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Warlordmaniac 23-12-2013 17:52

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200736)

Ognuno corra e menta quanto può, scavalchi gli altri, poichè non c'è più regola e senso adesso.

Ci sono le regole naturali.

chopin6630k 23-12-2013 18:12

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1176629)
per prima cosa puntualizziamo, è il caso che tu dica TUTTE e non ALCUNE

:pensando:
ah no, mi son sbagliato, è il contrario:mannaggia:, avevi già puntualizzato all'inizio, non ci sono più i topic di una volta http://emoticonforum.altervista.org/...e/sieno/56.gif

LoL :D

ANTIMATERIA 23-12-2013 19:06

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1200782)
Ci sono le regole naturali.

Se credi in darwin (un massone di rito scozzese pre-nazista)

La teoria di Darwin ha dei grossi problemi di reggere alla anomalie che saltano fuori, e in particolare con la biologia, tanto che già con le prime scoperte di Mendel in genetica non si accorda minimamente. Miracolosamente regge da 200 anni, esclusivamente perchè il capitalismo ne scimmiotta le variabili.

Con il cavolo che è naturale la competitività, ma poi almeno fosse onesta, basata su criterti oggettivi (la gara sportiva per esempio).

Anche ammesso che noi possiamo considerare l'uomo prima del suo ingresso nella società un uomo, e non è affatto un uomo ancora, è una specie diversa, nel momento in cui entra a fare parte della società sono stabilite regole, immediatamente, prima di queste regole egli semplicemente non è un uomo, non so se è chiaro.

La razionalità di queste regole (in principio sacre e poi etiche e giuridiche) non significa nulla, poichè ciò che conta è che esistano nel tessuto sociale, avendo un carattere aggregante e catartico per la loro stessa natura di superiorità gerarchica rispetto al sentire individuale.

Limitano la competitività poichè la competitività è un fattore di progressione geometrica e di escalation di violenza.

L'uomo è nella società, fin dall'inizio per cooperare e dominare la paura della natura selvaggia e non fa altro tutto sommato.

Stando assieme però si sviluppano naturali istitni violenti (che girard chiama istitno mimetico), di desiderare quel che hanno gli altri, sopraffazione, etc..

Le regole sacre e poi le regole giuridiche ed etiche servono proprio a limitare questa violenza latente, che chiamare naturale è quantomerno forviante, dato che istinti l'uomo non ne ha neanche uno, ha pulsioni e livelli evolutivi di evoluzione del proprio sentire.

Non esiste società nella storia che non se ne sia preoccupata, la religione questo ha fatto fin dall'inizio, con mezzi che ci fanno sorridere solo per la nostra profonda ignoranza ed arroganza (basta pensare che non esistevano leggi fino ai tempi recenti), poichè hanno funzionato egregiamente e permesso all'uomo di sopravvivere fino ad ora.

Noi siamo infinitamente peggiori come uomini oggi, poichè in quelle condizioni di relativa libertà e assenza di controllo non sapremmo vivere, non sapremmo cooperare, nè dare senso alla vita (anche se la mia parte ottimista contesta che non troveremmo la strada dopo qualche impiccagione liberatoria)

Nella fase attuale, per impedire le escalation di violenza, abbiamo fiumi di leggi e cavilli di cui nessuno conosce la portata e tutta una serie di ideologie che sono ormai un porcaio di sincretismo male interiorirzzato, le quali, più che finalità di aggregazione sociale, fantasie di progresso illuminate, tengono a mio avviso l'essere umano moderno in una condizione di paura e sottomissione esattamente come in alcuni sistemi primitivi e schiavistici, una vera e propria paura dell'ignoto.

Non mi farei caso che tale magro argine ai mostri interiori che dominano l'uomo (quando il suo spirito è inferiore, trascurato) ceda da un giorno all'altro e il labile patto sociale venga rotto da litri di sangue e grida di bambini-adulti impazziti "finalmente" liberati dallo stato/genitore/dio opprimente.

Potrei dire che il nazismo e i fascismi sono secondo me, dal punto di vista antropologico, ben spiegabili con una mancanza totale di ordine condiviso accettato dal tessuto sociale.

Ad un certo punto, accumulata miseria, spine, crisi economiche, e perdita di senso (la disoccupazione non esiste nella società primitiva per esempio), bambini-adulti poco evoluti e abbastanza incacchiati, cercano e trovano il grande padre o la grande madre e capro espiatorio dove rivolgere le proprie bassezze.

A quel punto non è peregrino immaginare che la guerra abbia una funzione di sfogo collettivo della follia e della rabbia accumulata e repressa e una funzione catartica e rigenerante nelle società arrivate al culmine della decadenza.

L'etica fa più di questo, l'etica consente all'individuo di condividere il progetto sociale senza alcuna paura o controllo, uscendo da concetti irrazionali e abbastanza arbitrari di sacro e profano, fornendo al se stesso interiorei riferimenti di senso alla vita condivisa della società e del gruppo.

Attualmente, direi che quello che viene insegnato è che l'etica sia irrazionalità, pregiudizio, religione, una prigione per l'individuo, o una moda, una stupidata, mentre è una meccanica essenziale, antichissima, magica, ed incredibilmente potente e permette proprio all'individuo di avere senso sociale e scopo nell'esistenza.

E alternativa allo stato totalitario di controllo di ogni aspetto dell'esistenza, che è quello dove finiremo.

Tale controllo è frustrante, coercitivo, umiliante, priva la creatività, il libero pensiero, la fantasia e rappresenta un costo, uno spreco di risorse infinito ed è anche limitativo delle energie che la coesione sociale immette nella società stessa alimentandola nel cerchio la spirale di profezia che si autoavvera e ipso facto la speranza che sia realizzabile.

Molto probabilmente, l'etica moderna avrebbe dovuto alimentarsi in senso illiuminista, partendo da basi moralii cristiane come è stato infatti ben compreso all'inizio del percorso e con solide basi razionali, morali e scientifiche-umanistiche.

