![]() |
Re: Homeschooling
Quote:
Un conto è parlare un altro è fare, e non lo fai e tanto mi basta. Mi dà fastidio l'atteggiamento "posso farlo io" che hanno in molti che invece non si sentono i superpoteri come te, ma insegnanti sí.È cosa diffusa e che sento dire parecchio in giro, e lo trovo un segnale negativo, che dice molto su quanto il ruolo dell'insegnante con il tempo sia sempre meno rispettato e riconosciuto. |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
Eh ne conosco si, di gente che si sopravvaluta. Tipo chi si inalbera quando i ragazzini smanettoni fanno il suo lavoro |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Per me è pagato adeguatamente. Sottopagato è il lavoro dell'agente di polizia o del vigile del fuoco. Quote:
Anche senza vocazione puoi farlo in modo dignitoso. Quote:
|
Re: Homeschooling
secondo me parlando di superiori , o le medie , finchè la priorità degli insegnanti è finire il programma a tutti i costi , totalizzare tot compiti in classe , ripetere a pappardella la lezione del giorno è inutile e deleterio .... gia i ragazzi nn vedono l'ora di scappare dall'aula c'aggiungi il mix di insegnanti stanchi di vivere e la scuola diventa addirittura dannosa. ci vuole passione per insegnare e saperla trasmettere.
|
Re: Homeschooling
Quote:
Ma non mi farei comunque valutare da chiunque abbia un'opinione. |
Re: Homeschooling
Innanzitutto approvo e apprezzo ogni singolo post di Claire: io penso che solo chi ha fatto l'insegnante possa capire quali siano le difficoltà di questo mestiere. Chi parla dall'esterno ragiona in modo astratto senza essersi calato nella difficile e controversa realtà della scuola dove si ha a che fare con gente di tutte le risme, anche coi delinquenti, se la cosa vi aggrada. E a me è successo e se volete sapere uno mi ha pure mezza minacciata una volta...ma lasciamo perdere!
Mi rivolgo a liuk che fa l'informatico: quest'anno ha iniziato a lavorare con me una prof.ssa di matematica bravissima e umanamente splendida: lei è al suo primo anno di insegnamento pur avendo 46 anni. Prima lavorava in un'azienda informatica ed è quindi una persona molto inquadrata e precisa. Bè, lei ha lasciato il mestiere precedente perchè crede ciecamente nella professione di insegnante, insomma, è una che ci crede e ha scelto questo mestiere non certo per ripiego, visto che viene pagata molto meno di prima. Mi ha detto che pur trovandolo un mestiere bellissimo ha faticato comunque tantissimo per tutto l'anno: lezioni da preparare giornalmente, verifiche, verifiche differenziate per gli alunni bes, riunioni, scartoffie varie, corso pre-ruolo ecc. A ciò, aggiungici l'enorme stress derivante dalla difficoltà di gestire le relazioni umane, che lei stessa ha evidenziato, pur non essendo una persona timidissima (anche se la definirei una persona calma e tranquilla). Bè, ha dovuto fare braccio di ferro con la classe, che le faceva ostruzionismo essendo lei nuova; ha poi dovuto gestire la relazione non sempre facile coi genitori, con gli alunni disabili ecc. Poi, in questi giorni d'esami, soprattutto nel giorno della prova invalsi e degli scrutini dove abbiamo finito alle 10 di sera, ha concluso dicendo: "La prossima volta che qualcuno dice che un insegnante non lavora, lo uccido con le mie mani!!!"...Questa frase è stata proferita da una persona pacata che per 20 anni ha lavorato in un'azienda informatica privata, quindi tirate un po' voi le conclusioni....forse, fin quando si osserva questo lavoro dall'esterno, nessuno ne potrà mai cogliere lo stress e la fatica, svalutando e banalizzando le difficoltà e le complessità che un docente è chiamato a fronteggiare. Parlando personalmente, io che ho sperimentato lavori come quello in ufficio e biblioteca, posso affermare che lo stress di 5 ore coi ragazzi non equivalgono alle 8 di ufficio, dove si fanno le cose in tranquillità, senza urla, schiamazzi, senza dover alzare la voce per avere l'attenzione, senza dover stare a gestire i conflitti tra gli alunni. Non è facile e io stessa ammetto di non essere bravissima nelle gestione dei gruppi, pur coi miei votoni all'università e alle varie ssis. Come claire, anche io mi sento