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-   -   a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"? (https://fobiasociale.com/a-che-eta-avete-iniziato-a-lavorare-o-comunque-a-percepire-un-salario-44960/)

liuk76 08-09-2014 01:35

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 1358710)
Quali Paesi intendi?

USA sopra tutti.

Per quanto ne so e per esperienza indiretta di amici over 40: Germania, UK, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca.

Principalmente nel settore IT, elettronia, belle arti e grafica.

SugarPhobic 08-09-2014 03:08

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S. (Messaggio 1358719)
Sono salito su una giostra che non puó essere fermata ...:miodio: e dalla quale non posso scendere!

Mi dispiace moltissimo... chiedi consiglio a qualche esperto per i debiti, magari cerca di ridimensionarti. Questo eviterebbe di far impazzire te e permetterebbe ad alcuni tuoi debiti di rientrare. Ma mi sa che hai già vagliato la cosa...

lauretum 08-09-2014 08:24

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358702)
Io parlo di lavoro dipendente in un'azienda "onesta", dove le 8 ore giornaliere sono il massimo e le 9-10 ore giornaliere si fanno in casi eccezionali (cd. straordinario) e, ovviamente, dietro retribuzione (maggiorata) oppure si recuperano le ore di straordinario, facendo quando c'è meno carico 1-2 ore in meno di lavoro.

Il fatto che esistano tante realtà dove accade diversamente non significa né che tutte siano così, né che tutti i lavoratori accettino condizioni in palese violazioni della Legge e della contrattazione collettiva.



Prima di tutto, consiglio a tutti questa lettura
Detto ciò... 40 ore settimanali, solitamente sono 8 ore giornaliere distribuite su 5 giorni settimanali (come nel mio caso) oppure combinazioni inferiori se distribuite su 6 giorni.
Togliendo 8 ore di sonno (per qualcuno anche meno), rimangono 8 ore per lo "svago". Togliendo 1-2 ore per il tragitto casa-lavoro e le commissioni quotidiane (spesa, cucinare, ecc.) sono 6 ore (5 magari in certi casi) da spendere per attività extralavorative o non di prima necessità.

Insomma, il punto è solo quello di riservarsi spazio anche per fare altro che non sia stare al mondo e lavorare. Poi, possono essere meno di 8 ore ma non si dovrebbe mai arrivare a vivere solo per lavorare.

Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?

Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero

Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero

zoe666 08-09-2014 09:07

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1358760)
Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?

Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero

Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero

Otto ore di tempo libero al giorno se le possono permettere coloro che non puliscono casa, non stirano, non fanno la spesa, hanno il piatto pronto e fanno un lavoro ad orario continuato che impegna mattina e primo pomeriggio.
Se una persona si trova ad avere queste condizioni è facile affermare che non ci vuole nulla.
Se uno ha un lavoro spezzato già diventa infattibile, perchè la pausa pranzo di magari due ore non permette di fare molto, una volta che si arriva a casa si mangia ci si riposa e già si deve tornare a lavoro ( non considerando quelli che abitano lontano dal luogo di lavoro che non possono manco tornare a casa in quelle due ore ).
Una persona che vive da sola, che si deve recare sul posto di lavoro, che fa spezzato e che tornata a casa ( dove a meno di lavoro sotto casa non si impiega meno di mezz'ora per tornare ) deve pure cucinare, riassettare, magari pure fare una spesa ogni tanto, dopo non ha mica tutto sto tempo per dedicare tempo a se stessa.
Giusto una cena, un film, un pò di lettura, e poi via a dormire.
Si può al massimo trovare tempo per se durante il fine settimana, ovviamente considerando che il fine settimana si fa la spesa più grossa, si fa la lavatrice, magari si stira, si pulisce degnamente la casa, etc.

Facile far sti discorsi vivendo coi genitori che puliscono casa fanno spesa e fanno trovare il piatto pronto.

liuk76 08-09-2014 11:52

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1358760)
Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?

Io esco dall'ufficio tra le 18.30 e le 19.00
Faccio l'esempio nel periodo in cui dovevo badare io alla casa, sono curioso di vedere che obiezioni trovano certe Cassandre anche in questo caso :D
Sono a casa in 30-35 minuti con i mezzi pubblici.