Ma ad un certo punto si è inceppata, la sua stessa enorme potenza democratica e di libertà, ha consentito a certi poteri di dominare inesorabilmente, al nichilismo e al relativismo di prendere piede, alle categorie di scontenti tipicamente hegeliane/marxiste (per es. donne - operai) di creare dicotomie irrazionali che mal si accordano con lo spirito di coesione della società stessa e sopratutto introducono un concetto di innocenza storica di alcuni e colpevolezza storica di altri (potere - uomini - etc...) che è una visione da bambini, non da adulti.

Il risultato finale di questo percorso è una società priva di ogni senso, di razionalità, di obiettivi, di futuro,di efficienza, di valori morali condivisi.

Talmente violenta che presto sarà necessario ghettizzare intere popolazioni e piazzare telecamere di controllo anche nel colon retto.

Non direi che una assenza di etica è una etica, io direi che è definibile come un vuoto di senso interiore a tutti gli effetti, un cancro dello spirito, il quale individualmente prende corpo nella depressione, malattia mentale, nevrosi, o fenomeni di violenza per chi non è disposto a interiorizzare il vuoto, colletivamente assume i connotati di un parossistico non senso e cupidigia da scolaretti.

Non vi è dubbio alcuno che l'occidente è morto, corroso dall'interno da istinti distruttivi irrazionali e odio verso i valori che lo reggevano nelle fondamenta (valori cristiani o la loro sublimazione nell'illuminismo scientifico, che infatti avrebbe dovuto, come si evince dalla chiara visione di Bacone, ricostruire l'Eden perduto in terra).

L'Oriente è il futuro dell'umanità, a meno che la globalizzazione dei non luoghi e del non valore attecchisca all'intero pianeta.

C'è da sperare non vi riesca e che, grazie al bassissimo livello di nascite che la nostra cultura di morte, sopraffazione ed egoismo porta in grembo e germoglia, ci si estingua rapidamente.

barclay 23-12-2013 19:17

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Per ALCUNE donne l'uomo ideale ed il maschio ideale sono concetti diversi, spesso diametralmente opposti: questo è il genere d'ipocrisia che MI preoccupa. Sono quelle che dicono ad un uomo che è un'ottima persona ma non si farebbero mai vedere in pubblico con lui e meno che mai ci farebbero sesso, quelle che postano su FB frasi sdolcinate, accanto a foto in cui sono mezze nude o avvinghiate ad un supertamarro, ecc. :testata:

ANTIMATERIA 23-12-2013 19:37

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Io contesto che si tratti di ipocrisia, è ipocrisia per noi che abbiamo un cervelllo logico e razionale, nel cervello femminile coesistono tranquillamente queste contraddizioni e non tanto per caratteristiche innate, solo parzialmente.

Il problema è, come ho detto, portare questa roba nel tessuto sociale.

Questo modo di essere poco propensi alla logica e alla matematica e fare del proprio sentire individuale un universo che debba avere il minimo interesse per gli altri.

Magari se si scrive un diario o si fa un racconto o un quadro, ma non certo quando si devono stabile regole per il quieto vivere o costruire una casa con calce e mattoni.

Se non ci fosse stato un misto di influenze nazistoidi ed eugenetiche nelle prime femministe (nel nazismo c'era una emancipazione femminile che fa impallidire quella moderna), mescolato al tipico risentimento degli schaivi e presunti innocenti marxista/hengelsiano, molto probabilmente noi oggi avremmo una donna emancipata diversamente.

Avrebbe chiesto e ottenuto di conciliare istinto materno e lavoro.

Avrebbe condiviso l'idea di doversi adattare a ragionare in termini logici e matematici invece di costruingere l'uomo a mollare la ragione.

Avrebbe apprezzato le qualità maschili e il suo sincero amore verso la donna (invece di usarlo per tornaconto o disprezzarlo addirittura).

Avremmo collaborato insieme nella società, tenendo conto delle reciproche differenze, senza chiederci quali siano superiori e inferiori (concetto sempre darwinista e nazistopide), mai ci saremmo visti uguali per dogma, avremmo attinto reciprocamente dalle diverse qualità ed energie.

Winston_Smith 23-12-2013 20:27

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Probabilmente sono tonto e ignorante, ma non ho capito dove starebbe scritto che i "valori" sono per forza maschili (tanto che le uniche donne raccomandabili sono quelle che hanno "interiorizzato i valori della società maschile") e che l'ipocrisia per le donne è talmente naturale, codificata nel DNA, che non la sentono nemmeno come tale.
Vorrei capire se ci sono dati di fatto, studi biologici o culturali a sostegno di queste affermazioni o se siamo poco più in là dei luoghi comuni da bar.
Grazie a chi vorrà citarmi tali prove concrete.

Winston_Smith 23-12-2013 20:28

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200604)
meglio una guerra che questa merd.a per me.

mi arruolerei subito.

Dulce bellum inexpertis (cit.)

Winston_Smith 23-12-2013 20:45

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1200641)
L'errore più comune secondo me, deriva dall'associare arbitrariamente l'infelicità, il disagio che fa da sottofondo alle nostre vite, a situazioni puntuali e contingenti. Quando ascolto discorsi proferiti da interlocutori che estremizzano e generalizzano il male del mondo e delle persone, autoeleggendosi poi a paladini di rettitudine morale, resto abbastanza scettico. Il disagio nasce spesso da una maggiore sensibilità a determinate cose, eppure queste cose le subiamo tutti, fobici e non...ripeto la domanda: perché alcuni soffrono più di altri?

L'affermazione in grassetto, a mio modesto parere, è tutta da verificare.

