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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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spero che nn tornino tra l altro ma pare di no per ora. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Claire puoi cancellare il mio quote qui?
http://www.fobiasociale.com/lavoro-a...2/#post1861805 Anche solo la parte relativa a me. Grazie |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Ok
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All'inizio era ansiogeno, poi mi sono nascosto dietro le formalità. Va detto che, nel mio lavoro, i sorrisi sono facoltativi: nessuno fa caso all'impiegato taciturno ed un po' strambo.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Vallo a spiegare a uno che si è preso una giornata dal lavoro apposta per venire da te a fare una pratica...e tu non sei capace, perchè non l'hai mai vista, o l'hai vista fare una volta velocemente!! la gente si incazza...tu vai in palla...morale sotto le scarpe...bella la vita insomma... |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Già, succede spesso .:miodio::testata:
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Ad un certo punto domina la routine, l' automatismo, l' indifferenza, e la voglia di andarsene tutti fuori dai piedi. Penso che facciano cosi' anche i non fobici/timidi. Alla cassa e al bar di fronte ad un soggetto piu' interattivo e pressante, reagirei sempre secondo lo schema sopra. Non e' il massimo della socialita', ma si sopravvive lo stesso. In una classe di bambini, avrei decisamente piu' problemi essendo investito della carica di autorita' di maestro, e sotto l' esame perenne per ore di mocciosi che scatenano una tempesta di domande e stimoli molto diversificati. Sara' anche qui questione di esperienza; ma il logoramento per me sarebbe maggiore rispetto ad altre mansioni |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Ci sono tanti sociofobici e tantissime persone timide che fanno lavori a contato con il pubblico. Per tanti non si sono problemi. Forse non si fa carriera. Molto dipende dal tipo di sociofobia o dal tipo di timidezza.
Ad esempio chi è timido/a solo verso una persona dell'altro sesso a cui è particolarmente interessata, non dovrebbe avere alcun problema. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Insomma basta adattarsi e tirare avanti, le chiacchere stanno a zero.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Lavori come il cassiere, che tutto sommato non è tra i più temibili tra quelli al pubblico, mi metterebbero in difficoltà perchè mi sentirei osservato mentre sto agendo. Cercherei di evitare gli sguardi, perchè potrebbero muovere pensieri paranoici, e quel punto perderei ancora di più il controllo della situazione, iniziando ad andare in confusione, sbagliare e aumentare l'ansia e il nervosismo, fin quando inizierei a mostrarmi scocciato, col rischio di indisporre i clienti.
Comunque ci sarebbe di peggio come dicevo: ad esempio il commesso che deve interagire in modo meno meccanico con il cliente. Non sarebbe tanto il parlare il problema, ma il presentarsi in modo aperto verso le persone. Sorridere in modo tranquillo mi viene difficilissimo se sono teso, quindi rimarrei abbastanza immobile da un punto di vista dell'interazione non verbale. A dire il vero, non è che trovi sempre commessi/e così ben disposti e accoglienti verso il cliente (o forse sono io a influenzarli negativamente :interrogativo:), quindi in teoria anch'io potrei farcela, il problema è che è proprio il tipo di ambiente di lavoro con alta interazione con le persone e resposabilità nel doverle accontentare, che mi manderebbe in tilt e convicerebbe il datore di lavoro a mandarmi via. Poi non mi prendono neanche per lavori più tollerabili per un fobico a causa di colloqui che tradiscono difficoltà relazionali, figurati se mi prenderebbero per un lavoro con una certa interazione sociale. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
io quando ho fatto porta a porta e apparte le prime volte non avevo più tanti problemi a bussare e rompere i coglioni alle persone :D
tanto dovevo solo ripetere una cosa a memoria :D poi il fatto che non vendevo beh questo si, era deprimente.. tant'è che poi ho smesso subito comunque da quel che ricordo a scuola, specie alle elementari, agli alunni non glie ne fregava proprio nulla di seguire la lezione apparte i soliti 2 secchioni |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Il porta a porta è uno dei lavori peggiori, eppure è anche il più richiesto:testata:
