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dentromeashita 06-11-2013 06:28

Re: Uomini col gilè
 
pensa se portavi i capelli colorati....:o

Winston_Smith 06-11-2013 08:29

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179306)
Perché allora io, per esempio, dovrei pretendere indulgenza da una persona che veda il mio impedimento di fronte ad una situazione che mi crea ansia e disagio?

Appunto quello che dicevo io, se gli altri non sono tenuti a leggermi nel pensiero allora non lo sono neanche io. Per cui se non posso pretendere empatia da parte degli altri allora vale anche il viceversa, quindi non sono tenuto ad arzigogolare chissà quale spiegazione astrusa dietro l'osservazione che se porto il gilé sono "strano": chi fa un'osservazione del genere dovrebbe essere consapevole che può essere interpretata male e non prendersela se ciò avviene.

muttley 06-11-2013 11:13

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179319)
Appunto quello che dicevo io, se gli altri non sono tenuti a leggermi nel pensiero allora non lo sono neanche io. Per cui se non posso pretendere empatia da parte degli altri allora vale anche il viceversa, quindi non sono tenuto ad arzigogolare chissà quale spiegazione astrusa dietro l'osservazione che se porto il gilé sono "strano": chi fa un'osservazione del genere dovrebbe essere consapevole che può essere interpretata male e non prendersela se ciò avviene.

Infatti mi pare che in questi casi a prendersela è più chi la riceve, non chi la fa

barclay 06-11-2013 11:42

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179344)
Infatti mi pare che in questi casi a prendersela è più chi la riceve, non chi la fa

In verità, non me la sono presa: le ho risposto con un «Concedimi almeno QUESTA stravaganza» :cool:
Io seguo POCHISSIMO le mode e m'ero stupito che il gilè fosse così fuori moda :nonso:

Inosservato 06-11-2013 11:53

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1179351)
In verità, non me la sono presa: le ho risposto con un «Concedimi almeno QUESTA stravaganza» :cool:
Io seguo POCHISSIMO le mode e m'ero stupito che il gilè fosse così fuori moda :nonso:

il bello è che (lo dico senza la minima cattiveria eh, non sono misogino) se avessi fatto tu un rilievo sul look ad una tua collega lei ti avrebbe odiato fino alla morte :mrgreen:

Winston_Smith 06-11-2013 15:16

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179344)
Infatti mi pare che in questi casi a prendersela è più chi la riceve, non chi la fa

No, non necessariamente.
Il punto è che nella mentalità dei più non c'è equanimità di giudizio su queste cose: probabilmente uno che fa un'osservazione sul modo di vestire di qualcun altro se la prende se si accorge che la sua osservazione è stata interpretata in maniera negativa (se barclay facesse capire alla tizia che la sua osservazione non è stata gradita, credi che per lei non ci sarebbero problemi?), e dunque implicitamente si aspetta che l'altro gli "legga nel pensiero". Il timido/fobico invece sta fresco se si aspetta che la maggioranza delle altre persone "legga nel pensiero" oltre le sue difficoltà di comunicazione...

Daniele89 06-11-2013 15:24

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179281)
Non penso sia la quantità a fare il pourparler.

Ma tipo, intendi dire che la tua chiacchiera si differenzia in quanto roba di qualità? Per capire eh.



Comunque:



muttley 06-11-2013 15:24

Re: Uomini col gilè
 
Più che mancanza di equanimità, direi diversi modi di recepire e interiorizzare gli input esterni. Una persona condizionata da un'autopercezione negativa e svalutante, ha più possibilità di dare credito a tutte quelle osservazioni dal vago sapore denigratorio o di critica, in quanto andrebbero a confermare l'immagine che di sé sviluppata nel corso del tempo. E' il classico concetto del pregiudizio di conferma.

Winston_Smith 06-11-2013 15:38

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179466)
Ma tipo, intendi dire che la tua chiacchiera si differenzia in quanto roba di qualità? Per capire eh.