ANTIMATERIA 23-12-2013 21:07

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1200888)
Probabilmente sono tonto e ignorante, ma non ho capito dove starebbe scritto che i "valori" sono per forza maschili (tanto che le uniche donne raccomandabili sono quelle che hanno "interiorizzato i valori della società maschile") e che l'ipocrisia per le donne è talmente naturale, codificata nel DNA, che non la sentono nemmeno come tale.
Vorrei capire se ci sono dati di fatto, studi biologici o culturali a sostegno di queste affermazioni o se siamo poco più in là dei luoghi comuni da bar.
Grazie a chi vorrà citarmi tali prove concrete.

Bravo non sta scritto, e infatti dal loro punto divista è normale che distruggano valori precedenti e un modo di pensare e ragionare che è tipico del cervello maschile e in cui loro stentano.

Infatti bisognerebbe provare e poi giudicare, quello che si sa è che i matriarcati si estinguono, si sono estinti tutti, tendono a mescolarsi, a non avere identità, tendono alla decadenza.

Ed è ipotizzabiole che un pensiero razionale nel tessuto sociale, che risolve prolbemi con la logica e l'analisi scientifica degli eleenti sia più efficiente.

Dovresti lavorare con le donne per avere chiaro cosa intendo, cosa che a me è capitato, essere in minoranza, è più o meno un calvario.

Insomma a parole, che è quello che facciamo nella società oggi, non c'è un sistema più efficiente, ma se devi costruire una casa, qualcosa di concreto, andare a cazzate non ti aiuta.

Winston_Smith 23-12-2013 21:10

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200912)
Bravo non sta scritto, e infatti dsal loro punto divista è nromale che distruggano valori precedenti e un modo di pensare e ragionare che è tipico dle cervello maschile.

Ma 'sta storia che gli uomini sono razionali e le donne emotive non è un'affermazione un tantino semplicistica?
Il prossimo passo sarà che i neri hanno il blues nel sangue e che i napoletani suonano il mandolino?
O, per rimanere in tema FS, che i fobici sono dei ritardati?
Perché le schematizzazioni, alla lunga, portano a questo. A un certo punto bisogna salire di livello di complessità, se si vuole capire davvero il reale.

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200912)
Dovresti lavorare con le donne per avere chiaro cosa intendo, cosa che a me è capitato, essere in minoranza.

Il mio capo è una donna e sostanzialmente non trovo riscontro in quanto dici.

luky 23-12-2013 21:32

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Io le avrei semplicemente risposto :"proprio tu che in gita qualche mese prima hai rischiato, DA UBRIACA (!!!), di far andare nei casini un intero istituto rischiando di rompere un quadro in quel di Monaco????":)

ANTIMATERIA 23-12-2013 21:35

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Devi essere in minoranza, poi lo verifichi, finchè c'è una struttura sostanzialmente maschile si allineano a questa, o se competono in un terreno maschile, sono costrette, ma con certo scarso convincimento e una intima ambizione di rivoltarla a modo loro, cosa che un giorno accadrà, poi mi saprai dire.

Non è un problema di emotività, gli emotivi sono gli uomini altrimenti non userebbero tanto la ragione, è un problema di utilizzo dellla logica matematica nei ragionamenti, di capacità di controllare il proprio ego rispetto al pensiero astratto e generale nei ragionamenti.

Siamo nel campo dell'altruismo o dell'egoismo più che altro.

Sul fatto che questa sia più efficiente o migliore è un terreno su cui ho riflettuto molto, ma secondo me lo è, perchè un linguaggio universale, non discriminatorio, democratico e molto probabilmente il linguaggio con cui comunica in parte l'universo, è ben più comprensibile e decente di un linguaggio in cui ognuno la vede come gli pare.

Se parliamo di efficienza come capacità di allinearsi al reale, oggi è più efficiente il pensiero femminile, non c'è dubbio che si integri meglio in questo tipo di società.

Anche se devo dire che secondo me entrambi i modi di ragionare sono validi, e la stessa natura è su quei livelli di maschile e femminile.

Il problema è che non si cerca alcuna sintesi, il tuo essere maschile è sbagliato in toto, te lo insegnao fin da piccolo.

Stiamo perdendo tanto a togliere il maschile dalla società, tutto ciò che puoi guadagnare nel mettere il femminile, lo perdi togliendo il maschile, specialmente perchè non c'è altra strada che l'emarginazione per motivi naturali e bilogici, non ti puoi ricilare e non è prevista alcuna discussione in merito, io personalmente mi riclerei anche, ma non è previsto il riciclo, vogliono tutto semplicemente, di te non gli frega nulla, se sei bello ti useranno per sesso o altro, in caso contrario andrai tra i barboni o in galera.

Questo entro 100 anni da oggi.

Entrambi i pensieri devono esserci e siccome sono diversi, non è affatto utile che ci si pesti i piedi e, a maggior ragione, che si invertano coercitivamente le qualità naturali, pertanto tu devi fare tutto il possbile per simularti una pessima imitazione della donna, e loro una pessima imitazione del l'uomo, con centianaia di soldi pubblilici per questo (quali esempio miliardi per iscriverle in massa alla facoltà scientifiche dove sono negate, non avete idea dei milioni di dollari che spendono per mandare delle negate dove voi avete talento naturale).

Non porterà bene questa roba, non è naturale, è indotta, costruita artificialmente.

Leggiti la donna ad una dimensione o cerca di che parla su internet.

muttley 23-12-2013 21:58

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1200902)
L'affermazione in grassetto, a mio modesto parere, è tutta da verificare.

Antimateria e Orto d'osso parlavano della violenza del mondo attuale nascosta dietro ai rapporti di forza economici...mi pare che viviamo in un mondo solo, sempre più simile e con meno differenze rispetto a una volta.

