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Winston_Smith 01-09-2016 12:02

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782123)
Possiamo avere un'idea vaga del sentimento che gli altri provano per noi in un dato momento, ma questo non significa conoscere il loro flusso mentale, o no? Sei d'accordo su questo? In caso contrario siete tutti dei mind reader...

Flusso mentale seguito passo passo tipo Ulisse di Joyce no.
Questo passo di un racconto di Sherlock Holmes però va molto vicino al mind reading :sisi: (non l'ho trovato in italiano, sorry)

“But why Turkish?” asked Mr. Sherlock Holmes, gazing fixedly at my boots. I was reclining in a cane-backed chair at the moment, and my protruded feet had attracted his ever-active attention.

“English,” I answered in some surprise. “I got them at Latimer’s, in Oxford Street.”

Holmes smiled with an expression of weary patience.

“The bath!” he said; “the bath! Why the relaxing and expensive Turkish rather than the invigorating home-made article?”

“Because for the last few days I have been feeling rheumatic and old. A Turkish bath is what we call an alterative in medicine—a fresh starting-point, a cleanser of the system.

“By the way, Holmes,” I added, “I have no doubt the connection between my boots and a Turkish bath is a perfectly self-evident one to a logical mind, and yet I should be obliged to you if you would indicate it.”

“The train of reasoning is not very obscure, Watson,” said Holmes with a mischievous twinkle. “It belongs to the same elementary class of deduction which I should illustrate if I were to ask you who shared your cab in your drive this morning.”

“I don’t admit that a fresh illustration is an explanation,” said I with some asperity.

“Bravo, Watson! A very dignified and logical remonstrance. Let me see, what were the points? Take the last one first—the cab. You observe that you have some splashes on the left sleeve and shoulder of your coat. Had you sat in the centre of a hansom you would probably have had no splashes, and if you had they would certainly have been symmetrical. Therefore it is clear that you sat at the side. Therefore it is equally clear that you had a companion.”

“That is very evident.”

“Absurdly commonplace, is it not?”

“But the boots and the bath?”

“Equally childish. You are in the habit of doing up your boots in a certain way. I see them on this occasion fastened with an elaborate double bow, which is not your usual method of tying them. You have, therefore, had them off. Who has tied them? A bootmaker—or the boy at the bath. It is unlikely that it is the bootmaker, since your boots are nearly new. Well, what remains? The bath. Absurd, is it not? But, for all that, the Turkish bath has served a purpose.”

“What is that?”

“You say that you have had it because you need a change. Let me suggest that you take one. How would Lausanne do, my dear Watson—first-class tickets and all expenses paid on a princely scale?”


A parte gli scherzi, è ovvio che gli equivoci siano all'ordine del giorno, ma non mi sbilancerei addirittura fino a dire che la comunicazione tra le persone debba essere sempre e comunque confusionaria.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782123)
loro sono umili bidelli, nonostante "si facciano il culo tutto il giorno fino alle 8 di sera, quando lor signori sono belli che andati a casa da un pezzo"

Avrei voluto fargli conoscere i bidelli della mia scuola :sisi:

Winston_Smith 01-09-2016 12:04

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782131)
Voglie/bisogni ≠ conoscereamenaditoilflussomentalealtrui :D

Ma anche voglie/bisogni =/= nonsapremomaicosaglialtripensanodinoistampateveloi ntesta ^^

muttley 01-09-2016 12:30

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1782136)
nn dire cagate nn saluti perchè sei maleducato fine . :sisi:

se c è una cosa che accumuna tutti i prof è che sono maleducati e pieni di fobie :sisi:

O sono maleducato o sono fine :D

PS Lo sapevate vero, che lo stream of consciousness come strategia narrativa non é stato inventata da Joyce?

Winston_Smith 01-09-2016 12:46

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782160)
PS Lo sapevate vero, che lo stream of consciousness come strategia narrativa non é stato inventata da Joyce?

Davvero? Non sapevo che l'Eccelso avesse avuto il primato anche in questo :sisi:

Comunque anche lui ci ha offerto una perla di mind reading, addirittura incrociato :occhiali:

Io sentia d’ogne parte trarre guai,
e non vedea persona che ’l facesse;
per ch’io tutto smarrito m’arrestai.