Che vuoi che ti dica? Che c'è da capire? Se reputi che quello che scrivo siano chiacchiere ad minchiam, è una tua opinione. Per me ovviamente non è così. Ma non mi pare che una discussione su questo porterebbe lontano.

Winston_Smith 06-11-2013 15:40

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179467)
Più che mancanza di equanimità, direi diversi modi di recepire e interiorizzare gli input esterni. Una persona condizionata da un'autopercezione negativa e svalutante, ha più possibilità di dare credito a tutte quelle osservazioni dal vago sapore denigratorio o di critica, in quanto andrebbero a confermare l'immagine che di sé sviluppata nel corso del tempo. E' il classico concetto del pregiudizio di conferma.

Ma quindi anche una persona che si aspetta che una sua osservazione su un gilet "strano" venga presa sempre nel senso benevolo ha un deficit di percezione? Anche quelli che si meravigliano quando gli altri si offendono per quello che dicono hanno un deficit di percezione?

muttley 06-11-2013 15:42

Re: Uomini col gilè
 
Ho parlato di differenze nelle percezioni, non di deficit. Per quanto mi riguarda, la cosa importante nella vita è vivere serenamente, quindi ho iniziato a disfarmi degli autopregiudizi negativi, in modo da non arrivare a farmi il sangue amaro per ogni osservazione.

Winston_Smith 06-11-2013 15:45

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179478)
Ho parlato di differenze nelle percezioni, non di deficit.

Dettagli, puoi sostituire deficit con differenze e il succo di quanto ho detto non cambia.
Ripeto la domanda, sperando di ottenere risposta: una persona che fa osservazioni sul look di un'altra e si aspetta che queste osservazioni siano prese comunque in senso buono ha una differenza di percezione o no? O quelli che non possono pretendere che gli altri gli leggano nel pensiero sono solo gli iscritti a questo forum?

Daniele89 06-11-2013 15:47

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179473)
Che vuoi che ti dica? Che c'è da capire? Se reputi che quello che scrivo siano chiacchiere ad minchiam, è una tua opinione. Per me ovviamente non è così. Ma non mi pare che una discussione su questo porterebbe lontano.

Ma figurati, io volevo solo capire dove situavi la differenza tra il pourparler di un tizio X e il tuo, curiosità che resterà insoddisfatta a 'sto punto. :)


Ah, comunque le mie non sono opinioni, giusto per precisare.

Winston_Smith 06-11-2013 15:50

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179484)
Ma figurati, io volevo solo capire dove situavi la differenza tra il pourparler di un tizio X e il tuo, curiosità che resterà insoddisfatta a 'sto punto. :)

Intendo pourparler = parlare tanto per dare aria alla bocca, senza cognizione di causa. Per te anche quello che scrivo rientra in questa definizione? Padronissimo di avere la tua opinione in merito.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179484)
Ah, comunque le mie non sono opinioni, giusto per precisare.

Ovviamente lo sono, invece, se non si tratta di dati di fatto dimostrabili.

muttley 06-11-2013 15:54

Re: Uomini col gilè
 
Se io sto male per un'osservazione non apertamente offensiva, allora credo che il problema sia più mio che mi lascio tangere da essa, non da chi me la fa. Non ci vedo molta differenza tra uno che scorge critiche in ogni minuta osservazione e in un Varg, ad esempio, che crede di essere deriso da ogni ragazza sconosciuta che incontra per strada. Il meccanismo mentale è il medesimo: ci autoattribuiamo un valore negativo e in qualsiasi cosa detta o fatta nei nostri riguardi cerchiamo di scorgere dettagli o avvisaglie di ciò che confermi la percezione negativa che abbiamo maturato di noi.
L'altra persona che alla nostra reazione piccata sostiene che ce la prendiamo troppo, probabilmente non si farà il sangue amaro a sua volta per la suddetta reazione ma, appunto, ci dirà soltanto di non prendercela. Presumibilmente finisce tutto lì. Se invece una delle due parti in causa si trascina il problema e lo interiorizza fino a riportarlo a galla nelle successive interazioni umane, allora inizia la disfunzionalità di pensiero.

