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Hor 21-03-2016 20:40

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Dài per scontato che esista un fine comune, cioè che la società come somma di individui abbia un suo unico "interesse", quando questo, nella realtà, non esiste, essendo le società formate da diversi gruppi in contrasto tra loro, ognuno col proprio fine e interesse da raggiungere (e con la politica, nella sua forma ideale, come sistema per trovare un compromesso tra i diversi fini).

Nonostante a un certo indirizzo di pensiero faccia piacere pensarlo, le società umane non sono delle macchine (o degli organismi), in quanto l'integrazione degli individui rispetto all'insieme è di basso livello. Di qui i conflitti tra individui e gruppi, e, come detto sopra, la politica come tentativo di mediazione tra gli stessi.
Un'integrazione di alto livello delle parti rispetto al tutto lo si ha nei formicai o nel corpo umano, dove gli "individui" sono completamente subordinati all'insieme, e difatti i conflitti interni non esistono.
Ma le società umane non sono paragonabili a organismi: il cuore non si ribella al cervello, le formiche operai non detronizzano la regina, cose invece che avvengono comunemente nelle società umane.

Per questo una contrapposizione tra interesse individuale e interesse "comune" è falsa, in quanto il cosiddetto interesse "comune" è solo il nome dato all'interesse prevalente di parte della società in quel momento.
Per questo il punto di vista "della società" non esiste, e il valore che un singolo ingranaggio può avere non può essere definito in assoluto, ma solo relativamente a se stesso o ad altri gruppi interni alla società (mai alla società nella sua interezza).

Sharp 21-03-2016 20:54

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1700353)
Ad esempio Hitler ha fatto sterminare un popolo in particolare, quello degli ebrei, tralasciandone altri, secondo la sua personale logica. Secondo ciò che avrebbe dovuto predire la logica comune, invece, egli avrebbe dovuto sterminare anche altri popoli indistintamente, poiché si trattava di un folle criminale che sterminava persone qualunque.
Potrebbe essere che il folle capo di questa società abbia un odio in particolare per le persone sane ma inutili, mentre le persone svantaggiate, ma inutili, non gli causano alcun fastidio. Un po' come Hitler con il suo particolare odio verso gli ebrei.


Sono d'accordo che il singolo pazzo può fare tutto e il contrario di tutto, ci mancherebbe, però si stava parlando di una società infallibile in cui si premia solo la forza lavoro e l'utilità. Cioè, mi pare tu stessi cercando una certa logica in questa particolare scelta.

A questo punto potrebbe anche esserci un capo di stato che odia in particolare le persone grasse perchè inefficienti, o quelle brutte o con evidenti difetti fisici perchè inquinano la purezza della razza riproducendosi, e via dicendo. E la domanda perderebbe senso perchè così il poveraccio apatico sarebbe uguale a qualunque altra classe presa di mira dalla follia del pazzo di turno.

sunshine 21-03-2016 21:17

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
La vita è un dono e va vissuta in quanto tale. (mio punto di vista:pensando:)

Strange Man 21-03-2016 21:53

Quote:

Originariamente inviata da Yamcha (Messaggio 1700385)
La società attuale si comporta già in tale senso, chiunque non sia funzionale e omologato viene emarginato senza alcuna risorsa per cui vivere. La differenza? Lo stato attuale non si sporca le mani e ti lascia in agonia senza sporcarsi le mani anche se sei tu a volerla fare finita.

Questa di per sé è già una forma di uccisione. Molto interessante il tuo messaggio.

Strange Man 21-03-2016 21:56

Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 1700403)
Dài per scontato che esista un fine comune, cioè che la società come somma di individui abbia un suo unico "interesse", quando questo, nella realtà, non esiste, essendo le società formate da diversi gruppi in contrasto tra loro, ognuno col proprio fine e interesse da raggiungere (e con la politica, nella sua forma ideale, come sistema per trovare un compromesso tra i diversi fini).

