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Angus 11-05-2014 20:35

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1287566)
[...] ogni lavoro è dignitoso, dall'imprenditore milionario, allo spazzino, all'agricoltore.

No :male:
E' un luogo comune privo di senso: la maggior parte dei lavori, oggi, non hanno nulla di dignitoso. Quello che scrivi dei lavori, vale per i lavoratori.

Altamekz 11-05-2014 20:41

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Sentendo i morsi della fame? :pensando:

Come potresti mai pensare di fare una cosa faticosa quando non ne hai bisogno? Inutile che ti dica di andare a vedere chi sta peggio di te, loro sono loro e fortunatamente tu sei tu, forse l'unica è aspirare a realizzarti in qualcosa nella vita...ma qui si ritorna al problema di fondo.

Wasted Life 11-05-2014 20:59

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Purtroppo sono costretto a farlo.

cancellato13317 11-05-2014 20:59

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287399)
Come risolvere?

Non ho alternative.

Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287399)
Come convertire il cervello?

Necessità fa virtù.

Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287399)
Come vedere il lavoro in maniera diversa?

Cercare di trovare un lavoro che ti piace.

The_Sleeper 11-05-2014 22:19

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stefania90 (Messaggio 1287403)
Trovando qualcosa che ti piace, semplice. Anche a me repelle lidea di dover fare a vita un lavoro che odio.

