incontro? a lasciar perdere altre alternative (siamo bombardati, uomini e donne, di ogni tipo di sito/app e per la maggior parte della gente anche occasioni reali come lavoro, svago ecc.) e accontentarsi, ma non dico in senso negativo, rassegnato, ma semplicemente dando una chance alla persona e vedere come va e cercare di far andare la cosa senza aprirsi altre 100 possibilità (e magari arrivando a un nulla di fatto).
Vale anche una coppia in amicizia, anche un trio, senza implicazioni sessuali, intendo.
Una "famiglia" ma ben diversa dal concetto tradizionale, ad esempio a me di figli non interessa, e ovviamente nel compromesso non sono contemplati, suppongo anche nella forma eremitica non lo siano.
Un compromesso positivo, non una rinuncia rassegnata e sconsolata.
Una vita più semplice, frugale e più simile al passato, ma con elementi del presente. E un po' ribelle e critica verso il presente.

Una sorta di downshifting, in cui si cede meno alla società per concentrarsi su se stessi. Anche a me, come soluzione di compromesso,andrebbe benissimo, sopratutto nel remotissimo caso che mi decidessi a cercare, sperando di trovarla, una partner. Sono già in molti che lo fanno, e sta prendendo sempre più piede, vista la crisi prossima dei consumi e la sottoccupazione dilagante.

pure_truth2 29-03-2017 22:08

Si però qui siamo alle soglie del disturbo schizoide di personalità, non più fobia sociale. Comunque il film Into The Wild,come già detto sopra, è assolutamente adatto a questo topic. Anzi,forse è anche più estremo.

S.Marco91 29-03-2017 22:47

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da pure_truth2 (Messaggio 1893379)
Si però qui siamo alle soglie del disturbo schizoide di personalità, non più fobia sociale. Comunque il film Into The Wild,come già detto sopra, è assolutamente adatto a questo topic. Anzi,forse è anche più estremo.

perché parli di disturbo schizoide di personalità?

pure_truth2 29-03-2017 23:31

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Perchè qui non si parla più di "vorrei socializzare ma non riesco,ho paura,non ne ho le abilità..non POSSO", come accade nella fobia sociale/timidezza,
bensi di "non VOGLIO avere niente a che fare con la società,con le persone".
E questo modo di porsi rispecchia più i criteri del suddetto Disturbo (schizoide)

Comunque... questo tipo di classificazioni lasciano il tempo che trovano, e so per esperienza che è molto semplice passare da una posizione all'altra. Molto facile dalla paura di qualcosa, o dall'impossibilità di averla, ad odiarla/disprezzarla/evitarla. Come la volpe e l'uva.;)

DownwardSpiral2 30-03-2017 01:52

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1892805)
Molte volte penso a quanto sarebbe bello riuscire ad azzerare ogni forma di stress, ogni forma di ansia sociale, ogni motivo di turbamento. Isolarsi socialmente dal resto del mondo, ad esempio diventare eremita. Da soli nella natura, imparando a regolare i propri bisogni coi ritmi della natura.
Per il futuro mi piacerebbe "ammazzare" definitivamente tutte le ambizioni di vita normale (lavoro, famiglia) e dedicarmi interamente a me stesso. Vivere una vita per quanto possibile indipendente dal resto della società, ovvero azzerare tutti i contatti non fisiologici con la stessa.
1) vivere da soli,chiusi in casa, limitando ogni spostamento al solo soddisfacimento dei bisogni necessari
2) soddisfare le esigenze di vita coltivando la terra, e eventualmente barattando le eccedenze
3) ridurre al minimo i propri bisogni e le proprie spese, finanche privandosi delle utenze (luce, gas ecc...)
4) una volta soddisfatte le esigenze di vita, coltivare lo spirito: leggere, scrivere, studiare solo ciò che piace, dipingere
5) vivere assecondando i ritmi biologici della natura: sveglia al sorgere del sole ecc..
6) spostarsi il meno possibile, solo a piedi o al massimo in bicicletta e solo ove necessario
7) ogni tanto magari concedersi uscite ma sempre in solitaria e o a notte fonda o al mattino presto. Per i più avventurosi qualche viaggio in solitaria ogni tanto.