Nonostante a un certo indirizzo di pensiero faccia piacere pensarlo, le società umane non sono delle macchine (o degli organismi), in quanto l'integrazione degli individui rispetto all'insieme è di basso livello. Di qui i conflitti tra individui e gruppi, e, come detto sopra, la politica come tentativo di mediazione tra gli stessi.
Un'integrazione di alto livello delle parti rispetto al tutto lo si ha nei formicai o nel corpo umano, dove gli "individui" sono completamente subordinati all'insieme, e difatti i conflitti interni non esistono.
Ma le società umane non sono paragonabili a organismi: il cuore non si ribella al cervello, le formiche operai non detronizzano la regina, cose invece che avvengono comunemente nelle società umane.

Per questo una contrapposizione tra interesse individuale e interesse "comune" è falsa, in quanto il cosiddetto interesse "comune" è solo il nome dato all'interesse prevalente di parte della società in quel momento.
Per questo il punto di vista "della società" non esiste, e il valore che un singolo ingranaggio può avere non può essere definito in assoluto, ma solo relativamente a se stesso o ad altri gruppi interni alla società (mai alla società nella sua interezza).

Messaggio che analizza molto bene la realtà. Complimenti.
Comunque, il mio discorso si basava sull'esistenza di un'ipotetica società infallibile e corretta, bisogna vederlo in questa ottica.

Strange Man 21-03-2016 22:00

Quote:

Originariamente inviata da Sharp (Messaggio 1700412)
Sono d'accordo che il singolo pazzo può fare tutto e il contrario di tutto, ci mancherebbe, però si stava parlando di una società infallibile in cui si premia solo la forza lavoro e l'utilità. Cioè, mi pare tu stessi cercando una certa logica in questa particolare scelta.

A questo punto potrebbe anche esserci un capo di stato che odia in particolare le persone grasse perchè inefficienti, o quelle brutte o con evidenti difetti fisici perchè inquinano la purezza della razza riproducendosi, e via dicendo. E la domanda perderebbe senso perchè così il poveraccio apatico sarebbe uguale a qualunque altra classe presa di mira dalla follia del pazzo di turno.

Di possibilità ne esistono infinite.
Io chiedevo però un'opinione riguardo un particolare caso ben definito (o almeno, credo di averlo definito bene), e non riguardo le innumerevoli possibilità esistenti.

Strange Man 21-03-2016 22:02

Quote:

Originariamente inviata da sunshine (Messaggio 1700426)
La vita è un dono e va vissuta in quanto tale. (mio punto di vista:pensando:)

Beh, il mio discorso era un po' diverso, ma ammetto di non essere stato chiaro all'inizio.
Se ti va, potresti approfondirlo leggendo i messaggi precedenti dove ho cercato di spiegare meglio il concetto.

Sharp 21-03-2016 22:35

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1700464)
Di possibilità ne esistono infinite.
Io chiedevo però un'opinione riguardo un particolare caso ben definito (o almeno, credo di averlo definito bene), e non riguardo le innumerevoli possibilità esistenti.


Sei tu stesso però che porti il discorso sulle "innumerevoli possibilità esistenti", se mi dici che un pazzo qualunque può prendere il potere e condannare la categoria di persone X perchè gli gira così.

Io ho semplicemente dato quella che secondo me è una risposta plausibile se davvero si verificasse un contesto come quello che descrivi tu, ovvero che se usiamo come unità di misura l'utilità sociale di una qualsiasi classe di persone poi dobbiamo usarla su tutte le altre..

Certo, se poi ce l'hai per forza col gruppo degli apatici e ti interessa solo sapere se, in puro senso astratto, meritano di morire o vivere alzo le mani ma rimango comunque dell'idea che un terzo qualunque che decida della vita di un innocente, per quanto inutile o vuota, sia un qualcosa di inaccettabile per l'apatico come per il disabile come per l'anziano.

Strange Man 21-03-2016 22:44

Quote:

Originariamente inviata da Sharp (Messaggio 1700492)
Sei tu stesso però che porti il discorso sulle "innumerevoli possibilità esistenti", se mi dici che un pazzo qualunque può prendere il potere e condannare la categoria di persone X perchè gli gira così.