Daniele89 06-11-2013 15:59

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179487)
Intendo pourparler = parlare tanto per dare aria alla bocca, senza cognizione di causa. Per te anche quello che scrivo rientra in questa definizione? Padronissimo di avere la tua opinione in merito.

Mh, qui si potrebbe dire molto, per brevità rimando alla nozione di comunicazione fatìca in Malinowski.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179487)
Ovviamente lo sono, invece, se non si tratta di dati di fatto dimostrabili.

Sì, il mito della datità.
Comunque per me l'offtopic termina qui, dato che sei chiuso nel circolo per cui prima neghi la possibilità di criterio per la Verità (sono tutte opinioni, no?), salvo poi invocare l'esistenza del fatto assolutamente dimostrabile (che ovviamente alla fine non potesti che ottenere in forma assiomatica o tautologica).

Winston_Smith 06-11-2013 16:00

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179489)
L'altra persona che alla nostra reazione piccata sostiene che ce la prendiamo troppo, probabilmente non si farà il sangue amaro a sua volta per la suddetta reazione ma, appunto, ci dirà soltanto di non prendercela. Presumibilmente finisce tutto lì.

O presumibilmente ci giudicherà come dei permalosi che se la prendono per un nulla, invece di mettere in discussione le sue modalità comunicative e la sua presunzione che gli altri dietro un "sei strano a metterti sempre il gilè" debbano sempre leggerci qualcosa di buono o addirittura un segnale d'interesse. In altre parole, il non gradimento di un'osservazione di quel tipo non dovrebbe essere visto come una reazione non adeguata, perché se vale per tutti il presupposto che non si può leggere nel pensiero altrui, allora un'affermazione dal sapore ambiguo non può pretendere di essere interpretata per forza univocamente.

Winston_Smith 06-11-2013 16:05

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179491)
Mh, qui si potrebbe dire molto, per brevità rimando alla nozione di comunicazione fatìca in Malinowski.

Ok, grazie per la segnalazione.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179491)
Sì, il mito della datità.

Meno infondato, IMHO, del mito secondo cui ogni fiato della bocca ha lo stesso valore.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179491)
Comunque per me l'offtopic termina qui, dato che sei chiuso nel circolo per cui prima neghi la possibilità di criterio per la Verità (sono tutte opinioni, no?)

No, ho detto che una tua eventuale giudizio di pourparler su quanto scrivo sarebbe un'opinione, non che "sono tutte opinioni".

muttley 06-11-2013 16:05

Re: Uomini col gilè
 
E perché noi dovremmo prendercela a essere giudicati come permalosi? Se riconosciamo questa nostra caratteristica come vera e non ce ne facciamo un cruccio, che problema dovrebbe crearci?

Daniele89 06-11-2013 16:10

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179494)
Ok, grazie per la segnalazione.

No, ho detto che una tua eventuale giudizio di pourparler su quanto scrivo sarebbe un'opinione, non che "sono tutte opinioni".

Mh, e invece quelle partorite da quale bocca non lo sarebbero? Basta un esempio.

Winston_Smith 06-11-2013 16:14

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179495)
E perché noi dovremmo prendercela a essere giudicati come permalosi? Se riconosciamo questa nostra caratteristica come vera e non ce ne facciamo un cruccio, che problema dovrebbe crearci?

A parte che uno può pensare di non essere permaloso...
Comunque il mio discorso era indipendente da questo punto. Ad ogni modo, anche qui è una questione di equanimità: se siamo tenuti a non prendercela mai se non per cose inequivocabilmente o gravemente offensive, questo dovrebbe valere anche per gli altri, e viceversa. Quindi, io non me la prendo se mi giudicano permaloso, ma in cambio gli altri non giudicano espressione di malevolenza o supponenza verso di loro le mie difficoltà comunicative.

