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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Pensare una cosa del genere per me implica offendere tutte le persone alle quali sono stato legato, ciò che mi ha legato a loro ma, sopratutto, è indice di alta stupidità (partendo anche dal presupposto che non conosci nessuna delle persone coinvolte). Spero proprio che tu intendessi dire altro... Livello degli accoppiamenti? E' una frase che mi fa sorridere e pensare a dinamiche da documentario in cui devo cercare la migliore femmina da fecondare :D Nella mia esperienza, il coabitare con i genitori non ha mai influenzato né le opportunità che ho avuto, né le intenzioni nei miei confronti. L'unica influenza, come già detto, è stata il fatto che ho sempre vissuto la relazione fuori da casa mia, sopratutto nella sua componente sessuale, e che ho dovuto organizzarmi per trovare luoghi (chiusi) dove stare con la partner/fidanzata. Quote:
Meglio conoscere tutti i pro ed i contro che sbattere la faccia o suicidarsi quando era evitabile. |
Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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E' la versione simbolica del "taglio del cordone ombelicale", dal mio punto di vista. |
Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Insomma, se si deve andare a vivere da soli per arrivare a fine mese con 0 di saldo disponibile o in rosso sistematicamente, secondo me è più sensato starsene a casa propria. Ci sono tanti che lo fanno, lo so, però, per me che do la priorità agli aspetti materiali rispetto ad un concetto di autonomia e libertà, sarebbe una vita dignitosa (a meno che non si ricorra all'illegalità per campare) ma mediocre. Cmq è tutto molto soggettivo: sarebbe stupido ritenere che la mia tesi sia quella sempre giusta così come sarebbe stupido considerare sempre buona cosa l'andare a vivere da soli. |
Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
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Giusto? sbagliato? ci sono i pro e i contro, poi dipende anche molto dove si abita (andare ad abitare da soli in una città è meno deprimente, farlo in un paesino sperduto di campagna lo è un po' di più..) e poi da altri aspetti non meno importanti (disponibilità economica, stato occupazionale, ecc ecc) Se poi uno aiuta in casa, condivide le spese e, soprattutto se va d'accordo con i genitori non ci vedo nulla di così scandaloso... come dice Liuk si hanno maggiori disponibilità economiche, si risparmia (vivere da soli costa, se dividi le spese con i genitori è tutt'altra cosa), ci si può permettere un tenore di vita più elevato, e, un fattore non meno importante, si ha un po' di compagnia (essere single e vivere da soli in un paese sperduto non è il massimo, la solitudine rischia di divenire molto pesante... se vivi in famiglia perlomeno alla sera fai due parole con qualcuno)... Poi vabbè ci sono i contro, soprattutto per quanto riguarda la privacy ma in qualche modo si fa (come lo hanno fatto le generazioni precedenti) Poi comunque dipende anche come uno va a vivere da solo, conosco ragazzi (e ragazze) che lo hanno fatto ma c'è la mamma che gli va a fare le faccende domestiche e il papa che gli passa i soldi per l'affitto e le spese, per andare a vivere da soli in questo modo tanto vale stare a casa dei genitori |
Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
Secondo me la scelta dipende da molti fattori.
Prendiamo il caso di una persona X che vive a Milano con i genitori, i quali hanno casa di proprietà. Milano è notoriamente una città che offre maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altre, ma che presenta costi della vita altrettanto alti. Ora, considerando che molte persone si traferiscono a Milano in cerca di lavoro, dovendo sobbarcarsi gli elevati costi della vita e spesso faticando ad arrivare a fine mese, nella mia concezione non vedo perché una persona che ha la fortuna di poter contare su vitto e alloggio già pagati in tale città non debba approfittarne. Del resto non si tratterebbe di fare il "mantenuto", ma soltanto di sfruttare l'occasione per potersi creare una base di risparmio tale da poter fare il passo successivo con maggiore tranquillità (andare a convivere con un partner, sposarsi o, perché no, anche andare a vivere da soli e basta). C'è ovviamente da considerare, poi, l'ambiente familiare. Se l'ambiente familiare è ostile, probabilmente si sarebbe disposti anche ad andare a spalare letame pur di andarsene da casa. Sono d'accordo con chi dice che a 18 anni si hanno meno pretese ed è l'età giusta per buttarsi in nuove esperienze che, bene o male che vadano, fanno maturare. Anche solo dovesse farsi una stagione intera da cameriere, ne gioverà la sua maturazione e senso di responsabilità. E se dovesse andar male, a quell'età non perderà niente. |
Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
Certo, se i coinquilini si mettono a fare scherzi idioti come farti sbattere la faccia sul loro sedere quando ti svegli, come fanno vedere in alcuni video su youtube, allora meglio vivere coi genitori.
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Re: Andare via di casa a 18 anni è impossibile vero?
Non voglio sembrare acido o antipatico, se do quest'impressione scusatemi. Però boh, se ho scritto che stare a casa mi fa deprimere e venir voglia di buttarmi da un balcone, mi fa diventare violento ecc. magari il mio non sarà il caso in cui è meglio stare a casuccia per un periodo prolungato :o :interrogativo:
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