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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Ma lui (similmente a molti altri topic) ha fatto una domanda che per me significa: li avete presi? avete avuto effetti collaterali o magari che considerate permanenti? hanno un effetto forte o blando? pensate possa farsene a meno? quale e' la vostra esperienza o cosa sapete al riguardo? Se intento del topic doveva essere " vi prego, incoraggiatemi a prendere questi farmaci per cui son riluttante" avrebbe dovuta porla cosi'. Se io chiedo "secondo voi esiste Dio?" non mi aspetto (e neanche desidero) che la gente mi dica di si' solo per darmi una speranza a cui aggrapparmi. Per ricevere rassicurazioni su un farmaco c'e' gia' lo psichiatra, allo stesso modo in cui riceverle su Dio c'e' il prete. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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(personalmente al momento non ho impegni lavorativi o sociali importanti, li avessi valuterei sul momento se "a mali estremi estremi rimedi" come chiunque in qualunque situazione) |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Detto questo: pur con tutti i codesti problemi riguardo le possibilità attuali di cura (che tu forse confondi con guarigione), c'è qualcos'altro di meglio da fare che provarle? Almeno quelle che si sono dimostrate statisticamente le più efficaci. E smettiamola anche di dire che gli psicofarmaci provocano dipendenza. A parte le benzo, ciò è totalmente falso. Si, quando li si sospende ci sono gli effetti da dismissione che sono più o meno importanti e io stesso li ho sperimentati decine di volte, ma nn sono paragonabili all'astinenza. Prova a chiedere ad un iperteso che prende betabloccati da 10 anni di sospenderlo di colpo e poi vediamo che ti dice...quindi provocherebbero dipendenza anche gli anti-ipertensivi? E x una persona che assume farmaci antidolorifici x dolori cronici da lungo tempo è la stessa cosa. I veri effetti negativi su cui ci si dovrebbe concentrare sono quelli date dalle patologie che fanno rimanere a letto le persone, li fanno soffrire, nn riescono a farli lavorare ed essere autonomi e li pongono ai margini della società per una serie di problemi che qua dentro in molti conoscono |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Comunque capisco molto bene il bivio nel quale ti trovi, sta a te capire se tutto ciò è sopportabile e se il "gioco" di scelta dei farmaci ne vale la pena.. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Semplicemente no, per me non ne varrebbe la pena perchè non migliorerebbero in alcun modo la mia situazione Quote:
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Non volevano ovviamente responsabilità o "rovinarsi la piazza" e con le dovute scuse o senza mezzi termini, mi hanno dato il "buon servito" . |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
solo un'appunto, gli psicofarmaci non cambiano la personalità, non cambiano la chimica nel cervello, al massimo aumentano o diminuiscono la presenza di neurotrasmettitori. A parte questo, spero che tutti riescano a trovare un po' di sollievo, arrendersi alla vita non è mai bello.. e se per questo dovessero servire dei medicinali, lo preferirei 1000000 volte alla morte
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Probabilmente il più brutto/grave è un'ottundimento quasi totale delle emozioni, sentirsi come un guscio vuoto, non provare più niente. Poi tremore anche molto vistoso alle mani ed in generale. PERDITA TOTALE DELLA MEMORIA A BREVE TERMINE. perdita di concentrazione Poi vari ed eventuali effetti di alcuni farmaci : appetito eccessivo con aumento di peso sbalzi d'umore sonnolenza insonnia Ovviamente sono cose che variano da persona a persona, ma ti posso assicurare che di PF ne ho provati a decine, e nessuno ha risolto nulla, probabilmente rendendo la mia situazione ancora più ingrabugliata. Inoltre , come le benzodiazepine, anche gli antidep SSRI danno pesanti effetti da dismissione (da astinenza potremmo dire) e si trovano migliaia di testimonianze su internet, nonostante solo recentemente essi sono stati riportati sul bugiardino. E molti psichiatri tendono ancora a negare l'esistenza di questi effetti o minimizzarli. Con questo voglio dire che queste pilloline non dovrebbero assolutamente essere prese alla leggera, malgrado la leggerezza con cui vengono descritte. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Andando ad aumentare artificialmente la presenza di neuro-trasmettitori nello spazio sinaptico, farmacii come gli SSRI vanno ad alterare la concentrazione di sostanze chimiche nel cervello. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