^

Ora come ora la mia più grande preoccupazione e fonte di malessere è proprio il pensiero di potermi ritrovare costretto in una situazione equivalente alla schiavitù per poter campare. Anche uno dei motivi per cui sono molto restio all'idea di avere figli nel caso dovessi condividere la mia vita con una persona.

~~~ 11-05-2014 22:25

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287587)
Io lascerei che la natura faccia il suo corso.
Lascerei la persona senza denaro e con il minimo di cibo ed acqua per il metabolismo basale.

Quando l'aereo di rugbisti di schiantò sulle Ande, i sopravvissuti si suddivisero i lavori. Fra di loro c'era un ragazzo, Bobby François, che non aveva voglia di fare un cazzo.

I compagni gli han detto tipo wei ma sei pirla? Datti da fare, noi siam qui che stacchiamo carne dai cadaveri a tutto spiano, raccogliamo l'acqua, teniamo pulito, facciamo cose, ma datti una sveglia.
E lui niente, proprio non c'era verso de.

A una certa i compagni si sono scocciati e ci hanno detto ok basta, da oggi non hai più diritto alla tua razione di cibo, baci.

E Bobby ci fa Avete ragione ragazzi, è come dite voi, non me la merito, è giusto che io muoia di fame.

In realtà non era loro intenzione affamarlo, speravano che reagisse, ma nulla.
Quindi hanno ricominciato a dargli la sua razione di cibo.




Bobby è uno dei sopravvissuti comunc, ora sarà vecchio e grasso. Non è la morale della favola, volevo solo dire come andava a finire


Liuk, comunque basta leggere il tuo post per capire come mai tu hai un lavoro e io no : )


Edit: Quindi praticamente ci si dovrebbe muovere (=lavorare) solo per paura o per disperazione, o per sfuggire alla tortura/punizione.

liuk76 11-05-2014 22:31

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287723)
In realtà non era loro intenzione affamarlo, speravano che reagisse, ma nulla.
Quindi hanno ricominciato a dargli la sua razione di cibo.

Ha trovato dei compagni altruisti ed è una situazione estrema :)
Io sono dannatamente egoista e penso che il povero Bobby con me sarebbe morto di fame se non addirittura l'avrei visto con gli occhi di altra carne da mangiare.

Quote:

Liuk, comunque basta leggere il tuo post per capire come mai tu hai un lavoro e io no : )
Il perché sarebbe...? :)

tersite 12-05-2014 08:03

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1287613)
No :male:
E' un luogo comune privo di senso: la maggior parte dei lavori, oggi, non hanno nulla di dignitoso. Quello che scrivi dei lavori, vale per i lavoratori.

perchè pensi che ieri fosse diverso ? Hai mai sentito parlare di alienazione alal catena di montaggio ? Di quanti minuti aveva un opeaio Fiat per fare pipì negli anni '70 ?
E questi erano quelli fortunati che avevano lasciato la campagna dove zappavano la terra per due lire per andare a Torino o Mellano in una grande città ...
Oggi ci sono i robots e molto lavoro manuale è svolta dalle macchine, almeno credo perchè io in frabrica (sic!) non ci sono mai entrato :mrgreen:

zoe666 12-05-2014 08:03

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287723)


Liuk, comunque basta leggere il tuo post per capire come mai tu hai un lavoro e io no : )


Edit: Quindi praticamente ci si dovrebbe muovere (=lavorare) solo per paura o per disperazione, o per sfuggire alla tortura/punizione.

Io trovo scandaloso leggere che si dovrebbe dare il minimo indispensabile a un figlio che non lavora, o ancora limitare i diritti a chi lavora in nero.
Non tutti sono fortunati, c'è anche chi deve accettare di lavorare in nero perchè è sempre meglio che nulla. Cioè cornuti e pure mazziati, non solo lavorando in nero non si ha alcun diritto, ma togliamo pure altri diritti:mrgreen:
Discorsi di chi ha vitto e alloggio a 40anni a casa dai genitori, oltretutto.

C'ho un'amica che lavora a nero da un anno e il datore di lavoro ancora non le fa un contratto. Ma si, dovrebbe andare via, giusto? e come se lo paga l'affitto e il cibo?
discorsi troppo comodi a mio parere. Troppo comodi se si fanno al calduccio di una casa che non si paga.

tersite 12-05-2014 08:06

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
io trovo più scandaloso non fare nulla e non provare a fare nulla
e parlo d a ex-giovane che si è fatto mantenere :(

Mirrorpriors 12-05-2014 09:22

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1287550)
imparate il trading online , si può vivere tradando azioni, futures , bond
però ci vuole parecchio studio e passare la giornata davanti al monitor
leggere molto , informarsi e nervi d'acciaio


Io avrei voluto farlo. Era un'idea che mi era balenata proprio dopo aver deciso di mandare tutto a puttane. Ma senza sapere dove muovermi non faccio nulla.
Quindi è rimasta un'idea.
Magari fosse stata una valida alternativa. Magari...

varykino 12-05-2014 09:59

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
