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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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L'apertura del thread intendeva che l'essere bravo ragazzo allontana tutte le donne. Io ho solo voluto dire ok uno può rimanere sé stesso cioè un bravo ragazzo, provando un pizzico di sale tramite l'ironia. Spesso si dice che alle donne piacciono i tipi anche un po' stronzetti. Chi non lo è non può far finta di esserlo perché verrebbe scoperto presto. Io con l'ironia posso "recitare" la parte dello "stronzetto", l'altra persona sa che sto scherzando (recitando), però alla fine in quello scambio di battute è come se lo fossi ma io rimango un bravo ragazzo. Quote:
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Aehm...*coff coff*...non nominare il mio nick invano. v.v (Ma sei tremendo! :ridacchiare:) |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Contano gli istinti: ci sono persone come me, iperintroverse e neoteniche, che hanno quel non so che di ..... leggibile. Gli altri leggono il nostro ruolo: quello di persone utili alla comunità e meno ad una persona precisa. Siamo gli evoluti nei comportamenti e veniamo scoperti da coloro che sono evoluti nella socialità. So far so good. Dove sta il problema? Che ci vergogniamo del nostro ruolo e alla fine non facciamo bene né l' uno né la altro. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Il discorso di Blur mi trova d'accordo.
Segnalo la cosa ovvia, cioè che fare battutine è quasi impensabile per la maggiorparte delle persone che hanno forte timidezza o fobia sociale. Però è anche vero che a quel punto il problema è la timidezza, non l'essere un bravo ragazzo. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Di carattere e di aspetto fisico com'era? Lo si sarebbe potuto definire molto/poco timido/insicuro con le ragazze? |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Infatti è l'estroversione il fattore chiave (stiamo facendo questa analisi caratteriale ex post ad uno sconosciuto :mrgreen:).
Tra l'altro capita spesso che questi ragazzi tutti nonni-chiesa-scuola-calcio siano estroversi. Abituati a condividere tutti i riti sociali fin da piccoli, e ad esserne contenti. Hanno ricevuto i giusti messaggi dai genitori. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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A volte ho l'impressione che bambini simili vengano fatti crescere troppo presto, perché non gli si dà abbastanza spazio per agire liberi. Eppure sembrano crescere bene. Ma non voglio generalizzare ovviamente. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Faccio fatica a spiegare cosa intendo, ho la cena sul fuoco quindi è meglio se recupero l'argomento dopo :mrgreen:
p.s. scusa ho editato quel post che hai quotato dieci volte p.p.s. per una volta che mi sono azzardato a scrivere qualcosa sui bambini, è saltato fuori Joseph... adesso non mi arrischio a dire più nulla :D p.p.p.s. quello che volevo dire è che il bambino per me deve vivere la sua infanzia un pò più libero, deve perdere tempo ed annoiarsi. E già gli si spiega che deve andare a Messa, rispettare i nonni, fare sport, aiutare gli anziani ad attraversare la strada? troppa roba. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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E la differenza, nella maggior parte dei casi, è che: - l'estroverso (bravo ragazzo o meno) ha un numero di chances di successo almeno decente - il bravo ragazzo ne ha altrettante se è anche estroverso, se no cominciano i problemi (tanto più grossi quanto più è timido/insicuro) e le sue chances scendono in picchiata Quindi il fattore che di per sé e da solo o quasi piace di norma è l'estroversione e non l'essere bravi ragazzi. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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comunque se una persona mi punzecchiasse come faceva blur con quelle boh penserei "ma che caz vuole questo", si vede che non sono una donna :ridacchiare: tontaggine non significa non amar i perculamenti/punzecchiamenti al massimi puoi dir "se volete conquistar le donne e le prendete un pò per il culo avete decisamente piu possibilità" |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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si puo esser studiosi, andar in chiesa tutte le domeniche e percular/mancar di rispetto agli altri gratuitamente direi secondo la tua definizione di "bravo ragazzo" praticamente almeno il 90% degli utenti del forum che si lamentano di non piacere alle donne perche considerati bravi ragazzi in realta non sarebbero proprio "bravi ragazzi" :D secondo me semplicemente non hanno l'indole di perculare gratuitamente gli altri anche se magari le altre son consenzienti |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Evita le liti ed è piuttosto pacifico, di animo mite. Insomma, se dico a qualcuno che lo trovo un bravo ragazzo per me è un grosso complimento. Assolutamente non associo quanto scritto sopra con il non essere persone stimolanti, dinamiche, aperte a nuove esperienze o - per ritornare IT - non in grado di dare ad una eventuale compagna una relazione appagante. Tutt'altro, ritengo che una persona con queste caratteristiche dovrebbe essere oggetto d'interesse poichè in grado di vivere esperienze in maniera equilibrata e matura, preoccupandosi di sè e di altri il giusto. Gli ambienti che frequenta mi dicono poco o nulla poichè in ogni ambiente c'è sempre una certa distribuzion di teste di c.. e brave persone, estroversoni e persone introverse, persone miti e litigiosi etc. Sia il gruppo della parrocchia, il volontariato, la scuola, il centro sociale o ciò che si vuole. A priori l'ambiente mi dice poco sulla reale bontà della persona ( non dico che non induca a fare accostamenti, è