Io ho semplicemente dato quella che secondo me è una risposta plausibile se davvero si verificasse un contesto come quello che descrivi tu, ovvero che se usiamo come unità di misura l'utilità sociale di una qualsiasi classe di persone poi dobbiamo usarla su tutte le altre..

Certo, se poi ce l'hai per forza col gruppo degli apatici e ti interessa solo sapere se, in puro senso astratto, meritano di morire o vivere alzo le mani ma rimango comunque dell'idea che un terzo qualunque che decida della vita di un innocente, per quanto inutile o vuota, sia un qualcosa di inaccettabile per l'apatico come per il disabile come per l'anziano.

Ho tirato fuori il discorso sulle possibilità per farti capire che non sempre la predizione logica rispecchia perfettamente ciò che avverrebbe in realtà.
Può al più rispecchiare realtà presunte.
La società che ho descritto io è così com'è, senza dover per forza stabilire anche la personalità del folle individuo a capo di essa.
Io non ce l'ho per forza con gli apatici (o forse in un certo senso sì, visto che io stesso mi reputo apatico), il mio è un discorso ipotetico.
Sul tuo punto di vista non posso dire nulla.

Clend 21-03-2016 23:36

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Non credo di aver capito la domanda :interrogativo:

Roy 21-03-2016 23:48

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1700135)
Vorrei porre la domanda sotto un profilo diverso dal solito.
Prendiamo in esempio una persona che non fa nulla tutto il giorno, che vive per soffrire costantemente (quindi, di fatto, vive per morire), che è solo un peso per gli altri, che vive senza aver guadagnato nulla per sopravvivere, ma solo per benevolenza altrui, che non sa prendere alcuna decisione, che vive in balia del volere altrui e che non riesce/non vuole fare nulla per cambiare.

Secondo voi, è opportuno per questa persona continuare a vivere?

Ho sottolineato opportuno, perché non voglio discutere della questione riguardo al fatto che sia giusto o sbagliato vivere, che ognuno meriti la sua possibilità ecc, ma voglio che si rifletta sull'utilità/inutilità di una vita, e quindi sul fatto che sia opportuno, o meno, portarla avanti.

Visto che l'hai sottolineato, per definizione terminologica, sì. È opportuno.
Il porto della vita è la morte. Il termine del viaggio.
Lo scopo della vita è morire. Quanto tu abbia vissuto è determinato più che dal tempo materiale, dall'intensità con cui l'hai fatto.
Esistono delle devianze, alcune interferenze reprimibili, ma per l'esempio da te riportato con l'accezione da te riportata, il vento è giusto che continui a soffiare.

Strange Man 22-03-2016 22:13

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Clend (Messaggio 1700561)
Non credo di aver capito la domanda :interrogativo:

Forse non hai letto i messaggi precedenti, comunque, immaginando di vivere in una società i cui componenti lavorano tutti per un fine, e mettendo che esista un componente che invece non fa nulla ma spreca comunque risorse per la sopravvivenza, sarebbe opportuno eliminare questo componente?

Strange Man 22-03-2016 22:14

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Roy (Messaggio 1700571)
Visto che l'hai sottolineato, per definizione terminologica, sì. È opportuno.
Il porto della vita è la morte. Il termine del viaggio.
Lo scopo della vita è morire. Quanto tu abbia vissuto è determinato più che dal tempo materiale, dall'intensità con cui l'hai fatto.
Esistono delle devianze, alcune interferenze reprimibili, ma per l'esempio da te riportato con l'accezione da te riportata, il vento è giusto che continui a soffiare.

Gran bella risposta.

luna82 26-03-2016 01:25

Beh non ha motivo di esistere questa domanda. Ci sei punto e basta. Qualsiasi essere vivente persino un cane, un gatto un fiore o un albero non si pongono la domanda se sia opportuno vivere o meno e fanno ogni tipo di vita possibile il fiore che vita fa? Non fa nulla ma vive. Cambiare la tua vita sta a te e nessuno ti dice di farlo in un colpo solo e nessuno lo pretende...

chrissolo 26-03-2016 17:10

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Opportuno, inopportuno..
Utilità, inutilità..
Meriti, demeriti.

alla fine son tutte mere sovrastrutture..