inadeguata e forse è per questo che preferisco lavorare nel sostegno (cosa che faccio ora), così ho a che fare con pochi ragazzi alla volta, con pochi genitori alla volta, rinunciando così a quel compito di coordinamento di classe, genitori e insegnanti, che spetterebbe appunto alla docente di lettere e che richiede doti relazionali di non poco conto. Come dice Claire il nostro è un lavoro maltrattato e svalutato, dove non si tiene spesso conto del lavoro sommerso, di ciò che non si vede: correzioni e preparazione delle verifiche normali e di quelle differenziate, preparazione delle lezioni, ricerca dei materiali, collegi, scrutini, consigli di classe, riunioni per dipartimento, esami, invalsi, scrittura dei verbali (oggi ho perso 2 ore del mio sabato per scriverne uno, tanto per fare un esempio). E' un lavoro dove tutti mettono bocca e dove tutti pensano di poter fare meglio, senza considerare che è un lavoro la cui preparazione non passa solo attraverso le nozioni teoriche (titoli vari, laurea, concorso), visto che è soprattutto un mestiere che s'impara facendolo, attraverso prove, errori ed esperienze. Inoltre lavorare coi ragazzi di oggi è un'impresa, perchè tanto i docenti non hanno il supporto delle famiglie, pronte a difendere sempre i loro figli e le loro mancanze, senza mettersi un minimo in discussione e dando per scontato che tutto quello che i pargoli dicono sia la verità assoluta e incontestabile. Come si può lavorare avendo tutta la società contro? Ma veramente pensate che un lavoro così non lasci i segni nella persona? Segni di frustrazione o addirittura burn-out? Gli studi recenti indicano che la professione docenti è esposta il triplo a questo fenomeno del burn out e allo sviluppo di patologie psichiatriche. Lo stress non può essere commisurato al numero di ore, nè si può pensare che passare 5 ore coi ragazzini delle medie siano la stessa cosa di 5 ore passate in un ufficio tra le scartoffie. E comunque giù tutti contro gli insegnanti e a dire quanto sarebbero bravi loro, ma avete idea che in una classe di 25 alunni c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda? Non si faranno mai contenti tutti, perchè magari il tuo metodo piacerà a 15-16 famiglie e scontenterà tutte le altre, senza considerare poi che il compito di chi insegna non è compiacere le famiglie o avere la loro approvazione, bensì formare umanamente e culturalmente i loro figli, diseducati dalla tv e dalle famiglie stesse che si auto-assolvono sempre e comunque, come se fare il genitore non richiedesse invece delle responsabilità. Perchè nessuno pensa invece ai requisiti che dovrebbe avere una persona prima di diventare genitore? No, i genitori possono essere i peggio coatti, volgari, ignorantoni e boriosi, mentre gli insegnanti per essere tali dovrebbero rasentare la perfezione....ma per favore.... |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
Rimane il fatto che quando uno/a non trova lavoro o sa che fare , dice che va a fare le supplenze, che di fatto sono insegnamento, quando diventano lunghe. Qualcosa che non funziona c'è, deve essere un lavoro a cui accedere in modo serio, non un ente assistenziale.. Poi un altro aspetto che lo degrada agli occhi di molti, è ché fondamentalmente nessuno sa cosa faccia un insegnante il pomeriggio, magari lo vedi fare la spesa o andare in palestra, e la conclusione facilona è che lavorate poche ore a stipendio pieno, anche se non è vero, ma chi può saperlo, anche perché c'è chi ci marcia e fa doppi lavori. No, deve essere un lavoro esclusivo ed incompatibile con qualunque altro, le leggi si possono fare, ma poi partono subito gli scioperi.... Qualcosa da sistemare di sicuri c'è, e non sono gli insegnanti, ma il sistema fuori della realtà in cui si trovano, e che fa comodo ai furbetti, per pochi delinquenti, pagate tutti. Invece di fare sempre quadrato, dovreste iniziare a chiedere voi maggiore dignità, cambiando le regole assurde a vantaggio dei rubasoldi. |
Re: Homeschooling
Quote:
Quote:
Per correggere i temi di italiano, quando ero su lettere, ci mettevo un'ora per correggere due soli compiti. Se gli alunni sono 25 fai tu il calcolo. Conta anche le verifiche di geografia e storia... |