Che ne pensate?

Ciao, mi sono lambiccato con questo pensiero per circa 5 anni, avevo scaricato manuali di sopravvivenza e auto produzione di qualsiasi cosa necessaria, mi ero informato su comuni agricole, ecovillaggi,woofing, permacultura-bio energetica ecc. (passi necessari per imparare le cose indispensabili per poter poi stare effettivamente da solo) stavo chiuso in casa a pensare come avrei potuto vivere così, cercando informazioni e tutto il resto ma sono arrivato alla conclusione che in ogni caso i soldi servono e anche vivendo con il minimo indispensabile per qualsiasi eccezione bisogna trovare il modo di pagarsela (che ne so, il dentista) e che non avrebbe senso non usufruire appunto di cose come la medicina, per fare un esempio, a causa di un'intransigenza idealistica (anche se sono giovane purtroppo ho già qualche acciacco cronico che non posso prendere sottogamba), per me non ne vale la pena. Di conseguenza avevo virato la mia su ricerca su lavori che pagano tanto a contatto con la natura (tipo treeclimbing) o che mi avessero permesso di stare il più possibile in mezzo al verde e poco a contatto con le persone.Ho lasciato l'università per andare a fare un corso che poi non è andato in porto e alla fine ho cambiato completamente direzione (di nuovo). L''idea di condurre una vita bucolica basata sull'auto produzione è rimasta, ma soltanto come progetto a lungo termine e non nell'isolamento. Comunque effettivamente in quel periodo avevo un totale rifiuto della società e delle relazioni umane, non le cercavo e le disprezzavo, però poi stavo comunque male quando per un motivo o per l'altro uscivo dalla mia zona di comfort. e questo è stato sicuramente uno dei motivi che mi aveva portato a idealizzare così tanto una vita isolata e "primitiva".

S.Marco91 30-03-2017 19:40

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1893469)
Ciao, mi sono lambiccato con questo pensiero per circa 5 anni, avevo scaricato manuali di sopravvivenza e auto produzione di qualsiasi cosa necessaria, mi ero informato su comuni agricole, ecovillaggi,woofing, permacultura-bio energetica ecc. (passi necessari per imparare le cose indispensabili per poter poi stare effettivamente da solo) stavo chiuso in casa a pensare come avrei potuto vivere così, cercando informazioni e tutto il resto ma sono arrivato alla conclusione che in ogni caso i soldi servono e anche vivendo con il minimo indispensabile per qualsiasi eccezione bisogna trovare il modo di pagarsela (che ne so, il dentista) e che non avrebbe senso non usufruire appunto di cose come la medicina, per fare un esempio, a causa di un'intransigenza idealistica (anche se sono giovane purtroppo ho già qualche acciacco cronico che non posso prendere sottogamba), per me non ne vale la pena. Di conseguenza avevo virato la mia su ricerca su lavori che pagano tanto a contatto con la natura (tipo treeclimbing) o che mi avessero permesso di stare il più possibile in mezzo al verde e poco a contatto con le persone.Ho lasciato l'università per andare a fare un corso che poi non è andato in porto e alla fine ho cambiato completamente direzione (di nuovo). L''idea di condurre una vita bucolica basata sull'auto produzione è rimasta, ma soltanto come progetto a lungo termine e non nell'isolamento. Comunque effettivamente in quel periodo avevo un totale rifiuto della società e delle relazioni umane, non le cercavo e le disprezzavo, però poi stavo comunque male quando per un motivo o per l'altro uscivo dalla mia zona di comfort. e questo è stato sicuramente uno dei motivi che mi aveva portato a idealizzare così tanto una vita isolata e "primitiva".