praticamente nessuna vita è utile (o inutile.. ) in senso oggettivo e il merito, nell'esistenza, lascia davvero il tempo che trova: c'è chi ha e chi non ha... chi può avere e chi no.. e l'unica considerazione da farsi è l'opportunità del "sopportare": cioè come ti senti, che gratificazioni-privazioni hai dall'esistenza che conduci.. e che possibilità concrete di poter stare meglio hai (se ne hai) .. tutto il resto è sovrastruttura..

muttley 26-03-2016 18:06

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1702724)
In colpa per non guadagnarmi la mia vita? L'epoca e la parte del mondo in cui viviamo che garantisce queste fortune non è molto indicata a valutare le proprie doti di sopravvivenza

Così arrivi a giustificare l'egoismo individualistico della persona che pone la propria "sensibilità" (il virgolettato è d'obbligo), come linea di demarcazione tra ciò che è bene e ciò che è male (e di solito il bene coincide con la difesa del proprio ego e viceversa).

Strange Man 26-03-2016 20:47

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da luna82 (Messaggio 1702688)
Beh non ha motivo di esistere questa domanda. Ci sei punto e basta. Qualsiasi essere vivente persino un cane, un gatto un fiore o un albero non si pongono la domanda se sia opportuno vivere o meno e fanno ogni tipo di vita possibile il fiore che vita fa? Non fa nulla ma vive. Cambiare la tua vita sta a te e nessuno ti dice di farlo in un colpo solo e nessuno lo pretende...

Un cane, un gatto, un fiore, non hanno la capacità di porsi tali domande.
L'uomo ne ha la capacità.
Ma io ho realizzato di non essere un uomo, e siccome non ho trovato alternative al suicidio, cambiare la mia vita sarà inevitabile, dovrò imparare a convivere con l'uomo.

Comunque, il mio era un discorso ipotetico, come ho spiegato meglio nei messaggi precedenti.

Strange Man 26-03-2016 20:56

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1702724)
Non è un fatto straordinario che esistano molte persone senza doti che possano definirsi utili alla società, la realtà è che ci illudiamo di questi concetti solo grazie alle nostre fortune, mentre chi è completamente in balia del mondo non si pone il dilemma perché indirizzato alle sue primarie necessità di sopravvivenza.

Riguardo l'esempio degli ingranaggi io non vedo nessuna similitudine con il mondo attuale, esistono i ricchi che sono molto lontani dalla società ed i poveri che come criceti girano nelle ruote, sempre più strette, che i padroni installano per guardarle girare ed assumere potere mettendosi nei panni di re ed imperatori, dettando le loro leggi per come sia opportuno vivere.

Io come singolo elemento considero opportuno vivere per l'avventura, lo sconosciuto, le speranze, i sentimenti, tutto quello che può essere considerata un umana esperienza, valuterei il contrario solo a causa di non solo un forte malessere mentale ma anche fisico, ma dovermi sentire in colpa tanto da arrivare a desiderare la mia fine solo perché non monto su una ruota ed non inizio a girare la reputo una illusione che la società vuole trasmettere al individuo medio.

In colpa per non guadagnarmi la mia vita? L'epoca e la parte del mondo in cui viviamo che garantisce queste fortune non è molto indicata a valutare le proprie doti di sopravvivenza, viviamo circondati da supermercati e sprechi, spazzatura ovunque, lunghe strade colme di macchine, vite che sembrano assomigliarsi, quasi tutte le persone che si sentono sole, la morte come lo spauracchio mistico che sembra solo un racconto del terrore, malattie trattate in luoghi sterili, disastri naturali il prossimo show alla televisione, la scatola magica che ti racconta una storia nuova ogni giorno, quante cose piene di inutilità che mandano avanti le giornate facendo dimenticare lo scopo di essere vivi, l'opportunità è un concetto inesistente a questi livelli, viviamo il nostro secolo e poi avanti il prossimo.

Per un umano è normale che sia opportuno vivere, anche solo per godere dell'umana esperienza, come hai detto tu.
Io, purtroppo, ho realizzato di non essere un umano.
L'umana esperienza, tutte le cose che hai elencato, non fanno parte del mio ecosistema.
Speranze, sentimenti, avventure, non mi destano il minimo interesse.