Re: Homeschooling
Quote:
Tu e claire non ascoltate -.- Io lo so che lavorate a casa, ma so pure che altri fanno i furbetti Questo la gente non lo capisce, chi passa 8 ore in fabbrica o ufficio e timbra entrata ed uscita, non può umanamente capirlo. È chiaro? |
Re: Homeschooling
Quote:
E poi come che c'entra? Se hai un secondo lavoro O trascuri l'insegnamento O insegnare non riempie la giornata lavorativa Voi sapete quale è la risposta corretta In entrambi i casi, in tempi di crisi nera, anche qui ripeto, umanamente è difficile accettarlo |
Re: Homeschooling
Quote:
Un'amica che lavora in libreria si lamenta con me perché la collega lavora di meno e fa la furba visto che non si fa sgamare, mentre lei è sempre lì a sollevare pacchi e a riordinare l'inventario. E parlando di ufficio....ma come mai mia sorella, pur stando in ufficio, ha tempo di andare su internet, scrivere recensioni ecc? Lo stesso altri miei amici. E' che spesso nei ministeri o negli uffici ci sono tempi morti che non si sa come riempire; a scuola non hai manco il tempo di fare la pipì talmente sono intense le ore. Se lasci la classe per 2 minuti può anche scoppiare la terza guerra mondiale, non si sta mai rilassati un attimo, perché se non tiri le redini come si deve e ti rilassi quelli alzano la gazzarra. Questa è la differenza: l'intensità. |
Re: Homeschooling
Quote:
Ti sembrerà strano, ma io ti credo, cercavo solo di trasmetterti la visione di tanti I furbi stanno ovunque , due miei prof alle superiori avevano il loro bel secondo lavoro, e inutile dirlo, insegnavano come capre, menefreghisti al massimo Questo non può andare bene... Oggi le cose sono diverse? Dubito Io penso tu e claire siate tra incudine e martello, non per colpa vostra, ma come crisi insegna, quando arriva il momento non si fanno distinguo e si smannaiano tanto i giusti che gli ingiusti Ormai non ci sono più tutele per nessuno, si parte sempre dal privato, ma piano piano anche il pubblico avrà la sua parte |
Re: Homeschooling
Quote:
Veramente un secolo di lotte non ci hanno insegnato nulla? Stiamo tornando indietro in quanto a democrazia e diritti conquistati e reputiamo normale l'essere sottopagati, sfruttati e strizzati come limoni e si grida al privilegio e al fancazzismo per un lavoro che conserva ancora un trattamento umano e dignitoso, anche se comunque non fa di certo navigare nell'oro chi lo fa...bo..mi sembra questo accanimento una sorta di "vendetta popolare" verso una figura sotto gli occhi di tutti come quella del docente, come se dovesse espiare le colpe di una società intera.... :nonso: |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
Solo i gay hanno diritto a chiedere l'equiparazione del trattamento? Io trovo un po' di ragione in tutte le campane che suonano |
Re: Homeschooling
Quote:
Sull'immaturità, vale zero per me l'uscita finché non è motivata e condivisibile... Esponi, sono curioso di leggere. |
Re: Homeschooling
Di insegnanti che non fanno un tubo ne esistono ma non sono tutti, non mi pare giusto generalizzare. Credo che non sia una professione così banale come pare da fuori in quanto io personalmente non riuscirei ad insegnare a qualcuno pure un argomento che ben conosco. Infatti, come ho detto prima, ognuno di noi è diverso, soprattutto in età delicate come infanzia ed adolescenza, e il professore deve trovare una chiave di lettura per ogni ragazzo. A meno che non si limiti a darti 4 se non hai capito. Il lavoro pomeridiano nei particolari non lo conosco perchè non ho amici o parenti che insegnano, ma personalmente lo ritengo un mestiere complicato perchè dovresti essere conoscitore della materia e psicologo al tempo stesso. Capisco anche che molti di noi abbiano brutti ricordi dei prof. perchè ripeto che lo schizzato o quello che ne sa meno di te esistono in ogni classe e magari ci rovinano l'anno. Una mia conoscente ne aveva uno che l'aveva presa di mira, interrogava quasi solo lei, tanto che cominciò a bigiare la scuola. ognuno di noi ha maturato un trauma o una grande antipatia per uno o più insegnanti in un periodo complicato della vita, ma da qui a sminuire il loro lavoro lo trovo ingiusto.