IlForumista 23-12-2013 23:13

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da luky (Messaggio 1200939)
Io le avrei semplicemente risposto :"proprio tu che in gita qualche mese prima hai rischiato, DA UBRIACA (!!!), di far andare nei casini un intero istituto rischiando di rompere un quadro in quel di Monaco????":)

eh, ma alla fine non mi tornava utile mettermela contro, è quella che più cerca di capire cosa ho che non va, poi vabbè ha i suoi difetti

ANTIMATERIA 24-12-2013 02:15

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Scusate un attimo, noi sotto il gioco austriaco siamo già stati, e anche allora probabilmente ci chiamavano pigs o maiali e depredavano le nostra terre e risorse, la differenza da allora è che certi uomini del risorgimento a farsi chiamare maiali non ci stavano e tirarono fuori i coglion.i, la storia fatta dai vincitori poi decreta se chiamarli terroristi o eroi e partigiani.

Noi oggi i coglion.i non li abbiamo più semplicemente, è tutto qui, per quello non ci è dato concepire un mondo in cui si combatte per difendere la libertà anche a costo della vita, e si va a morire anche in terra straniera per degli ideali, per liberare altri popoli (come nel caso della Spagna).

Il mondo senza ribellione (che poi dai noi non c'è guerra, l'America ha associato il dollaro al petrolio e consolidato l'impero con guerre ingiuste di aggressione ovunque e noi a guardare questo sopruso continuo legittimandolo), non tiene conto che forse ci sono momenti n cui ribellarsi, e anche la guerra è forse necessaria, o almeno una opzione logica, o un diritto di libertà, una reazione ad un attacco subito, un prezzo da pagare per dare speranza e futuro ad altre generazioni.

Valori maschili andati perduti con il resto.

La storia rivisitata in chiave soup opera.

La rivoluzione francese con internet, le bandierine e i mi piaci su facebook.

I vaffanculo day.

Una barzelletta.

Non dico che queste siano le condizioni di oggi, non credo, ma neanche credo che stia a noi decidere per tutti i popoli quando e come ribellarsi in nome di un principio astratto di pace eterna a cui non è corrisposto alcun dialogo, alcuna democrazia, alcun rispetto del patto sociale mai.

Non sta a me, non sta a voi, non sta a dio.

Sta agli uomini decidere come essere liberi, quanto accettare delle ingiustizie degli imperi coloniali e quando dire basta, qui non si passa, potete toglierci tutto, non ci toglierete la libertà.

E forse non solo gli uomini possono dirlo.

In britannia i celtici erano società matriarcali con donne guerriere che seppure sterminate dalle società patriarcali combatterono per avere quella libertà che noi oggi godiamo senza apprezzare, facendoci beffe del sangue che è stato necessario versare per averle, spernacchiando le guerre che ci hanno reso liberi, e altrettanto allegramente cediamo tasselli di vita tra un aperitivo e una chicchierata su internet.

All'amico veterofemminista vorrei dire che io ho fatto almeno 30 anni di veterofemminismo prima di cambiare idea, so bene cosa dice, perchè io avrei detto le stesse cose.

E' la cultura scolastica e sociale che ti impone questo pregiudizio, un pregiudizio esiziale e confezionato ad arte che ci porta a non vedere cosa è stato necessario e quanto abbiamo combattuto per avere quello che oggi si considerato acquisito solo con la cultura e le chicchiere da parrocchia.

Deposti i principi sacri per cui si è lottato, quello che accadrà è che la donna non si occuperà del destino dell'uomo estromesso dalla società, laddove invece l'uomo se ne è sempre occupato.

Nemmeno creerà valori particolari e innovativi pochè ciò che sta facendo è prendere possesso di quel che è stato costruito dal maschile (e per me rovinarlo, ma è opinione personale)

In 50 anni, se la loro ideologia fosse qualcosa di più di questo lo avremmo visto, un barlume, un segnale.

Durante la crisi del 29 i suicidi erano 161 a 1 tra uomini e donne poichè delle donne se ne è sempre occupata la società o l'uomo stesso, sopravvive, il lavoro non è mai stato una necessità, ma un capirccio, un desiderio.

Ora la donna è costretta a lavorare e ha come metà quasi escluisivamente quelle di dimostrare che ha i coglion.i per fare quello che fa l'uomo, lo imita, lo scimmiotta, lo inganna per poi prenderne il posto o avvantaggiarsi, ed è ampiamente foraggiata con sodli pubblici e associazioni appositamente create, non porta nulla di nuovo, niente che non si sia visto, niene di utile.

Non accadrà l'opposto, è questo che non capite, dell'uomo non si occuperà nessuno.

Quello che dovrebbero fare gli uomini oggi è organizzarsi e iniziare a chiedere tutele sociali e diritti di avere un posto nella società, purchè sia, poichè non hanno alcun modo di sopravvivere altrimenti, nessuno.

Di questo presunto maschilsmo non esistono associazioni, fondazioni, non c'è nulla, alcuna struttura, è una invenzione sostanzialmente.

Il problema si farà via via drammatico, quando la metà di voi sarà emarginata o disoccupata, privata di relazioni umane, di occasioni sociali, di considerazione, di rispetto.

Finchè si è giovani si sarà tollerati in quanto identificati come figli o oggetti sessuale, poi si apriranno le strade del randagismo, della indigenza, della criminalità, dell'emerginazione e del suicidio, nella totale indifferenza.

Hegel diceva che la filosofia si deve occupare del noto, e cioè di quelle cose che si danno per scontate e invece nascondono dei segnali, delle chiavi di lettura che non vengono considerate.

In questo forum le donne si lamentano di problemi di autistima e di fobie, ma quasi mai si sente lamentarsi di atteggiamenti scorretti e offensivi da parte degli uomini nei loro confronti, anzi io non ho dubbi che abbiano continue manifestazioni di solidarietà e amicizia, come non ho dubbi che se volessero, se il problema non fosse interno, una loro percezione negativa di se stesse, potrebbero avere amici e relazioni quando e come vogliono, anche domani.

Mentre quando sentiamo gli uomini, il loro problema è ben diverso, è un problema di continua indifferenza, disgusto, disprezzo e derisione del loro sentire e delle loro problematiche.