Io più che altro vorrei evitare il confronto con altri esseri umani tutta la vita. Preferisco che di me si dica "guardalo, poverino, è uscito di testa e si è dato a tutte questa c...ate naturalistiche", piuttosto che "guarda quello li, non è riuscito a trovare lavaro, chissà che si credeva ecc..". Preferisco insomma che si pensi che sono "strano", piuttosto che un fallito completo. Sembra assurdo, ma è così.

hermit94 30-03-2017 20:25

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Pure se riuscissi a trovare un modo per vivere e sopravvivere da solo mi rimarrebbero lo stesso addosso i fantasmi del passato quindi starei molto male lo stesso

enemyofthesun 30-03-2017 23:03

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da pure_truth2 (Messaggio 1893431)
Perchè qui non si parla più di "vorrei socializzare ma non riesco,ho paura,non ne ho le abilità..non POSSO", come accade nella fobia sociale/timidezza,
bensi di "non VOGLIO avere niente a che fare con la società,con le persone".
E questo modo di porsi rispecchia più i criteri del suddetto Disturbo (schizoide)

Comunque... questo tipo di classificazioni lasciano il tempo che trovano, e so per esperienza che è molto semplice passare da una posizione all'altra. Molto facile dalla paura di qualcosa, o dall'impossibilità di averla, ad odiarla/disprezzarla/evitarla. Come la volpe e l'uva.;)

Oppure, se a 20 anni socializzare era l'imperativo, se non socializzi sei uno sfigato, non esiste una vita al di fuori dell'avere amici, dell'uscire, ecc., a 30 e oltre cominci a pensare che forse, in fondo, anche questo è un retaggio culturale, o, ancora peggio, economico e consumistico (viaggi, locali, e tutto quello che si mette in moto con il discorso delle uscite).
E se non fai l'uscita "figa", è meglio stare in casa.
Paradossale.
Meglio soli che con gente che deve farsi l'uscita "figa" per uscire.
Io esco e vado in mezzo ai boschi, per prati, me ne frego se non c'è anima viva e anzi, meglio. Una persona con cui andarci ce l'ho, se ne trovo altre ben venga, altrimenti non m'importa più di adattarmi agli altri, ora non più.

S.Marco91 30-03-2017 23:16

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 1893751)
Oppure, se a 20 anni socializzare era l'imperativo, se non socializzi sei uno sfigato, non esiste una vita al di fuori dell'avere amici, dell'uscire, ecc., a 30 e oltre cominci a pensare che forse, in fondo, anche questo è un retaggio culturale, o, ancora peggio, economico e consumistico (viaggi, locali, e tutto quello che si mette in moto con il discorso delle uscite).
E se non fai l'uscita "figa", è meglio stare in casa.
Paradossale.
Meglio soli che con gente che deve farsi l'uscita "figa" per uscire.
Io esco e vado in mezzo ai boschi, per prati, me ne frego se non c'è anima viva e anzi, meglio. Una persona con cui andarci ce l'ho, se ne trovo altre ben venga, altrimenti non m'importa più di adattarmi agli altri, ora non più.

concordo, è vero. Siamo arrivati al punto in cui uscire "solo" in centro città è da sfigati, se non vai nel locale figo non sei nessuno. Meglio da soli. Anzi meglio non uscire proprio :mrgreen::mrgreen:

DownwardSpiral2 31-03-2017 01:43

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1893667)
Io più che altro vorrei evitare il confronto con altri esseri umani tutta la vita. Preferisco che di me si dica "guardalo, poverino, è uscito di testa e si è dato a tutte questa c...ate naturalistiche", piuttosto che "guarda quello li, non è riuscito a trovare lavaro, chissà che si credeva ecc..". Preferisco insomma che si pensi che sono "strano", piuttosto che un fallito completo. Sembra assurdo, ma è così.

Capisco il tuo punto di vista ma per quanto mi riguarda sono giunto alla conclusione che dis praticamente impossibile se non a patto di enormi compromessi.

S.Marco91 31-03-2017 12:24

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1893825)
Capisco il tuo punto di vista ma per quanto mi riguarda sono giunto alla conclusione che dis praticamente impossibile se non a patto di enormi compromessi.

lo so che il compromesso sarebbe enorme, ma temo (anche se spero non sia così) che diventerà una via obbligata col passare degli anni e a causa della mia rigidità.

Wakizashi 31-03-2017 15:08

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Ciao S.marco91, ti lascio dei link che penso possano interessare allo scopo in oggetto.
(è definità come "comunità" ma puoi tranquillamente farti i fatti tuoi ed autogestirti)

In sintesi

In dettaglio

DownwardSpiral2 31-03-2017 16:23

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1893870)
lo so che il compromesso sarebbe enorme, ma temo (anche se spero non sia così) che diventerà una via obbligata col passare degli anni e a causa della mia rigidità.

