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Re: vi sentite a disagio uscire con una ragazza?
Mi sono quasi sempre trovato a disagio perché sono uscito con ragazze conosciute nel peggiore dei modi(ovvero internet)
Io ho giá i miei tempi per aprirmi,in piú uscire con una ragazza conosciuta da poco tempo in chat e per giunta mai vista dal vivo non é il massimo....infatti di scene mute ne ho fatte fin troppe. Fossi capace, l ideale sarebbe conoscere donne 'dal vivo'(locali,pub ecc)ma siccome pure cosi non riesco a spiccicar parola mi sono arreso e amen. |
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P.S.: Ti faccio notare solo per spirito di osservazione che, sicuramente in maniera inconscia, hai usato i verbi "mi offri" e "mi porti", mentre in linea teorica avresti potuto tranqullamente dire "ti offro" e "ti porto" (visto anche che l'ipotetica uscita la stavi proponendo tu). Ma lo stereotipo dell'uomo che approccia in maniera "attiva" e della donna che "subisce" l'approccio è purtroppo radicato in tantissimi/e quasi a livello subliminale, e questo è uno degli aspetti che entrano a far parte della sovrastruttura mentale-comportamentale di cui parlavo prima: donne che si aspettano dall'uomo che "organizzi" loro la serata e le "intrattenga". P.P.S.: E in questo caso si tratta (si tratterebbe) di un'uscita in cui almeno è la donna a lanciare l'idea. Pensa quando è l'uomo a dover anche lanciare l'idea e scegliere il locale (la maggioranza dei casi). |
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*Nella stragrande maggioranza dei casi sono occupati da coppie o compagnie di "amici" (ah, gli amici, che bello, tutti "amici" :sarcastico::sarcastico::sarcastico:) o da sfigati che parlano di sport, musica, o di quello che farebbero se vincessero il superenalotto, ci sono passato anch'io. Auguri comunque, se ci riesci hai tutta la mia ammirazione, scusa la sincerità. |
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Il "mi offri" perché ho la faccia come il culo per certe cose, ma poi il secondo giro lo metto io! :lingua: |
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A disagio? No.
Il sentirsi a disagio nasce dal senso d'inferiorità e dalla solita credenza che abbiano loro il coltello dalla parte del manico e che siano loro che scelgono, sentenziano, esigono e quant'altro. Nulla di più falso al mondo: così come una donna cerca qualità in un uomo durante un'uscita, lo stesso vale al contrario. Oppure la maggiorparte di voi è totalmente passiva e zerbino sperando che, alla fine, la tizia di turno dica "te la do" oppure "mettiamoci insieme"? :D Quote:
Scherzi a parte... Basta che ci sia un dialogo ed uno scambio. Non è necessario parlare dei massimi sistemi, l'importante è parlare, avere qualcosa da dirsi e... Provare empatia. Sono questi gli elementi che, anche se vertono su argomentazioni semplici, uniscono e, magari, portano a sentire la voglia di rivedersi. Poi, se son rose fioriranno e son cachi... Come ho sempre ribadito, partire sentendosi in costante difetto ed elemosinando/sperando attenzioni porta, paradossalmente, anziché ad interagire con una prospettiva di trovare una persona che ci susciti qualcosa, a cercare di ottenere uno status, vivendolo passivamnete. Quote:
Invece io devo dire l'esatto contrario: con le ragazze conosciute su Internet inizialmente ho sempre avuto una frequentazione sostanzialmente positiva. Quote:
E' perfettamente normale. Certo, è soggettivo essere loquace con una persona conosciuta dal vivo ed ognuno riesce più o meno nell'intento. Secondo me, però, nel momento in cui ti senti a tuo agio con la persona, pian piano le parole escono fuori :) |
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stranamente, uscire con una ragazza è la cosa che meno mi crea disagio. Potrei morire dall'ansia al pensiero di una serata con persone poco conosciute in luoghi estroversi, ma tutte le volte che sono uscita con una ragazza son sempre stata estremamente loquace e a proprio agio:o.
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Ma si tral'altro secondo me i silenzi imbarazzanti e il senso di disagio o del "Cosa avrà pensato di me?" i primi appuntamenti son normalissimi anche per gli estroversoni. Un mio ex estro che più estro non si può dopo ogni uscita i primi tempi mi chiedeva "Come ti sei trovata?!" "Sei stata bene?"