No, non è opportuno per uno come me continuare a vivere.
Ma purtroppo non sono ancora in grado di suicidarmi, perciò dovrò provare a convivere con gli umani, non ho alternative che possano alleviare la mia sofferenza.

Strange Man 26-03-2016 20:59

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1702847)
Opportuno, inopportuno..
Utilità, inutilità..
Meriti, demeriti.

alla fine son tutte mere sovrastrutture..

praticamente nessuna vita è utile (o inutile.. ) in senso oggettivo e il merito, nell'esistenza, lascia davvero il tempo che trova: c'è chi ha e chi non ha... chi può avere e chi no.. e l'unica considerazione da farsi è l'opportunità del "sopportare": cioè come ti senti, che gratificazioni-privazioni hai dall'esistenza che conduci.. e che possibilità concrete di poter stare meglio hai (se ne hai) .. tutto il resto è sovrastruttura..

Sopportare è quello che ho intenzione di fare, è l'ultima sponda per provare a continuare a vivere.
Purtroppo l'ho realizzato soltanto ieri, ho perso molto tempo...

Svers0 27-03-2016 04:48

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1700135)
Vorrei porre la domanda sotto un profilo diverso dal solito.
Prendiamo in esempio una persona che non fa nulla tutto il giorno, che vive per soffrire costantemente (quindi, di fatto, vive per morire), che è solo un peso per gli altri, che vive senza aver guadagnato nulla per sopravvivere, ma solo per benevolenza altrui, che non sa prendere alcuna decisione, che vive in balia del volere altrui e che non riesce/non vuole fare nulla per cambiare.

Secondo voi, è opportuno per questa persona continuare a vivere?

Ho sottolineato opportuno, perché non voglio discutere della questione riguardo al fatto che sia giusto o sbagliato vivere, che ognuno meriti la sua possibilità ecc, ma voglio che si rifletta sull'utilità/inutilità di una vita, e quindi sul fatto che sia opportuno, o meno, portarla avanti.

Questo è un sondaggio assurdo, avrebbe senso in una società in cui il suicidio non è represso ma considerando che sia la legge italiana che il regolamento del forum puniscono l'istigazione al suicidio rispondere negativamente alla tua domanda potrebbe avere addirittura gli estremi per essere reato, insomma sono cose da chiedere in un contesto più rilassato se vuoi avere pareri sinceri oppure da non chiedere proprio perché gli altri non sono nella nostra testa e qualsiasi parere sarà sempre troppo superficiale.

Strange Man 27-03-2016 12:19

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 1703175)
Questo è un sondaggio assurdo, avrebbe senso in una società in cui il suicidio non è represso ma considerando che sia la legge italiana che il regolamento del forum puniscono l'istigazione al suicidio rispondere negativamente alla tua domanda potrebbe avere addirittura gli estremi per essere reato, insomma sono cose da chiedere in un contesto più rilassato se vuoi avere pareri sinceri oppure da non chiedere proprio perché gli altri non sono nella nostra testa e qualsiasi parere sarà sempre troppo superficiale.

E quale sarebbe il contesto più rilassato?
Comunque, ribadisco per l'ennesima volta, che il mio è un discorso ipotetico, basta leggere qualche messaggio precedente.

Svers0 27-03-2016 16:36

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1703225)
E quale sarebbe il contesto più rilassato?
Comunque, ribadisco per l'ennesima volta, che il mio è un discorso ipotetico, basta leggere qualche messaggio precedente.

Forse tra amici ma anche lì la cosa sarebbe falsata perché essendoci un legame affettivo difficile che ti dicano che la tua vita non è opportuna da vivere, chiedere a sconosciuti sarebbe più efficace in teoria ma non devi far capire che si parla di te perché appare chiaro che rispondere negativamente alla domanda è un incoraggiamento al suicidio, ora non ho visto tutte le risposte ma dubito che ce ne sia stata qualcuna che ti abbia detto che non è opportuno vivere.

