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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Su questo forum è capitato più volte di proclami di suicidio, alcune volte per motivazioni a dir poco "ridicole" ma, bisogna saper discernere e leggere attentamente la motivazione prima di rispondere...
A me, quello che preme sapere e come sta l'utente del topic, di tutto il resto... |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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http://www.fobiasociale.com/e-sempre-peggio-verso-la-fine-26938/ |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
fa veramente male leggere queste cose, poi oggi pomeriggio che sono già giù di mio, ancora peggio :(
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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http://economia.panorama.it/lavoro/d...e-2013-regione |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
LUPO.....io da tantissimi anni non sopporto più la mia vita....ho troppi problemi mentali e fisici....ma non voglio ugualmente che una persona, un essere umano la faccia finita così....mi auguro che tu abbia cambiato idea...e che qualcuno si sia accorto dell'aggravarsi del tuo disagio in questo periodo....e ti stia accanto....mi auguro anche di poter leggere almeno di nuovo una tua riga....
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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tante statiche,tante discussioni,ma 2 parole di aiuto zero,o una pacca sulla spalla virtuale...boh....io non vi capisco....non vi passa mai per la testa che alle persone basta una parola con un minimo di sostegno morale,una mano virtuale per rialzarsi....non è che voglia fare il prete,...non vi capisco proprio...sarà perchè sono emotivamente vicino e so cosa vuol dire pensarci continuamente,evidentemente a voi non è mai passato per la testa e non potete capirlo..:nonso: |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Se si tratta di un grido d'aiuto, di un messaggio in bottiglia, è manifesto che lo scopo di tale lascio sia il raccoglimento con la speranza disperata e implorante di ausilio da parte di chiunque se ne imbatta, non si spiegherebbe altrimenti. Quote:
Come scritto sopra, trattandosi d'un grido d'aiuto si suppone abbia un fine. Quote:
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Lupo ti consiglio di tornare dai tuoi genitori, non possono rifiutarsi di aiutare il proprio figlio in un momento di bisogno affettivo e materiale come questo. In secondo luogo mi piacerebbe che tu postassi ancora nel forum dacché non potrà che farti bene percepire la solidarietà degli utenti. Mi dispiace infine aver invaso la tua privatezza ma, non avendo mai assistito all'annuncio di un premeditato suicidio né alla scomparsa dell'autore che ne smentisse le intenzioni, sono stato costretto a segnalare il tuo caso alla polizia postale. |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
lupo dacci un segnale, ti siamo tutti vicini
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
il fatto che non posti piu.... non mi piace come cosa......
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Ho ritenuto fosse la cosa giusta da fare. |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
In ogni modo, anche Lino57 ha ragione nel dubitare, considerando che è un utente che aveva già espresso 2 anni fa volontà suicide... su questo forum ne ho letti di topic sui generis... e alle volte, mi hanno anche fatto girare le eliche per le motivazioni ridicole...
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Al momento del post ero deciso ad agire, ma il giorno dopo non ho trovato il coraggio e poi la situazione e' cambiata.
Scrivo, ergo vivo. E' stata una leggerezza aprire questo post e mi scuso per aver agito cosi' (con leggerezza, appunto), non pensando alle conseguenze morali, pratiche ecc... Non frequento molto il forum, ma mi era sembrato l'unico posto dove il mio dolore potesse quantomeno essere completamente compreso. Penso che sia effettivamente cosi', che molti possano capire davvero cosa significhi arrivare a pensare di farla finita. Ringrazio tutti quelli che hanno tentato di contattarmi e che mi hanno cercato di darmi conforto. Non e' vero che non serve a niente mandare messaggi di supporto o conforto. Secondo me, di certo conviene di piu' mandarli che astenersi. A loro modo sono stati utili anche i post meno empatici, che mi hanno inizialmente fatto arrabbiare e che poi invece, trovandomi a sforzare le meningi per trovare una risposta adeguata, mi son reso conto mi abbiano paradossalmente "tenuto sveglio". Buonanotte |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Buonanotte lupo.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Lo vedi lupo che c'è sempre qualcuno ? Anche alle 2 e mezza del mattino ora UK o alle 3 e mezza italiane ? Forza !!!
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Secondo me sei contro il suicidio perche' e' un pensiero al quale vorresti tanto abbandonarti, ma sei troppo duro con te stesso per permettertelo. Quote:
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
è passata la tempesta....:bene:
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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:applauso: |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
mi fa piacere che tu ci abbia ripensato , sù coraggio
sono pensieri ceh abbiamo a vuto in tanti qua dentro ma siamo ancora qua http://upload.wikimedia.org/wikipedi...isolamento.jpg |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
bene, e ora, comprati un bel paio di guantoni da pugile e riempi di cazzottoni quel che ti circonda
metaforicamente eh :bene: |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Cavolo !!!
