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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Ora, se vai a dire ad un depresso che non vive come vorrebbe perché non ha la volontà di farlo, non mi pare comporti una differenza sostanziale tra posizione del soggetto e contesto per quanto concerne il già citato esempio dei paraplegici. O forse vogliamo metterla così: non ti scolli da quel letto da settimane solo perché il tuo cervello non riesce a captare la serotonina, i tuoi circuiti di ricompensa (rettili) sono sballati e insensibili alle dosi di dopamina rilasciate dal tuo corpo. Ecco tutta la volontà del mondo in termini forse più ''tecnici''. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
Staremmo tutti bene se lo volessimo ...
Allora spiegatemi come mai c'è tanta gente che sta male... è perché lo vuole? Perché soffrire è bello? Non siamo mica in un film dove il depresso alla fine s'innamora? Nella realtà il depresso deve prendere farmaci che lo debilitano e alcune volte rischia il suicidio. La realtà è fatta di piacere.. ma anche e soprattutto di dolore, o no? No non è così? E allora com'è? Volere è potere? Chi siamo noi degli esseri umani superiori che otteniamo la gioia di vivere solo volendo? |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
il primo ostacolo è volere veramente qualcosa. Di fronte alla scelta fatta ('voglio questo e voglio agire in questo modo'), ciò che si presenta davanti può far pensare che ciò che si sta facendo comporta una perdita, diciamo così. Non si recupera niente senza rischiare ed effettivamente pregiudicare qualcos'altro. Per cui la volontà non è ferma in molti casi e tende a regredire. Si torna alla ricerca.
Ciò che non rende possibile, almeno al momento, cose che a molti sono possibili può essere dovuto alla visione percepita come 'minacciosa' di ciò che comporta il cambiamento (la percezione può essere sbagliata ma è comunque difficile restarne indifferente) e dalla mancanza della forza per affrontare le difficoltà, continuare nei propri intenti, non perdere la testa. E la forza (mentale, psicologica, caratteriale) non si acquisisce come potrebbe acquisirsi quella fisica (ad es. in palestra). C'è bisogno di impegno ma non basta, c'è una parte che non si può controllare razionalmente e che, secondo me, fa sì che non tutti, con il massimo impegno, riescano alla fine ad aumentare la propria capacità di resistenza, la propria forza. Che poi anche l'impegno non è qualcosa che ti viene e basta. Il punto principale, secondo me, è motivazione e questa bisogna cercarla. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Malgrado questa constatazione, non sono pessimista e non desidero arrendermi dinnanzi all'idea che il caos regni sovrano...tuttavia ne va riconosciuta l'esistenza e il costante confronto con esso. Quote:
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
In un mondo odierno dove la mediocrità regna tranne notevoli eccezioni, tutti potrebbero fare tutto e contribuire a mandare definitivamente il mondo in mona.
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
ma certo che posso farlo anche io, con la non trascurabile differenza che io posso farlo meglio :occhiali:
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
Son guarito grazie a questo topic, ora denuncio la psico per truffa aggravata
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
Il sottotitolo del topic è
Disturbi e patologie non esistono, siete voi che non vi date da fare Questo topic e alcune risposte sono offensive |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Quindi l'autocoscienza renderebbe l'uomo libero..
Ma non so muttley, neanche Freud diceva che rendendosi conto del problema si guarisce. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
E' la frase tipica che dovremmo ripeterci in qualunque situazione dubbia...