лежит
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Magari c'è davvero chi ha bisogno di PF. Certo se non ci sono altre strade se non il suicidio, allora ben vengano anche questi farmaci. Però quello che volevo sottolineare è soprattutto la disinformazione, ecco, che si tende a fare quando si parla di questi farmaci come uguali a tutti gli altri, oppure privi di effetti collaterali. Beh, questo non è assolutamente vero. Cosi' come è un dato di fatto che tante, tantissime persone non traggono alcun beneficio da questi |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Comunque i danni a lungo termine degli PF sono stati rilevati, non farmi andare a ripescare gli articoli accademici. Per quanto riguarda il fatto di "curare" una persona, è proprio quello il problema, con gli PF non vai a curare un bel niente, solo nel migliore dei casi dare un aiuto temporaneo. Se una persona ha una mutazione genetica che porta ad avere depressione, ad es. tu pensi che gli PF possano risolvere la sua situazione? Se una persona è depressa perchè gli è morto un familiare, un coniuge, fidanzato/fidanzata, o qualsiasi altra disgrazia, cosa credi che risolvi con un AD ? Sono assolutamente d'accordo però sul valutare il rapporto beneficio-rischio. Cosa che purtroppo non vedo assolutamente rispettata |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Una mia conoscente in seguito a problemi personali e familiari entro' in depressione e rimase a casa dal lavoro x 6 mesi. La portarono da uno psichiatra che non gli fece domande ma solo una ricetta per un psicofarmaco.
Questa medicina gli permetteva di lavorare ma in alcuni momenti scoppiava a ridere senza motivo come fosse ubriaca si sdraiava sulla scrivania... In seguito fu ricoverata in ospedale (psichiatrico) x qualche mese dove chi andò a visitarla , la vide fuori di testa che bestemmiava contro Dio e contro tutti dicendo cose oscene e blasfeme. In ospedale incontrò un "pazzo" si innamorarono e rimase incinta ma poi ci fu un aborto naturale. Poi tornò al lavoro ed è tornata come prima, o meglio sempre educata e sensibile ma ancora ansiosa. Ora convive ed è innamorata, ma vedi dai suoi occhi che qualcosa è cambiato..non so se attualmente prende farmaci. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Quindi come vedi il problema è sempre nascosto in una carenza di informazione, ergo di consapevolezza. Questo esempio mi ricorda un po' la storia del tizio che ha perso un mazzo di chiavi e che di notte per strada sta chinato a cercarle. Passa un poliziotto, e vedendo quest'uomo si insospettisce, così gli chiede conto e lui gli spiega la situazione. Prendendosi pena, il poliziotto decide di aiutarlo a cercare queste benedette chiavi, passando al setaccio tutta la via, inutilmente. Dopo un'ora abbondante di ricerche, il poliziotto chiede al signore di descrivergli bene l'ultima volta in cui si ricorda di aver avuto il mazzo di chiavi, per capire dove può averlo smarrito. "Stavo camminando in quel parco" dice il tale, indicando un posto losco e male illuminato. "E perché allora non ha provato a cercare lì le chiavi?". "Lì è troppo buio, non si vede niente!". |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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E' esattamente così che è strutturata la società, per avere una persona felice e che ha ottenuto ciò che vuole ce ne deve essere una triste e che non è riuscita ad ottenere quello che voleva. Perchè non riesce ad arrivarci? Perchè non è abbastanza appetibile magari. Perchè non è appetibile? Perchè magari prende 300€ al mese a 30 anni e nessuno sano di mente proverebbe a mettere sù una famiglia in certe condizioni. Perchè prende solo 300€ al mese? Eh se vuoi continuiamo col gioco del perchè all'infinito... |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Dici che vengono riferiti "sicuri" dai medici stessi? infatti in un certo senso lo sono, se presi secondo linee guida...infatti li prende mezzo mondo e nn mi sembra ci sia un'escalation di persone che vanno al pronto soccorso per curarsi dagli effetti collaterali acuti e da codice rosso che danno sti