Qeusto già ti da l'idea di cosa sarà il mondo futuro, devi solo pensare a cosa vuol dire dare potere di decidere della tua vita a questo modo di ragionare e sentire il rapporto con gli uomini.

Un mondo in cui al lavoro sarai disprezzato per motivi di senzazioni a pelle, e non si riusicrà più, come si è smpre fatto nel mondo maschile, a separare una simpatia personale da una analisi obiettiva dell'operato e delle capacità di una persona.

Un mondo in cui chi non è bello o ricco o affascinante non vale nulla e di cui nessuno si occupa di come possa sopravvivere.

Un mondo in cui si parla a vanvera di principi astratti e di buonismo, assenza di guerre e razzismo, ma poi avere i calzini bianchi è sufficiente per non essere neanche salutati.

I segnali ci sono.

Solo che non li vedete.

L'uomo oggi dovrebbe tutularsi, organizzarsi e difendere le proprie qualità e dignità, perchè ha diritto a vivere, e ad essere rispettato.

Ciò che fa è invece allinearsi al pensiero femminile e sperare che in tal modo sia meglio accetto da questo e conforme ai canoni del pensiero politicamente corretto prestabilito.

Tale trucco non lo salverà, anche questo viene usato, è ben accetto perchè fa comodo usarlo per il vero scopo del movimento femminista che è la eliminazione progessiva dell'uomo e la sua esclusione dalla vita sociale, o quanto meno la selezione di una razza maschile più che altro adibilta alla soddisfazione sessuale e a svolgere quei lavori che non sono degni o troppo faticosi.

Il matriarcato antico era grosso modo questo e special modo culti della dea madre e altra roba satanica che oggi passa per new age e messa in circolo impunemente assieme ad altre fantasie di riduzione della popoazione, allarmismi sulla fine delle risorse, protezione delle natura e degli animali, culti ambientalisti e altro, sotto la patina di razionalità ci sono esoterismi e antiche tradizioni ripescate da questi antichi culti tutt'altro che razionali.

Kody 24-12-2013 03:17

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Morale: prima di aprire un thread, pensateci bene.

IlForumista 24-12-2013 03:17

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1201064)
Morale: prima di aprire un thread, pensateci bene.

:sisi:

ANTIMATERIA 24-12-2013 03:28

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Questi ci vogliono, perchè va fatta una strategia per la donna, ed è di fregarsene delle stornze, di amare quelle che se lo meritano senza voler nulla in cambio e aspettarsi ancor meno, di sopportare quando ti tediano (contando 25 pecore che si inchiappettano), e vivere da perosne libere godendosela alla grande.

Non ha prezzo essere liberi, compreso essere liberi dalle donne.

Se gli dai troppo margine, ti imprigionano e manco desiderano ciò che è così facile da avere che basta chiuderlo in una gabbia.

Warlordmaniac 24-12-2013 10:56

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1201068)
Questi ci vogliono, perchè va fatta una strategia per la donna, ed è di fregarsene delle stornze, di amare quelle che se lo meritano senza voler nulla in cambio e aspettarsi ancor meno, di sopportare quando ti tediano (contando 25 pecore che si inchiappettano), e vivere da perosne libere godendosela alla grande.

Non ha prezzo essere liberi, compreso essere liberi dalle donne.

Se gli dai troppo margine, ti imprigionano e manco desiderano ciò che è così facile da avere che basta chiuderlo in una gabbia.

Qui sono d'accordo, perlomeno se "fregarsene" è inteso come "non cancolarle".

Antimateria, ci conosciamo già "altrove"?

Rex Brown 24-12-2013 12:45

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Rallgrati se ti dicono le cose in faccia, davvero. Se una/uno mi dicesse qualcosa in faccia io rimarrei sorpreso e si potrebbe discuterne, il problema è quando sono tutti sorridenti e non ti dicono niente, però poi capisce come ti giudicano.

Anche il peggiore dei giudizi, se espresso comunque contempla un certo rispetto nei tuoi confronti.

Daniele89 24-12-2013 14:50

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1201050)
[..]
Hegel diceva che la filosofia si deve occupare del noto, e cioè di quelle cose che si danno per scontate e invece nascondono dei segnali, delle chiavi di lettura che non vengono considerate.

[...]

Ma no, dai.

ANTIMATERIA 24-12-2013 15:16

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Avrai fatto il liceo, mica tutti lo hanno fatto.

Iniziare a riflettere sulle cose scontate che fai, che vengono quasi meccaniche, è una cosa ben poco naturale e per certi versi anche impossibile.

Il tessuto sociale cambia il funzionamento del cervello.

Il nostro cervello si adatta agli stimoli esterni e viene influenzato di conseguenza.

Oggi per esempio la gente è abituata a fare più cose in una volta, a pensare velocemente, ma non in profondità, poco precise e con cali di concentrazione notevoli.

Soprattutto non c'è più tempo di digerire i cambiamenti che avvengono, pertanto la mente e il cervello si abituano semplicemente a non interrogarsi più sul senso e le conseguenze future.

Si sta spostando il tempo del pensiero nel presente, e il cervello da riflessivo, sta diventando reattivo algi stimoli.

Così come pare cosa negativa fossilizzarsi su riferimenti e identità certe, queste devono essere abiti da dismettere facilmente.

Quanto mai è opportuno interrogarsi su ciò che diamo per scontato.

E' difficile perchè devi attraversare epoche diverse per verificare che il tuo tempo non è un tempo assoluto, e il tuo pensiero è frutto esclusivamente di questo tempo, delle relazioni di senso e ritmo spazio-temporale che lo attrraversano e non un percorso originale e libero.

Daniele89 24-12-2013 15:24

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1201200)
Avrai fatto il liceo [...]

Ma quale Liceo.

Comunque, a prescindere dalla condivisibilità o meno di quel che dici, non vedo qui lo straccio di un concetto hegeliano.
Ma era giusto così eh, "tanto per".