Winston_Smith 06-11-2013 16:15

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179497)
Mh, e invece quelle partorite da quale bocca non lo sarebbero? Basta un esempio.

Ma non è una questione di chi parla, eh. Non è che qualunque cosa tu dica sono solo opinioni personali, dipende da cosa dici (e vale anche per me o per chiunque altro).

Daniele89 06-11-2013 16:17

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179499)
Ma non è una questione di chi parla, eh. Non è che qualunque cosa tu dica sono solo opinioni personali, dipende da cosa dici (e vale anche per me o per chiunque altro).

Ah ho capito, "dipende".
Molto chiarificatorio. :)

Winston_Smith 06-11-2013 16:21

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179502)
Ah ho capito, "dipende".
Molto chiarificatorio. :)

Non è che tu ti sia prodigato in esempi chiarificatori di quanto affermi, per la cronaca. Ad ogni modo:

Opinione
D.: "Winston, quello che hai scritto è un pourparler".

Fatto
D.: "Winston, quello che hai scritto è un pourparler perché la frase X non sta né in cielo né in terra e in realtà le cose stanno bla bla".

Daniele89 06-11-2013 16:28

Re: Uomini col gilè
 
No dai, hai perso il filo del discorso, ora stai parlando di tutt'altro, fa nulla.

muttley 06-11-2013 16:32

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179498)
A parte che uno può pensare di non essere permaloso...
Comunque il mio discorso era indipendente da questo punto. Ad ogni modo, anche qui è una questione di equanimità: se siamo tenuti a non prendercela mai se non per cose inequivocabilmente o gravemente offensive, questo dovrebbe valere anche per gli altri, e viceversa. Quindi, io non me la prendo se mi giudicano permaloso, ma in cambio gli altri non giudicano espressione di malevolenza o supponenza verso di loro le mie difficoltà comunicative.

Io sono dell'idea che la mia serenità interiore non debba essere così strettamente connessa ad un principio di reciprocità. Sono io che non devo prendermela, se poi loro se la prendono o no la cosa mi tange un po' meno.

Winston_Smith 06-11-2013 16:37

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179511)
No dai, hai perso il filo del discorso, ora stai parlando di tutt'altro, fa nulla.

Meno male che ci sei tu a decidere qual è il filo del discorso e chi lo sta tenendo... ti ho solo spiegato in cosa consiste quel "dipende" che avevi trovato poco chiarificatore. A disposizione quando vorrai altre delucidazioni.

Winston_Smith 06-11-2013 16:41

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179514)
Io sono dell'idea che la mia serenità interiore non debba essere così strettamente connessa ad un principio di reciprocità. Sono io che non devo prendermela, se poi loro se la prendono o no la cosa mi tange un po' meno.

Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Daniele89 06-11-2013 16:51

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179520)
Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Un rapporto, appunto, umano.
Così come la corrente elettrica non scorre se non tra due punti a potenziale differente, allo stesso modo la vita umana non diviene (ossia non si fa Storia) senza questo automovimento che l'esistenza stessa pone da sè mediante la contrapposizione delle sue particolarità (Lotta).

Certo, poi interviene il giuridico a mitigare questa assoluto esser-l'uno-contro-l'altro, ma è ovvio che esso non può coprire tutti gli aspetti della vita (poiché questa cessererebbe in ciò d'esser veramente umana).
A me questa formalizzazione totale della relazione umana sembra ciò che costituisce la tua utopia (distopia in effetti).