Se poi uno ha 2 ore di pausa pranzo, si può sfruttare per fare commissioni o, addirittura per tornare a casa e indietro.
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.
Qui posso dire che ho un ottimo TPL ed una metropolitana veloce che mi fa spostare da parte a parte in 20 minuti, migliorando la qualità della mia mobilità ;)

In un'ora io cucinavo, apparecchiavo e lavavo i piatti. Siamo alle 20.30.
Una lavatrice la carichi in 5 minuti, la lasci andare dagli 80 ai 180 minuti, facendo altro e poi stendi quando ti è più comodo. Poi, non è che fai il bucato ogni giorno. La mia lavatrice poi si può programmare perché si accenda da sola. Può andare da sola e, poi, ti limiti arrivato a casa a stendere.
Stirare non lo fai tutti i giorni, in venti minuti te la sei sbrogliata.
Una spesa veloce in orario di punta io la facevo in 10-15 minuti.

Nel caso peggiore alle 21.20 io avevo finito di fare quello che dovevo fare.
Andando a letto alle 2 di notte avevo tutto il resto della serata per me.
Sveglia alle 8.30 - 9.00, uscita di casa alle 9.30-9.50. In ufficio alle 10.00 - 10.30

Poi, se si convive o se si ha un "aiuto esterno", i tempi si riducono drasticamente.
Nei periodi in cui i miei erano ricoverati per un periodo ho avuto un "aiuto esterno": io mi limitavo a far la spesa, arrivavo a casa 10-15 minuti dopo e dopo mangiato avevo tutta la serata per me.

Nel weekend io mi limitavo a far qualcosa il mattino, spendendo 1-2 ore. Il resto della giornata lo passavo fuori a svagarmi.

Ovviamente non era la casa pulita e perfetta come quando la gestiscono i miei ma era sufficientemente pulita a livello igienico.

Quote:

Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero
Qui porto l'esempio dei miei amici con figli.
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.

Ma ne avrei tanti altri...
Di certo c'è meno libertà ma dire che è pari a zero lo trovo eccessivo.

Quote:

Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero
Sto semplicemente dicendo che non penso che lavorare full-time sia sempre e solo un vivere il quotidiano solo per ricaricarsi in vista dell'eterno lavoro e che una vita del genere dovrebbe far sorgere domande.

Qwerty 08-09-2014 12:21

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358807)
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.

erano tutti maschi? chiassa se anche le mamme avevano tutto quel tempo per poter passare DA SOLE :interrogativo:

barclay 08-09-2014 12:26

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358807)
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.

Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro :huh:

liuk76 08-09-2014 12:36

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 1358827)
erano tutti maschi? chiassa se anche le mamme avevano tutto quel tempo per poter passare DA SOLE :interrogativo:

Niet, erano anche donne e mamme :)
Per completezza, si andava da donne con figli piccoli (ma non neonati) a donne con figli adolescenti-giovani.
In alcuni casi erano anche separate-divorziate.

Non solo... La sera, molte volte, si cenava insieme dopo l'allenamento, quindi, la serata per tutti finiva intorno a mezzanotte e il giorno dopo si andava comunque a lavorare.

Un paio di queste mamme, talvolta, facevano le ore piccole con noi per locali. Una di queste, appassionata di musica, ha 3 figlie piccole-adolescenti e trova anche il tempo di andare per concerti, andare a scuola di batteria, ecc.

Parlando di mamme mi fai venire in mente un altro esempio: le mamme che fanno volontariato con me stanno fuori casa almeno un'intera notte a settimana e quasi un intero sabato-domenica diurno al mese.

Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1358833)
Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro :huh:

Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.
Sulle opportunità di lavoro, io continuo a dire quello che vedo: si sono notevolmente ridotte, non lo nego, ma chi ha fatto la scelta di formarsi, conseguire una laurea e lavora in certi settori o certi comuni, può ancora permettersi di trovare condizioni non così tragiche.

Tanto per dire... Mi sono arrivate, anche settimana scorsa, due offerte di lavoro che girerò a chi è interessato.

Ansiaboy 08-09-2014 12:37

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da *Stellina* (Messaggio 1358604)
Ma in quale universo parallelo è possibile tutto ciò?!???? :o

pienata terra.


ti dico che a questi conoscenti di famiglia la cosa ha funzionato e continua a funzionare.

oltre allo "stipendio" mensile hanno guadagnato un galaxy s4 e un viaggio in germania
e stanno per arrivare ad un bel macchinone (oltre allo stipendio mensile naturalmente)

Noriko 08-09-2014 12:42

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1358833)
Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro :huh:

Ah, quanta verità!

barclay 08-09-2014 12:56

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358840)
Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.

Questo lo può fare chi non ha particolari problemi nel trasferirsi da una città all'altra.

Ansiaboy 08-09-2014 12:58

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
liuk mi spiace ma non tutti abitano a milano

liuk76 08-09-2014 13:05

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1358859)
Questo lo può fare chi non ha particolari problemi nel trasferirsi da una città all'altra.