Cred’io ch’ei credette ch’io credesse
che tante voci uscisser, tra quei bronchi
da gente che per noi si nascondesse.

Però disse ’l maestro: «Se tu tronchi
qualche fraschetta d’una d’este piante,
li pensier c’hai si faran tutti monchi».


(Inferno XIII, 22-30)

Polemos 01-09-2016 12:49

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Non so cosa pensino gli altri di me, anche se ammetto che il mind reading e il perspective taking su cosa gli altri possano pensare di me, occupa una discreta porzione dei miei pensieri dedicati al mondo sociale XD

Detto questo, alle volte neanche io so cosa pensare di me stesso. E probabilmente gli altri avranno delle più ferme convinzioni riguardo me stesso, di quanto io stesso ne possa avere.
Tutto ciò è triste e mi fa anche un po' incazzare

bhoo 01-09-2016 12:56

Secondo me, e per quanto ne so io, spesso ai timidi o in generale chi ha una bassa autostima, crede che gli altri lo vedano allo stesso modo in cui lui si vede.

É il nostro pensar male di noi che ci porta a credere che gli altri ci vedano allo stesso modo. Traiamo le nostre conclusioni in base alle nostre esperienze, in base a come reagiamo in determinate situazioni, alle nostre risposte emotive, e ci basiamo su queste esperienze per dedurre un eventuale giudizio altrui.

Ma in realtà non é così, ognuno ha i suoi vissuti, ciò che può essere umiliante per qualcuno, può essere motivo d'orgoglio per qualcun'altro. Siamo noi a giudicare male un nostro comportamento ma non sempre gli altri la pensano come noi.

E il fatto di avere una bassa autostima, non fa altro che alimentare il senso di inadeguatezza, quindi come ha già detto qualcuno, il modo migliore per stare meglio é lavorare sul: come vediamo noi stessi, e non dare troppa importanza ai giudizi negativi degli altri.

bhoo 01-09-2016 13:48

Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1782184)
Ma possono anche farlo però,i comportamenti sbagliati/i ragionamenti stupidi/la mancanza di una vita e di un cervello normale si nota, gli altri se ne accorgono

-Che tipo di comportamento é da definirsi "sbagliato"? Chi decide che un certo tipo di comportamento é sbagliato?

-Quale ragionamento é "stupido"? Chi lo ritiene stupido?

-Cosa é " normale"?

Ognuno di noi é DIVERSO da tutti gli altri, e si comporta e ragiona in modo singolare.
É vero esistono le masse che fanno rientrare in un gruppo oppure in altro un determinato tipo di comportamento, di stile di vita e ne emarginano un altro. Ma non esiste un comportamento normale/giusto, esistono solo le PERSONE che vuoi o non vuoi sono tutte diverse tra loro.

XL 01-09-2016 14:10

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da bhoo (Messaggio 1782201)
-Che tipo di comportamento é da definirsi "sbagliato"? Chi decide che un certo tipo di comportamento é sbagliato?

-Quale ragionamento é "stupido"? Chi lo ritiene stupido?

-Cosa é " normale"?

Ognuno di noi é DIVERSO da tutti gli altri, e si comporta e ragiona in modo singolare.
É vero esistono le masse che fanno rientrare in un gruppo oppure in altro un determinato tipo di comportamento, di stile di vita e ne emarginano un altro. Ma non esiste un comportamento normale/giusto, esistono solo le PERSONE che vuoi o non vuoi sono tutte diverse tra loro.