Forse dovresti lavorare innanzitutto su questa convinzione :)

S.Marco91 03-04-2017 22:00

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1893956)
Forse dovresti lavorare innanzitutto su questa convinzione :)

avevo tutte le carte in regola, e anche di più, per poter aspirare ad una vita normale e soddisfacente, ma ho notato che col passare del tempo le mie scelte di vita mi stanno portando alla morte morale intellettuale. Siccome non riuscirò mai a rimuovere le aspettative che gli altri nutrono nei miei confronti fin tanto che rimango nel consesso degli "uomini che vivono nel mondo", allora l'unico modo per rimuoverle è isolarsi d tutto e tutti ed essere additato come "strano" o "pazzo"

Jacksparrow 03-04-2017 23:37

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
L'idea non è male, ma più che fare l'eremita direi sarebbe meglio fondare una comunità tipo i Mormoni o gli Amish dove c'è una piccola società senza le responsabilità e ansie tipiche della vita quotidiana.
Ognuno ha un proprio compito, si lavora per la comunità e si produce tutto ciò di cui è necessario, coltivando la campagna e raccogliendo i suoi frutti. Allevando animali
e producendo latte, formaggi e carne.
Un clima tranquillo, regole semplici ma precise, una convivenza pacifica e di collaborazione.
Non ci sarebbe tutta la rabbia , lo stress e altre frustrazioni della vita reale.
Per chi ama una vita semplice di campagna , senza pensare al progresso , ai soldi e alla carriera. .un alternativa realmente realizzabile.
Dimenticavo, una donna per ogni uomo senza single depressi, sarebbe una vita davvero vissuta bene.

S.Marco91 03-04-2017 23:51

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 1895599)
L'idea non è male, ma più che fare l'eremita direi sarebbe meglio fondare una comunità tipo i Mormoni o gli Amish dove c'è una piccola società senza le responsabilità e ansie tipiche della vita quotidiana.
Ognuno ha un proprio compito, si lavora per la comunità e si produce tutto ciò di cui è necessario, coltivando la campagna e raccogliendo i suoi frutti. Allevando animali
e producendo latte, formaggi e carne.
Un clima tranquillo, regole semplici ma precise, una convivenza pacifica e di collaborazione.
Non ci sarebbe tutta la rabbia , lo stress e altre frustrazioni della vita reale.
Per chi ama una vita semplice di campagna , senza pensare al progresso , ai soldi e alla carriera. .un alternativa realmente realizzabile.
Dimenticavo, una donna per ogni uomo senza single depressi, sarebbe una vita davvero vissuta bene.

concordo, a volte ci penso. Ma non saprei se davvero è tutto rose e fiori, secondo me esistono forti condizionamenti sociali anche li.

DownwardSpiral2 05-04-2017 12:02

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1895545)
avevo tutte le carte in regola, e anche di più, per poter aspirare ad una vita normale e soddisfacente, ma ho notato che col passare del tempo le mie scelte di vita mi stanno portando alla morte morale intellettuale. Siccome non riuscirò mai a rimuovere le aspettative che gli altri nutrono nei miei confronti fin tanto che rimango nel consesso degli "uomini che vivono nel mondo", allora l'unico modo per rimuoverle è isolarsi d tutto e tutti ed essere additato come "strano" o "pazzo"

Secondo me questa premessa non è necessariamente vera,o meglio, dipende dal peso che dai al giudizio degli altri nei tuoi confronti nei diversi contesti, ed è su questo punto che secondo me si può lavorare, bisogna misurarsi solo con i propri obiettivi, non necessariamente con gli altri...