Magari un ulteriore vantaggio dell'homeschooling sarebbe proprio quello di poter scegliere l'insegnante che più ci aggrada perchè sarebbe uno solo non imposto dalla scuola. Il problema è che immagino già certi genitori che romperebbero l'anima (per essere fini!:D) a sti poveri prof. perchè vogliono un certo specifico metodo per il loro caro figlioletto. Ah, io lavoro nel pubblico e vi posso dire che c'è chi non ha voglia di fare un tubo e chi si impegna, non è che noi "fortunelli" non si fa nulla. |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
Nel pubblico è quasi impossibile essere licenziati (anche come sanzione disciplinare devi combinarla veramente grossa), si lavora ad attività pura e non a risultato senza temere conseguenze disciplinari (anche se lavori al sub minimo sindacale) e puoi dormire sonni tranquilli fino al giorno del pensionamento che avrai sempre il tuo lavoro ed il tuo stipendio. Se non sono grandi privilegi questi... Io ci metterei la firma ad avere un lavoro così. Sarei anche più sereno e motivato nel quotidiano. Gli unici contro che vedo nel pubblico sono le retribuzioni bloccate e non negoziabili a livello individuale e l'accesso solo tramite concorso. |
Re: Homeschooling
Quote:
Pensa un po' che fino a una trentina di anni fa era il contrario. I lavori nel pubblico venivano visti come la peste, soprattutto anche per la bassa paga, e venivano snobbati dalla maggior parte della gente. Oggi c'è gente che venderebbe pure la madre pur di lavorare nel pubblico, proprio per la continua perdita dei diritti nel privato, che ahime a breve colpirà pure il pubblico. Morale della storia, pubblico > privato e settori della società come quelli della scuola, la sanità lo dimostrano. |
Re: Homeschooling
Quote:
Il binomio finché pensionamento non ci separi e l'opportunità di avere uno stipendio anche non facendo nulla, hanno sempre fatto gola a molti anche 30 anni fa. Senza contare il fenomeno delle c.d. baby pensioni, prerogativa del pubblico. Dai 14 ai 20 anni di contributi più sistema retributivo. Se non è tentatrice un'offerta del genere... Quote:
A mio modo di vedere, non è questione diritti persi ma di fisiologia del lavoro. Il privato può essere soggetto a fallimenti, crisi aziendali e può essere un soggetto piccolo. Il pubblico non fallirà mai e lo Stato interverrà sempre per sostenere il reddito dei propri dipendenti o per forzare grosse aziende private ad assorbirli. A quasi 40 anni m'interessa il lavoro che mi offre la più grande zona di comfort e di non dovermi preoccupare di rischiare di rimanere disoccupato. |
Re: Homeschooling
Siamo tutti vittime di politici senza scrupoli ed economisti liberali cocainomani che ci stanno portando verso la terza guerra mondiale, mi mancano i bombaroli anarchici.
|
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
E' il pubblico ad avere una fisiologia del lavoro diverso dal privato. Rileggi quanto ho scritto stanotte: il pubblico non può fallire ed il dipendente pubblico avrà sempre uno Stato che lo protegge. Senza contare che puoi lavorare al minimo sindacale (o anche sotto) senza temere il posto. Per non parlare del sistema previdenziale del passato. Le baby pensioni sono un PRIVILEGIO solo del pubblico. Magari me ne potessi andare dopo 20 anni di contributi in pensione... Un impiegato amministrativo in una PA non ha temere trasferimenti o trasferte, può strisciare il badge quando suona la campanella ed ha orari da sogno: una mia ex lavorava nella PA ed alle 16.30 se ne andava a casa, a prescindere da quante pratiche rimanevano inevase. Il pubblico non è solo privilegi, e lo so avendo sorella e cognato nella PA, ma negare che ci siano privilegi non è obiettivo. Quote:
|
Re: Homeschooling
Ma in questo contesto storico-economico, come puoi tenere il precariato al di fuori delle tue considerazioni?