ANTIMATERIA 24-12-2013 17:09

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
L'unico filosofo che mi piace è Cioran, un non filosofo.

Ogni filosofo parla del suo tempo, quindi non è che puoi comprendere veramente Hegel o la sua evoluzione diabolica che è Marx ai giorni nostri.

Sono pietre miliari, come anche Kant e Niezcthe di cui non condivido quasi nulla, ma pur sempre pietre miliari.

Non c'è dubbio che oggi siano più vicini allo spirito dei tempi gli esistenzialisti, ma ancora per poco probabilmente.

Rimane che Hegel in quella frase (la filosofia si occupa del noto, cioè dell'analisi critica del proprio tempo, speciamente di quello che è scontato e considerato naturale quando è pur sempre qualcosa di artificiale) dice una verità assoluta, così come la sua analisi del rapporto schiavo/padrone nelle fenomenologia delo spirito è semplicemnte mostruosa e inizia a non essere più vera solo in un ipotetico mondo ipertecnologico dove lo schiavo semplicemnte scompare dall'equazione.

Sono così vere alcune intuzioni della filosofia da assomigliare a leggi matematiche o fisiche.

Ma siccome il mondo cambia, a differenza di queste, non valgono certo per sempre.

IlForumista 24-12-2013 17:31

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da LesPaul (Messaggio 1201126)
Rallgrati se ti dicono le cose in faccia, davvero. Se una/uno mi dicesse qualcosa in faccia io rimarrei sorpreso e si potrebbe discuterne, il problema è quando sono tutti sorridenti e non ti dicono niente, però poi capisce come ti giudicano.

Anche il peggiore dei giudizi, se espresso comunque contempla un certo rispetto nei tuoi confronti.

Questo è sicuramente vero :pensando: :bene:

Daniele89 25-12-2013 12:00

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1201240)
L'unico filosofo che mi piace è Cioran, un non filosofo.
.

Nonché un mediocre.

Vabbè dai, la filosofia insomma la butti un po' così a caso per sentito dire :mrgreen:
Auguri, comunque.

ANTIMATERIA 25-12-2013 13:41

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Buon natale.

Se si vuol fare l'intellettuale, bisognerebbe motivare le cose che si sostengono.

E' troppo facile argomentare in questo tuo modo, ma soprattutto è quasi impossibile capire che cosa di preciso non ti convince e non approvi.

Il dialogo con le persone è fatto di una fase in cui si comprende il pensiero e la visione degli altri, altrimenti vincoliamo l'analisi ad uno schema che non è quasi mai corretto.

Ci sono correnti di pensiero e interpretazioni sia delle stoira che del pensiero umano così diverse da apparire strade opposte talvolta e seguono anche queste mode e derive, sono come il vento che cambia.

Al mondo c'è gente che scrive, compone, inventa cose, e un marea di persone che interpretano queste cose in maniera diversamente creativa, poichè riconducono un atto che è in buona parte di follia e irrazionalità, in un canovaccio intelleggibile e consumabile nel tessuto sociale.

Personalmente ho fatto le mie sintesi e le mie considerazioni, è un lavoro totalmente arbitrario, creativo, non è matematica e non lo deve essere.

Cioran mi piace per esempio per lo stile della scrittura (gli è riconosciuta la miglior prosa mai vista) e l'uso dei paradossi e l'aforisma pungente.

E trovo interessante che dopo aver passato una vita a leggere intere biblioteche tumulato in casa, se ne venga fuori con un pessimismo cronico senza speranza che fa impallidire qualcunque esistenzialista sulla terra, in epoca di relativa fiducia nelle forze sociali porgressiste e tutto sommato del futuro.

Trovo interessante perchè non è ipocrita e perchè dell'uomo non c'è molto da salvare.

A ritirare i premi non ci andava, nei salottti, nei posti che contano, in televisione, salvo rare eccezioni, e non aveva una ricetta per salvare il mondo.

Cioran è un depresso, un insonne, uno di noi, una persona che ha scritto per una esigenza interiore, perchè non gli scoppiasse la testa, perchè era terapeutico, tutto sommato non aveva nulla da dire e non ha mai detto nulla infatti.

Come ho sempre ipotizzato il malato non fa danno nella società, è il sano che compie disastri come si muove, poichè ha l'ambizione di estendere il proprio pensiero e il proprio mondo interiore agli altri, influenzando e indirizzando i cambiamenti sociali.

Daniele89 25-12-2013 14:45

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Ma Cioran, in realtà, è evidente quanto amasse la vita; sotto tutta la sua opera risuona, per chi ha orecchie, un costante leimotiv di stupore dinanzi la gratuità dell'esistenza e non fa che mostrare come tutto il pessimismo e gli esercizi di livore rivolti contro di essa non possano scalfire minimamente il fatto originario di essere qui e ora, in questa vita che procede oltre di me.

In ciò si colloca invero un gradino sotto l'esistenzialismo più maturo e piuttosto che presentarsi come la sua alternativa formata nella scepsi, gli è propedeutico.

Poi per il fatto della "miglior prosa mai vista", non saprei. Lo hai letto in lingua originale, immagino.
Ma son gusti, a me non impressiona, poi capisco che è uno che era destinato al successo editoriale e che si presta molto alla citazione (ma non al détournement, ovviamente, essendo tanto debole la sua parola gettata nella Storia).

ANTIMATERIA 25-12-2013 15:19

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Miglior prosa lo hanno definito gli altri, non saprei, personalmente non sono un intelletuale.

Ho un mio gusto, non credo si debba essere intelletuali per averlo, ma per affermare che oggettivamente ha una grande prosa (ovviamente le avranno lette in francese e in rumeno), qualcuno con le dovute competenze per affermarlo avrà trovato motivi concreti, specialmente considerando che è un intelletuale abbastanza socnosciuto nel panorama filosofico e un pochettino appartato e dubito gli venga riconosciuta una grande prosa per meriti politici e da appartenenza a questa o quella parrocchia.