S.Marco91 05-04-2017 13:14

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1896120)
Secondo me questa premessa non è necessariamente vera,o meglio, dipende dal peso che dai al giudizio degli altri nei tuoi confronti nei diversi contesti, ed è su questo punto che secondo me si può lavorare, bisogna misurarsi solo con i propri obiettivi, non necessariamente con gli altri...

il problema è che io di volta in volta sono e sono stato: il figlio, il figlio maschio, il nipote maschio, l'erede, il bravo bambino poi bravo ragazzo, il lavoratore, quello intelligente, lo studioso, quello che non da mai problemi, quello che concluderà qualcosa ecc.. Questo poi unito a tutta una serie di modus vivendi della mia famiglia immutabile e cristallizzato (esagerata venerazione degli anziani, esagerata importanza verso i parenti, mai mettere in discussione certi modelli, umiltà verso tutti, sempre). Il tutto poi veniva vissuto dai miei genitori come imposto dall'alto e indiscutibile e sopratutto, indipendente dalla propria volontà.
D'altra parte sono stato stigmatizzato per il fatto che sono sempre stato solitario, introverso e anticonformista. Il che da me vuol dire "fesso". Perciò in qualsiasi cosa faccia c'è sempre una mancanza, c'è sempre un appunto. Che vuoi farci? Sono "fesso" d'altronde. I fessi per quante capacità possano avere, si sa, rimangono sempre indietro rispetto agli altri. Siccome oramai sono avviato al fallimento in ogni aspetto della vita, so già quello che diranno gli altri: "è ma tanto dove voleva andare.. che ci vuoi fare... è un fesso".

Preferisco restare negli annali come "strano", piuttosto che come cretino.

DownwardSpiral2 06-04-2017 14:00

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1896135)
il problema è che io di volta in volta sono e sono stato: il figlio, il figlio maschio, il nipote maschio, l'erede, il bravo bambino poi bravo ragazzo, il lavoratore, quello intelligente, lo studioso, quello che non da mai problemi, quello che concluderà qualcosa ecc.. Questo poi unito a tutta una serie di modus vivendi della mia famiglia immutabile e cristallizzato (esagerata venerazione degli anziani, esagerata importanza verso i parenti, mai mettere in discussione certi modelli, umiltà verso tutti, sempre). Il tutto poi veniva vissuto dai miei genitori come imposto dall'alto e indiscutibile e sopratutto, indipendente dalla propria volontà.
D'altra parte sono stato stigmatizzato per il fatto che sono sempre stato solitario, introverso e anticonformista. Il che da me vuol dire "fesso". Perciò in qualsiasi cosa faccia c'è sempre una mancanza, c'è sempre un appunto. Che vuoi farci? Sono "fesso" d'altronde. I fessi per quante capacità possano avere, si sa, rimangono sempre indietro rispetto agli altri. Siccome oramai sono avviato al fallimento in ogni aspetto della vita, so già quello che diranno gli altri: "è ma tanto dove voleva andare.. che ci vuoi fare... è un fesso".

Preferisco restare negli annali come "strano", piuttosto che come cretino.

Comprendo il tipo di percorsi mentali che ti hanno portato a questa conclusione, abbiamo delle cose in comune, ma anche la tua volontà d'isolarti mi sembra in funzione degli altri, del giudizio che trarranno sul tuo comportamento....fa qualcosa per TE STESSO! Quando non ci sono di mezzo affetti ecc. gli altri devono essere solo i mezzi tramite cui raggiungere i propri obiettivi, anche se apparentemente sembrano li solo per demotivarti e avvilirti/ostacolarti. Per farti un esempio: ora sto imparando un mestiere "artigianale" e tutti i giorni mi sento dare dell'handicappato, del poco sveglio, insomma del fesso, come dici tu. Fino ad un anno fa dopo due giorni avrei mandato tutti affanculo e mollato tutto, invece sto misurando i miei progressi negli ultimi due mesi solo sulla base del mio punto di partenza (zero) e non di quello che gli altri si aspettano da me, in fin dei conti per una cosa che mi rimarrà per tutta la vita chi se ne importa se qualcuno ci ha messo due settimane o due anni per imparare..., lo stesso vale per qualsiasi altro ambito.