naturale pensare che chi fa volontariato ad esempio sia più " bravo ragazzo" di altri. La realtà però è differente). Livello comune, o almeno quel che mi pare d'intuire : una persona mite, generalmente che riesce bene nei suoi studi o professione e che sembra molto orientata alla formazione di un nucleo famigliare. Viene anche usato nei confronti di persone particolarmente gentili nei modi o che tendono a " subire" per quieto vivere, quindi con una velata accezione negativa per indicare la mancanza di quella sicurezza di sè necessaria per imporsi quando serve. A livello estetico è colui che evita di vestirsi in modo provocante o riconducibile ad un gruppo sociale definito come possono essere i metallari o i tamarri da discoteca. Idem per qualsiasi altra cosa che richiami l'attenzione. In un certo senso è un un riconoscimento positivo a cui è però spesso legata una critica più sottile sull'incapacità di condurre uno stile di vita più "spensierato", all'insegna del divertimento. Sembra quasi che ti venga detto " sei una persona adatta a formare più in là un nucleo famigliare, ma ora non puoi andare bene per i tuoi coetanei perchè loro vogliono solo divertirsi e tu non sei in grado di farlo allo stesso livello ( o di garantire tale livello in una relazione)". Personalmente sono stato definito bravo ragazzo qualche volta, più in funzione dell'estetica o del fatto che con lo studio son sempre andato bene in passato, che non per particolari meriti oggettivi. Oltretutto non ho mai combinato casini ( pubblici) a livello di ubriacature, risse o cose del genere. insomma, il classico ragazzo tranquillo, che studia, avrà un bel lavoro e non ha troppi fronzoli per la testa. In situazioni in cui c'era più vicinanza tra me e l'altra prsona anche come riconoscimento di un mia presunta bontà di fondo e forma d'altruismo. La mia istruttrice di arti marziali dopo 2 o 3 lezioni mi disse chiaramente che secondo lei sono un " buono", così, dal nulla. Forse riferendosi al fatto che mi mancava una certa dose di aggressività innata nei movimenti. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Personalmente ho sempre invidiato questo tratto caratterizzante del tipo di persona che stiamo descrivendo. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Lo invidiavo perché il mio sogno è sempre stato trovare la ragazza a 18 anni, fidanzarmi e sposarmi vita natural durante :mrgreen:. Ma sospetto che dietro questo mio desiderio ci sia qualcosa di un tantino disfunzionale. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Però quindi non ho capito, sei dell'idea che crescano bene o no? |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Deriva dalla paura di rischiare. Ho paura di non trovare mai nella vita una compagna (non ho mai avuto relazioni). Inconsciamente non ho fiducia nelle mie capacità di farcela, perché ho una concezione di me come inadeguato, e questo mi porta a provare il desiderio di ottenere subito un risultato sicuro piuttosto che rischiare di non avere in mano nulla. E cosa c'è di più sicuro e tranquillo che trovare una fidanzata al primo vero tentativo, stare subito bene e rimanere con lei senza l'ulteriore sbattimento di doversi rimettere alla ricerca. Come facevano le generazioni precedenti tra l'altro. Ho sempre invidiato i miei parenti che si sono sposati giovanissimi. Troppo facile. E' lo stesso motivo per cui mi piacerebbe un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Calcisticamente è il motivo per cui la squadra piccola contro la grande difende il pareggio. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Non si riferiva nè a me (mi ha nominata solo perchè è un trollone :ridacchiare:), nè a barclay, era un discorso generale il suo, per quanto riguarda vari pensieri disfunzionali e le conseguenti dinamiche. Quote:
Per me, la combo di "lavoro a tempo indeterminato" + "ti amerò per sempre" è devastante. :D |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Allora parliamo delle mode, non di chi le segue. Anche una persona che ripudia il lavoro potrebbe definire tutti coloro che non si ribellano al sistema produttivo come vulgata, o no? Ma poi mi chiedo: ha davvero senso domandarsi quello che fanno gli altri e perché? A meno che non metta a repentaglio la nostra incolumità o libertà, se noi siamo diversi e lo siamo con convinzione e cognizione di causa, non ce ne dovrebbe fregare di meno.
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Capisco di non essere totalmente dipendenti dal pensiero altrui,ma per instaurare qualsiasi relazione è ovvio domandarsi cosa pensa di me l'altro\a(le piaccio?è interessata?e così via).Com'è ovvio che spesso non ci si azzecca. Ma non mi convince l'idea che concentrarsi solo su sé stessi ed essere indipendenti dal pensiero altrui(cosa,peraltro,difficile) migliorerebbe la capacità di relazionarsi e di essere interessanti. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Stiamo parlando di interazioni con una o più persone, ad esempio donne per fidanzamenti , storie ecc Te ne fregh di quello che pensano( che poi come hai detto spesso lo pensano lo dicono lo manifestano), resti solo.....quindi? che si è risolto? |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Per il resto è ben noto che il problema delle persone timide sia quello di essere eccessivamente ossessionate dal giudizio altrui su di loro. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Il problema è che molti sono letteralmente incazzati per il fatto che la loro buona condotta non sia stata premiata dal possedere una patata ...
Piacere, Ilredeicactus |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
cosa gli fai...niente...semplicemente la menopausa da loro la possibilità di usare il cervello.
scusate,ma penso questo anche dei uomini sia chiaro. |
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