A me piace, come mi piace Neiztche (come scrive, non i concetti), come mi piacciono le cose scorrette (e non coerenti tutto sommato), i paradossi, le frasi ad effetto.

Un altro che mi piace è Baudrillard.

E' una cosa di gusto, estetica.

Il linguaggio poetico mi affascina, artistico, personale, poichè rimane in larga parte indecriptabile e ironizza sul propri senso esattamente come è ironico un quadro di Dalì (il quale secondo me si faceva gioco e scherno di tutte le intrepretazioni che poteva suscitare).

E' il non senso che mi affascina, il contrasto tra il nostro tentativo di ricondurre l'intuizione alla logica, le contaminazioni che il nostro universo interiore e il nostro vissuto miscelano alle astrazioni.

Preferisco Shakespeare a tanta roba moderna, perchè un suo monologo oggi sarebbe improponibile da chiunque nel reale e nel quotidiano, nessuno mai ragionerebbe in quei termini e con quel lunguaggio, è un mondo immaginario dove le parole acquisiscono un significato che si pone in netto contrasto con la visione quotidiana e i codici commerciali e pratici.

E' un modo per porsi oltre al proprio tempo, poichè in effetti non te ne occupi veramente, ciò di cui ti occupi è quel che abbiamo dentro di noi, immutabile tutto sommato ed esteticamente rappresentabile in miliardi di modi diversi.

Sul fatto che Cioran amasse vivere non c'è dubbio, non ne ha dato una ricetta, credo sia una visione greca dell'esistenza e non occidentale, la vita non ha uno scopo preciso, va stoicamente sopportato l'inevitabile dolore, l'inevitabile conseguenza della morte, il fato, il destino, con onore e godendo dei frutti e delle cose belle che la vita offre.

Il futuro, lo scopo arriva dopo, con il Cristianesimo.

Persino oggi che Dio è morto, l'uomo è Dio.

Non siamo greci, non ce ne voglia Nieztche.

Niente di nuovo tutto sommato.

Ad ogni modo, secondo me Storia e Utopia, La tentazione di esistere e l'inconveniente di essere nati hanno anche un valore filosofico apprezzabile oltre che estetico, proprio perchè diffidano della corrente di pensiero allora in voga, non se ne occupano, e sappiamo tutti che ne è stato della cultura borghese di sinistra dei salotti radical chic.

Un bluff, l'ennesima pagliacciata umana.

A Cioran va il merito di aver visto giustamente il nulla anche in questa elucubrazione umana.

Daniele89 25-12-2013 17:16

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Tralasciando tutta la confusione, la quale mi pare che tenti di autogiustificarsi dietro una paventata "creatività" di interpretazione*, darò solo una notizia che spero non turbi troppo: la Grecia è Occidente.

*Questa argomentazioni che pongono la libertà dell'interpretazione come l'orizzonte di un animo artistico che s'è divincolato dalla pedanteria del concetto non sono che l'ultima trincea dell'opinione da Bar, ci si giustifica dietro la propria creatività (9 volte su 10 è giusto narcisismo e inesperienza della materia) come dietro lo stato di ubriachezza, con tutta la boria intrinseca di qualcosa urlato dal fondo di un'osteria.

muttley 25-12-2013 18:28

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
"L'esasperazione, la stanchezza, il male di vivere, spesso, portano a vedere negli altri, in coloro che ci stanno vicini, la causa di tutte le nostre difficoltà, dei nostri mali." (Romano Battaglia)

Kody 25-12-2013 19:15

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Il soggetto del thread è degenerato. Forse i mod dovrebbero intervenire....

In genere la filosofia non dice una mazza oppure è tutto a libera interpretazione, quindi ognuno ci vede cosa ci vuol vedere. Fra l'altro preferisco filosofi antichi/classici, li trovo più concreti di quelli dell'800/900.

Daniele89 25-12-2013 19:31

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
E allora diamoci tutti ai balli carabici, che ti devo dire.

ANTIMATERIA 25-12-2013 19:38

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1201774)
Tralasciando tutta la confusione, la quale mi pare che tenti di autogiustificarsi dietro una paventata "creatività" di interpretazione*, darò solo una notizia che spero non turbi troppo: la Grecia è Occidente.

*Questa argomentazioni che pongono la libertà dell'interpretazione come l'orizzonte di un animo artistico che s'è divincolato dalla pedanteria del concetto non sono che l'ultima trincea dell'opinione da Bar, ci si giustifica dietro la propria creatività (9 volte su 10 è giusto narcisismo e inesperienza della materia) come dietro lo stato di ubriachezza, con tutta la boria intrinseca di qualcosa urlato dal fondo di un'osteria.

La Grecia c'entra nulla con l'occidente almeno per una corrente di pensiero, un'altra la vede invece contigua e naturale evoluzione, io sono per la prima visione (illustrata da Galimberti in numerosi saggi), Galimberti l'avrà appresa al Bar immagino, e lo sono per convenzione, perchè mi piace scegliere questa strada.

Scegliamo le letture che ci rappresentano e la visione che ci è più congeniale, perchè più leggi e più dubiti esista una verità e non una interpretazione, se non addirittura pregiudizio che asseconda il proprio sentire e il proprio percorso culturale con una qualche visione di insieme.

Soprattutto c'è sempre una enorme influenza nel sentire il proprio tempo secondo paradigmi in voga in quel momento e una difficoiltà quasi insormontabile di percepire i tempi passati e la storia come realmente percepita a suo tempo (forse solo gli antropologhi riescono vagamente a comprendere la storia in maniera credibile).

E' un errore dare troppo peso a quello che è il nostro sentire, un tuo percorso è valido per te, non è detto sia valido per me.

Certo che è creativo istruirsi, un lavoro che non significa niente fuoiri da te stesso.