NomeutenteABC 06-04-2017 15:47

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Ammetto d averci pensato e tanto, ma non penso che sarebbe mai possibile per un normale essere umano che per sua natura certi bisogni li ha e basta, e nemeno che sarebbe una situazione desiderabile... Sarebbe solo la fuga definitiva dai propri problemi, e se c'è una cosa che posso dare per certa in tanti anni che convivo con i miei problemi è che la fuga non risolve MAI, anche che io non ho mai trovato il modo di fare altrimenti...

S.Marco91 13-09-2017 00:30

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1892805)
Molte volte penso a quanto sarebbe bello riuscire ad azzerare ogni forma di stress, ogni forma di ansia sociale, ogni motivo di turbamento. Isolarsi socialmente dal resto del mondo, ad esempio diventare eremita. Da soli nella natura, imparando a regolare i propri bisogni coi ritmi della natura.
Per il futuro mi piacerebbe "ammazzare" definitivamente tutte le ambizioni di vita normale (lavoro, famiglia) e dedicarmi interamente a me stesso. Vivere una vita per quanto possibile indipendente dal resto della società, ovvero azzerare tutti i contatti non fisiologici con la stessa.
1) vivere da soli,chiusi in casa, limitando ogni spostamento al solo soddisfacimento dei bisogni necessari
2) soddisfare le esigenze di vita coltivando la terra, e eventualmente barattando le eccedenze
3) ridurre al minimo i propri bisogni e le proprie spese, finanche privandosi delle utenze (luce, gas ecc...)
4) una volta soddisfatte le esigenze di vita, coltivare lo spirito: leggere, scrivere, studiare solo ciò che piace, dipingere
5) vivere assecondando i ritmi biologici della natura: sveglia al sorgere del sole ecc..
6) spostarsi il meno possibile, solo a piedi o al massimo in bicicletta e solo ove necessario
7) ogni tanto magari concedersi uscite ma sempre in solitaria e o a notte fonda o al mattino presto. Per i più avventurosi qualche viaggio in solitaria ogni tanto.

Che ne pensate?

Rinnovo la mia esortazione verso un tipo di vita completamente ritirata. Probabilmente è da formulare un ipotesi urbana, al patto di ridurre al minimo le proprie esigenze e avere un po' di soldi da parte

Ipotesi di azzeramento sociale urbano:
1) vivere da soli,chiusi in casa, limitando ogni spostamento al solo soddisfacimento dei bisogni necessari.
2) sfamarsi ricorrendo all'acquisto occasionale e accumulo di scatolame, conserve, pasta e altri tipi di cibo economico e non deperibile
3) ridurre al minimo i propri bisogni e le proprie spese, finanche privandosi delle utenze (luce, gas ecc...)
4) una volta soddisfatte le esigenze di vita, coltivare lo spirito: leggere, scrivere, studiare solo ciò che piace, dipingere
5) vivete come volete: potete pure dormire tutto il giorno!
6) non spostarsi quasi mai, solo a causa del punto 2, al max ogni 2-3 mesi (fate scorte abbondanti).
7) evitate pure le uscite, non servono a nulla.

dotrue 13-09-2017 09:50

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Cioè stai parlando di fare l'hikikomori?

Winston_Smith 13-09-2017 10:00

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Ma se uno sta male (tipo si becca una polmonite perchè vive senza riscaldamento) poi ce la fa a curarsi, in quest'ipotesi?

Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1996785)
Rinnovo la mia esortazione verso un tipo di vita completamente ritirata. Probabilmente è da formulare un ipotesi urbana, al patto di ridurre al minimo le proprie esigenze e avere un po' di soldi da parte

Ipotesi di azzeramento sociale urbano:
1) vivere da soli,chiusi in casa, limitando ogni spostamento al solo soddisfacimento dei bisogni necessari.
2) sfamarsi ricorrendo all'acquisto occasionale e accumulo di scatolame, conserve, pasta e altri tipi di cibo economico e non deperibile
3) ridurre al minimo i propri bisogni e le proprie spese, finanche privandosi delle utenze (luce, gas ecc...)
4) una volta soddisfatte le esigenze di vita, coltivare lo spirito: leggere, scrivere, studiare solo ciò che piace, dipingere
5) vivete come volete: potete pure dormire tutto il giorno!
6) non spostarsi quasi mai, solo a causa del punto 2, al max ogni 2-3 mesi (fate scorte abbondanti).
7) evitate pure le uscite, non servono a nulla.