Verissimo ma il lavoro credo che sia un motivo più che valido per valutare l'opzione.

Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1358862)
liuk mi spiace ma non tutti abitano a milano

Queste opportunità non ci sono solo a Milano.
Il senso però è che non si può pensare di voler vivere in una realtà piccola ed avere il lavoro con tutti i crismi.

E' sempre stato così, anche prima della crisi.

enemyofthesun 08-09-2014 13:10

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1358351)
Nemmeno per lavorare però c'è sempre tempo,in quanto arrivare ad un certa età senza nessuna esperienza remunerata ti preclude la maggior parte delle opportunità,penso che scelgano sempre chi è più giovane e già con esperienza,ispira più fiducia e senso di responsabilità ad un colloquio,
in quanto la prima cosa che si pensa della prima persona è che sia una "scansafatiche,uno poco responsabile,affidabile",di certo nessuno va a pensare a problemi psicologici,fobie varie o altro.

Hai maledettamente ragione. Ma se questo problema pesa per il 70% sulla mia situazione (ormai pregressa e archiviata), il restante 30% ormai è costituito dal fatto che mi sono stancato, arreso nel senso più ampio possibile del termine.

Nella prima fase, dopo il diploma (2000-2005) studiavo e pensavo di arrivare alla laurea specialistica. Quando l'ho iniziata, dopo la triennale, già molte cose non andavano, e infatti non ho resistito più di un anno.
E poi mi ero fermamente convinto di aver fatto una scelta capestro sul corso di laurea, troppo specifico e settoriale, senza conoscenze resti disoccupato, oppure devi andare all'estero in Paesi sperduti, cosa quanto più lontana dal mio modo di essere e dai miei limiti.
In quel periodo ho svolto l'unico stage con piccoli e parziali rimborsi spese, nonchè un ridicolo pagamento per una piccola collaborazione presto interrotta che fu tanto ridotto che alla fine il mio datore di lavoro si decise a non dichiararlo al fisco (meno di 50 €!).
Direi che questo non cambia la mia condizione di "mai stipendiato".
Sono stati gli anni della grande solitudine e della difficoltà a farmi comprendere dal mondo dei "normali".

Nella seconda fase (2005-2008) ho pensato di prendermi del tempo per curarmi. Credevo fermamente che le cure giuste mi avrebbero aiutato, e il mio livello di consapevolezza dei miei problemi è sicuramente aumentato.
In realtà la bacchetta magica non è mai arrivata e i progressi sono sempre stati inferiori alle mie aspettative. Nel 2008 ho abbandonato di fatto la fiducia nelle terapie, dopo alcuni tentativi sia farmacologici sia psicoterapeutici.
Sono stati gli anni delle amicizie sui forum di psicologia, e mi sono creato, da solo, una piccola compagnia e delle amicizie che frequentavo spesso.

Nella terza fase (2008-2013) ho creduto di potercela fare senza cure e mettendo da parte i miei disagi, come se fossero poco più che capricci.
Mi sono lanciato nel 2010 in un trasferimento avventato e scomposto (incoraggiato dalla mia ex ragazza dei tempi, prima storia lunga della mia vita), con la speranza di trovare lavoro (io, del Nord) in una città ostica del Sud.
Naturalmente fallimento annunciato. Per giunta l'ex ha deciso che non gli andavo più bene, dopo aver dimostrato ampiamente la mia inettitudine.
Tornato al Nord ho tentato la strada di un corso di formazione gratuito, dato che non trovavo lavoro, incentivato anche dall'entusiasmo per una nuova storia d'amore (quella attuale). Nel frattempo avevo anche riallacciato con gli amici dei tempi e trovato anche nuove amicizie.
All'inizio del 2013, mentre avrei dovuto iniziare un tirocinio, mi sono bloccato e ho abbandonato.

La quarta fase è quella del presente: nessun altro tentativo di corsi nè di ricerca attiva di lavoro, progressivo ma inesorabile allentamento dei rapporti amicali fino all'attuale situazione in cui non vedo nessuno da mesi, eccetto la mia ragazza che viene a casa mia un mese sì e uno no (vivendo a distanza).
Sono gli anni della grande fatica ad uscire di casa.
E' la fase della rassegnazione totale, la fase in cui non trovo nessuno che capisca e che condivida la mia situazione al 100%, eccetto la mia ragazza.
E' il rendersi conto di essere quasi unici nella sventura, e di vedere tutto il resto del mondo diverso e incompatibile. In ogni campo.
E sapere che ormai è troppo tardi, per tutto. E probabilmente nulla cambierà mai.

lauretum 08-09-2014 13:35

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358807)
Io esco dall'ufficio tra le 18.30 e le 19.00
Faccio l'esempio nel periodo in cui dovevo badare io alla casa, sono curioso di vedere che obiezioni trovano certe Cassandre anche in questo caso :D
Sono a casa in 30-35 minuti con i mezzi pubblici.

