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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Into the wild.
Ma la natura selvaggia, matrigna cinica, mi terrorizza,feroce,indifferente,potentissima, che tutto divora senza curarsene... |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
A me sembra di aver descritto una situazione che è tutt'altro che comune rispetto a quanto solitamente vedo e sento in giro, ma è vero che si tratta di un compromesso (per me il giusto compromesso) e non di una soluzione eremitica e ascetica a cui non aspiro se non eventualmente per disperazione.
Se è fattibile il compromesso o no, non lo so, ma non si sa nemmeno della soluzione ascetica, se è fattibile. Da quello che leggo, che sento e raramente vedo di persona (dato che conduco già una vita molto isolata) non mi pare che ci sia una volontà di accontentarsi, di lavorare poche ore prendendo pochi soldi e cose del genere. E' vero che di solito non si ha nemmeno questa possibilità di scelta, ma anche avendola quasi nessuno preferisce, ad esempio, un part time a un full time. Cioè anzi c'è una competizione, una lotta ad avere di più e in certi casi anche ad ostentarlo. Alcune discussioni di questo forum tutto sommato lo dimostrano tranquillamente, nemmeno qui c'è compattezza di pensiero e anzi spesso mi sono stranito di quanto poco ho in comune con certe persone, tolta magari una base d'ansia comune. Nel confronto con i "normali" ovviamente la differenza è ancora più evidente. Anche l'aspirazione a una vita mondana, uscite frequenti, locali, viaggi...quanto di più lontano? E anche avere certi tipi di amicizia "fighi"...magari pure un partner "figo", e non parlo di aspetto fisico soltanto...di contesto sociale sviluppato, considerato vincente, di successo, specialmente di tipo cittadino (la campagna e i "campagnoli" o provinciali visti come perdenti). Anche se ammetto che certe mete mi incuriosiscono, anche lontane, talvolta davvero irraggiungibili, ma per fortuna esiste la tv e internet e in parte mi posso anche accontentare di "viverle" così. E la coppia...quanto si è disposti a venirsi incontro? a lasciar perdere altre alternative (siamo bombardati, uomini e donne, di ogni tipo di sito/app e per la maggior parte della gente anche occasioni reali come lavoro, svago ecc.) e accontentarsi, ma non dico in senso negativo, rassegnato, ma semplicemente dando una chance alla persona e vedere come va e cercare di far andare la cosa senza aprirsi altre 100 possibilità (e magari arrivando a un nulla di fatto). Vale anche una coppia in amicizia, anche un trio, senza implicazioni sessuali, intendo. Una "famiglia" ma ben diversa dal concetto tradizionale, ad esempio a me di figli non interessa, e ovviamente nel compromesso non sono contemplati, suppongo anche nella forma eremitica non lo siano. Un compromesso positivo, non una rinuncia rassegnata e sconsolata. Una vita più semplice, frugale e più simile al passato, ma con elementi del presente. E un po' ribelle e critica verso il presente. |
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Si però qui siamo alle soglie del disturbo schizoide di personalità, non più fobia sociale. Comunque il film Into The Wild,come già detto sopra, è assolutamente adatto a questo topic. Anzi,forse è anche più estremo.
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Perchè qui non si parla più di "vorrei socializzare ma non riesco,ho paura,non ne ho le abilità..non POSSO", come accade nella fobia sociale/timidezza,
bensi di "non VOGLIO avere niente a che fare con la società,con le persone". E questo modo di porsi rispecchia più i criteri del suddetto Disturbo (schizoide) Comunque... questo tipo di classificazioni lasciano il tempo che trovano, e so per esperienza che è molto semplice passare da una posizione all'altra. Molto facile dalla paura di qualcosa, o dall'impossibilità di averla, ad odiarla/disprezzarla/evitarla. Come la volpe e l'uva.;) |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Pure se riuscissi a trovare un modo per vivere e sopravvivere da solo mi rimarrebbero lo stesso addosso i fantasmi del passato quindi starei molto male lo stesso
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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E se non fai l'uscita "figa", è meglio stare in casa. Paradossale. Meglio soli che con gente che deve farsi l'uscita "figa" per uscire. Io esco e vado in mezzo ai boschi, per prati, me ne frego se non c'è anima viva e anzi, meglio. Una persona con cui andarci ce l'ho, se ne trovo altre ben venga, altrimenti non m'importa più di adattarmi agli altri, ora non più. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Ciao S.marco91, ti lascio dei link che penso possano interessare allo scopo in oggetto.
(è definità come "comunità" ma puoi tranquillamente farti i fatti tuoi ed autogestirti) In sintesi In dettaglio |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
L'idea non è male, ma più che fare l'eremita direi sarebbe meglio fondare una comunità tipo i Mormoni o gli Amish dove c'è una piccola società senza le responsabilità e ansie tipiche della vita quotidiana.
Ognuno ha un proprio compito, si lavora per la comunità e si produce tutto ciò di cui è necessario, coltivando la campagna e raccogliendo i suoi frutti. Allevando animali e producendo latte, formaggi e carne. Un clima tranquillo, regole semplici ma precise, una convivenza pacifica e di collaborazione. Non ci sarebbe tutta la rabbia , lo stress e altre frustrazioni della vita reale. Per chi ama una vita semplice di campagna , senza pensare al progresso , ai soldi e alla carriera. .un alternativa realmente realizzabile. Dimenticavo, una donna per ogni uomo senza single depressi, sarebbe una vita davvero vissuta bene. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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D'altra parte sono stato stigmatizzato per il fatto che sono sempre stato solitario, introverso e anticonformista. Il che da me vuol dire "fesso". Perciò in qualsiasi cosa faccia c'è sempre una mancanza, c'è sempre un appunto. Che vuoi farci? Sono "fesso" d'altronde. I fessi per quante capacità possano avere, si sa, rimangono sempre indietro rispetto agli altri. Siccome oramai sono avviato al fallimento in ogni aspetto della vita, so già quello che diranno gli altri: "è ma tanto dove voleva andare.. che ci vuoi fare... è un fesso". Preferisco restare negli annali come "strano", piuttosto che come cretino. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Ammetto d averci pensato e tanto, ma non penso che sarebbe mai possibile per un normale essere umano che per sua natura certi bisogni li ha e basta, e nemeno che sarebbe una situazione desiderabile... Sarebbe solo la fuga definitiva dai propri problemi, e se c'è una cosa che posso dare per certa in tanti anni che convivo con i miei problemi è che la fuga non risolve MAI, anche che io non ho mai trovato il modo di fare altrimenti...