Secondo me Architeuthis si voleva riferire soprattutto a questa cosa che ho evidenziato.

~~~ 01-09-2016 14:34

C'è chi mi vedrà meglio, ma credo che tanti mi vedano molto peggio di come mi vedo io, nonostante tutto. Non oso neanche immaginare.

XL 01-09-2016 14:39

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782096)
Mi domando perché certe persone hanno bisogno di continui incoraggiamenti per avere una vaga idea sul fatto che piacciono, mentre altre no, così come ci sono persone a cui basta un'occhiata con uno sconosciuto per pensare e profferire frasi tipo "cerchi rogne?"...é chiaro che tutto dipende dall'opinione di partenza che si ha di sé e che in automatico si proietta sull'esterno. Prima conviene sempre sapere fino in fondo (perché é possibile a differenza del contrario) che idea abbiamo di noi, invece di lambiccarsi inutilmente cercando di indovinare le idee del prossimo.

:pensando:
Secondo me è perché in buona misura non piacciono davvero a molte persone, non accettano la situazione e desidererebbero che questa cosa sia disconfermata, solo che le prove che raccolgono risultano deboli, del tipo "le persone sensibili sono bellissime" e la ragazza di turno che lo dice si guarda bene dal frequentarti e si mette con un altro. Affermazioni del genere risultano poco persuasive da sole, questi incoraggiamenti qua alla fine non incoraggiano nessuno davvero.
Chi ha già raccolto certe prove ne è convinto già di piacere, chi non ne possiede ed ha altri vissuti non vedo in base a cosa debba riuscire a credere l'esatto contrario. Da questo dipende.
Più osservo certe cose anche in questo forum, più mi convinco che è così davvero.

muttley 01-09-2016 14:55

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1782171)
Davvero? Non sapevo che l'Eccelso avesse avuto il primato anche in questo :sisi:

No, era un francese.
XL accidenti a te che continui a modificare i post, volevo risponderti all'altro :D

Winston_Smith 01-09-2016 15:09

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782237)
No, era un francese.

Proust?

milton erickson 01-09-2016 15:12

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da bhoo (Messaggio 1782178)
Secondo me, e per quanto ne so io, spesso ai timidi o in generale chi ha una bassa autostima, crede che gli altri lo vedano allo stesso modo in cui lui si vede.

É il nostro pensar male di noi che ci porta a credere che gli altri ci vedano allo stesso modo. ...

Non sono d'accordo, In realtà penso che l'autostima sia in gran parte un riflesso di quello che gli altri ti dicono e da come si comportano nei tuoi confronti: prima i genitori e poi i coetanei a scuola e nei vari ambienti di vita.., spesso ti danno dei feedback sulla base di aspetti superficiali che condizionano la visione di sè stessi.

Ad esempio io so benissimo di essere una persona intelligente, ma per molto tempo questa convinzione è vacillata perchè a causa la mia imbranataggine (riflesso di un educazione iperprotettiva) tutti mi trattavano come un semi deficiente.

L'unico modo per cambiare la percezione di sè è trovare un gruppo di persone (anche piccolo, ma con cui si ha un forte legame affettivo) che ti stimi.

Detto questo io mi vedo come una persona timida, prfonda, ironica, bisognosa di affetto e anche dotata di una discreta intelligente.

Ma invece di solito vengo percepito dagli altri come freddo, aggressivo, noioso, e di limitato comprendonio..

bhoo 01-09-2016 15:44

Quote:

Originariamente inviata da milton erickson (Messaggio 1782254)
Non sono d'accordo, In realtà penso che l'autostima sia in gran parte un riflesso di quello che gli altri ti dicono e da come si comportano nei tuoi confronti: prima i genitori e poi i coetanei a scuola e nei vari annientò di vita.., spesso ti danno dei feedback sulla base di aspetti superficiali che condizionano la visione di sè stessi.

Ad esempio io so benissimo di essere una persona intelligente, ma per molto tempo questa convinzione è vacillata perchè a causa la mia imbranataggine (riflesso di un educazione iperprotettiva) tutti mi trattavano come un semi deficiente.

L'unico modo per cambiare la percezione di sè è trovare un gruppo di persone (anche piccolo, ma con cui si ha un forte legame affettivo) che ti stimi.

Detto questo io mi vedo come una persona timida, prfonda, ironica, bisognosa di affetto e anche dotata di una discreta intelligente.