per quanto mi riguarda il lavoro in se nn mi repelle , è il cercare lavoro la cosa che mi repelle , i colloqui poi sono la sagra della menzogna , bisogna convincere il tizio che nn sei li per i soldi ma perchè sei spinto da una forza divina altruista verso quella azienda o società e che ami cosi tanto stare in mezzo alla gente che allestiresti un ostello li al lavoro se fosse possibile :sisi: . nn sopporto questa cosa , il fatto di mentire spudoratamente a te stesso e agli altri e il fatto di dover conquistare un lavoro , cosa che invece secondo me spetterebbe a tutti di diritto.

Iacopo 12-05-2014 10:31

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Sta storia del lavoro mi avrebbe anche rotto gli zebedei. Lavoro, lavoro, lavoro. Solo sentire 'sta parola mette un'ansia assurda.
Non c'è un modo di essere "produttivi" senza duemila obblighi?

Random, non prendetemi sul serio

utopia? 12-05-2014 11:08

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
il concetto di "lavoro" m'ha rotto
il lavoro debilita l'uomo, ogni giorno ne sono più convinto

sento dire ogni giorno "se speri di trovare un lavoro che ti piace significa che non hai voglia di lavorare, devi lavorare facendo quel che trovi, non devi inseguire i tuoi sogni ma adattarti alla prima cosa che trovi"
"guarda, io mi spacco la schiena ogni giorno per questo lavoro che non mi piace, è brutto ma devi sottostare"

NO:male:
"imbecille, non hai capito nulla della vita, non andrai da nessuna parte"


wow, che modo saggio di spendere (sprecare!) la propria vita:nonso:

Blur 12-05-2014 11:13

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tizio (Messaggio 1287859)
wow, che modo saggio di spendere (sprecare!) la propria vita:nonso:

se hai una famiglia che ti mantiene buon per te....ma se non ce l'avessi che fai? e quando non ci sarà? muori di fame?

zoe666 12-05-2014 11:16

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
E' che la società inculca nelle persone l'idea che si deve vivere per lavorare.
Che chi non lavora è un fallito, che bisogna passar 8 ore della propria vita a far qualcosa che di solito non piace manco, contando magari il tempo che ci mettiamo per arrivarci diventano 9 se va bene.
E il lavoro a nero, e il lavoro regolare.
Io non ho problemi a dire che se mi offrissero un lavor a nero di 1200 euro e un contratto determinato a 900, sceglierei il primo.
Bisogna lavorare per rendersi utili alla società, per avere il proprio posto nel mondo? ma chi è che inculca questi concetti?
Vivere per un posto fisso, per avere i contributi. Per avere la pensione. Molto probabilmente non avremo pensione noi.
E' proprio stupido il concetto di pensione. Che ognuno fosse libero di crearsi la propria pensione in base a quel che desidera. Guadagno 1000, mi metto da parte 50 euro al mese per il futuro.
Non che l'imps mi depreda di 150 euro ogni mese e manco son soldi per me, ma vanno a pagare le pensioni di ora.
E' tutto sbagliato.

Blur 12-05-2014 11:23

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287862)
.
E' proprio stupido il concetto di pensione. Che ognuno fosse libero di crearsi la propria pensione in base a quel che desidera. Guadagno 1000, mi metto da parte 50 euro al mese per il futuro.

che in italia tutti i soldi delle tasse che paghiamo vadano buttati non lo mette in dubbio nessuno. Ma il concetto di pensione è fondamentale, anzi per fortuna esiste. Conoscendo la mentalità umana, se ognuno avesse la possibilità di scegliere quanti soldi mettere da parte per la vecchiaia...beh la maggior parte non metterebbe via niente...poi ci troveremo con la maggior parte di 60,70,80enni che protestano perche stanno per morire di fame... E in quel caso che faresti? li lasci morire? dai non se ne verrebbe piu fuori proprio

zoe666 12-05-2014 11:26

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287864)
che in italia tutti i soldi delle tasse che paghiamo vadano buttati non lo mette in dubbio nessuno. Ma il concetto di pensione è fondamentale, anzi per fortuna esiste. Conoscendo la mentalità umana, se ognuno avesse la possibilità di scegliere quanti soldi mettere da parte per la vecchiaia...beh la maggior parte non metterebbe via niente...poi ci troveremo con la maggior parte di 60,70,80enni che protestano perche stanno per morire di fame... E in quel caso che faresti? li lasci morire? dai non se ne verrebbe piu fuori proprio

protestano pure ora, se fai caso ai tanti casi di vecchi che rovistano nella spazzatura, rubano il pane al supermercato. Chi prende una pensione minima, e magari non ha una casa di proprietà, fa comunque la fame.
C'è comunque disparità tra chi va in pensione a 50 anni con tremila euro e chi arranca sino ai 67 ed avrà 800 euro.
Converrebbe educar la gente a non far affidamento sulla pensione, ma alla fine son discorsi utopici.

Blur 12-05-2014 11:36