Comunque ho letto dopo che il discorso era un po diverso, forse dovresti cambiare il messaggio iniziale.

Strange Man 27-03-2016 19:43

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 1703313)
Forse tra amici ma anche lì la cosa sarebbe falsata perché essendoci un legame affettivo difficile che ti dicano che la tua vita non è opportuna da vivere, chiedere a sconosciuti sarebbe più efficace in teoria ma non devi far capire che si parla di te perché appare chiaro che rispondere negativamente alla domanda è un incoraggiamento al suicidio, ora non ho visto tutte le risposte ma dubito che ce ne sia stata qualcuna che ti abbia detto che non è opportuno vivere.

Comunque ho letto dopo che il discorso era un po diverso, forse dovresti cambiare il messaggio iniziale.

Beh, in teoria ho chiesto a degli sconosciuti, visto che non conosco nessuno in particolare del forum.
Nel mio messaggio ho evitato di specificare i particolari proprio per cercare di non far capire che mi stessi riferendo a me stesso, ma non ci sono riuscito.
Comunque, ho seguito il tuo consiglio, ed ho modificato il mio messaggio iniziale, specificando che all'interno della discussione il concetto viene spiegato meglio.

jorgemiliano90 27-03-2016 20:10

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Penso che al giorno d'oggi molte persone, tra cui mi ci metto anche io, non abbiano ragione di stare al mondo, votati al pessimismo e al lamento non avranno mai una vita serena e saranno sempre e solo un peso per chi sta intorno.
Magari al tempo dei primitivi quelli come noi morivano di fame o uccisi da qualche animale perché troppo poco svegli ed era giusto così, adesso invece sopravvivono cani e porci, così si finisce per vivere una vita trascinandosi tra una crisi e l'altra in una sorta di continuo accanimento terapeutico.

Tether 27-03-2016 20:37

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
no, non lo è


ormai se a 20 anni sei in un certo modo puoi anche ucciderti, perchè tanto ci sono cose che evidentemente non hai vissuto e probabilmente non vivrai mai


oddio, ovviamente parlo di me eh, non intendo parlare della situazione di nessuno e sinceramente non ho neppure letto il post iniziale, pensavo fosse una domanda in generale del tipo "secondo voi", se non è così che mi scusi l'opener e non si offenda

cancellato16573 27-03-2016 22:05

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Ciao Strange.

Avrai almeno fatto la scuola. Com'è andata?

Io credo che siamo tutti diversi e che ciascuno abbia le proprie risorse. Può non conoscerle. Ma ci sono.

Straniera 27-03-2016 22:37

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Domanda: "E' opportuno continuare a vivere?"
Risposta: "E' inopportuno porsi e porre queste domande!"

sunshine 27-03-2016 23:52

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Straniera (Messaggio 1703512)
Domanda: "E' opportuno continuare a vivere?"
Risposta: "E' inopportuno porsi e porre queste domande!"

Perché non dovrebbe esserlo? A me pare essenziale :nonso:

XL 27-03-2016 23:54

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man
voglio che si rifletta sull'utilità/inutilità di una vita, e quindi sul fatto che sia opportuno, o meno, portarla avanti.

Ma l'utilità di qualcosa la si può giudicare in relazione a qualche fine, la vita che fine generale dovrebbe avere?

Dal punto di vista di un uomo un insetto come la zanzara risulterebbe inutile e mantenere in vita questo animale sarebbe un peso.
Ma perché la zanzara dovrebbe risultare utile proprio per i nostri scopi e perché mai dovrebbe condividerli? :nonso:

Risulta opportuno per le zanzare vivere? Dal nostro punto di vista no, ma non esiste soltanto questo punto di vista qua, ce ne potrebbero essere svariati e basati su valori e scopi diversi.

Strange Man 28-03-2016 10:50

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Tether (Messaggio 1703441)
no, non lo è


ormai se a 20 anni sei in un certo modo puoi anche ucciderti, perchè tanto ci sono cose che evidentemente non hai vissuto e probabilmente non vivrai mai


oddio, ovviamente parlo di me eh, non intendo parlare della situazione di nessuno e sinceramente non ho neppure letto il post iniziale, pensavo fosse una domanda in generale del tipo "secondo voi", se non è così che mi scusi l'opener e non si offenda

Beh sì, il discorso era un po' diverso.
Ma comunque, mi fa piacere sentire la tua opinione.