Che poi è la verità...è solo che c'è chi sà domare/dosare l'ansia e chi no. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Il deficit di cui parli quindi esiste, eccome se esiste, perché le persone di questo forum (io sono tra questi) hanno squilibri biochimici e neurologici e non puoi pensare che sia un semplice problema di volontà. E non c'entra niente il riconoscere le cause dei nostri problemi; la gran parte delle persone di questo forum sa perché soffre, il perché di pensieri disfunzionali. Così come io conosco i miei pensieri disfunzionali e so che sono falsi, ma non ho la capacità di superare questo problema perché il mio cervello ha una neurochimica sballata e la serotonina va a farsi benedire: questo significa umore costantemente a terra, mancanza di energie. Pensi che dunque basti avere il fisico perfetto per ambire a tutto ciò che si vuole? Ti sbagli di grosso, sei completamente fuori strada se continui a pensarlo. PS Se vai a dire ad un depresso "ti manca la volontà", lo inviti al suicidio. E uno dei modi peggiori che ci siano per aiutare una persona in simili condizioni è quello di esortarlo a fare le cose dicendogli che manca di volontà. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
La volontà è la prima cosa che la depressione prosciuga..non riesco manco ad alzarmi dal letto
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guarda sono nato in montagna , benchè il mare lo conoscevo in vacanza e avevo paura dell'acqua da bambino e da ragazzino è stato un dramma, scappavo agli esasmi in piscina andavo letteralmente nel panico ,ho imparato anch'io e vado al largo da parecchi anni , basta volerlo come in tutte le cose, in tutte |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Il mio era un esempio di come, se il tutto si riducesse alla mera forza di volontà, allora chiunque potrebbe imparare a fare quello che vuole. Ma quello che dici è falso, perché esiste gente che davvero non è in grado di nuotare, nemmeno se facesse lezione di nuoto tutta la vita, così come esiste gente che ha paura dei ragni o gente che ha squilibri neurochimici che possono provocare varie patologie, tra cui la depressione. Quest'ultima patologia è la malattia della volontà per eccellenza: il depresso è una persona priva della volontà. O pensi che si possa parlare di malattia invalidante solo quando si vedono i sintomi fisici? Per quanto buone possano essere le tue intenzioni e quelle di muttley, c'è un fondo di ignoranza nelle vostre considerazioni e comunque be', non so se è il caso di proseguire questa discussione. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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a me sembrava chiaro il titolo e il post iniziale , se mi impegno posso farlo anch'io quello che fanno gli altri , inteso tutto l'ordinario e forse anche il non-ordinario , poi va da sè che Dante è unico il padre della lingua italiana e pure se sono portato per la letteratura non potrò mai eguagliare, ma il topic vola un pochettino più basso :D |
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Visto che conosci la depressione, dimmi: un depresso può fare, non ciò fanno gli altri, ma ciò che egli desidera? Sono anni che le tento tutte per ritornare quello di una volta, eppure non ci riesco. Per te a cosa è dovuto? |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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ma credo di averla battuta due volte nella vita la 'bestia' con l'aiuto certo degli psichiatri , da soli è quasi impossibile |
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
E una frase che mi ripete spesso mia madre. A lei ispira molto mentre a me non particolarmente .Non ci ho ragionato su.Potrei iniziare ora o piu tardi.
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A parte i casi di eccellenze nei diversi campi, è comunque il fatto che tutti possano fare tutto quello che fa un altro a rendermi perplesso. Soprattutto se poi si pensa a come lo fanno. |
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
No.
Non so come si fa. Sì. Se mi concedo il tempo per imparare. No. Se non ho tempo a sufficienza. Sì. Se scelgo quest'attività al posto di un'altra. Recentemente ho scoperto di non sapere, dal punto di vista psicomotorio, dell'esistenza di alcuni muscoli nella schiena. Non li ho praticamente mai mossi in tutta la mia vita. Sono atrofizzati e lo scarso sostegno osseo mi ha causato dolore da decenni. La personal trainer che mi sta seguendo mi chiede di fare certi movimenti, e io le dico che non so cosa devo fare. Non capisco proprio che segnale dovrei mandare ai miei muscoli. Mi dice di portare indietro la spalla in un dato modo, e io invece muovo la schiena. Neanche sapevo che esistevano certi movimenti. Prima o poi imparerò, con fatica e in maniera incompleta. E a costo di altro. (a proposito di movimenti inventati. Questa la capirà solo chi deve capire.) |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Allora perché ti lamenti della tua vita? Impegnati, datti una mossa! Dimostralo a fatti, non chiacchiere! |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
No, né mi interessa.
Voglio trovare il mio percorso e godermelo, senza aspettarmi per forza dei risultati. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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cmq tutto nasce dalla frase che ripeteva il mio ex-socio (un malandrino), l a frase è proprio quella che da il titolo al thread, l'ho voluta riproporre |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Uscire la sera? Certo, letteralmente tutti quelli che camminano sono in grado di uscire, però il problema è che si può stare male quando ci si trova fuori in mezzo alla gente, quindi sarebbe un po' masochistico farlo tanto per farlo e se non si hanno persone con cui uscire, tra l'altro. |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
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Probabilmente quando distribuivano i manuali su come fare le cose io ero distratto... e non ho la più pallida idea di come gli altri facciano ad andare avanti ed affrontare alcune di queste incombenze quotidiane che per me sono terrificanti |
Re: tutto quello che possono fare gli altri, posso farlo io
non ho detto che è facile... ho detto che tutti possono riuscirci
certo a molti di noi è richiesto uno sforzo enorme, ma se pensate che ci sono persone con ben altre disabilità che ce l'hanno fatta , fa riflettere la cosa |
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