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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A fingere finora non ci sono riuscito perché prevalgono malumori e ossessioni varie che mi impediscono di lavorare sul mio modo di apparire, in particolare in alcuni contesti (tipo quello di cui si parla qui). |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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nn è la fine del mondo essere licenziati alla fine boh, certe volte è pure un sollievo :sisi: |
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Vabbé che in quel caso non era neanche retribuito... |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Io faccio un lavoro a contatto col pubblico e ricordo che il primo mese ogni giorno per me era un incubo totale ma più per i miei colleghi, che non facevano che farmi notare quanto fossi lenta, "addormentata" e rigida, che per i clienti in se. Un mio collega mi disse addirittura il secondo giorno di lavoro che si vedeva che ero una che aveva paura di tutto :miodio:
Adesso mi sono abituata, seppure con difficoltà, e ho molti meno problemi ma quando ci sono clienti maleducati e stressanti non so mai bene come reagire e finisco per fare la figura di quella che non sa farsi valere :miodio: Per fortuna queste persone sono la minoranza, la maggior parte dei clienti è tollerabile. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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È capitato anche a me. A volte capita ancora, ma sono più sciolto ora. Questa mancanza di empatia e sensibilità da parte di colleghi verso chi è più in difficoltà, è irritante...mica ci vuole tanto a capire che se una persona in difficoltà viene messa a proprio agio rende di più, agevolando di conseguenza il lavoro di tutti...poi dico io, sul piano umano, non li tocca una persona in difficoltà emotiva, sociale ecc?! Cavolo, ma cosa deve accadere per far dimostrare un po d'umanità a certe persone?! |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
I colleghi si diverteno del nostro disagio, le figuracce sono argomenti di cui parlare in pausa sigaretta/pranzo.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Stare a contatto con il pubblico, è una malattia che contiene la medicina.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Nel mio precedente lavoro impiegatizio ero a contatto con clienti o autisti dei corrieri e non mi pesava più di tanto.
Ma se dovessi essere alla reception di un hotel, al bancone del bar o nello stand in fiera sicuramente mi darebbe fonte di stress perché non sopporto la confusione , la gente maleducata , chiassosa o problematica. Confermo che spesso sul lavoro in genere i problemi li da il capo e alcuni colleghi che passano il tempo a scherzare tra gossip, prese in giro, pause caffè e notevole flirtaggio con le colleghe compiacenti. Immaginate una giornata di 8 ore al giorno per un tot. di anni è semplice sclerare o che nascano fobie o isolamento. Nei casi gravi il mobbing. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Volevo chiedervi, vedendo alcune notizie degli ultimi giorni (soprattutto insegnanti); siete mai stati aggrediti verbalmente o anche fisicamente? Intendo proprio aggressioni pesanti, con minacce o anche botte. A vedere un po' in giro, sembra che sempre più persone (allo sportello, insegnanti, infermieri ecc...) siano soggetti a tali "attenzioni". Francamente non so come facciano certe persone a lavorare in alcune condizioni; io credo non mi presenterei più al lavoro, oppure reagirei e poi arriverebbero i parenti a mandarmi all'ospedale.
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Secondo me è molto peggio lavorare in un ufficio.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
lavoro con il pubblico anchio e in sti lavori bisogna essere falsi e sorridere sempre e non innervosirsi troppo con i clienti cafoni nonostante l'incazzatura, emanare sempre allegria,una palla pazzesca insomma. Ma poi penso ai soldi e ci ripenso :ridacchiare:
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Come si fa a lavorare con il pubblico senza innervosirsi?
Ci sono delle persone nate per dare fastidio agli altri , io non ce la farei e mi caccerei nei guai. Immaginate di entrare tranquilli al mattino e tornare a casa alla sera nevrotici magari per 40 anni !!!! |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Credo che molti facciano uso di ansiolitici. Ti urlano 1 giorno, 2, 3, dopo un po' esplodi. Alla gente che già di suo è rompicoglioni si aggiungono tutti i frustrati che oramai ci sono in giro; gente con situazioni lavorative e famigliari alla frutta che scaricano sugli altri i propri problemi.
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