Strange Man 28-03-2016 10:52

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1703479)
Ciao Strange.

Avrai almeno fatto la scuola. Com'è andata?

Io credo che siamo tutti diversi e che ciascuno abbia le proprie risorse. Può non conoscerle. Ma ci sono.

Si, attualmente studio all'università.
In che senso come è andata?
Sul fatto che ognuno abbia le proprie risorse sono abbastanza d'accordo, ma il tizio descritto nel topic è uno che, nonostante conosca le proprie risorse, non sa come sfruttarle.

Strange Man 28-03-2016 10:53

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1703569)
Ma l'utilità di qualcosa la si può giudicare in relazione a qualche fine, la vita che fine generale dovrebbe avere?

Dal punto di vista di un uomo un insetto come la zanzara risulterebbe inutile e mantenere in vita questo animale sarebbe un peso.
Ma perché la zanzara dovrebbe risultare utile proprio per i nostri scopi e perché mai dovrebbe condividerli? :nonso:

Risulta opportuno per le zanzare vivere? Dal nostro punto di vista no, ma non esiste soltanto questo punto di vista qua, ce ne potrebbero essere svariati e basati su valori e scopi diversi.

Il fine è un fine comune sottinteso di questa società infallibile (ipotetica) che ho descritto all'interno della discussione.

XL 28-03-2016 16:14

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1703642)
Il fine è un fine comune sottinteso di questa società infallibile (ipotetica) che ho descritto all'interno della discussione.

Però sinceramente non capisco bene... E' "infallibile" in che senso?

"Opportuno" e "Non opportuno" rappresentano espressioni che si possono usare in relazione a certi scopi, priorità, valori, mi sa che non ha senso parlarne così in assoluto. Per questo non mi è chiaro in che senso si possa riuscire a fare un discorso generale.
Per una persona la cui esistenza risulta inutile se non addirittura dannosa alla maggioranza degli altri, potrebbe risultare opportuno continuare a vivere comunque anche così, io non ci trovo nulla di strano perché ho cercato di far notare prima che esistono in natura organismi parassitari che sopravvivono e riescono a vivere proprio grazie alla strategia del saccheggio di risorse di colonie di altri organismi senza apportare alcun beneficio a queste colonie.

"Non sei utile per gli scopi di Tizio, Caio e Sempronio dunque non ti conviene vivere" secondo me non lo si può concludere se non si parte da certi punti di vista morali. Se si condivide una morale fortemente utilitaristica credo che si possa arrivare a questa conclusione qua, io che non la condivido per nulla, a questa conclusione qua non ci arriverei, ma è solo il mio punto di vista.

In generale non penso possa valere che risulta opportuno morire nel caso in cui si risultasse inutili o dannosi agli altri, certo che se il senso che dai a "società infallibile" presuppone che gli individui, i singoli, condividano totalmente una morale utilitaristica, allora la risposta risulta ovvia e banale... "Risulta opportuno".

cancellato16573 28-03-2016 23:22

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Ciao Strange,

come stai oggi?
Ti dirò, la vita è vita, anche quando va male. Certe volte vorrei sottrarmi, ma mi tocca. Ma alla fine vedo che, come si dice, "quel che non strozza ingrassa".

Ti propongo un modo: non ci racconti tanto quello che pensi, ma come ti senti.
Perché da qui deriva il modo in cui percepisci gli eventi.
Da quanto tempo hai questo calo? Capisco che i tuoi interessi, oltre all'università, sono a quota minima. Vuoi parlarne?
Ti va di ricominciare? Un piccolo passo...

cancellato16573 29-03-2016 08:39

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Vero. L'unica è imporsi di spegnerlo, rompersi le palle e vedere come se ne esce.
A volte la costrizione è necessaria, sapendo dove si vuole arrivare.

Strange Man 29-03-2016 12:13

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1703785)
Però sinceramente non capisco bene... E' "infallibile" in che senso?