Se poi uno ha 2 ore di pausa pranzo, si può sfruttare per fare commissioni o, addirittura per tornare a casa e indietro.
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.
Qui posso dire che ho un ottimo TPL ed una metropolitana veloce che mi fa spostare da parte a parte in 20 minuti, migliorando la qualità della mia mobilità ;)

In un'ora io cucinavo, apparecchiavo e lavavo i piatti. Siamo alle 20.30.
Una lavatrice la carichi in 5 minuti, la lasci andare dagli 80 ai 180 minuti, facendo altro e poi stendi quando ti è più comodo. Poi, non è che fai il bucato ogni giorno. La mia lavatrice poi si può programmare perché si accenda da sola. Può andare da sola e, poi, ti limiti arrivato a casa a stendere.
Stirare non lo fai tutti i giorni, in venti minuti te la sei sbrogliata.
Una spesa veloce in orario di punta io la facevo in 10-15 minuti.

Nel caso peggiore alle 21.20 io avevo finito di fare quello che dovevo fare.
Andando a letto alle 2 di notte avevo tutto il resto della serata per me.
Sveglia alle 8.30 - 9.00, uscita di casa alle 9.30-9.50. In ufficio alle 10.00 - 10.30

Poi, se si convive o se si ha un "aiuto esterno", i tempi si riducono drasticamente.
Nei periodi in cui i miei erano ricoverati per un periodo ho avuto un "aiuto esterno": io mi limitavo a far la spesa, arrivavo a casa 10-15 minuti dopo e dopo mangiato avevo tutta la serata per me.

Nel weekend io mi limitavo a far qualcosa il mattino, spendendo 1-2 ore. Il resto della giornata lo passavo fuori a svagarmi.

Ovviamente non era la casa pulita e perfetta come quando la gestiscono i miei ma era sufficientemente pulita a livello igienico.



Qui porto l'esempio dei miei amici con figli.
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.

Ma ne avrei tanti altri...
Di certo c'è meno libertà ma dire che è pari a zero lo trovo eccessivo.



Sto semplicemente dicendo che non penso che lavorare full-time sia sempre e solo un vivere il quotidiano solo per ricaricarsi in vista dell'eterno lavoro e che una vita del genere dovrebbe far sorgere domande.



Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.
A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.

Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna, anche questa non è la normalità, uff anche stavolta hai applicato il tuo caso personale a tutti, con tanto di tronfio insegnamento, ovvio che poi ti si da contro

zoe666 08-09-2014 13:42

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1358882)
Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.
A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.

Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna, anche questa non è la normalità, uff anche stavolta hai applicato il tuo caso personale a tutti, con tanto di tronfio insegnamento, ovvio che poi ti si da contro

debbo quotarti.
Io se non mi faccio almeno 8 ore di sonno svalvolo.
Cioè può capitare la volta che esco infrasettimanalmente e torno a casa a mezzanotte anche l'una ( ed ho sveglia alle sei, io :mrgreen: ), ma se lo facessi costantemente ne risentirei a livello mentale e fisico.

lauretum 08-09-2014 13:43

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358840)
Niet, erano anche donne e mamme :)
Per completezza, si andava da donne con figli piccoli (ma non neonati) a donne con figli adolescenti-giovani.
In alcuni casi erano anche separate-divorziate.

Non solo... La sera, molte volte, si cenava insieme dopo l'allenamento, quindi, la serata per tutti finiva intorno a mezzanotte e il giorno dopo si andava comunque a lavorare.

Un paio di queste mamme, talvolta, facevano le ore piccole con noi per locali. Una di queste, appassionata di musica, ha 3 figlie piccole-adolescenti e trova anche il tempo di andare per concerti, andare a scuola di batteria, ecc.

Parlando di mamme mi fai venire in mente un altro esempio: le mamme che fanno volontariato con me stanno fuori casa almeno un'intera notte a settimana e quasi un intero sabato-domenica diurno al mese.



Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.
Sulle opportunità di lavoro, io continuo a dire quello che vedo: si sono notevolmente ridotte, non lo nego, ma chi ha fatto la scelta di formarsi, conseguire una laurea e lavora in certi settori o certi comuni, può ancora permettersi di trovare condizioni non così tragiche.