|
Re: Homeschooling
Quote:
Senza alcuna pretesa di precisione... A fine 2014 in Italia c'erano 22 milioni di occupati dai 20 ai 64 anni. Spulciando tra gli articoli, si evince che siano 3 milioni i precari. I precari sono meno del 20% degli occupati totali. Inoltre, mi sembra ovvio che nella mia considerazione dia più peso alla fascia d'età alla quale appartengo e meno a quella giovanile dove le cifre sono probabilmente più alte. Inoltre sto facendo un discorso d'impiego pubblico che non si limita alla scuola ma abbraccia anche la moltitudine d'impiegati della PA. Dire che il pubblico non offre indubbi privilegi rispetto al privato, per me, non è corretto. |
Re: Homeschooling
Sì, ma è comunque il 15% e, scendendo d'età, aumenta. Questo vuol dire che una persona che è alle prime esperienze lavorative in un certo ambito (puoi avere pure 40 anni) un posto fisso lo trova solo se ha culissimo (o c'ha le conoscenze, che vuol dire cmq avere culo), cominci quasi sicuramente da precario, senza avere certezza di un futuro contratto a tempo indeterminato.
Cmq, se proprio ti va di insegnare, credo ti bastino i due anni di magistrale e qualche mese di tirocinio. Entra in graduatoria e vedi, comincerai con qualche supplenza. Magari in pochi anni diventi di ruolo e troverai piacere plasmare giovani menti, con un discreto potenziale :bene: Insegneresti informatica, giusto? Beh, per esperienza personale ti dico di non aspettarti molto dai tuoi alunni :ridacchiare: a meno che non si tratti di un ITIS, lì magari trovi qualcuno in più che ci capisce qualcosa :sisi: |
Re: Homeschooling
Quote:
La crisi qualcosa di buono l'ha portato, più d'uno è sceso dall'olimpo :D |
Re: Homeschooling
Come studente sono sempre stato moderatamente svogliato ma, in linea di massima, ce l'ho sempre fatta a sfangarla.
C'è una cosa che, a mio parere, è insindacabile: l'insegnante fa la differenza! La fa sopratutto per quelli come me che non sono mai stati secchioni e non sono mai riuscti a trovare grandi motivazioni nello studio! A dimostrazione di ciò c'è il fatto che nelle materie in cui l'insegnante ci "teneva" sono semore andato bene mentre nelle altre ... ho sempre fatto molta fatica! |
Re: Homeschooling
Quote:
L'avversione nei confronti della persona meridionale e pubblico era legata al fatto che si voleva priorità e maggioranza di assegnazione dei posti a chi viveva nel luogo della PA di turno, concetto che condivido appieno. Avversione acuita dal fatto che, spesso, l'assunto meridionale dopo x anni, chiedeva il trasferimento per avere il posto sicuro ed andare a lavorare nel luogo di nascita, con un "signor stipendio" statale vs il basso costo della vita al sud per molte voci di spesa. Anche qui io sono contrario a ciò e vieterei per i primi 10-15 anni la richiesta di trasferimento. Infine, e questo sono d'accordo che era pregiudizio, si vedeva il dipendente pubblico meridionale come scansafatiche ed avezzo alla "truffa" sul lavoro. Certo, se dovessi basarmi sull'esperienza diretta dovrei confermare queste affermazioni su base numerica perché, per dire, su 10 dipendenti pubblici meridionali con i quali ho avuto a che fare, ne ho trovati 7-8 che rispecchiano lo stereotipo. Su 10 dipendenti del nord, 4-5. Ciò nonostante, preferisco concedermi il beneficio del dubbio, pensare che siano solo spiacevoli coincidenze e non essere prevenuto, anche perché ho avuto molte esperienze positive. Dove lavoro, ho molti colleghe/ghi meridionali che apprezzo e stimo. |
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
|
Re: Homeschooling
Quote:
.... .... .... devi puntarci la tua vita, tra studiare, tirocini, esami di stato,... non è che uno oggi si alza e si mette in graduatoria per fare il sostituto del medico almeno dalle mie parti |
Re: Homeschooling
Quote:
Ma io poi, di 'sta gente che si alza la mattina e decide di fare l'insegnante così, senza titoli e background, come se si parcheggiasse il furgoncino del torrone in piazza e si cominciasse a menarlo, non è che ne vedo così tanta... |
Re: Homeschooling
Quote:
Dopo ciò, tornata nella mia città, ho fatto un ulteriore anno di scuola di specializzazione per accedere alle graduatorie del sostegno e anche lì giù con lo "studio matto e disperatissimo" come nei due anni precedenti. Io tutta sta facilità che vedi tu per accedere nel mondo scolastico non la vedo. E' come dici tu forse al nord Italia e per le supplenze brevi e basta. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:46. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.