Ma invece di solito vengo percepito dagli altri come freddo, aggressivo, noioso, e di limitato comprendonio..

La gente ci percepisce come aggressivi, freddi, noiosi o di limitato comprendonio, a causa dei comportamenti di protezione che utilizziamo per nascondere la nostra timidezza, insicurezza, il bisogno d'affetto ecc. Caratteristiche che cerchiamo di nascondere (il primo io), per paura di un eventuale giudizio negativo, é una sorta di meccanismo difensivo che adottiamo in maniera istintiva. Almeno io la vedo così.....

Quindi secondo me uno che non ritiene inadeguato il proprio comportamento non ha motivo di dover cercare di nasconderlo.

Non c'è motivo di nascondere un comportamento ritenuto adeguato/positivo, invece un comportamento ritenuto inadeguato ci spinge a nasconderlo per evitare un giudizio, proprio perché siamo noi i primi a giudicarlo negativamente.

Complainer 01-09-2016 16:16

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Sicuramente peggio di quello che siamo.
Tante persone giudicano solo per autocompiacimento.

Sono convinto che molti pur di giustificare soddisfacenti, realizzate e positive le loro vite, hanno bisogno di qualcuno che stia peggio di loro.

milton erickson 01-09-2016 17:55

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da bhoo (Messaggio 1782281)
La gente ci percepisce come aggressivi, freddi, noiosi o di limitato comprendonio, a causa dei comportamenti di protezione che utilizziamo per nascondere la nostra timidezza, insicurezza, il bisogno d'affetto ecc. Caratteristiche che cerchiamo di nascondere (il primo io), per paura di un eventuale giudizio negativo, é una sorta di meccanismo difensivo che adottiamo in maniera istintiva. Almeno io la vedo così.....

Bisogna vedere quanto parte da noi e quanto dagli altri..molta della cosiddetta timidezza è legata semplicemente alla scarsa pazienza/empatia che la gente ha nei confronti delle persone che non rientrano nei canoni prescritti dalla società..e che magari sono così non per scelta loro ma perchè i genitori nei primi anni della crescita gli hanno riempiti di paure assurde

Se cioè io prendo una persona un po' insicura e ne amplifico le paure emrginandola ad ogni tentativo di socializzare perchè i suoi approcci sono goffi, certo la timidezza non scompare..

Poi certo ogni persona deve fare la propria parte.per superare i propri limiti..ma da soli spesso è molto difficile

muttley 01-09-2016 18:59

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1782253)
Proust?

Dujardin

Captain Crazy 02-09-2016 02:00

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Gli altri non mi vedono :ridacchiare:

cancellato17198 02-09-2016 06:35

"L’uomo non possiede un’identità, ma é condannato a vivere le infinite personalità che gli altri gli attribuiscono."

paccello 02-09-2016 09:04

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Non voglio negare l'apporto positivo di una buona autostima. Ma succede anche che siano altri, in modo non richiesto, a farti sapere come ti vedono e non in modo positivo. Che siano amici o donne o gay in vena di frecciate o "shit test". Persone che ti conoscono e/o hanno sgamato i tuoi punti deboli, le tue lacune.

Yumenohashi 02-09-2016 09:06

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Shit test?:interrogativo:

Winston_Smith 02-09-2016 09:19

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 1782726)
Shit test?:interrogativo:

http://www.inattraction.com/seduzione/shit-test/

(è come la religione: vale solo se ci credi)

Hazel Grace 02-09-2016 09:38

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quello che mi da fastidio è avere sempre la necessità di controllarmi quando sono in giro perché ho paura di come potrei apparire all'esterno, metto in pratica meccanismi di difesa o comunque di "protezione", faccio finta di essere sempre solare e simpatica, a volte evito e a volte soprattutto con i colleghi e sconosciuti tendo a nascondere la mia insicurezza in maniera credo sbagliata. Non so, penso che alla fine risulti un pochino strana e schizzata, infatti lo vedo che molti sono a disagio

Warlordmaniac 02-09-2016 09:46

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1781992)
credo ci sia una grande differenza, ti dirò di più, il fobico medio è intimamente convinto che le persone possano leggere (e quindi giudicare) i suoi pensieri e sentimenti più profondi, come fosse trasparente, questo spesso è fonte di grande disagio :pensando:

Gli altri non ce la fanno, ma ci provano lo stesso. C'è gente che si fa un film a partire dalla marca di pantaloni o da quanto vede sporchi gli occhiali. Poi che non ci azzeccano è un altro discorso.

Warlordmaniac 02-09-2016 09:50

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Complainer (Messaggio 1782316)

Sono convinto che molti pur di giustificare soddisfacenti, realizzate e positive le loro vite, hanno bisogno di qualcuno che stia peggio di loro.

Assolutamente sì, conoscere uno sfigato e fallito nella vita (secondo i criteri sessocratico-consumistici attuali) è un piacere per l'umore, perché ricorda al soggetto giudicante che ci sono dei ceti più bassi a lui nella gerarchia.

muttley 02-09-2016 09:52

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1782752)
Gli altri non ce la fanno, ma ci provano lo stesso. C'è gente che si fa un film a partire dalla marca di pantaloni o da quanto vede sporchi gli occhiali. Poi che non ci azzeccano è un altro discorso.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1782756)
Assolutamente sì, conoscere uno sfigato e fallito nella vita (secondo i criteri sessocratico-consumistici attuali) è un piacere per l'umore, perché ricorda al soggetto giudicante che ci sono dei ceti più bassi a lui nella gerarchia.

Questo credo avvenga solo tra persone con enormi insicurezze e che necessitano di compensarle. La maggioranza delle persone é relativamente insicura riguardo a molte cose, ma é troppo impegnata per fare della ricerca dell'insicurezza altrui un ulteriore impegno.

Winston_Smith 02-09-2016 09:55

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782759)
Questo credo avvenga solo tra persone con enormi insicurezze e che necessitano di compensarle. La maggioranza delle persone é relativamente insicura riguardo a molte cose, ma é troppo impegnata per fare della ricerca dell'insicurezza altrui un ulteriore impegno.

E com'è che tante persone s'interessano così tanto del modus vivendi di certe altre categorie di persone (musulmani, immigrati in genere, omosessuali, ecc.) fino a farne l'oggetto di campagne d'odio? L'intrusione nella vita privata degli individui è diventata iniziativa di governo esplicita: http://www.fertilityday2016.it/
Il ministero della sanità ti dice papale papale che se non fai figli entro i 35-40 anni sei una donna di serie B, figuriamoci se i comuni cittadini che s'impicciano delle scelte individuali altrui sono una minoranza...
Te l'ho già detto, ti sei fatto l'idea errata che tutti, fobici esclusi, campino in una bolla. Ma non è così, specie in società mediterranee come la nostra.

Warlordmaniac 02-09-2016 09:56

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782088)
Notavo come certa gente abbia bisogno di continue conferme quando si tratta di segnali positivi, mentre non abbia tutte queste necessità quando subodora sentori di antipatia. Forse che tutto ciò non é influenzato in primis dall'opinione che si ha di se stessi?

C'è la falsità della seduzione, o più in generale, l'impegno a far vedere la parte migliore di noi; per cui chi giudica sa che un pregio può essere a tempo molto determinato, mentre un errore è effettivamente parte della routine e del modo di essere di quella persona.

Warlordmaniac 02-09-2016 09:58

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782759)
Questo credo avvenga solo tra persone con enormi insicurezze e che necessitano di compensarle. La maggioranza delle persone é relativamente insicura riguardo a molte cose, ma é troppo impegnata per fare della ricerca dell'insicurezza altrui un ulteriore impegno.

Veramente la ricerca dell'insicurezza o sicurezza altrui è l'azione principale del reclutamento sessuale/sentimentale di ogni donna.

Yumenohashi 02-09-2016 10:00

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1782731)
http://www.inattraction.com/seduzione/shit-test/

(è come la religione: vale solo se ci credi)

Non a caso suppongo sia un'invenzione maschile tutta sta pippa mentale :sisi:
Poi i suggerimenti che da come traccia sono patetici, immagino il rimorchio selvaggio dell'articolista, visti gli espedienti beceri. Proprio :pensando:

Winston_Smith 02-09-2016 10:01

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 1782766)
Non a caso suppongo sia un'invenzione maschile tutta sta pippa mentale :sisi:
Poi i suggerimenti che da come traccia sono patetici, immagino il rimorchio selvaggio dell'articolista, visti gli espedienti beceri. Proprio :pensando:

Secondo me con certe donne funziona eccome. Quindi non è un'invenzione solo maschile.
A me quelle battute metterebbero l'orticaria, ma ci scommetto che alcune si scioglierebbero (ovviamente se dette dal tipo giusto).

Suttree 02-09-2016 10:03

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1782731)
http://www.inattraction.com/seduzione/shit-test/

(è come la religione: vale solo se ci credi)

Era meglio se non avessi letto:testata:
Ma secondo loro se uno ha già l'ansia ad approcciarsi a una donna leggendo sta roba migliora:interrogativo: Ho i miei dubbi:pensando::nonso:

Winston_Smith 02-09-2016 10:05

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1782771)
Era meglio se non avessi letto:testata:
Ma secondo loro se uno ha già l'ansia ad approcciarsi a una donna leggendo sta roba migliora:interrogativo: Ho i miei dubbi:pensando::nonso:

Infatti vale solo se fai parte della "setta" (cioè se hai una faccia di bronzo da medaglia olimpica), nonostante certi guru facciano credere di avere in tasca il passepartout universale della figa, stile Cetto LaQualunque.

Yumenohashi 02-09-2016 10:09

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
A me ha fatto balenare tipo flash i promoter rompiballe che ti fermano per la strada. Che pure se cerchi di liquidarli ti si apiccicano cercando di fare i simpatici. Che ansia, altro che test di idoneità. Vederlo come tale è prendere tutto troppo sul serio :pensando:

muttley 02-09-2016 10:11

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1782761)
E com'è che tante persone s'interessano così tanto del modus vivendi di certe altre categorie di persone (musulmani, immigrati in genere, omosessuali, ecc.) fino a farne l'oggetto di campagne d'odio? L'intrusione nella vita privata degli individui è diventata iniziativa di governo esplicita: http://www.fertilityday2016.it/
Il ministero della sanità ti dice papale papale che se non fai figli entro i 35-40 anni sei una donna di serie B, figuriamoci se i comuni cittadini che s'impicciano delle scelte individuali altrui sono una minoranza...
Te l'ho già detto, ti sei fatto l'idea errata che tutti, fobici esclusi, campino in una bolla. Ma non è così, specie in società mediterranee come la nostra.

Non sono tante persone ma alcune persone, la differenza sta nel loro grado di influenza a livello di potere. Credo che la gente abbia davvero troppe cose da fare nella propria vita che impicciarsi continuamente della vita altrui. Questo succedeva in tempi in cui la vita privata altrui rappresentava o poteva rappresentare un ostacolo (o il suo contrario) alla coesione di una comunità. Permane questo aspetto (in forme minori rispetto al passato) in quelle società il cui livello di arretratezza é ancora tale da far pensare che il privato altrui possa minare alle fondamenta (prevalentemente società rurali ed estremamente povere, paesi islamici e, in parte, ancora in certe aree meno avanzate dei paesi mediterranei) la stabilità del consesso sociale.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1782764)
Veramente la ricerca dell'insicurezza o sicurezza altrui è l'azione principale del reclutamento sessuale/sentimentale di ogni donna.

Lo era durante il pleistocene, con l'evoluzione dell'ambiente vi é stato anche un adattamento dei criteri di scelta, diversamente da quanto sostengono i vari filosofi. Che poi l'adattamento del nostro cervello si sia mosso su binari più lenti rispetto all'evoluzione dell'ambiente, é un altro discorso...

Warlordmaniac 02-09-2016 10:13

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 1782778)
A me ha fatto balenare tipo flash i promoter rompiballe che ti fermano per la strada. Che pure se cerchi di liquidarli ti si apiccicano cercando di fare i simpatici. Che ansia, altro che test di idoneità. Vederlo come tale è prendere tutto troppo sul serio :pensando:

Quando ho fatto il corso di vendita per l'ENEL il venditore-insegnante disse che quando avevano insegnato a lui la procedura di vendita, chiesero al suo gruppo di andare in discoteca a praticare la procedura di vendita con le ragazze della disco, ovviamente girandolo in ottica sessuale.
Vendita e seduzione, hanno tantissimi punti in comune (purtroppo anche insegnamento).

Winston_Smith 02-09-2016 10:15

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782782)
