Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

Perchè secondo me usiamo le parole senza sapere cosa significhino.

Con la volontà fai qualsiasi cosa è ovvio, ma devi avere fede sia possibile e questa non è volontà è speranza.

Non puoi fare nulla se non credi nelle persone, se non credi ci sia qualcosa in te da scoprire di te che non sai, non pensi neanche abbia senso sforzarti di esistere e migliorarti.

Questa è fede, solo fede che la vita abbia senso di essere vissuta, le persone conosciute, le cose apprese e via discorrendo.

Personalmente l'ho persa di fondo, me la devo inventare e non è la stessa cosa, sa di roba posticcia e falsa.

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

La depressione non è una malattia, è uno stato mentale. Non è come avere la febbre.

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Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

La volontà dentro mica ti nasce dalla sera alla mattina, è una forza che appare solo se hai fiducia di avere qualcosa da dire nella vita, allora inizia ad agire. è sorretta da una illusione di fondo in effetti.

Stare al mondo è dur<a se non sai raccontarti un senso, trovare ispirazione.

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

Chi soffre di depressione grave può non riuscire ad alzarsi dal letto può non avere la forza di mangiare e se non viene nutrito muore.

Comunque la chiami alterazione dell'umore, patologia, disturbo, o stato mentale, è che nelle forme gravi la volontà non serve a niente purtroppo, se non a farti sentire in colpa perché non sei in grado di agire.

Il problema di come la si definisce, dipendente o no da cause biologiche o dalla vulnerabilità.... che mi sembra che si vada a finire lì parlando di stato mentale o di malattia... è un altro discorso.

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

La volontà serve a farti alzare dal letto, c'è anche in quei casi, è la stessa forza, è la direzione che non è corretta.

La volontà è qualcosa che rivolgi all'esterno dall'interno, nel mondo, nella società, per dimostrare, per essere apprezzati, per essere conosciuti come siamo.

Non è mai qualcosa che agisce all'interno dell'individuo, all'interno dell'individuo deve agire la fiducia nella vita, questa si è che è una forza che dall'esterno va aìl''interno.

La fiducia nella vita la si ha d'istinto, con i sogni, con la giovinezza, con la speranza.

Se la si perde, la si può recuperare solo con un percorso filosofico, mistico o religioso o con l'aiuto di qualche persona che ci infonde ottimismo e amore per la vita stessa.

Dopo viene l'azione, tramite la volontà , non prima.

La consecutio temporum è quella.

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

E' vero secondo me ciò che dici, che la fiducia nella vita si ha d'istinto, ed è quell'istinto che non hai che ti impedisce di alzarti dal letto, nelle forme gravi di depressione va bene tutto, ma i farmaci sono essenziali.

Il percorso filosofico, religioso o quant'altro è utilissimo ma i farmaci ripeto giocano un ruolo fondamentale.... purtroppo. :(

Il discorso che fai ANTIMATERIA è soprattutto, credo psicologico.

Ma hai anche detto in altri post che non sei contrario ai farmaci.

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

pur io ci stavo pensando , solo che non ho le palle di farlo

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

Fai bene

Re: Stavo pensando di darci un taglio.
 

Non sono contrario a nulla che faccia stare bene le persone, neanche ai farmaci ovviamente, non vedo perchè dovrei essre contrario a prescindere dal giudizio sulle situazione e alla personale percezione del paziente e del medico.

Sono contrario a somministrare in generale farmaci a chi è sano o in condizione buone, poichè nella vita non è giusto e non porta bene rimuovere dalla vita stessa il concetto di sofferenza, questa è componente della vita e va affrontata, ma rimane comunque qualcosa che deve decidere la persona e il medico, non mi sento di dare giudizi su come si comportano gli altri e non credo di avere le competenze necessarie per una analisi corretta.

Il preblema Noriko è che questa fede l'hai d'ìstinto, ma se la perdi puoi cmq ricostruirla artificialmente, è necessario assolutamente.

Non è impossibile.

Il modo è intellettuale e tecnico, esattamente come un pittore che ha perso l'ispirazione può andare di esperienza e con lo studio di artifici tecnici a supporto.

Chi non l'ha mai avuta è effettivamente pià complicato (che è il tuo caso probabilmente, sai che io sono intuito e la butto l'intuzione), ma io sarei ottimista perchè sono convinto che siamo pieni di energie che si autoalimentano se sollecitate.

Va trovato una strada per la fede che non c'è mai stata, è un atto di amore e di fede di una persona nei confornti di un'altra che la può rendere possibile.