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287868)
protestano pure ora, se fai caso ai tanti casi di vecchi che rovistano nella spazzatura, rubano il pane al supermercato. Chi prende una pensione minima, e magari non ha una casa di proprietà, fa comunque la fame.
C'è comunque disparità tra chi va in pensione a 50 anni con tremila euro e chi arranca sino ai 67 ed avrà 800 euro.
Converrebbe educar la gente a non far affidamento sulla pensione, ma alla fine son discorsi utopici.

eh ma infatti...se non ci fosse il sistema pensionistico tu troveresti molti ma molti piu anziani a rovistare nei cassonetti...
Quindi concettualmente è molto importante. Poi in italia si è utilizzato per decenni il metodo retributivo al posto di quello contributivo. E' veramente un'assurdità che a me fa molto incazzare, rodere proprio. Per colpa di questo ora le nostre pensioni, già piu basse perche calcolate con il metodo contributivo, saranno ancora piu basse perche a forza di spendere e spandere bisogna tirare la cinghia. Con il metodo retributivo la pensione veniva calcolata solo in base agli ultimi 2 anni (mi pare) della retribuzione. Quindi se per una vita non hai fatto un cazzo o hai lavorato in nero e negli ultimi due anni per assurdo hai guadagnato 10mila euro al mese avrai una pensioni di parecchie migliaia di euro. E' giusto? ed è giusto che i miei genitori abbiano una pensione molto piu alta della mia a parità di contributi?

liuk76 12-05-2014 11:49

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287862)
Io non ho problemi a dire che se mi offrissero un lavor a nero di 1200 euro e un contratto determinato a 900, sceglierei il primo.

Io non ho problemi a definire una persona del genere disonesta e di basso valore.

Quote:

Bisogna lavorare per rendersi utili alla società, per avere il proprio posto nel mondo? ma chi è che inculca questi concetti?
Se uno non accetta le regole della società non ha alcun diritto di usufruirne dei servizi che questa offre. Che viva in un eremo.

Quote:

E' proprio stupido il concetto di pensione.
E' più stupido ritenerla ridondante.

Quote:

Non che l'imps mi depreda di 150 euro ogni mese e manco son soldi per me, ma vanno a pagare le pensioni di ora.
Discorsi dettati dalla profonda ignoranza e superficialità sull'argomento.

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287868)
C'è comunque disparità tra chi va in pensione a 50 anni con tremila euro e chi arranca sino ai 67 ed avrà 800 euro.

Si prende la pensione in base a quanto si è versato nel corso degli anni.
Se uno guadagnava molto, ha versato molto e prenderà molto.

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287810)
C'ho un'amica che lavora a nero da un anno e il datore di lavoro ancora non le fa un contratto. Ma si, dovrebbe andare via, giusto? e come se lo paga l'affitto e il cibo?

Perché deve usufruire di sanità, strade, assistenza e quant'altro e perché la devo mantenere io e tutti gli altri onesti che paghiamo tasse, imposte?

Qui, come spesso accade, si giustifica il nero senza vergogna.
Riguardo al fatto che coabito con i miei è un discorso stupido: guadagno IN REGOLA a sufficienza per essere in grado di vivere e mantenermi da solo.
Il discorso è ancora più smontabile portando gli esempi di tutte le persone che anziché fare i disonesti, hanno fatto fagotto e sono emigrati pur di lavorare regolarmente.

Portate l'alibi dello stato di necessità discutibile ma, in realtà, giustificate in modo vergognoso il nero e, se fosse per voi, tutti lavorerebbero senza versare un soldo in contributi e tasse, avanzando però la pretesa di avere diritto ai servizi.

Blur 12-05-2014 11:54

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287881)
Si prende la pensione in base a quanto si è versato nel corso degli anni.
Se uno guadagnava molto, ha versato molto e prenderà molto.

in futuro si, nel passato assolutamente no. Quelli che ora hanno pensioni da 1500, 2000, 3000, 5000 euro non hanno versato contributi in egual misura

zoe666 12-05-2014 11:58

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287881)
Perché deve usufruire di sanità, strade, assistenza e quant'altro e perché la devo mantenere io e tutti gli altri onesti che paghiamo tasse, imposte?
Qui, come spesso accade, si giustifica il nero senza vergogna.
Riguardo al fatto che coabito con i miei è un discorso stupido: guadagno IN REGOLA a sufficienza per essere in grado di vivere e mantenermi da solo.
Il discorso è ancora più smontabile portando gli esempi di tutte le persone che anziché fare i disonesti, hanno fatto fagotto e sono emigrati pur di lavorare regolarmente.

Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.
Ok.
Abbiamo un'opinione diversa sulle persone di basso valore, ovviamente:mrgreen:

liuk76 12-05-2014 11:58

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287885)
