Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Il nostro problema è che non abbiamo ne obbiettivi ne ambizioni. Se fin da piccoli fossimo stati abituati a fare ciò che ci piace invece di ciò che gli altri vogliono farci fare, se fossimo stati abituati ad inseguire i nostri sogni, forse ora saremmo dall'altra parte della barricata a dire
"Si, ognuno ha la vita che sceglie....". Perchè è la verità. La storia delle porte scassinate da piccoli, si va bene, però la verità è che una volta abbracciato il nuovo modo di pensare, le serrature tornano apribili. Si torna sempre al solito punto chiave della risoluzione della FS: cambiare modo di vedere le cose. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Sì e no....
Se avessi avuto una famiglia normale e compagni di classe meno stronzi :miodio: sarei senza dubbio più serena, non avrei avuto la depressione, l'autolesionismo, la timidezza estrema... se avessi preso certe decisioni e ne avessi evitate altre prima....mi sarei ripresa più in fretta.:interrogativo: Anni fa riflettevo spesso su quest'argomento e ricordo di essere rimasta colpita dall'affermazione di un libro, che in realtà il libero arbitrio non esiste perchè tutte le nostre decisioni in realtà non sono affatto ''libere'' ma il frutto delle esperienze che abbiamo fatto, della nostra intelligenza, della nostra istruzione, di quel che ci hanno insegnato i genitori....tutte cose che non dipendono minimamente da noi...e non è affatto detto in ogni caso che se prendi una decisione la riesci a portare a termine, io domani posso decidere (Estremizzando) di impegnarmi per stare bene....e poi qualcuno a cui tengo finisce investito da un camion. Posso stare bene ? No...a meno di essere un mostro freddo e disumano. Ci posso fare qualcosa?No... Comunque alla fine questi sono pensieri ''oziosi''....si campa meglio pensando di avere il libero arbitrio e di poter scegliere e a volte effettivamente impegnandosi si migliora...a pensare che tanto niente dipende da noi non ci si impegna e ci si può affidare solo al c.hiulo :interrogativo::mrgreen: xD |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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la mentalita è tutto mentalità è tutto è la chiave per aprire quelle porte che trovi chiuse mentalità viagra testa alta mentlità moscia ti pisci sulla scarpa |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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io ce li ho obbiettivi e ambizioni non è il mio problema il mio problema è superare tutti gli ostacoli per arrivarci |
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Poi lasciamo perdere le malattie: quando a 36 anni ti ritrovi una diagnosi di sospetta Sclerosi Multipla, a voglia aprire serrature, come dici tu... |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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si è come me che ho la passione della musica ma la fobia di disturbare i vicini che faccio per allenarmi disturbo?no devo insonorizzare,i materiali per insonorizzare costano,però,il tempo passa le idee restano su carta e l'allenamento rallenta,datemi 5000 euro insonorizzo e il problema è risolto |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Un disturbo di personalità è una scelta? :interrogativo: |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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"Ognuno ha la vita che sceglie" non vuol dire porsi un obbiettivo ed averlo subito. Io, Kody a 23 anni voglio essere, chessò, presidente di una grandissima azienda di telefoni italiana. Ho una famiglia e le risorse econimiche per esserlo. NO. Ma se lo voglio veramente raggiungere quell'obbiettivo, comincerò a crearmi le situazioni per raggiungerlo e fra anni potrò dire di avercela fatta, come tu con la chitarra. E' questo che i nostri genitori non ci insegnano: a perseguire i propri sogni. Quote:
Invece, la nostra mentalità è stata plasmata in modo da dire: "Sono malato, non posso fare questo e questo. Sono malato, non posso uscire. Sono malato, non sono accettato dagli altri". Senza scampo, uno già dentro di se si fa più mangiare l'anima dai propri pensieri che dalla malattia stessa. Poi se uno ha malattie gravissime, incurabili o che ti fanno perdere la testa, non ci si può far nulla. Ma la depressione e sopratutto la fobia sociale non sono nulla di tutto questo. Ho sentito la storia di un uomo che in un incidente perse le gambe. In ospedale ea molto molto giù di morale perchè non avrebbe più potuto fare quelle cose che si fanno con le gambe. Poi un giorno si chiese "COSA e COME poteva ancora fare". Finì che fu il primo a fare una lunga traversata in mare da solo, sulla sua barca. Ovazioni e riconoscimenti al suo arrivo. Ho letto la storia di un ragazzo che subì bullismo pesante [messo nei cassonetti e buttato giù da una collinetta dai sui compagni], molto timido e con una rarissima malattia non del tutto curabile all'intestino che non gli permette di mangiare certe cose. Ha vissuto in un ambiente degrato e povero. Dal nulla, dalla sua passione, oggi è famoso. Il mondo è pieno di esempi di persone che nonostante le loro sfortune e i mille problemi sono riuscite ad affermarsi in un certo campo, che di solito è una passione che hanno avuto in giovane età. E non mi si vengano a dire che sono persone fortunate, raccomandate, ecc. Sono "solo" persone che hanno reagito ad eventi esterni in maniera costruttiva, chiedendo a se stessi "COSA" fare in quella determinata situazione e "COME" fare a fare una certa cosa. L'ho visto su di me, quando stavo veramente male, io chiedevo a me stesso "PERCHE'": perchè tutto questo a me? perchè gli altri hanno tutto? Dopo un po' però cominciai, forse perchè non era arrivato nessun risultato, a chiedermi COME fare per uscire dalla FS, COSA potevo fare per uscirne. E ne sono uscito nonostante fossi sull'orlo della depressione maggiore. Qualche mese fa, lessi che psicologi avevano già studiato il "potere delle domande", per cui la domanda "perchè" porta rancore e rabbia, mentre le domande "come/cosa" portano ad un cambiamento, se il cambiamento è voluto. E non sono cazzate. Per assurdo: tu sei malato incurabile e morirai fra un anno. Puoi roderti il fegato per 1 intero anno chiedendoti "PERCHE'" questa sventura sia capitata a te. Oppure puoi chiederti COSA fare nel tempo che ti rimane da vivere e COME usare il tempo al meglio. Banale quale delle due mentalità sia più utile e più costruttiva. Ma già mi aspetto che tutto il tempo che ho perso scrivendo, sia tempo perso. Perchè sicuramente per l'utente medio saranno solo cazzate, non provate scientificamente, oppure provate ma da psicologi che non capiscono nulla, o ancora: robe troppo generali e non applicabili su di loro, ecc, ecc. Il mio percorso di miglioramento e di uscita dalla FS mi ha portato a capire tante dinamiche del cervello e tanti comportamenti che hanno le persone, con i loro vantaggi e svantaggi. E sono pienamente convinto del fatto che tu sei autore del tuo stesso destino. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
inutile perdere tempo col 90 % delle persone meglio fare rap che è piu comunicativo meglio lavorare tirare su i soldi per costruirsi il proprio successo uscire dalla merda imposta e realizzare i propri obbiettivi
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Solo un dio potrebbe davvero scegliere la propria vita, penso. I bipedi mortali si trovano quasi sempre costretti e imprigionati in situazioni non volute, la libertà ce la possiamo sognare.
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Comunque mi trovi d'accordo col resto del tuo post, stare a commiserarsi non serve a nulla... però non pretendere dagli altri comportamenti "coraggiosi" in caso di malattie o condizioni di vita pesanti. Probabilmente è qualcuno che si trova già in una situazione di disagio familiare, sociale, economico... A voglia fargli l'esempio di qualche personaggio famoso, che ha sfondato nonostante un incidente. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Purtroppo ci sono periodi che non ce la si fa, è umano, non siamo invincibili e forti sempre, ed è proprio in questi periodi che si ha maggiormente bisogno di comprensione e assenze di giudizi, soprattutto nei momenti acuti di depressione, perché altrimenti giri a vuoto inutilmente, dicendo che devi reagire per forza, oltre che alimentare il senso di colpa. Accettare i nostri limiti è anche segno di umiltà. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Io forse non sono riuscito e non riuscirò ad avere la vita che desideravo ma spero almeno di avere la morte che desidero. Sarebbe stato bello riuscire in qualcosa, avere un motivo che sia uno per andare avanti, trovare un proprio spazio. Non ci riesco e gli anni passano. Ora come ora sono più disilluso del passato. La mia unica speranza è trovare un lavoro e riuscire a mantenerlo, nient'altro.
