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Re: lamentarsi
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Inoltre promuove la morbosità tra le persone. Quote:
Per il resto, trovo che l'atteggiamento sia intransigente anche se condivisibile in certi casi. Le persone devono poter sbagliare in buona fede ed è sciocco subordinare certe scelte solo ad un'eventuale obbligatorietà delle stesse. Trovo più sensato fidanzarsi, sposarsi, convivere o quant'altro anziché astenersi perché tanto non è obbligatorio. Meglio separarsi, divorziare, lasciare poi e averci provato e vissuto qualcosa che finire col diventare scapoli misogini o zitelle inacidite. Sul discorso figli la vedo più delicata, lì è meglio pensarci n volte. Per chi la fa facile sul lasciare, spesso la mancanza di un reddito, di una casa o altri vincoli rende difficile ciò. Per il resto, un po' più di tolleranza e l'astenersi dal frequentare certe persone è una buona soluzione, anche perché. Infine, io non credo che il fobico o la persona con un disagio/problema sia maggiormente legittimata a lamentarsi senza essere criticata. Per me una geremiade rimane tale, a prescindere dai problemi sottostanti. |
Re: lamentarsi
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L'ho detto alla mia psiche, non se la beve :mrgreen: Come quando provo ad auto-motivarmi a guarire dai disagi...dice ok ok, e poi fa il cacchio che vuole. Adesso mi ha detto"ok, Muttley sta in forum per abitudine...ma come, proprio lui che sa lavorare sui suoi pensieri , si fa prendere dalle abitudini?!Uhm..Strano.Sarà mica invece che il forum gli serve?" Psiche birichima ,non mi ascolta mai |
Re: lamentarsi
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Re: lamentarsi
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Tu, invece, componi post politically corrects inattaccabili e non segnalabili,( e quando succede che fai lo scivolone, appena senti odor di ban ritratti e fai ammenda), ma io posso,finché ho due neuroni in testa, leggere quello che mi pare fra le righe. La zitella inacidita del tuo post sono io, non lo posso dimostrare e non mi interessa farlo qui. Non ti manca la cattiveria per insultare, ti manca solo il coraggio di farlo direttamente, e i tuoi interventi spesso hanno lo scopo di ferire e umiliare le persone nei loro punti deboli, scritti sempre in modo tale che tu ne esca pulito e non ti si possa imputare nulla. Questo è quello che penso di te, spero non avrai nulla da eccepire dato che spesso ripeti che bisogna accettare le critiche anche non richieste, purché non ci siano offese dentro. "Cattiveria" non è un'offesa ma una qualità negativa, giusto? |
Re: lamentarsi
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Tante separazioni e divorzi sono uno strazio, gente ridotta quasi sul lastrico, figli che non si sa che fine fanno, uomini costretti a volte a lasciare la casa propria, andandosene in un monolocale, mentre vedono la ex moglie che in 3 mesi vi conivive felicemente con un altro....o ancora persone che si detestano che stanno insieme incollate con lo sputo solo perchè ci sono i figli da mantenere. o persone che han solo tirato a campare per anni con chi gli è toccato... In certi casi la solitudine può essere meglio, se non la si vive in modo totalmetne negativo.... Poi dipende dai casi, in alcuni che ho visto mi ci sarei giocato la casa che finiva male, sin dall'inizio erano storie accroccate alla meno peggio che poi son crollate...in quei casi trovo che ci sia poco da lamentarsi, si sarebbe dovuto avere ilcoraggio di lasciarsi, col rischio ovviamente di restar soli per X tempo e provare a ricominicare con altre persone...cosa non impossibile nei casi di gente "normale" senza timidezze o fobie... |
Re: lamentarsi
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Comunque la mia interpretazione delle tue parole corrispondeva abbastanza a quanto hai precisato :) Quote:
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E' solo uno stereotipo. Quote:
Non è nella mia natura insultare, se non in casi particolari. Non m'interessa nemmeno umiliare il prossimo perché non è mia intenzione umiliare, nonostante l'egocentrismo sia "goloso" di successi de facto. In un forum di discussione come questo posso criticare, deplorare un comportamento o una mentalità, cercare di dare un consiglio ma umiliare no. Se poi uno confronta la mia condotta con la sua ed è portato a confrontarsi, sentendosi umiliato, non posso rispondere di una logica mentale applicata dal prossimo. Ovviamente mi guardo bene dall'offendere in contesti dove sono passibile di conseguenze, come qui. Non è questione di coraggio ma di buon senso. E' altrettanto ovvio che chi non mi stima, mi attacca e mi offende non si può certo aspettare l'empatia o la flessibilità che applico ad altre persone. Nonostante le tue offese, anche gravi, e le diffamazioni che talvolta mi hai riservato qui, non nutro né odio, né cattiveria nei tuoi confronti. Dall'iniziale simpatia che provavo per te fuori da qui (perché ti ho conosciuto virtualmente in altro luogo), sono passato ad un atteggiamento neutrale, per via dell'immagine che ti sei fatta di me e della "cattiva pubblicità" fattami qui e fuori da qui, e mi dispiace perché sei una persona che trovo anche apprezzabile su molti aspetti. Anche se so che non accetteresti mai, continui a rimanere una delle persone che avrei piacere di conoscere IRL. Nel caso in questione io ci vedo solo un'intolleranza nel tuo comportamento e, come tale, l'ho commentato in quest'ottica. Trovo sciocco dire "nessuno te lo fa fare di fidanzarti" e a me, appunto, richiama l'atteggiamento da zitella inacidita. Con te e con altre persone non nego sicuramente di essere più rigido nel confronto e più "bellicoso" ma, per come concepisco io l'insulto, non credo di averti mai insultato. Quote:
Ovviamente qui si finisce nel terreno delle scelte soggettive. |
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Solo mi sembra un po'riduttiva la motivazione, rispetto alle argomentazioni dettagliate che di solito adduci alle tue scelte, dimostrando di padroneggiare i meccanismi di pensiero che le sottendono. Liquidarla come "abitudine"non mi ha convinto,da parte tua.Sarà. |
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Poi, il liukkometro cosa misura? :D |
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Onestamente non ci trovo meschinità nella frase, invidia, forse, ma bisogna valutare caso per caso. Contesto solo il vedere il fidanzamento quasi come una debolezza, come un'opzione, come se fosse un pampalugo chi si fidanza ed aspettarlo al varco, alla prima defaillance, per riempirlo di critiche, insofferenti. Quote:
Però è un po' forte l'affermazione, e m'"inquieta": mi domando cosa e chi ti possa aver fatto cambiare idea sul mio conto. Sopratutto trovo forte arrivare a definire qualcuno "tanto pessimo". Quote:
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Re: lamentarsi
Io sono uno che tende a lamentarsi, ma quasi esclusivamente con me stesso e per mie decisioni sbagliate.
Se c'è qualcosa che non mi rende felice, quasi sempre mi considero il primo responsabile... poi, chiaramente, concorrono anche altri fattori, ma li vedo come meno influenti. Le uniche persone con cui mi apro un po' di più, condividendo qualche lamentela, sono i miei genitori. Ma lo faccio comunque in modo limitato, perchè non voglio che si preoccupino troppo per me. Per quanto riguarda gli altri, anche a me talvolta dà fastidio. Tu, che hai 5 anni in più di me, fidanzato da una vita, viaggi e uscite in coppia a non finire, sei andato a convivere, poi ti sei sposato, hai comprato casa e hai da poco avuto un bel bambino...Si, proprio tu, non venire a dirmi "non ti sposare, goditi la vita finchè puoi...". Proprio no. |
Re: lamentarsi
Mi lamento poco con mia madre e me ne vergogno. Quando uno lo fa e come se chiedesse qualcosa al prossimo qualcosa ( anche solo una soluzione). Lho metti in una posizione impossibile nella maggior parte delle volte . Preferisco non farlo . ( solitamente quando faccio simili affermazioni entro 24 ore mi smentisco:sisi: )
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Re: lamentarsi
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Dici giustamente, "ma se stai meglio da sola e invidi tanto la mia situazione, lascialo e stai da sola come sto io". Effettivamente qua non fa una piega il tuo discorso. Rispetto al lamentarsi io però ho un atteggiamento diverso. Ad esempio, può capitare che qualcuno si lamenta sul lavoro di certe situazioni, ma là non vale più tanto il discorso "ma chi ti obbliga" perché se non hai altri mezzi di sostentamento economici (adeguati) un po' sei obbligato a sopportarle certe cose per poter avere un'entrata economica decente che ti permetta poi di vivere in certi modi, ed allora il discorso per me cambia, le lamentele un certo senso ce l'hanno e diventano così comprensibili per me. Soprattutto qui nel forum mi lamento tanto (questo mi sembra il posto più adatto per farlo), inoltre lo faccio qui perché so già che questa cosa produce una cattiva disposizione negli altri e le cose poi si metterebbero ancora peggio se iniziassi a farlo in continuazione con le poche persone che frequento (che rischio di iniziare a stare sulle palle a tutti qui, non è tanto grave, tanto non sono qua per provarci, non ne sono nemmeno capace). Io sento il bisogno di esprimere certe forme di insoddisfazione forti, che ci sono, so bene che questo atteggiamento può dare fastidio, ma non riesco di certo a farlo sparire nel nulla. Però se non altro io non mi sento tanto infastidito se altre persone si lamentano di qualcosa con me. |
Re: lamentarsi
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:ridacchiare: |
Re: lamentarsi
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Poi non vorrei far arrabbiare nessuno, ma avere famiglia e figli da mantenere spesso potrebbe essere una gran rottura di palle, che noi che ne siamo fuori non riusciamo nemmeno ad immaginarcelo cosa può significare avvertire questo peso. |
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Re: lamentarsi
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