Qui si tratta di accettare, non di capire.

muttley 06-11-2013 16:52

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179520)
Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Se gli altri se la prendono, secondo me non vivono tanto bene. A me interessa la qualità della mia vita, ho perso fin troppi anni a farmi il fegato marcio per cose di poco conto (anni che nessuno mi ridarà indietro).
Oltretutto (vado un attimo ot) un'applicazione della regola della reciprocità così rigida, nei rapporti umani e non solo, mi fa pensare ad un Borghezio qualsiasi quando sostiene che non è giusto dare libertà di culto a chi proviene da paesi che questa libertà non la garantiscono (perché non ci sarebbe reciprocità).

Equilibrium 06-11-2013 17:01

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Lost (Messaggio 1178392)
Ma dico io, uno non può vestirsi come cacchio gli pare? Possibile che la gente deve sempre guardare gli altri, ma non hanno mai da farsi i cazzi propri?

Mi assoccio, ma all estero nei paesi piu civilizzati se ne fottono di ste stronzatelle, solo in paesi come il nostro costituito in larga parte di ipocritoni, bigottoni, polemizzatori seriali puo succedere.

Winston_Smith 06-11-2013 17:11

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Un rapporto, appunto, umano.
Così come la corrente elettrica non scorre se non tra due punti a potenziale differente, allo stesso modo la vita umana non diviene (ossia non si fa Storia) senza questo automovimento che l'esistenza stessa pone da sè mediante la contrapposizione delle sue particolarità (Lotta).

Per le mie povere conoscenze di filosofia, dopo la tesi e l'antitesi viene la sintesi, non è che si rimane un contro l'altro armati per forza in eterno.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Certo, poi interviene il giuridico a mitigare questa assoluto esser-l'uno-contro-l'altro, ma è ovvio che esso non può coprire tutti gli aspetti della vita (poiché questa cessererebbe in ciò d'esser veramente umana).
A me questa formalizzazione totale della relazione umana sembra ciò che costituisce la tua utopia (distopia in effetti).

Veramente a me sembra più distopico il quadro in cui uno si debba masochisticamente forzare a leggere nel pensiero altrui, quando gli altri non si preoccupano minimamente di farlo con lui. Lo trovo paradossale.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Qui si tratta di accettare, non di capire.

Né l'una né l'altra cosa sono obbligatorie. Soprattutto se sono io (come iscritto a questo forum, tra l'altro, mi par di capire) a dover accettare e gli altri invece a fare quel cavolo che gli pare.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179528)
Se gli altri se la prendono, secondo me non vivono tanto bene. A me interessa la qualità della mia vita, ho perso fin troppi anni a farmi il fegato marcio per cose di poco conto (anni che nessuno mi ridarà indietro).

E che mi dici del fegato marcio che ti fai a cercare di leggere nel pensiero altrui (magari sbagliando: avessi davvero 'sta facoltà...) quando agli altri molto spesso non frega nulla di quello che pensi e prendono per buona la prima interpretazione di quello che dici/fai che gli passa per la mente?

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179528)
Oltretutto (vado un attimo ot) un'applicazione della regola della reciprocità così rigida, nei rapporti umani e non solo, mi fa pensare ad un Borghezio qualsiasi quando sostiene che non è giusto dare libertà di culto a chi proviene da paesi che questa libertà non la garantiscono (perché non ci sarebbe reciprocità).

Paragone del tutto fuori luogo, anzi rafforza la mia tesi. Nello stato di diritto Italia (in teoria :sisi: ) reciprocità e pari opportunità significano garantire a tutti gli stessi diritti fondamentali, indipendentemente dalla provenienza, non certo quello che dice Borghezio (anche perché gli immigrati in quanto tali non hanno colpa di quello che fanno i leader dittatoriali dei loro paesi d'origine).

muttley 06-11-2013 17:25

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179543)
Paragone del tutto fuori luogo, anzi rafforza la mia tesi. Nello stato di diritto Italia (in teoria :sisi: ) reciprocità e pari opportunità significano garantire a tutti gli stessi diritti fondamentali, indipendentemente dalla provenienza, non certo quello che dice Borghezio (anche perché gli immigrati in quanto tali non hanno colpa di quello che fanno i leader dittatoriali dei loro paesi d'origine).