I circoli culturali di sinistra degli anni 70/80, quando il potere fotteva e corrompeva e invece di comprenderne la straordinaria praticità si parlava di sartre o di lacan, o di marx o di hengels, sono bar, è bar anche quello, spocchiose e inutili disquisizioni.

E tutti i non allienati a questa parrocchia, sono stati allontanati come appestati ed emarginati esattamente come capita all'asilo nido al diverso.

Il popolo era altra roba e per conoscerlo bisognava sporcarsi le mani con lui e parlare di calcio e di donne, perchè questa è la filosofia che comprende.

Sono solo Bar diversi, circoli dove il pensiero e l'aria si fa pesante e monotematica.

Blue_Moon 25-12-2013 19:59

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

@Antimateria e Daniele89: tornate in topic, per favore. Se volete continuare la vostra discussione, fatelo per vie private o aprite un thread sull'argomento. Buone feste. :)
---Moderazione---

Winston_Smith 26-12-2013 18:34

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Devi essere in minoranza, poi lo verifichi, finchè c'è una struttura sostanzialmente maschile si allineano a questa, o se competono in un terreno maschile, sono costrette, ma con certo scarso convincimento e una intima ambizione di rivoltarla a modo loro, cosa che un giorno accadrà, poi mi saprai dire.

In sostanza, se le donne si comportano secondo stereotipo, allora lo stereotipo è la verità, lunga vita allo stereotipo.
Se invece si comportano diversamente dallo stereotipo, lo fanno solo perché si uniformano alla "struttura maschile" (?), ma sotto la superficie pulsa ancora lo stereotipo, long live to stereotypes. La teoria dello stereotipo riesce persino a scoprire quanto scarso sia il convincimento di quelle donne e quali sono le loro intime ambizioni, mizzega....
In pratica: come sostenere che una teoria sia vera anche quando i fatti le danno torto.

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Non è un problema di emotività, gli emotivi sono gli uomini altrimenti non userebbero tanto la ragione

Vabbè, allora mi sa che bisogna dare una definizione precisa di emotività...

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
è un problema di utilizzo dellla logica matematica nei ragionamenti, di capacità di controllare il proprio ego rispetto al pensiero astratto e generale nei ragionamenti.

Cose che le donne sono sideralmente meno portate a utilizzare degli uomini?

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Se parliamo di efficienza come capacità di allinearsi al reale, oggi è più efficiente il pensiero femminile, non c'è dubbio che si integri meglio in questo tipo di società.

Ma in base a cosa si definisce un "pensiero femminile" e uno "maschile"? Sai che non ho idea di cosa tu stia parlando? Potresti spiegarti meglio, possibilmente con parole semplici e citando delle prove concrete di quanto affermi?

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Anche se devo dire che secondo me entrambi i modi di ragionare sono validi, e la stessa natura è su quei livelli di maschile e femminile.

Il problema è che non si cerca alcuna sintesi, il tuo essere maschile è sbagliato in toto, te lo insegnao fin da piccolo.

Esempi?

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Stiamo perdendo tanto a togliere il maschile dalla società, tutto ciò che puoi guadagnare nel mettere il femminile, lo perdi togliendo il maschile, specialmente perchè non c'è altra strada che l'emarginazione per motivi naturali e bilogici, non ti puoi ricilare e non è prevista alcuna discussione in merito, io personalmente mi riclerei anche, ma non è previsto il riciclo, vogliono tutto semplicemente, di te non gli frega nulla, se sei bello ti useranno per sesso o altro, in caso contrario andrai tra i barboni o in galera.

Questo entro 100 anni da oggi.

Ma chi vuole tutto? Boh.
Qui siamo a metà tra Casaleggio e Nostradamus.
Posso permettermi di invitarti a una maggiore concretezza e a una citazione puntuale di fatti che confermino le tue teorie o il tuo discorso consiste essenzialmente di voli pindarici, profezie similfantascientifiche e analisi apocalittiche?

Quote:

Originariamente inviata da ANTIMATERIA (Messaggio 1200940)
Entrambi i pensieri devono esserci e siccome sono diversi, non è affatto utile che ci si pesti i piedi e, a maggior ragione, che si invertano coercitivamente le qualità naturali, pertanto tu devi fare tutto il possbile per simularti una pessima imitazione della donna, e loro una pessima imitazione del l'uomo, con centianaia di soldi pubblilici per questo (quali esempio miliardi per iscriverle in massa alla facoltà scientifiche dove sono negate, non avete idea dei milioni di dollari che spendono per mandare delle negate dove voi avete talento naturale).

Questa me la sono persa: hai qualche link in proposito?
Ah, e non hai idea degli uomini che conosco senza il minimo "talento naturale", né per le materie scientifiche né per quelle umanistiche, a differenza di tante donne... :miodio:

Warlordmaniac 26-12-2013 18:52

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Antimatè, per fortuna che hai accusato me di buttarla troppo sulla filosofia.

Winston_Smith 26-12-2013 18:58

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1200960)
Antimateria e Orto d'osso parlavano della violenza del mondo attuale nascosta dietro ai rapporti di forza economici...mi pare che viviamo in un mondo solo, sempre più simile e con meno differenze rispetto a una volta.

Ciò non implica affatto che i vissuti personali siano tutti uguali, o che qualunque eventuale condizionamento negativo esterno sia lo stesso per tutti.

Blue_Moon 26-12-2013 19:13

Re: L'ipocrisia di ALCUNE (!!!) ragazze
 
Quote:

Ve lo ripeto: tornate TUTTI in topic. Aprite un thread per discutere dell'argomento e non continuate qui, grazie. Se gli off topic dovessero andare avanti, sarò costretta a chiudere.
@Antimateria: i tuoi post sono spesso al limite del regolamento e per questo ci tengo a farti presente che le discriminazioni sessuali e la misoginia strisciante (così come la misandria, prima che qualcuno intervenga per puntualizzare :mrgreen:) non sono tollerate in questo sito. Per qualsiasi chiarimento, scrivimi un mp.

---Moderazione---


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