farmaci. Avessi parlato di quelli vecchi triciclici potevo anche darti ragione, ma quelli di nuova generazione hanno effetti collaterali nemmeno paragonabili e anche l'efficacia è minore... Hanno effetti permanenti sul cervello? nessuna sorpresa, se assunti a lungo termine...d'altro canto anche le malattie ne danno, e di ben peggiori e in molto meno tempo, anche se nn è detto che l'organo bersaglio sia per forza sempre e solo l'encefalo |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Non credo proprio che il lavoro frustrante e l 'insoddisfazione di non avere una famiglia riesci a risolverli con il farmaco, quest'ultimo serve a chi si pianta nel letto e piange tutto il giorno oppure non riesce a mangiare perché non gli va niente e ancora a chi sta attraversando una depressione psicotica, dove le voci gli impediscono di pensare.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Però dobbiamo slegare il ragionamento teorico da quello pratico, per poter fare progressi nel discorso. Vedi: salvo casi particolari (malattie o altro) in linea di massima i bisogni necessari dovrebbero essere ottenibili. Alcuni facili da ottenere (cibo, riparo, salute nel limite del ragionevole), altri meno (sesso, amore, autorealizzazione), ma la completezza di un individuo dovrebbe essere meta possibile, e non illusoria. Ora, quanto non ti permette di raggiungere bisogni di base a mio avviso dovrebbe (in un mondo utopico) essere solo dovuto a disfunzionalità. Non riesci a comprarti la pagnotta? C'è un problema, bisogna capire perché e lavorarci affinché tu ci riesca. Non riesci a socializzare? Idem. Non riesci a ottenere sesso e/o amore? Idem. A questo punto proiettiamo il discorso nel mondo reale, e comprendiamo facilmente anche con esempi banali che non sempre l'individuo può colpevolizzarsi per il mancato soddisfacimento di un suo bisogno. Esempio estremo: fame durante la guerra. Che ci si può fare? Poco. Durante l'assedio di leningrado facevano il brodo con la carta da parati... Il punto è: quanto la condizione psichica è funzionale a facilitare il compito del soddisfacimento di un dato bisogno? Può benissimo essere che il compito sia oggettivamente molto più arduo di quanto dovrebbe esser nel regno d'Utopia, ma essere incapaci di agire proattivamente in una data direzione non aiuta certo a rendere le probabilità di successo maggiori. La depressione infatti serve a questo: a mettersi da parte e risparmiare energie. Se la depressione fosse stata del tutto disfunzionale, la pressione selettiva l'avrebbe resa rara, e invece è diffusissima. Il problema è che il meccanismo di avvio della depressione è facilmente innescabile in una società irregimentata come quella moderna, perché è molto più semplice crearsi delle barriere artificiali dietro le quali sentirsi imprigionati e frustrati, impedendoci di concepire anche solo la possibilità di azioni altrimenti rivoluzionarie. Non è sempre un male (ad esempio questo impedisce il prodursi di crimini: immagina un tizio che frustrato sessualmente andasse in giro a stuprare... meglio uno frustrato sessualmente ma che si autocrea una barriera). Ma alle volte è eccessivo. Il farmaco può servire proprio a questo scopo. A relativizzare e indebolire una sovrastruttura psichica che il paziente si è creato ad hoc per autointrappolarsi, e permettergli di esprimergli quelle azioni che lo condurrebbero verso l'incremento delle sue possibilità di successo nel raggiungimento del bisogno insoddisfatto. Ma ovviamente da solo è difficile che sia efficace. Aiuta avere una persona che osservi la situazione dall'esterno e ti suggerisca o spinga ad affrontare le barriere autoerette e a provare strade intentate. Tornando a bombazza sull'esempio delle 300 euro al mese, la persona che prende così poco ha valutato tutte le opzioni possibili in termini di richiesta di aiuto? Stiamo parlando di una persona sana, senza deficit intellettivi, fisici o culturali di particolare rilevanza, come mai prende così poco? E' così difficile guadagnare abbastanza da permettersi di vivere da solo? Può essere! Chi lo nega. E a quel punto i farmaci possono far poco. Ma prima di arrivare a questo punto, se si è riusciti a disaminare qualsiasi opzione senza blocchi o tabù, un buon percorso terapico può per lo meno trasformare la depressione in semplice tristezza su basi oggettive. Può sembrare una differenza da poco ma non lo è affatto. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Continuo a chiedere... Cosa fare in caso di gravi psicosi? Nemmeno nell'altro topic mi è arrivata risposta.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Ed allora capisci che sono proprio imprigionati nel loro mindset che non prevede la depressione come sintomo di una vita di merda ma solamente il contrario, depressione causa di tutti i mali dell'uomo. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Non sto dicendo che i tuoi problemi non hanno dignità, solo che non rientrano nel dominio dei problemi affrontati dalle psicoterapie. Che poi il welfare italiano sia ottimo solo sulla carta e stia andando sempre più a scatafascio, lo condivido e anzi solidarizzo con te. Non voglio darti l'impressione che stia minimizzando o svilendo i tuoi problemi. Solo che non sono problemi psicologici. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Guarda, conoscevo una madre con dei figli piccoli a carico, disoccupata. Ti puoi immaginare la preoccupazione, l'ansia di dover affidare i suoi figli, la desolazione che viveva. Questa assumeva psicofarmaci, ovviamente prescritti. Credi che la situazione con il farmaco gli risolvesse il problema, certamente no. Ma l'aiuto per non soccombere si.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
non ne ho mai presi ma vorrei prenderli, quantomeno al bisogno
purtroppo no money > no therapist > no medicine |
Io sinceramente li prendo con discontinuità proprio perché sono scettico però prenderli con discontinuità non serve a molto però avevo troppi effetti collaterali e mi sono arreso a seguire la terapia originale, la libido la distruggono in un modo assurdo, parlo specificatamente di antidepressivi.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
@ Adelaide. Si può essere depressi anche se i "motivi per esserlo ci sono e non potrebbe essere diversamente" Quindi anche se essere profondamente tristi e' "giustificato" dagli eventi, non serve a niente l' antidepressivo ? No, mi sento di dire che non è così, quando si è molto depressi anche per motivi ritenuti più che validi serve lo psicofarmaco, se prescritto dal medico ovviamente, questo e' d'aiuto per non stare troppo male. Non credo tra l'altro che sopportare il dolore per una giusta causa sia "normale", la sofferenza se profonda e' sofferenza e basta.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Le depressioni possono anche essere reattive eh, cioè provocate da situazioni di vita, eppure i sintomi con cui si presentano nn sono molto diversi dalle depressioni cosiddette endogene...insomma, quello è: che mi venga un infarto xchè ero familiarmente predisposto o che mi venga xchè ho fumato 30 anni 2 pacchetti di sigarette al giorno, poco cambia.
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Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Dipende se la depressione è lieve o grave.
Nel caso estremo può portare al suicidio e quindi si cerca di impedire ciò con i farmaci. Conosco gente che è depressa da anni e va avanti a farmaci perché il cervello si è "bruciato" o meglio andato in corto circuito, in questo caso il farmaco funziona da sedativo e il cervello non tornerà come prima, questo nei casi gravi. Altre volte invece rimossa la causa, tipo si trova un nuovo lavoro e si rientra in società allora la guarigione è più veloce anche se rimangono le ferite del trauma. Penso vengono prescritti farmaci con troppa facilità e siamo nelle mani di un medico che deve scegliere in base alla gravita' se servono farmaci o psicoterapia o entrambi. Sicuramente la parte del corpo più complessa e più difficile da curare è il cervello. Se uno ha paura entrare nell ascensore o andare in aereo molti lo evitano e basta , in realta servirà una psicoterapia e un ansiolitico ma sicuramente se non provi a salire vedrai che mai potrai guarire da quella fobia. |
Re: Psicofarmaci, aiuto o illusione ?
Dipende dai sintomi che si devono affrontare: In generale quando sono sintomi piuttosto invalidanti, cioè pensieri fortemente negativi una mano la possono dare i farmaci....per controllarli.
Invece hanno poca utilità quando non si hanno sintomi evidenti ma una sorta di apatia generale: è piuttosto difficile che un farmaco possa dare la motivazione o la spinta a fare qualcosa...quella è necessaria trovarla in altri modi.....lo dico per esperienza personale. |
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