Non sono tante persone ma alcune persone, la differenza sta nel loro grado di influenza a livello di potere.

A giudcare dal seguito che hanno, direi che tra influencers e influenced si tratti di non poche persone convinte che le scelte private siano motivo di giudizio pubblico.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782782)
Questo succedeva in tempi in cui la vita privata altrui rappresentava o poteva rappresentare un ostacolo (o il suo contrario) alla coesione di una comunità. Permane questo aspetto (in forme minori rispetto al passato) in quelle società il cui livello di arretratezza é ancora tale da far pensare che il privato altrui possa minare alle fondamenta (prevalentemente società rurali ed estremamente povere, paesi islamici e, in parte, ancora in certe aree meno avanzate dei paesi mediterranei) la stabilità del consesso sociale.

Tipo l'Italia.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782782)
Lo era durante il pleistocene, con l'evoluzione dell'ambiente vi é stato anche un adattamento dei criteri di scelta, diversamente da quanto sostengono i vari filosofi. Che poi l'adattamento del nostro cervello si sia mosso su binari più lenti rispetto all'evoluzione dell'ambiente, é un altro discorso...

Ma non dicevi che se non cambiano le condizioni materiali non cambia nulla e il divario degli approcci uomo-donna non sarà mai ridotto significativamente, che contano gli ormoni, ecc. ecc.?
Adesso la sicurezza in sé stessi non è più un parametro cardine di scelta per la maggior parte delle donne?

Warlordmaniac 02-09-2016 10:16

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782782)
Non sono tante persone ma alcune persone, la differenza sta nel loro grado di influenza a livello di potere. Credo che la gente abbia davvero troppe cose da fare nella propria vita che impicciarsi continuamente della vita altrui. Questo succedeva in tempi in cui la vita privata altrui rappresentava o poteva rappresentare un ostacolo (o il suo contrario) alla coesione di una comunità. Permane questo aspetto (in forme minori rispetto al passato) in quelle società il cui livello di arretratezza é ancora tale da far pensare che il privato altrui possa minare alle fondamenta (prevalentemente società rurali ed estremamente povere, paesi islamici e, in parte, ancora in certe aree meno avanzate dei paesi mediterranei) la stabilità del consesso sociale.



Lo era durante il pleistocene, con l'evoluzione dell'ambiente vi é stato anche un adattamento dei criteri di scelta, diversamente da quanto sostengono i vari filosofi. Che poi l'adattamento del nostro cervello si sia mosso su binari più lenti rispetto all'evoluzione dell'ambiente, é un altro discorso...

Incollo dal sito citato da Winston, appena sopra:

Quote:

Non scopriamo certo l’acqua calda se affermo che le donne sono programmate fin dall’età preistorica per selezionare gli uomini con il patrimonio genetico migliore e con caratteristiche che possano garantire: sopravvivenza della specie, protezione fisica e cura della propria prole. E se è vero che alcune delle prerogative che le donne cercavano anticamente nell’uomo oggi sarebbero del tutto irrilevanti per la società in cui viviamo oggi (forza fisica utile per la caccia, capacità di proteggere la tribù e il territorio da minacce esterne, etc.) è pur vero che la bussola selezionatrice di una donna è ancora attiva ed orientata verso prerogative che indicano status e capacità di procacciare risorse1 (leadership, dominanza, competenze sociali, sicurezza di sé, carisma, ambizione, etc.).

Suttree 02-09-2016 10:17

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
1 allegato(i)
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1782784)
Quando ho fatto il corso di vendita per l'ENEL il venditore-insegnante disse che quando avevano insegnato a lui la procedura di vendita, chiesero al suo gruppo di andare in discoteca a praticare la procedura di vendita con le ragazze della disco, ovviamente girandolo in ottica sessuale.
Vendita e seduzione, hanno tantissimi punti in comune (purtroppo anche insegnamento).

Vabbè dobbiamo diventare tutti dei Paolo Bitta di Camera Cafè:sisi:

Winston_Smith 02-09-2016 10:18

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1782784)
Vendita e seduzione, hanno tantissimi punti in comune (purtroppo anche insegnamento).

Non a caso sono una frana in tutti e tre i campi.


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