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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nel senso che il mio dep è frutto di scelte sbagliate che adesso mi hanno messo in una condizione di non poter recuperare, anche se coi farmaci sto meglio |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
predestinazione o no credo che ci siano delle sfide nella vita che se prima o poi non sono vinte ti lasciano nell'infelicità
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Se c'è una cosa di cui sono convinto è che le persone che hanno successo, hanno più o meno la stessa mentalità, una mentalità costruttiva e non distruttiva. Non si chiedono perchè gli altri hanno certe cose e loro no, ma perseguono i loro sogni, grandi o piccoli, passo dopo passo. Non è possibile che una situazione in famiglia un po' negativa possa lasciarci SENZA obbiettivi, senza cose da fare, col solo chiedersi perchè gli altri hanno tutto e noi no. Comunque sia, quando uno decide se muoversi o stare fermo nella sua situazione, la decisione è sempre sua, quindi il destino se lo sta creando lui. Quote:
Come te, anche io avevo i miei genitori a dirmi cosa dovevo raggiungere e cosa non andava bene "per loro" (!!!). Già la scelta della scuola superiore non la feci io, ma i miei genitori. Alla fine non facevo nulla a parte ciò che volevano loro, anche i vestiti da mettere mi sceglievano. Anni fa ero di un ritardato, di un addormentato allucinante. Ho poi abbracciato nuovi modi di vedere il mondo e rapportarsi col mondo, modi sicuramente più costruttivi di quelli che avevo prima. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
No, non sempre è così.
In diversi ambiti conta anche la famiglia e il contesto in cui si nasce, ed è da ciò che si possono avere anche delle opportunità, che magari altrimenti non ci sarebbero..oppure riguardo al fare delle scelte al posto di altre..ma penso anche a chi nasce in certi contesti culturali, che non è libero di fare niente o ancora chi nasce con malattie croniche |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
http://i62.tinypic.com/9jn0c7.jpg
Questo gnocco è Alex Minsky, era soldato ('fanculo...) e ha perso la gamba in Afghanistan. Non sarà stato facile riprendersi dall'amputazione e avrà sofferto sia mentalmente che fisicamente ma alla fine ha sfondato come modello (chissà come mai :mrgreen: ) Io dico: sarebbe diventato lo stesso modello se oltre a essere amputato fosse stato bruttino o anonimo? Molto probabilmente no. Questo per dire che ci sono dei LIMITI nella vita delle persone che non possono essere sempre superati. Quote:
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Anche perchè, a giudicare dalla quantità di tatuaggi che porta addosso, deve essere un tamarro di prima categoria! |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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"Se fosse stato brutto sarebbe diventato lo stesso modello?" Partire con cosa ha o come è una persona oggi e cambiare il passato di quella persona non va mica bene. Piuttosto è vero che: "Se fosse stato brutto sarebbe diventato ...." Chissà cosa, non un modello, ma con quella mentalità avrebbe sicuramente fatto altro e avrebbe raggiunto i propri obiettivi. E' questo che conta. Non il fatto che non sarebbe modello se fosse stato brutto. Io sono alto 1,70 e il mio sogno NON è diventare giocatore di basket [nonostante un fenomeno dell'NBA fosse attorno agli 1,60. Il che la dice lunga su quanto conti l'avere la mentalità costruttiva e positiva]. Non puoi ragionare all'indietro, non puoi partire dal successo che ha una persona oggi e chiderti se ce lo avesse avuto anche in condizioni completamente sfavorevoli. La risposta è probabilmente no, ma anche che molto probabilmente non sarebbe depresso o fobico, ma avrebbe raggiunto altri obbiettivi per se stesso/a. Quote:
Stare fermi ed evitare aumenta le paure. Certo affrontarle può portare ad errori, ma sbagliando si impara. Cosa che noto in tante persone è però sbagliare e comunque agire allo stesso modo di prima, quindi sbagliare ancora. Stesse azioni portano a stessi risultati. Io ho fallito molto volte in campo sociale, ma piano piano sono riuscito, cambiando le mie azioni/modo di pormi/modo di parlare, a comunicare sempre meglio con le persone. Più e più volte ho avuto il senso di arrendermi perchè tutto sembrava inutile, ma dentro di me so sempre che se mi impegno oggi, un domani sarò ciò che voglio essere. |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Kody siamo tutti felici che tu ce l'abbia fatta però secondo me dovresti vedere le cose con un po' di realismo invece di vedere tutto in positivo e occultare gli aspetti negativi. Una persona con una seria malattia non ha le stesse possibilità di una sana e bella. Qui c'è gente che sta male sul serio.