E quando finiscono i soldi messi da parte che si fa?

S.Marco91 13-09-2017 11:44

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1996867)
Cioè stai parlando di fare l'hikikomori?

praticamente si. Mi sono reso conto di quanto sia più facile rispetto alla prima ipotesi, nessuno ti vede, nessuno rompe. La prima sarebbe più complessa

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1996871)
Ma se uno sta male (tipo si becca una polmonite perchè vive senza riscaldamento) poi ce la fa a curarsi, in quest'ipotesi?



E quando finiscono i soldi messi da parte che si fa?

La sanità tuttora è pubblica, poi non è che uno debba proprio stare con 0 riscaldamento.

I soldi devono essere maggiori/uguali dell'aspettativa di vita

dotrue 13-09-2017 12:04

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Hai provato altri modi di inserirti in società? chiede aiuto?

Winston_Smith 13-09-2017 12:17

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1996953)
La sanità tuttora è pubblica, poi non è che uno debba proprio stare con 0 riscaldamento.

finanche privandosi delle utenze (cit.)

Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1996953)
I soldi devono essere maggiori/uguali dell'aspettativa di vita

Eggrazie allora, sei ricco e campi di rendita e il problema non si pone.
Negli altri casi mi pare che quindi la tua proposta sia irrealizzabile.

varykino 13-09-2017 13:08

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
nn sarebbe male solo che è più difficile costruirsi una vita cosi , che una piena di mutui famiglia lavoro sottopagato etc...

e non perchè ci sono le privazioni occidentali ma perchè bene o male i soldi servono lo stesso e manco pochi per vivere cosi , sembra di no ma in realtà servono .... nn a caso la vita più comune è quell altra , perchè è piu facile da realizzare .

S.Marco91 13-09-2017 15:58

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1996981)
Hai provato altri modi di inserirti in società? chiede aiuto?

no, no ma io un giorno vorrei disinserirmi dalla società

S.Marco91 13-09-2017 15:59

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1996995)

Eggrazie allora, sei ricco e campi di rendita e il problema non si pone.
Negli altri casi mi pare che quindi la tua proposta sia irrealizzabile.

ma ci si potrebbero procurare delle entrate magari facendo lavori da casa, siamo nell'era del digitale.
E comunque è una proposta.

dotrue 13-09-2017 16:45

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1997142)
ma ci si potrebbero procurare delle entrate magari facendo lavori da casa, siamo nell'era del digitale.

più facile a dirsi che a farsi

S.Marco91 13-09-2017 16:56

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1997174)
più facile a dirsi che a farsi

questo è vero, ma magari in futuro vi saranno più possibilità in tal senso.

In ogni caso gli hikikomori come pensano di sostentarsi a lungo termine?

dotrue 13-09-2017 17:01

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Nn l'ho mai capito, molti sono sostenuti dai genitori...xò nn so se ne esistono di 40 anni e passa

S.Marco91 13-09-2017 20:00

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1997186)
Nn l'ho mai capito, molti sono sostenuti dai genitori...xò nn so se ne esistono di 40 anni e passa

beh però qualche soluzione devono averla, non è che uno si mette a "uscire" a 40 anni e passa.

Boyyy82 13-09-2017 21:41

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 1895599)
L'idea non è male, ma più che fare l'eremita direi sarebbe meglio fondare una comunità tipo i Mormoni o gli Amish dove c'è una piccola società senza le responsabilità e ansie tipiche della vita quotidiana.
Ognuno ha un proprio compito, si lavora per la comunità e si produce tutto ciò di cui è necessario, coltivando la campagna e raccogliendo i suoi frutti. Allevando animali
e producendo latte, formaggi e carne.
Un clima tranquillo, regole semplici ma precise, una convivenza pacifica e di collaborazione.
Non ci sarebbe tutta la rabbia , lo stress e altre frustrazioni della vita reale.
Per chi ama una vita semplice di campagna , senza pensare al progresso , ai soldi e alla carriera. .un alternativa realmente realizzabile.
Dimenticavo, una donna per ogni uomo senza single depressi, sarebbe una vita davvero vissuta bene.