Tanto per dire... Mi sono arrivate, anche settimana scorsa, due offerte di lavoro che girerò a chi è interessato.

Mamme che dopo mezzanotte fanno stare alzati i figli piccoli per locali?

Wow, genitori dell 'anno

Sicuro che conosci un pò riguardo la salute?

manuel76. 08-09-2014 14:23

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Belacqua (Messaggio 1358304)
qualsiasi lavoro, anche stagionale, lavoretti o ripetizioni :D
io il primo lavoro vero, retribuito e a contratto a 22 anni ma solo per 3 mesi, per pagarmi gli studi universitari..e ora sono..disoccupato ma occupato con lo studio :)

A 14 anni con lavori stagionali (raccolta mele e pere) per pagarmi gli studi,
con regolarità contrattuale a 20 anni (fin che è durato).Colgo l'occasione
per ringraziare nuovamente la signora fornero ed il compare monti per aver
messo in ginocchio i lavoratori del settore artigianato e le loro famiglie,
bravi, complimenti :moltoarrabbiato::moltoarrabbiato:

liuk76 08-09-2014 14:31

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1358888)
Mamme che dopo mezzanotte fanno stare alzati i figli piccoli per locali?

E chi ha scritto che si portavano con loro i figli? :D
In tutte le testimonianze che ho portato i figli sono a casa con l'altro genitore o con terze persone. Nel caso di figli adolescenti anche a casa da soli.

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1358882)
Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.

Non è assolutamente così.
Sul rendimento, non lavoro a cottimo, ergo, quando c'è il minimo sindacale, scelgo sempre di avere più tempo per me stesso, a scapito di un po' di rendimento.
Di fatto però do il minimo sindacale sporadicamente.

A livello fisico e di umore ho più problemi se dormo 8 ore o di più ma, sopratutto, a livello di umore avrei una caduta verticale all'idea di avere spazio solo per lavorare.
La troverei una vita vuota.
Le 2 è l'orario massimo che ho individuato: se potessi ridurrei ancora di più le ore sonno per aumentare quelle per me.

Confido un domani di trovare un'attività lavorativa dipendente per scendere a 30-35 ore settimanali.

Comunque talvolta vado a letto all'1.00 - 1.30

Quote:

A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.
Come già detto, lo faccio da almeno 10 anni e, a parte un po' di sonnolenza, non accuso particolari problemi.

Quote:

Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna
A quanto mi risulta non è nemmeno la normalità andare a letto tra le 21.30 e le 23.00
Poi, non voglio pavoneggiarmi ma semplicemente portare una testimonianza riguardo la fattibilità di un'altra distribuzione della giornata e ribadire il concetto che trovo disumanizzante lavorare e basta.

alone85 08-09-2014 17:10

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
21.........................

Qwerty 08-09-2014 17:26

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358936)
Le 2 è l'orario massimo che ho individuato: se potessi ridurrei ancora di più le ore sonno per aumentare quelle per me.

cioe' ma tu alle 1.59 decidi di andare a dormire e alle 2 sei gia' addormentato? :o
io conto mezzoretta per addormentarmi, per non contare almeno altra mezzoreta per lavarmi prima di dormire, quindi se dovessi voler dormire dalle 2 a 1 devo gia' avviarmi.

zoe666 08-09-2014 17:27

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358936)

A quanto mi risulta non è nemmeno la normalità andare a letto tra le 21.30 e le 23.00
Poi, non voglio pavoneggiarmi ma semplicemente portare una testimonianza riguardo la fattibilità di un'altra distribuzione della giornata e ribadire il concetto che trovo disumanizzante lavorare e basta.

beh magari tra i tuoi colleghi dato che iniziate a lavorare alle 10 non è la normalità, ma per chi fa orario da ufficio standard ( e la normalità non è entrare a lavoro alle 10 :mrgreen: ) e alle 7 si sveglia, è alquanto normale alle 11 andarsene a dormire.
Poi magari la movida milanese prevede che tutti vanno a letto all'1 infrasettimanalmente, che dirti:mrgreen:

cancellato13248 08-09-2014 17:31

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
A 20 anni con un salario davvero imbarazzante . Non so se sia stato un bene pero.

cancellato11905 08-09-2014 17:56

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 1358827)
erano tutti maschi? chiassa se anche le mamme avevano tutto quel tempo per poter passare DA SOLE :interrogativo:

:applauso:
Mi hai tolto le parole di bocca .Fanno fare tutto alle mogli. Lo so perché me lo raccontano quelle sposate con figli.

