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Sinceramente mi sento meglio con me stesso da quando ho letteralmente mandato affanculo la religione (da piccolo ero credente cristiano). Tuttavia, quando ho fatto meditazione (che in sé non è religione e forse nemmeno spiritualità) mi ha fatto molto bene.
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Sul fatto che il cristianesimo insegni l'Amore ho dei dubbi, ma sono contento se è l'insegnamento che ne avete colto, quoto inoltre l'intervento sul cristianesimo di harry up a pag 2. |
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E' ovvio che siamo d'accordo in tanti, perchè la verità è lì ed è talmente evidente che bisogna fare dei veri e propri salti mortali per negarla a sè stessi. Io non metto in dubbio che alcuni di voi abbiano trovato sollievo e conforto in una qualche religione e nei valori che essa offre, ma al di là di interpretazioni letterali la parola *chiesa* indica una struttura concreta e con una storia ben precisa, per di più estremamente gerarchica. Ricordo a tutti coloro che si definiscono cristiani cattolici una cosina chiamata "dogma dell'infallibilitò papale", che indica l'impossibilità per il papa di sbagliarsi nella proclamazione dei dogmi e quindi nell'interpretazione della parola divina che tutti gli appartenenti alla chiesa cattolica romana sono tenuti a seguire, pena l'esclusione tramite scomunica dalla stessa. E' troppo facile definirsi cristiani e poi davanti alla millenaria storia di violenze e soprusi perpetrati ai danni dei non cristiani rifugiarsi dietro il facile alibi della molteplicità di vedute. Ogni religione (ogni confessione) ha una e una sola dottrina, stop. O la si abbraccia in pieno (e per abbracciarla intendo condividerne i valori e ritenerne giusti i precetti) oppure non ci si può definire appartenenti ad essa. Perchè allora anch'io posso condividere il messaggio di base che Gesù di Nazareth andò predicando (chi non lo condivide?), ma so anche che questo messaggio è stato distorto e violentato per secoli dalla stessa organizzazione di persone che se ne erge a protettrice. Cristo è stato l'uomo più strumentalizzato della storia, altrochè, e arrogarsi il merito di aver insegnato l'amore per il prossimo al mondo intero e addirittura l'invenzione stessa del concetto di "amore per il prossimo", come ho sentito fare da più di un teologo, è disonestà intellettuale pura.
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penso che la religione non aiuti più di tanto se non la si segue in pieno,comprese le regole,divieti ecc
ognuno cerca la via personale poi,o non la cerca affatto e va bene cosi senza tante paranoie |
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Perchè i preti, nelle loro omelie, non divulgano l'argomentazione logica? Perchè il papa non chiede perdono per questa omissione? Semplice: perchè la cultura dominante non considera necessario l'uso consapevole di questo strumento, il cui non uso genera stati mentali plagiabili. Dato che non penso che il papa non conosca l'argomentazione logica (è un uomo di profonda cultura) non credo che sia ragionevole pensare che l'omissione sia casuale. |
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credo ke un prete abbia piu' relazioni di me
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Ciao x quanto riguarda me la religione è una delle basi della mia vita ed è stata forse l'unica scelta della mia vita (quella di credere in Dio) che so essere giusta. Ho una vita veramente di merda e sto spesso male psicologicamente ma vi assicuro ke mi basta andare in chiesa o pregare un po e mi sento gia meglio...è l'unico modo ke ho trovato x tirarmi su ke funziona. Chi nn ci crede non potra MAI capire quanto sollevi sapere che c'è qualcuno di piu grande di noi che ci ama ttt ma ke soprattutto ama te. Poi ognuno pensi ciò ke vuole, ma secondo me la religione aiuta moltissimo molto piu di quegli psicofarmaci, che illudono la mente di stare bene, mentre credere in Dio fa veramente trovare quell equilibrio interiore che ti permette di andare avanti perchè sai che esiste un posto migliore di questa terra.
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Mi auguro che con il tempo riequilibrerai questi spazi |
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è solo una perdita di tempo!!!!!!!!..abbasso i preti e la religione che ci tiene in gabbia
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la religione e una materia profonda e interessante.io ne sono molto affascinato.e non parlo solo della religione cristiana ma anche di culti minori e poco seguiti.mi piacerebbe provare a viverla, a trovare una mia via spirituale.ma mi mancano le forze per fare qualsiasi cosa.ma però bisogna stare attenti a non rifugiasici troppo.trovare dio non vuol dire scappare sulle nuvole secondo me.