in futuro si, nel passato assolutamente no. Quelli che ora hanno pensioni da 1500, 2000, 3000, 5000 euro non hanno versato contributi in egual misura

Certo, prima c'era il sistema retributivo.
Se è per questo ci sono anche le baby pensioni, regalo dei politici degli anni 70.
Non è certo un sistema perfetto, ha le sue sperequazioni ma arrivare a legittimare l'evasione fiscale e previdenziale per me è delinquenziale oltre che poco intelligente.

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287891)
Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.

Continua a sfuggirti il semplice concetto che chi lavora in nero non paga IRPEF, addizionali regionali/comunali e contributi previdenziali (al massimo paga con i consumi IVA e imposte indirette) mentre chi vive con i genitori ma ha un lavoro sì.
Con queste imposte si finanzia sanità, strade e quant'altro.
Inoltre, le prestazioni di sostegno al reddito sono proporziali allo stesso.
Chi è disoccupato guadagno 0, chi lavora in nero guadagna >0 però risulta come se guadagnasse 0.
Infine è una scelta dei genitori mantenere un figlio o meno non una costrizione. Mantenere i servizi per uno che lavora in nero non è una mia scelta.

Blur 12-05-2014 12:03

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287891)
Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.
Ok.
Abbiamo un'opinione diversa sulle persone di basso valore, ovviamente:mrgreen:

se il primo lavora in nero per 40anni per scelta perche vuole uno stipendio piu alto si è gran un parassita per la società

se uno vive in famiglia con i genitori per 40 anni, lavora e contribuisce alle spese famigliari non è un parassita per la società

zoe666 12-05-2014 12:07

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287902)
se il primo lavora in nero per 40anni per scelta perche vuole uno stipendio piu alto si è gran un parassita per la società

se uno vive in famiglia con i genitori per 40 anni, lavora e contribuisce alle spese famigliari non è un parassita per la società

parlavo di un diverso tipo di parassitismo, ovviamente.
Ed ovviamente non parlavo di esempi di uno che passa la vita a lavorare a nero. Ma allo stesso tempo trovo comodo e ignorante puntare il dito contro gente che per mantenersi ogni tanto fa lavori in nero dicendo "ambè e io devo pagare?".
Ripeto, discorsi troppo comodi.

tersite 12-05-2014 12:33

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Mirrorpriors (Messaggio 1287832)
Io avrei voluto farlo. Era un'idea che mi era balenata proprio dopo aver deciso di mandare tutto a puttane. Ma senza sapere dove muovermi non faccio nulla.
Quindi è rimasta un'idea.
Magari fosse stata una valida alternativa. Magari...

se vuoi fare trading online studia e tanto...
ci sono libri di AT E siti come finanzaonline, investire oggi etc..
io stesso curo un blog che mi da discrete soddisfazioni
se vuoi contattami in pvt ,ma ricorda nessun pasto è gratis
l'iimaginario del trader che fa migliaia di € col solo clik del mouse
in pochi minuti è una bufala oppure un tizio particolarmente fortunato
la relatà è ben diversa si guadagna quanto un impiegato , con dura
applicazione

Blur 12-05-2014 12:36

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1287932)
se vuoi fare trading online studia e tanto...
ci sono libri di AT E siti come finanzaonline, investire oggi etc..
io stesso curo un blog che mi da discrete soddisfazioni
se vuoi contattami in pvt ,ma ricorda nessun pasto è gratis
l'iimaginario del trader che fa migliaia di € col solo clik del mouse
in pochi minuti è una bufala oppure un tizio particolarmente fortunato
la relatà è ben diversa si guadagna quanto un impiegato , con dura
applicazione

se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.
Poi comunque dicono che solo il 3% dei trader guadagna...tutti gli altri perdono...
Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso

liuk76 12-05-2014 13:09

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287937)
se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.

Concordo. E' stato uno dei pochi frangenti in cui avevo un'ansia ai limiti del fisiologico.

Quote:

Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso
Dipende dallo strumento finanziario utilizzato per speculare, investire.
Purtroppo molti strumenti si basano sul concetto di leva/marginazione, ovvero, è richiesto a garanzia un capitale ben più basso rispetto a quello nominale.

Es. leva 10x significa che si richiedono 1000 € a garanzia, per speculare su un controvalore di 10000 €.

Il pro è che sono amplificati i profitti, il contro è che sono amplificate le perdite.

In assenza di una politica di money management (che solitamente le persone non hanno), non solo si perde l'intero capitale investito ma si rischia di perdere gran parte del proprio capitale (in teoria non si dovrebbe superare il 10% del proprio capitale da destinare a speculazione).