Ansiaboy 08-09-2014 18:57

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da She (Messaggio 1359117)
:applauso:
Mi hai tolto le parole di bocca .Fanno fare tutto alle mogli. Lo so perché me lo raccontano quelle sposate con figli.

e loro perche lo fanno ? insomma a me se mi scaricassero delle faccende che in teoria non mi riguarderebbero beh non le farei

Qwerty 08-09-2014 19:14

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1359159)
e loro perche lo fanno ? insomma a me se mi scaricassero delle faccende che in teoria non mi riguarderebbero beh non le farei

quindi se per un miracolo tu e tuo compagno evrete un figlio, allora se vedi che tuo cmpagno non caga sto figlio fai lo stesso anche tu?
anzi scriviamo le cose piu' realistiche, metti che avete preso un cane al posto di figlio toh :D

Ansiaboy 08-09-2014 19:18

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 1359174)
quindi se per un miracolo tu e tuo compagno evrete un figlio, allora se vedi che tuo cmpagno non caga sto figlio fai lo stesso anche tu?

infatti ho detto di faccende che in teoria non dovrei fare io
mi riferivo alle varie faccende domestiche non ad un eventuale bebe infatti

Qwerty 08-09-2014 19:19

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1359177)
infatti ho detto di faccende che in teoria non dovrei fare io
mi riferivo alle varie faccende domestiche non ad un eventuale bebe infatti

beh il bebe e' la facenda piu' impegnaiva, perche tutte le altre sono rimandabili e si possono fare a orari prestabiliti, ma bebe ha bisogno sempre..

dentromeashita 08-09-2014 19:20

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
a 14,per problemi a stare in classe,già in prima superiore,da gennaio ad agosto,...poi ho valutato che il lavoro poteva anche aspettarsene,e l'ho rivisto a 19

milton erickson 08-09-2014 19:20

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Ho iniziato tardi a lavorare causa perdita di tempo negli studi, bassa autostima, e paura del giudizio altrui... Al liceo e università tanto per fare un esempio c'era gente che faceva i classici lavoretti estivi (cameriere, raccolta frutta e vendemmia nei campi, ecc.)..io non ci ho mai provato perchè mi immaginavo che se l'avessi fatto sarei stato insultato e licenziato per scarso rendimento dopo due giorni..

Di conseguenza:

Il primo lavoro retribuito l'ho fatto verso i 25 anni...ma non è stato un gran successo...avevo abbandonato gli studi e cercavo un esperienza lavorativa che mi sbloccasse..così è stato ma ho anche capito che i lavori troppo "pratici" (dove conta efficienza, rapidità, precisione, ecc.) non fanno per me.

Così ho ripreso a studiare e mi sono laureato dopo i 30 anni. Ho iniziato subito dopo a lavorare, guadagnando comunque molto poco. Solo da circa 5-6 anni ho un lavoro un po' più stabile e con una paga decente

liuk76 09-09-2014 01:54

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Lidia (Messaggio 1359479)
:(

Temo che tu abbia interpretato male quella frase ed io l'ho scritta altrettanto male.
Intendo semplicemente dire che è disumanizzante un lavoro dove l'individuo vive la giornata lavorando, tornando a casa, mangiando, facendo i mesteri, dormendo e riprendendo lo stesso giorno la stessa vita vuota (per me).

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1359083)
beh magari tra i tuoi colleghi dato che iniziate a lavorare alle 10 non è la normalità, ma per chi fa orario da ufficio standard ( e la normalità non è entrare a lavoro alle 10 :mrgreen: ) e alle 7 si sveglia, è alquanto normale alle 11 andarsene a dormire.

L'orario di entrata è completamente ininfluente, mi sembra ovvio.
Posso entrare alle 9 (che è orario normale da ufficio), uscirei alle 18 anziché alle 19 e tutto si anticiperebbe di un'ora ma le durate rimarrebbero inalterate.

Da me l'orario di entrata poi è tollerato dall'alba (per dire, visto che non esiste un orario minimo) fino alle 10. L'ora di uscita ci si aspetta che sia adeguata all'entrata.
La pausa pranzo si può fare quando si vuole e può durare da un minimo di 15 minuti a un'ora e mezzo.

Io scelgo l'ora limite, altri scelgono di entrare alle 9.30, altri alle 9, qualcuno alle 8.

Poi, non c'è nemmeno rigidità riguardo alle ore lavorate: ci sono giornate in cui lavoro 7h 30m, altre in cui lavoro 7h e qualcuna anche da 6h - 6h 30m.
Cerco sempre nel corso dell'anno di recuperare il 100% di mie riduzioni discrezionali d'orario fermandomi di più, spesso polverizzandole in 5-10 minuti in più al giorno oppure, acconsentendo di fare straordinario.
Scrivo acconsentendo perché non venendo pagato, né portato a recupero dagli altri, mi rifiuto di farlo imposto e lo lascio sempre a mia discrezione.