:) Almeno oggi una buona notizia...! Bentornato, e sono contenta di leggere anche che i messaggi che ti abbiamo scritto in qualche modo son serviti. Mi fai sentire utile a qualcosa, roba rara di questi tempi. Grazie... PS: Quote:
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
domani il sole splende di nuovo alto e ci dà energia per muoverci e reagire.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
:)
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
ah bene, son contento per lupo:applauso:, ma per pura curiosità, perchè scrivi alle 3 passate di notte? :interrogativo: magari non hai tempo di giorno http://psyco.forumfree.org/html/emot...O%20giveup.gif ma è un peccato, perchè di giorno o sera si ha più tempo per interagire, secondo me in piena notte è più facile avere brutte sensazioni davanti ad un pc, perchè c'è solitudine pure sul web
pure gli altri nottambuli del forum dovrebbero cercare di regolare gli orari, l'ho già scritto mille volte eh, sembra una stupidata ma vedrete che qualche beneficio c'è http://psyco.forumfree.org/html/emot...SICO%20lui.gif |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Procastino sempre di piu' la fine della giornata, perche' e' proprio l'inizio di quella successiva che mi spezza. Di solito finisce che vado regoarmente a letto alle 6 e cerco di dormire il piu' possibile, almeno fino all 16. Cosi' il giorno e' ormai finito, arriva poi la cena, il buio e torniamo daccapo. E non e' che faccia granche durante la mia giornata... Divano, pc, letto, divano. |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
..mannaggia...innanzitutto son felice di rileggerti eh :applauso:....e volevo aggiungere che io ho le tue stesse sensazioni...di notte son qui che giro come un pazzo alla ricerca di non so nemmen io cosa sul web...tanto non ho un futuro.....e manco un passato :testata:....e non voglio andare a dormire...non voglio pensare....non voglio che sia già domani.....cerco paradossalmente come dici tu di illudermi di poter ritardare il domani...dato che già l'oggi è semrpe fin troppo pesante.....che casino nella mia testa...:pensando:
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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non è che ora le cose siano molto meglio , vado a letto alle 3 ma mi sveglio alle 7-7,30 , io sto al Pc parecchie ore al giorno , facendo finta di 'fare qualcosa di interessante' |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Ma che lavoro facevi ?
Ti piaceva, ti dava qualcosa ? Riuscivi ad appassionartici un po' o era solo un peso x te ? E oggi te la sentiresti di gestire un lavoro o pensi che non saresti piu' in grado ? |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
ciao spulciando per curiosità il sito mi sono imbattuto nel titolo di questo post, il primo che mi era capitato sott'occhio e leggendo lo sfogo di lupo ho deciso di iscrivermi per commentarlo quantunque non soffra più di depressione
non ho la presunzione di poterti aiutare, posso solo indicarti i tratti salienti che hanno contraddistinto la mia esperienza, chissà magari ti torna utile l'approccio che ho usato io premessa: ho sofferto di depressione perché non riuscivo a dare un senso alla vita in generale perché qualunque attività svolgessi, qualunque risultato conseguissi era pervaso dalla consapevolezza dell'inutilità dei miei obiettivi a lungo termine, si ok lavoro amore amici soddisfazioni, tutto qui? tutto ciò non avrebbe mai potuto riempire un vuoto che potevo invece, come avrei scoperto dopo, riempire dall'interno facciamo così, ti racconto la cosa a partire dalla fine (con la mia soluzione) come nei film moderni e poi risalire a ciò che mi ha permesso di risolvere il tutto definitivamente ribadisco, non credere a niente di ciò che ti dirò perché ha funzionato per me, funzionerà anche per te ma non voglio che tu mi creda a occhi chiusi, al limite sperimenta e controlla la soluzione alla mia depressione è stata questa: muovendo dalla consapevolezza che la vita è controintuitiva all'inverosimile, illogica ed irrazionale ho scelto di seguire una strategia che, almeno io e non so voi, non fosse del tutto comune: ho debellato l'espressione "combattere la depressione" qui è la chiave ed il paradosso, "combattendola" la rafforzi, le dai energia, la crei, la consideri, le fai il pieno di carburante, la nutri ne sono uscito per mezzo dei libri, avevo fame di conoscenza, ti assicuro che se comprendi il giochino stenterai a credere di come potessi esserci cascato quando entri nella tua camera la sera e c'è il buio, come ti comporti? dov'è la tua focalizzazione? su cosa ti concentri? opzione A: combatti il buio, cerchi di toglierlo, ti focalizzi sul buio e sul perché non se ne va, tu vuoi qualcos'altro eppure il buio resta opzione B: qualcosa di più interessante, focalizzi il tuo pensiero sulla soluzione, sull'azionare l'interruttore e accendere la luce ora, sappi che la vita è fatta di un eterno presente, istante dopo istante il problema è che non viviamo mai l'istante all'interno del quale è tecnicamente impossibile la sofferenza, non è un'opinione mia, ribadisco è tecnicamente impossibile la sofferenza il guaio è che 24 h al giorno siamo immersi nella mente, un fiume che scorre impetuosamente da passato al futuro e dal futuro al passato ed è normale che ci si deprima perché la vita è solo istante dopo istante nella presenza consapevole come