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L'uomo, dopo continui lavori di intelletto, è arrivato a capire che una critica deve necessariamente avere una forma: questa forma (dialettica) non può evitare di essere, formalmente, una forma di "attacco dialettico", per questo non è possibile fare una critica a un sistema teologico che non abbia la forma di una provocazione. Si può attutire il colpo psicologico con un patto fatto a priori, un patto che sancisca la criticabilità di ogni sistema con argomentazioni logiche lineari, in modo che nessuno, nel fare la critica, debba assumersi la responsabilità morale di fare una violenza. I religiosi che hanno raggiunto una maturità intellettuale conoscono questo fenomeno, e le critiche fatte a loro non gli fanno violenza. Sarebbe bene che divulgassero questa conoscenza anche agli adepti non intellettualmente maturi: lo possono fare, dato che hanno un controllo costante sulla loro educazione intellettuale (attraverso le messe e il catechismo)... finora nessuno lo fa. Nessun educatore spirituale religioso educa abbastanza i suoi allievi a difendersi dagli effetti collaterali della dialettica. Una volta ho proposto a una guida di un movimento carismatico (il rinnovamento dello spirito) di usare questo sistema: invece di fare un catechismo passivo, la guida poteva decidere un tema di riflessione della bibbia. Dopodichè ogni partecipante, durante la settimana, faceva un tema argomentato delle sue personali riflessioni sull'argomento. La settimana successiva ognuno si sarebbe presentato con il suo tema. A questo punto ognuno avrebbe lasciato il suo tema al compagno successivo, facendo un ciclo, finchè tutti, alla fine del ciclo, avrebbero letto i temi di tutti. Non solo, ma, oltre a leggere il tema degli altri, ognuno l'avrebbe commentato con un nuovo tema. Con la fine del ciclo, si sarebbe cominciato un nuovo ciclo, in cui, stavolta, si sarebbero scambiati e commentati i commenti sul tema di tutti. E così via, con un ciclo continuo di argomentazioni che permetta un apprendimento controllato, completo, formativo, e soprattutto critico, che coinvolga tutti. La guida carismatica mi ha seguito attentamente, e ha capito nei dettagli il funzionamento del mio ciclo a lui proposto, capendone anche i vantaggi rispetto al classico metodo di studio passivo. Ha anche capito che il ciclo, anche se attivo, non avrebbe implicato uno sforzo esagerato dei partecipanti, perchè, nella pratica, avrebbero dovuto fare non più di un tema a settimana. Pur capendo la funzionalità e il valore pedagogico della mia proposta il capo carismatico ha usato argomenti deboli per concludere che, però, la mia proposta era inattuabile, e quindi, alla fine, ha detto che "è una bella idea, ma purtroppo non è realizzabile". Chi ha orecchi intenda |
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mah ragazzi, è tutta una cazzata, nemmeno Dio ci aiuta...e ve lo dice uno che teoricamente dovrebbe crederci, andando tutti le domeniche a messa e robe simili...a Dio nn frega nulla di noi, del nostro dolore...nn conta quante preghiere fai, se preghi, credi ecc...se fai qualcosa x gli altir...è già stato tutto deciso...se sei fobico, sarai sempre un fobico, se nn hai la ragazza, nn la troverai...forse crediamo in Dio per avere una speranza in pià...ma oramai nn so quanto ciò abbia fondamento...
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Divertente la tua battuta... pure le implicazioni che ho segnalato :) |
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E' vero che la natura, a un certo livello di manifestazione formale, è indifferente ai problemi dell'uomo. Ma al livello più profondo non ne è indifferente, perchè codifica tutte le informazioni compresi i pensieri, i dolori e le speranze dell'uomo. Se le informazioni anche più elementari vengono scrupolosamente registrate e codificate, è ragionevole pensare che ci sia una coscienza super-intelligente capace di leggere quelle informazioni codificate che noi non possiamo decodificare, se non con una deontologia imperfetta e incompleta. Questa coscienza superintelligente non può essere incosciente, perchè se fosse incosciente non potrebbe decodificare la coscienza: le informazioni registrate riguardanti le coscienze umane sarebbero dei dati restrati scrupolosamente senza nessun motivo, starebbero li' per bellezza, o inutilmente. |
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Concordo sul fatto che la mia battuta sia divertente...non riesco a pensare lo stesso delle tue implicazioni...ma oguno ha il suo umorismo 8) |
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Chissà perchè le aziende investono milioni per fare pubblicità con slogan puerili, che cosa avranno di tanto potente gli slogan puerili? :) |
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"Tutti insieme si può Basta andare alla Coop In sei milioni si può Insieme si può!" 8) |
Re: La religione ci potrebbe aiutare?
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Re: La religione ci potrebbe aiutare?
la religione non so,i preti però DI SICURO NO
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Re: La religione ci potrebbe aiutare?
:pensando: Forse il Tempio del Popolo di Jim Jones
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Re: La religione ci potrebbe aiutare?
Questo topic riesumato è vecchissimo, l'ultimo post è di ben più di un anno e mezzo, quindi è necroposting (angelfear leggi bene il regolamento). Lo chiudo.
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