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
però il modello sopra con la protesi sembra simpatico, sul ventre ha scritto: "don't laugh(non ridere)". Sarà riferito al pisello? :D
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Infiniti perchè per spiegare la propria situazione. E quale sarebbe la malattia seria? Se sono depressione/fobia sociale, ci sono passato anche io. Due annetti fa presi pure in mano una lama per risolvere i problemi. Non a caso mi fu diagnosticata una forma GRAVE di FS che stava arrivando a depressione maggiore. Io sono spesso "vittima" di una sorta di bullismo, se vogliamo essere realistici, da parte di alcuni utenti, perchè io, qui, sono "il diverso". Anche io ero una persona che si auto definiva "realista". Ho poi capito che era negatività. Ognuno è libero di avere le proprie credenze e ricevere tutti i vantaggi e gli svantaggi di quelle credenze. Quote:
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Non lo conosciamo dal punto di vista intellettuale, magari non ha titolo di studio o chissà... Il fatto è che quando per limici fisici non hai la potenzialità per fare di tutto, cominci ad avere dei limiti che sono tanto maggiori quanto più ti allontani dalle "norme" richieste... Non sono limiti che ti poni tu, ma che sono imposti dalla Società... Ad esempio, data la tua altezza, immagino che anche tu, sempreché lo volessi, non potresti partecipare ai concorsi per entrare nei Vigili del Fuoco.. Ecco, quando scopri che per limiti fisici ti sono inibite tante professioni, qualche problema cominceresti a portelo. E tralascio altri limiti, quelli intellettuali e psicologici. A me piace il tuo ottimismo, ma non è sempre l'unica opzione possibile. (Ah, e se il nostro "soldato Ryan" avesse perso tutte e 2 le gambe o le braccia, non avrebbe certo posato come modello; se fosse stato sfigurato al viso da un ordigno, idem). |
Re: ognuno ha la vita che sceglie....
La mia ambizione nella vita è vivere senza lavorare per aver tutto il tempo che voglio per seguire i miei hobby e interessi e magari fare qualche viaggio,qualcuno mi dà una dritta su come raggiungere questo obbiettivo?
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
Ognuno la vita la subisce.
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
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Il corso dei Vigili Del Fuoco non posso farlo e guarda che mi piacerebbe. Se fosse una mia grande ambizione avrei due scelte: 1)Deprimermi e chiedermi valanghe di perchè sul fatto che ai vigili del fuoco non prendano persone con quel fisico. Dannare la società per certe regole, andare su forum a lamentarmi di tutto ciò e inveire contro la vita. 2)Potrei cercare qualcosa di più consono a me, alle mia altre abilità, perchè le abilità le abbiamo tutti. Che cosa ho fatto in questi anni? Mi sono dato all'informatica visto che il cervello ce l'ho. E ho visto che potrei darmi darmi a tante altre cose ed essere comunque felice anche se non potrò mai andare a giro con l'uniforme dei Vigili del Fuoco. Questo è si ottimismo, ma è anche vedere per la maggior parte del tempo il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto. Una persona negativa infatti vedrà sempre la metà mezza vuota, una persona positiva la metà piena, ma in realtà il bicchiere è metà vuoto/pieno. Qua dentro sembra pieno di gente intelligente da quello che si sente dire sui thread riguardanti la scuola. Bene, usiamo quell'intelligenza. Non è possibile che, tolte le professioni fisiche perchè uno non ha il fisico, non ci siano altri campi per noi. Oppure perchè non creare delle nuove attività. Io so di poter fare del mio hobby un lavoro anche se richiede tempo e tanti stanno cercando di fermarmi. Quote:
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Re: ognuno ha la vita che sceglie....
penso postivo cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno mi sbatto per i miei obbiettivi eppure c'è una voce dentro di me che non se ne va mai my only friend is the end cerco la morte finche vivo o meglio il limite massimo da oltrepassare perchè è il punto massimo della vita e la felicità quando sarò morto sarò felice questo perchè non mi è mai andata bene e tra sfortuna e fatica e ostacoli sono stanco trasmetto stanchezza poi mi riprendo al mattino il bicchiere è mezzo pieno e alla sera è mezzo vuoto non a caso mi è stata diagnosticata instabilità emotiva causa traumi
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