Quote:

Poi magari la movida milanese prevede che tutti vanno a letto all'1 infrasettimanalmente
Tralasciando la battuta idiota, è la voglia di fare qualcosa nella serata che spinge ad andare a letto ad un orario utile per spendere bene la stessa anziché fare la vita del "poverino" che vive solo per lavorare e va a letto con le galline.

Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 1359081)
cioe' ma tu alle 1.59 decidi di andare a dormire e alle 2 sei gia' addormentato?

No. Alle 2 (e spesso sono le 2.10 - 2.20) spengo tutto e mi metto a letto.
Poi, dipende se dormo da solo o in piacevole compagnia ;)
Da solo, posso anche impiegare 30 - 45 minuti per addormentarmi.
Se sono in compagnia e magari con questa compagnia ho avuto un rapporto sessuale poco prima, solitamente mi addormento in 10 - 15 minuti :)

Purtroppo per me, sono più le volte che dormo da solo di quelle che dormo in compagnia.

C'è anche da dire che medio sulla sveglia: talvolta anziché alle 8.30 mi sveglio alle 9.00 oppure, in casi estremi, alle 9.10

Qwerty 09-09-2014 09:31

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1359488)

No. Alle 2 (e spesso sono le 2.10 - 2.20) spengo tutto e mi metto a letto.
Poi, dipende se dormo da solo o in piacevole compagnia ;)
Da solo, posso anche impiegare 30 - 45 minuti per addormentarmi.
Se sono in compagnia e magari con questa compagnia ho avuto un rapporto sessuale poco prima, solitamente mi addormento in 10 - 15 minuti :)

Purtroppo per me, sono più le volte che dormo da solo di quelle che dormo in compagnia.

C'è anche da dire che medio sulla sveglia: talvolta anziché alle 8.30 mi sveglio alle 9.00 oppure, in casi estremi, alle 9.10

beh quindi se ti addormenti verso le 3 e hai sveglia ale 8.30 dormi 5 ore e mezzo.. ma non avevi detto che per sonno ce da togliere 8 ore?

zoe666 09-09-2014 09:47

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1359488)


L'orario di entrata è completamente ininfluente, mi sembra ovvio... ( segue pippotto ininfluente e ridondante :mrgreen: )

non c'è bisogno che ogni volta specifichi come ti gestisci le ore in ogni secondo della tua giornata.
Tu hai detto che non è la norma andare a letto tra le 9,30 e le 11. Io ti ho risposto che non è normale andarci per chi entra a lavoro alle 10. ( orario non standard allo stesso modo di come per te non è standard l'orario di andata a dormire dei poveri cristi che non possono permetterti di entrare a lavoro alle 10 e quindi poter fare più tardi la sera ). Dire che comunque entri dopo per uscire dopo ( facendo a volte 6 ore e mezza e avolte rendendo al minimo sindacale perchè sei stanco dalla sera prima, mamma, un lavoraccio proprio, grazie che poi sei vispo per fare le due :mrgreen: ) non ha senso perchè si parlava appunto dell'orario di andata a dormire, che c'entra con l'orario in cui ci si può svegliare.




Quote:

Tralasciando la battuta idiota,
il senso dell'umorismo ( fortunatamente ) è diverso da persona a persona. Ennesima caduta di stile a definire idiota qualcosa che non fa ridere TE:mrgreen:

Quote:

è la voglia di fare qualcosa nella serata che spinge ad andare a letto ad un orario utile per spendere bene la stessa anziché fare la vita del "poverino" che vive solo per lavorare e va a letto con le galline.
giuro, vorrei vederti ad avere un lavoro in cui devi entrare alle 8, farti otto ore sudando e impegnandoti ( magari spezzato, pure non vicino a casa ), gestirti una casa e ogni incombenza senza fare affidamento sui tuoi, e vedere se mantiene ancora questa tracotanza da "io mi vivo la vita voi poverini andate a letto alle 10".

liuk76 09-09-2014 10:02

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1359508)
Tu hai detto che non è la norma andare a letto tra le 9,30 e le 11. Io ti ho risposto che non è normale andarci per chi entra a lavoro alle 10.

Ho amici che entrano alle 9 e vanno a letto all'una. Come la mettiamo?

Quote:

giuro, vorrei vederti ad avere...
Per l'amore proprio che ho non accadrebbe perché sarebbe, per me, una vita miserabile

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone

zoe666 09-09-2014 10:09

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1359516)
Ho amici che entrano alle 9 e vanno a letto all'una. Come la mettiamo?

che è lo stesso che entrare alle 10 e andare a dormire alle due eh.