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Ipotesi di azzeramento sociale urbano: 1) vivere da soli,chiusi in casa, limitando ogni spostamento al solo soddisfacimento dei bisogni necessari. 2) sfamarsi ricorrendo all'acquisto occasionale e accumulo di scatolame, conserve, pasta e altri tipi di cibo economico e non deperibile 3) ridurre al minimo i propri bisogni e le proprie spese, finanche privandosi delle utenze (luce, gas ecc...) 4) una volta soddisfatte le esigenze di vita, coltivare lo spirito: leggere, scrivere, studiare solo ciò che piace, dipingere 5) vivete come volete: potete pure dormire tutto il giorno! 6) non spostarsi quasi mai, solo a causa del punto 2, al max ogni 2-3 mesi (fate scorte abbondanti). 7) evitate pure le uscite, non servono a nulla. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Cioè stai parlando di fare l'hikikomori?
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Ma se uno sta male (tipo si becca una polmonite perchè vive senza riscaldamento) poi ce la fa a curarsi, in quest'ipotesi?
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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I soldi devono essere maggiori/uguali dell'aspettativa di vita |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Hai provato altri modi di inserirti in società? chiede aiuto?
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Negli altri casi mi pare che quindi la tua proposta sia irrealizzabile. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
nn sarebbe male solo che è più difficile costruirsi una vita cosi , che una piena di mutui famiglia lavoro sottopagato etc...
e non perchè ci sono le privazioni occidentali ma perchè bene o male i soldi servono lo stesso e manco pochi per vivere cosi , sembra di no ma in realtà servono .... nn a caso la vita più comune è quell altra , perchè è piu facile da realizzare . |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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E comunque è una proposta. |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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In ogni caso gli hikikomori come pensano di sostentarsi a lungo termine? |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Nn l'ho mai capito, molti sono sostenuti dai genitori...xò nn so se ne esistono di 40 anni e passa
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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vita semplice e, a da come mi raccontavano i nonni, anche abbastanza felice tutto sommato... A parte il fatto che a volte il cibo scarseggiava un po' (soprattutto in inverno) e la religione era un po' troppo "invadente"... Per il resto di soldi ne avevano pochissimi e vivevano quasi esclusivamente di agricoltura di sostentamento e scambi. Nel nostro caso pero' non penso saremmo capaci a rinunciare a tutto, in questo caso si parla di vivere senza macchina, televisione, telefonino, ecc....penso che in pochi ce la farebbero... |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
applicando la versione urbana impazziresti del tutto nel giro di un mese.
vedi se esistono delle comunità agricole, se ti interessa anche di stampo religioso spirituale, stando attento a non finire in un gruppo di invasati (forse anche in questo caso ci sarebbe da divertirsi) |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
Ciao, ho letto con attenzione il tuo primo post, e vorrei dirti la mia.
Secondo me eliminare ogni forma di contatto col prossimo non solo è deleterio ma è anche irrealizzabile. L'uomo è "programmato" per vivere a contatto con gli altri; è una caratteristica che abbiamo sviluppato milioni di anni fa per convenienza (maggiore protezione, aiuto reciproco, conseguimento di obbiettivi impossibili da raggiungere da soli), e ormai è insista nel nostro DNA. Abbiamo bisogno degli altri proprio da un punto di vista biologico, esattamente come abbiamo bisogno di mangiare o dormire. Anch'io quando avevo pressappoco la tua età (sei del '91, giusto?) ho provato a isolarmi dal resto del mondo, e ti posso dire che all'inizio puoi starci anche molto bene, ma col passare del tempo (parliamo di anni) il tutto sfocia inevitabilmente in una grossa depressione e ansia (molto più grande di quella che ti ha spinto a fare tale scelta). Ed è normale che sia così per le ragione sopra indicate. Uno che si trova bene a vivere in completa solitudine per tutta la sua vita non può essere sano di mente. Dici che ti piacerebbe coltivare varie forme d'arte, ma che senso ha tutto ciò se non può essere condiviso con nessuno? Che senso ha scrivere, dipingere, suonare solo per se stessi? Che senso ha produrre qualcosa, guardarla e compiacersi della cosa senza condividerla con altre persone? Questa non è arte, è pura masturbazione. Hai visto il film "Into the Wild"? Il protagonista rifiuta questa società e parte per un viaggio da eremita per trovare se stesso, e alla fine sembra anche riuscirci, salvo poi capire che la vita è condivisione. Non dico di più per non spoilerarti la trama del film, in caso non lo avessi visto... Ecco, quindi cerca una soluzione ai tuoi problemi meno "radicale", altrimenti faremmo tutti armi e bagagli e andremmo a meditare su un eremo. :D |
Re: ipotesi progetto di vita: azzeramento sociale
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Credo poi che in fondo la sua fosse una delle classiche sfide "uomo contro natura" e "uomo contro società" |
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