In pratica è la vita che facevano qui nei paesi e nelle frazioni prima del boom economico, ne più ne meno...
vita semplice e, a da come mi raccontavano i nonni, anche abbastanza felice tutto sommato...
A parte il fatto che a volte il cibo scarseggiava un po' (soprattutto in inverno) e la religione era un po' troppo "invadente"...
Per il resto di soldi ne avevano pochissimi e vivevano quasi esclusivamente di agricoltura di sostentamento e scambi.
Nel nostro caso pero' non penso saremmo capaci a rinunciare a tutto, in questo caso si parla di vivere senza macchina, televisione, telefonino, ecc....penso che in pochi ce la farebbero...

Boriss 13-09-2017 21:47

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
applicando la versione urbana impazziresti del tutto nel giro di un mese.
vedi se esistono delle comunità agricole, se ti interessa anche di stampo religioso spirituale, stando attento a non finire in un gruppo di invasati (forse anche in questo caso ci sarebbe da divertirsi)

dotrue 13-09-2017 23:17

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 1997305)
beh però qualche soluzione devono averla, non è che uno si mette a "uscire" a 40 anni e passa.

La soluzione più probabile è che vengano curati dai servizi psichiatrici una volta rimasti soli, e quindi escano dallo stato di Hikikomori, oppure che abbiano sussidi che in Italia nn esistono ma in Giappone mi sembra di si

cancellato19102 22-09-2017 01:19

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Ciao, ho letto con attenzione il tuo primo post, e vorrei dirti la mia.
Secondo me eliminare ogni forma di contatto col prossimo non solo è deleterio ma è anche irrealizzabile.

L'uomo è "programmato" per vivere a contatto con gli altri; è una caratteristica che abbiamo sviluppato milioni di anni fa per convenienza (maggiore protezione, aiuto reciproco, conseguimento di obbiettivi impossibili da raggiungere da soli), e ormai è insista nel nostro DNA.
Abbiamo bisogno degli altri proprio da un punto di vista biologico, esattamente come abbiamo bisogno di mangiare o dormire.

Anch'io quando avevo pressappoco la tua età (sei del '91, giusto?) ho provato a isolarmi dal resto del mondo, e ti posso dire che all'inizio puoi starci anche molto bene, ma col passare del tempo (parliamo di anni) il tutto sfocia inevitabilmente in una grossa depressione e ansia (molto più grande di quella che ti ha spinto a fare tale scelta). Ed è normale che sia così per le ragione sopra indicate. Uno che si trova bene a vivere in completa solitudine per tutta la sua vita non può essere sano di mente.

Dici che ti piacerebbe coltivare varie forme d'arte, ma che senso ha tutto ciò se non può essere condiviso con nessuno? Che senso ha scrivere, dipingere, suonare solo per se stessi? Che senso ha produrre qualcosa, guardarla e compiacersi della cosa senza condividerla con altre persone? Questa non è arte, è pura masturbazione.

Hai visto il film "Into the Wild"? Il protagonista rifiuta questa società e parte per un viaggio da eremita per trovare se stesso, e alla fine sembra anche riuscirci, salvo poi capire che la vita è condivisione. Non dico di più per non spoilerarti la trama del film, in caso non lo avessi visto...

Ecco, quindi cerca una soluzione ai tuoi problemi meno "radicale", altrimenti faremmo tutti armi e bagagli e andremmo a meditare su un eremo. :D

S.Marco91 24-11-2017 12:19

Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Flood (Messaggio 2001635)

Hai visto il film "Into the Wild"? Il protagonista rifiuta questa società e parte per un viaggio da eremita per trovare se stesso, e alla fine sembra anche riuscirci, salvo poi capire che la vita è condivisione. Non dico di più per non spoilerarti la trama del film, in caso non lo avessi visto...

Alla fine l'ho visto Into the Wild e debbo dire che sincramente non mi ha lasciato nulla e non mi è piaciuto, più che altro il protagonista mi è sembrato un esaltato "facilone" e troppo self confident.
Credo poi che in fondo la sua fosse una delle classiche sfide "uomo contro natura" e "uomo contro società"


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