~~~ 12-05-2014 13:14

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Il problema è anche vedere nel lavoro un sollievo dal senso di colpa.

E credo che non basti cercare lavoro, o trovarlo e lavorare, per smettere di soffrire una mancanza di direzione.

liuk76 12-05-2014 13:20

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287958)
Il problema è anche vedere nel lavoro un sollievo dal senso di colpa.

E credo che non basti cercare lavoro, o trovarlo e lavorare, per smettere di soffrire una mancanza di direzione.

Assolutamente.
Una direzione bisogna averla a prescindere dal lavoro, tant'è che il lavoro dovrebbe essere la concretizzazione della direzione.

Però il lavoro apporta qualcosa a livello economico e sociale a sé stessi.
Questo non è da trascurare.
Col lavoro si conoscono nuove persone, si smette di vivere per parte della giornata nel proprio mondo potenzialmente distorto e si guadagna qualcosa che permette di aumentare il proprio orizzonte materiale.

Blur 12-05-2014 13:51

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287954)
Concordo. E' stato uno dei pochi frangenti in cui avevo un'ansia ai limiti del fisiologico.

io sono andato avanti 3 mesi in cui facevo 5 10 operazioni al giorno (ovviamente i trader professionisti ne fanno di piu) e avevo investito solo 5mila euro (con 5000 euro ci fai poco). Non ti dico che ansia tutto il giorno. Poi basta poco per mandarti nel panico. Non mi pare proprio un lavoro da ansiosi

utopia? 12-05-2014 14:32

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287860)
se hai una famiglia che ti mantiene buon per te....ma se non ce l'avessi che fai? e quando non ci sarà? muori di fame?

quel che "condanno" (tra virgolette eh) è la mentalità
la mentalità del "doversi sottomettere alla situazione"
certo uno da solo non può cambiare la situazione, ma la situazione malata è retta dal fatto che "tutti" vi sottostanno
se quei "tutti" cambiassero mentalità, e cominciassero a dire "qua le cose vanno male, fermiamoci un attimo, forse qualcosa possiamo fare per cambiare la situazione", forse, cambierebbe qualcosa
ma tutti...

tutti gli imprenditori che fanno lavorare a nero e tutti i dipendenti che lavorano a nero
tutti coloro che svolgono un lavoro che non li soddisfa
tutti
la società, per quanto concetto astratto, è pur sempre formata dalle persone che ne fanno parte
quelle persone che ne fanno parte potrebbero fare in modo di riformare la società "concetto astratto"
di comune accordo
è così "insensato" come ragionamento? possibile?
possibile che le persone tendano ad accettare una situazione insostenibile come quella attuale? senza far nulla? sottomettendosi e basta?
possibile?
come dovrei definirla a questo punto? debolezza? rassegnazione?

"belle parole, ma devi proporre fatti concreti"
la prima cosa è mettersi d'accordo, i fatti concreti devono venire dal ragionamento complesso di tutte le persone assieme

"mai le persone riuscirebbero seppur ragionando assieme a mettersi tutti d'accordo"
e che tristezza di conclusione, gente, se continuiamo con questo disfattismo non si farà mai nulla comunque:nonso:

tersite 12-05-2014 15:16

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287937)
se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.
Poi comunque dicono che solo il 3% dei trader guadagna...tutti gli altri perdono...
Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso

non è detto io sono un ansioso solo il principe degli ansiosi, l'ansia l'ho inventata io :mrgreen: eppure nel trading sono tuattaltro che emotivo
ci sono delle tecniche che si imparano
E' vera la percentuale dei traders che guadagnano ed è ovvio che per fare trading serio ci vuole un certo capitale per me la cifra minima è 10k ma ci sta stretti e se fai qualche tradata sbagliata sei fuori
direi ceh 50k possono bastare ma sarebbero meglio 100k
con cifre più basse ci sono le opzioni (call/put ) e la marginazione
svelo un piccolo segreto in borsa è possibile guadagnare a nche a rischio zero ;)

Blur 12-05-2014 15:28

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tizio (Messaggio 1287994)
tutti coloro che svolgono un lavoro che non li soddisfa

scusa ma è impossibile avere una società dove tutti fanno il lavoro che piace, puoi fermarti pure 100 anni a discuterne ma rimane impossibile, pura utopia. E quindi che facciamo ? lo stato dovrebbe aiutare economicamente chi non riesce a trovare un lavoro che gli piace?

Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1288023)
svelo un piccolo segreto in borsa è possibile guadagnare a nche a rischio zero ;)

con i titoli che seguono l'andamento contrario?

~~~ 12-05-2014 16:19

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

utopia? 12-05-2014 16:42

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1288028)
scusa ma è impossibile avere una società dove tutti fanno il lavoro che piace, puoi fermarti pure 100 anni a discuterne ma rimane impossibile, pura utopia. E quindi che facciamo ? lo stato dovrebbe aiutare economicamente chi non riesce a trovare un lavoro che gli piace?

magari A fa un lavoro che non gli piace, B idem
ad A però piace il lavoro di B, e a B piace il lavoro di A
di comune accordo, i due si scambiano il posto di lavoro

riorganizzazione da 0 della distribuzione del lavoro per competenze (competenze acquisite ovviamente per un lavoro che si voleva fare, altrimenti non si sarebbero certo acquisite quelle competenze) e per soddisfazione

utopia, già:male:

muttley 12-05-2014 16:52

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1288059)
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

Occorre terapia immediatamente

Iacopo 12-05-2014 17:00

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1288059)
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

Sei il massimo, muoio male quando ti leggo ;)

tersite 12-05-2014 17:02

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1288028)

con i titoli che seguono l'andamento contrario?

anche ...cmq quella della strategia del 'guadagni in ogni caso'
non è che da chissà quali risultati , in borsa vige il concetto che più rischi più guadagni ...quasi sempre è così
fine dell'OT :mrgreen:

~~~ 12-05-2014 17:11

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1288071)
Occorre terapia immediatamente

Non ho potuto fare a meno di pensare a:
:ridacchiare:


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