Quote:

Per l'amore proprio che ho non accadrebbe perché sarebbe, per me, una vita miserabile
non accade solo perchè hai dei genitori che tollerano di tenerti a casa senza limite di tempo e di età e ti elargiscono pasti caldi e pulizia della casa. E perchè sei stato fortunato a trovare un lavoro dove hai libertà di entrata, di uscita, dove puoi lavorare rendendo il minimo o cazzeggiando e lavorando pure 6 ore se capita senza che nessuno ti rompa il cazzo.
Non è la norma ma tu non ci arrivi proprio e manchi di empatia, dando dei "Poveretti senza amor proprio" indiscriminatamente a chiunque non abbia le tue "fortune".
Ti piace vincere facile, ribadisco.

liuk76 09-09-2014 10:20

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1359523)
che è lo stesso che entrare alle 10 e andare a dormire alle due eh.
....
puoi lavorare rendendo il minimo o cazzeggiando e lavorando pure 6 ore se capita senza che nessuno ti rompa il cazzo.

Dopo questo messaggio non intendo più proseguire l'OT.
Dico solo che il mio rendimento, le mie capacità e i risultati non sono oggetto di lamentele ma, anzi, di soddisfazione, a prescindere dalle ore lavorate.
Vedo che si è arrivati a fare illazioni per l'ennesima volta.

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone

zoe666 09-09-2014 10:27

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1359530)
Dopo questo messaggio non intendo più proseguire l'OT.
Dico solo che il mio rendimento, le mie capacità e i risultati non sono oggetto di lamentele ma, anzi, di soddisfazione, a prescindere dalle ore lavorate.
Vedo che si è arrivati a fare illazioni per l'ennesima volta.

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone

Illazioni?
ma poco sopra hai detto con precisione millimetrica quante ore lavori, di quanto è la tua pausa pranzo, che se sei stanco rendi il minimo sindacale.
In altre discussioni hai più volte affermato che se non ti danno nulla da fare tu non fai nulla e che cazzeggi liberamente senza problemi.
Davvero, evita di esternare ogni piccolo e insignificante dettaglio della tua vita se poi ti da fastidio che ti venga evidenziato. E si, esci dal topic appena risulta evidente che stai cagando fuori dal vaso, millantando illazioni contro di te.
Illazioni :mrgreen:
http://www.reactiongifs.com/r/bml.gif

kasper-me 09-09-2014 11:26

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Per quanto mi riguarda....ho cominciato a 17 anni d'estate per pagarli le ferie.....poi dopo diplomato..... a 18...



Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1358340)
Infatti non capisco nemmeno come vivano felici coloro che lavorano 8-10 ore, spendono 2-4 ore per lo stretto necessario (commissioni, mestieri, ecc.) e poi il resto lo spendono a dormire per un'altra schiavizzante giornata di lavoro.
Ma è vita?

Driiiiiiiin é la sveglia :D:D

Così vive l'80% delle persone; che lavora.....
....il resto é aria fritta ;)

Ansiaboy 09-09-2014 12:10

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1359530)
Dopo questo messaggio non intendo più proseguire l'OT.
Dico solo che il mio rendimento, le mie capacità e i risultati non sono oggetto di lamentele ma, anzi, di soddisfazione, a prescindere dalle ore lavorate.
Vedo che si è arrivati a fare illazioni per l'ennesima volta.

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone

guarda il punto non è se sei o no capace di rendere nel tuo lavoro ma che non tutti hanno le tue fortune

zoe666 09-09-2014 12:40

Re: a che età avete iniziato a lavorare o comunque a percepire un "salario"?
 
Quote:

Originariamente inviata da kasper-me (Messaggio 1359576)

Driiiiiiiin é la sveglia :D:D

Così vive l'80% delle persone; che lavora.....
....il resto é aria fritta ;)

Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1359596)
guarda il punto non è se sei o no capace di rendere nel tuo lavoro ma che non tutti hanno le tue fortune

il problema infatti è che non può dare dei poverini a chi non ha la fortuna che ha lui. E no, non è normale dire :"e vabbè l'avete voluto voi, potevate starvene coi genitori fino a 50 anni o emigrare o stare a casa da disoccupati in attesa di un lavoro migliore ( o aprirvi partita iva! avevo dimenticato sta chicca! )". Perchè quello che va bene per lui non è detto debba andar bene, o essere fattibile, per il mondo intero.
E' proprio l'immedesimazione verso gli altri che manca.


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