magistralmente spiegato da eckhart tolle nel libro "il potere di adesso" che ti invito a leggere non meno di 25 /30 volte per far si che le idee penetrino nella carne sappi che la depressione è un'emozione con la quale sei identificato, ed un'emozione non è mai influenzabile dall'esterno, può cambiare la forma ma non la sostanza ad es. se credi che dei soldi possano risolvere la situazione finanziaria, degli amici possano risolvere la solitudine o un'amore possa "farti star meglio" allora vuol dire che confondi causa ed effetto sto bene con me stesso e quindi agisco di conseguenza e quindi ottengo la situazione materiale desiderata invece, purtroppo siamo portati a credere che: quando migliorerà la situazione materiale allora potremo essere felici ma non funziona ed è giusto che non funzioni così ho imparato a vivere istante dopo istante, mi godo praticamente ogni istante della mia vita anche il vedere la tazza di caffe fumante al mattino, quell'istante per me è tutto, sono contento perché ho le braccia, si perché posso fare mille cose e prima lo davo per scontato, perché aspettare un incidente per notare la fortuna che ora abbiamo e non vediamo? paradossalmente, quando la natura vede che ci godiamo quello che già abbiamo allora sarà ben contenta di darci di più fin quando non apprezzeremo quello che abbiamo già, la natura ci dirà "mmm forse è meglio inizi a godere di quello che già possiedi altrimenti perché darti di più?" mi sembra fili liscio e quando la natura lo faceva con me, a posteriori dico che faceva bene purtroppo spesso la vita usa metodi poco ortodossi per dimostrarci il suo amore, ed in questo mi ha fatto crescere poi ho letto altri libri che sono stati determinanti nel farmi capire che la depressione è un'emozione con la quale mi identifico ma che non sono io, l'emozione è solo un rivestimento così come i pensieri della mente, quando viviamo da presenti e siamo consapevoli né emozioni né mente possono danneggiarci, è tecnicamente impossibile per loro se siamo presenti, se siamo consapevoli, non possono invadere il nostro terreno vorrei dirti altre mille cose ma troveresti descrizioni molto più esaurienti se potessi consigliarti i libri che io ho letto, non so se posso farlo perché potrebbe essere considerata pubblicità se il moderatore lo consente posso elencare tutti gli altri testi un'ultima cosa: quando affermo di non combattere non mi riferisco al fatto di ignorare ma nell'essere presente, ok sono consapevole di questa emozione dentro di me, non la combatto, non la rifiuto, non rifiuto il dolore, resto presente e consapevole e accolgo la depressione come parte di me nel momento in cui l'accetto e l'accolgo dopo un po' mi disidentifico da essa con la massima naturalezza finché la detesterai e dirai "non la sopporto, non la sopporto!" diventa più forte l'unico grande consiglio è studiare questi libri, eckhart tolle in primis, perché alla nascita il manuale di istruzioni non ci viene dato e quindi l'unica alternativa è costruircelo noi pezzo per pezzo, giorno per giorno, godendoci istante dopo istante la costruzione con affetto ti abbraccio michael j |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Quando non so che pesci pigliare, mi domando cosa la mia natura mi chiede di fare. E a posteriori scopro sempre che la risposta faceva davvero per me. Complimenti per il tuo percorso...e anche per il gesto che hai fatto per Lupo. PS: Benvenuto! Anche se spero tu non sia venuto per restare, potresti anche andartene non prima di aver scritto il tuo 100° commento ! :) |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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ti assicuro che non ho fatto niente in confronto alla fortuna di aver conosciuto certi libri, non capisco perché a scuola non ci venga insegnato a non essere sopraffatti dalle emozioni eppure è la materia più importante che ci possa capitare di approfondire |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Mi ci ero appassionato e come tutti i lavori a volte era anche un peso. Ma ha seguito l'iter di tutti i precedenti lavori da piu' di 15 anni a questa parte. Primi 6 mesi: vado come un treno 6-12 mesi: comincia sempre piu' a diventare un peso, anche se mi appassiona, inizio a perdere di vista gli obbiettivi e faccio cose non proprio "furbe" (tipo impuntarmi su alcune questioni con i capi) 12-24 mesi: comincio a fare assenze perche' la mattina spesso non riesco ad alzarmi dal letto e ho perdo piano piano la motivazione. Arrivo a fare una media di 5 gg lavorativi di assenza al mese, al che i titolari prima sopportano, poi giustamente cominciano ad accusare. Io potrei resistere, la malattia e' un diritto, ma la situazione sul lavoro diventa (per me) pesante e dopo un po do' le dimissioni. Attualmente non sono in grado di gestir una cippa, passatemi il termine. |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Ho sconfitto gli attacchi di panico seguendo i consigli di uno psicologo che all'inizio considerai completamente incompetente: "quando ti arriva l'ansia, lasciala lavorare, lascia che faccia il suo corso, non contrastarla". Mi parve assurdo, ma aveva ragione. Per cui i (per me) nuovi approcci mi interessano sempre. Penso che se citi titolo e autore dei libri nessuno abbia da ridire (a meno che tu non sia l'editore o abbia di che guadagnarci con le loro vendite). |
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