Chi si fa promotore di certe idee sulla reciprocità non prende a modelli i diritti delle persone, ma le applicazioni delle leggi da parte dei governanti dei singoli paesi.
Ecco perché la reciprocità deve garantire margini di flessibilità, specialmente nei rapporti umani. Un'applicazione così rigida vorrebbe allora che nessuno parlasse ai timidi patologici né si facesse avanti con loro in quanti questi ultimi sono totalmente bloccati nelle relazioni.

dintei166 07-11-2013 17:04

Re: Uomini col gilè
 
A me piace l'uomo col gilé.
Su una camicia e maniche lunghe secondo me sta bene.

reknub 07-11-2013 21:25

Re: Uomini col gilè
 
io giro in camicia :mrgreen:

Pablo's way 07-11-2013 21:34

Re: Uomini col gilè
 
Io ne ho due di gilè, solitamente li metto a lavoro e mi dicono che sto bene. Per non essere troppo seriosi basta mettere pantaloni con taglio sportivo, anche un paio di jeans per dire :)

barclay 08-11-2013 10:10

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1180119)
io giro in camicia :mrgreen:

Cosi? :mrgreen:

http://www.totalita.it/immagini/aaq12wsd33.jpg

reknub 08-11-2013 14:32

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1180291)

noooooooooo, io ho le tette anche :applauso:

mr.Nessuno 08-11-2013 18:19

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1178553)
io pure con le infradito li metto,
i tedeschi e gli inglesi lo fanno abitualmente,mi sento comodo alla fine..

e tra l'altro è anche più igienico, il sudore non ti appiccica i piedi alla plastica :sisi:

Quote:

Originariamente inviata da Lost (Messaggio 1178392)
Ma dico io, uno non può vestirsi come cacchio gli pare? Possibile che la gente deve sempre guardare gli altri, ma non hanno mai da farsi i cazzi propri?

ovviamente lo puoi fare, però a tuo rischio e pericolo, nel senso che ogni luogo ha i suoi usi e costumi ed è semplicemente buon gusto e decoro. Ora non dico che bisogna essere sempre in tiro, tipo quando vai al mercato o in posta vai un po come vuoi, però se vai in un locale, per certi tipi di lavoro o hai riunioni o appuntamenti importanti vestirsi "a caso" nuoce gravemente a se stessi.

Winston_Smith 11-11-2013 17:02

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179553)
Chi si fa promotore di certe idee sulla reciprocità non prende a modelli i diritti delle persone, ma le applicazioni delle leggi da parte dei governanti dei singoli paesi.

Sbagliando, giacché è un modo come un altro per dire: "Se tu fai del male ai miei, io lo faccio ai tuoi". Sostanzialmente, trattando gli immigrati come ostaggi.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179553)
Ecco perché la reciprocità deve garantire margini di flessibilità, specialmente nei rapporti umani. Un'applicazione così rigida vorrebbe allora che nessuno parlasse ai timidi patologici né si facesse avanti con loro in quanti questi ultimi sono totalmente bloccati nelle relazioni.

La flessibilità non deve essere univoca, però. Lo scenario dell'assenza totale di approcci verso i timidi patologici è rigido quanto lo è quello in cui le convenzioni sociali ci obbligano spesso a muoverci, pretendendo che si dia per scontato, sempre e a prescindere, che osservazioni ambigue non siano appunto tali e debbano essere sempre interpretate col sorriso sulle labbra e magari ringraziando pure ("com'è umano lei", cit.).
Invece, visto che prima si parlava di rapporti umani, ritengo che l'essere umano abbia come capacità intrinseca quella di mettere in discussione l'esistente o il consueto, reinventandolo se necessario e non di accettarlo passivamente, adattandosi ad esso come fanno gli animali: fatti non foste a viver come bruti, disse una volta un Genio :occhiali:


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