"Opportuno" e "Non opportuno" rappresentano espressioni che si possono usare in relazione a certi scopi, priorità, valori, mi sa che non ha senso parlarne così in assoluto. Per questo non mi è chiaro in che senso si possa riuscire a fare un discorso generale.
Per una persona la cui esistenza risulta inutile se non addirittura dannosa alla maggioranza degli altri, potrebbe risultare opportuno continuare a vivere comunque anche così, io non ci trovo nulla di strano perché ho cercato di far notare prima che esistono in natura organismi parassitari che sopravvivono e riescono a vivere proprio grazie alla strategia del saccheggio di risorse di colonie di altri organismi senza apportare alcun beneficio a queste colonie.

"Non sei utile per gli scopi di Tizio, Caio e Sempronio dunque non ti conviene vivere" secondo me non lo si può concludere se non si parte da certi punti di vista morali. Se si condivide una morale fortemente utilitaristica credo che si possa arrivare a questa conclusione qua, io che non la condivido per nulla, a questa conclusione qua non ci arriverei, ma è solo il mio punto di vista.

In generale non penso possa valere che risulta opportuno morire nel caso in cui si risultasse inutili o dannosi agli altri, certo che se il senso che dai a "società infallibile" presuppone che gli individui, i singoli, condividano totalmente una morale utilitaristica, allora la risposta risulta ovvia e banale... "Risulta opportuno".

Ho fatto un esempio, nella prima pagina, per descrivere cosa intendo per società infallibile (l'esempio della società degli ingranaggi).
Gli organismi parassitari svolgono semplicemente la loro funzione, non hanno alcuna cognizione di ciò che stanno facendo, non hanno "colpe".

Strange Man 29-03-2016 12:15

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1704013)
Ciao Strange,

come stai oggi?
Ti dirò, la vita è vita, anche quando va male. Certe volte vorrei sottrarmi, ma mi tocca. Ma alla fine vedo che, come si dice, "quel che non strozza ingrassa".

Ti propongo un modo: non ci racconti tanto quello che pensi, ma come ti senti.
Perché da qui deriva il modo in cui percepisci gli eventi.
Da quanto tempo hai questo calo? Capisco che i tuoi interessi, oltre all'università, sono a quota minima. Vuoi parlarne?
Ti va di ricominciare? Un piccolo passo...

Ti ringrazio per l'interessamento.
Questo calo dura da più di 5 anni, io ci sto provando a ricominciare (ho aperto un altro topic, "Che fatica", dove ne parlo), ma la situazione si sta rivelando molto più difficile di quanto pensassi, non sono in grado di sostenerla come credevo.

Jointman 29-03-2016 15:14

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Ti definisci non umano. Lo sai che non è vero, si? E poi, se per te fosse veramente inopportuno vivere ( e dopo tanti interventi ancora non ho capito secondo quali parametri lo si possa valutare) non studieresti. Che senso avrebbe? In fondo in fondo ci credi anche tu, come è giusto che sia, perché il cambiamento può essere sempre dietro l'angolo

Strange Man 29-03-2016 16:40

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Jointman (Messaggio 1704271)
Ti definisci non umano. Lo sai che non è vero, si? E poi, se per te fosse veramente inopportuno vivere ( e dopo tanti interventi ancora non ho capito secondo quali parametri lo si possa valutare) non studieresti. Che senso avrebbe? In fondo in fondo ci credi anche tu, come è giusto che sia, perché il cambiamento può essere sempre dietro l'angolo

Che non mi sento umano è vero, ma penso che, anche se non sono umano, un qualche motivo per il quale mi trovo qui ci debba essere, ed è questo che mi mantiene in vita al momento (come hai detto tu, in fondo ancora ci credo al fatto che io debba avere un qualche obiettivo).

La valutazione dovrebbe essere fatta in base alla società degli ingranaggi che ho descritto al post #11.

Wrong 29-03-2016 18:38

Re: È opportuno continuare a vivere?
 
Adesso come adesso: NO. La vita da solo rogne. Ma forse sarò presto accontentata.


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