Se due persone non si conoscon bene difficilmente la conversazione scorrerà fluida. Non puoi avere molti argomenti con una persona di cui sai poco e niente. Tral'altro spesso mi capita di vedere coppiette che camminano per strada mano per mano o meno, nel più assoluto silenzio che si guardano i piedi e penso: "O sono all'inizio della relazione o sono alla fine" |
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Sono daccordo con quanto detto che le donne non cercano un giullare e se lo cercano posso al massimo indicargliene uno bravo di quelli che si ingaggiano alle feste.. per il resto vi sentite a disagio uscire con una ragazza?
Dipende. Dipende da che tipo è lei fondamentalmente. Io poi ho una teorìa tutta mia e cioè sono convinto che non sia neanche una questione di "tenere alta la conversazione".. ma di seguire il proprio cuore per quanto possibile. Cioè.. io parto da questo assunto: posto che parlare.. tendenzialmente mi annoia.. visto che di parole se ne sono fatte tante e di azioni poche.. io penso che ci si debba conoscere man mano che si vivono esperienze insieme e non "uscire una volta sola per dirsi tutto". In ogni situazione che viviamo assieme potrei aver voglia di parlare di qualcosa della mia vita, aggiungere dettagli e lei mi conoscerebbe man mano. Invece l'idea di uscire solo per parlare... mi annoierebbe a prescindere. Indipendentemente da quanto si è bravi a tenere alta la conversazione. Perciò io faccio la stessa considerazione nei confronti della persona con cui esco.. e per quanto possibile mi piacerebbe sempre organizzare qualcosa da fare.. qualcosa che piaccia ad entrambi di davvero bello. Anche perchè senza un contesto non ho molto da dire... il rischio di finire per dire banalità è alto e preferisco un silenzio reciproco. Non capisco perchè ci si debba conoscere prima di vivere.. io conosco le persone -mentre- ci vivo. Infatti mi trovo molto bene in tutte quelle situazioni in cui la frequentazione è "forzata".. come ad esempio un viaggio organizzato di gruppo... cose così. Viceversa non saprei da dove iniziare a parlare di me... a volte in chat mi veniva da dire: "chiedimi quello che vuoi sapere" E alla fine dicono spesso che di me non ci hanno capito niente. Ma perchè voglioini inquadrarmi? Perchè è così necessario per alcune persone mettere un'etichetta sulle cose? Non capisco questo desiderio di trovare qualcosa di "pseudo-sostanzioso" senza dare un contesto.. ma secondo me inseguono una chimera... un bluff. E finiranno vittime di quei tanti uomini che parlano di cose più grandi di loro solo per darsi un tono.. insomma intortate per bene. Oppure quelle che ad una persona dicono: "Dai.. dimmi qualcosa di saggio!" oppure "dai, fammi ridere!" ma non sono cose che si richiedono come si chiede una lattina di coca ad una macchinetta automatica -.- Ci sono ancora persone che davvero attribuiscono troppa importanza alle parole, imho. |
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Detto ció, il fatto di tenere "alta la conversazione" era solo un suggerimento per Tino. É vero che le persone non le conosci a parole e comunque non certo in una sera o poco piú. Ma é vero anche il fatto che da qualche parte bisognerá partire e se non si parla un minimo di sé, ció che ci piace, etc non si ha nemmeno una base per capire se é possibile quel minimo di sintonia per far partire un qualsiasi tipo di rapporto. |
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Spiegatemi una cosa: se è vero che per una donna non è così indispensabile l'uomo intrattenitore, perché che fuori da questo forum dicono tutte il contrario?
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forse perchè molte qui dentro hanno talmente l'autostima bassa da non sentire di meritarsi quello che le altre "sane" desiderano...
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Sono stato ad un matrimonio d una mia parente. Lei bellissima, lui sembrava essersi pappato tutte le ragazzze che aveva incontrato. "Però era troppo simpatico" (cit). Treate voi le vostre conclusioni
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A te piacerebbe una donna con la quale si finisce sempre solo per sparare cavolate.. e non si può mai fare un discorso serio? Una donna così potrebbe essere l'intrattenimento di una serata... ma, credimi, a lungo andare ti taglieresti le vene... Al tempo stesso è chiaro che il musone pessimista e disfattista... anche lui ti fa tagliare le vene! Chi chiede di ridere? Chi è infelice. Proprio coloro che si aspettano che la persona con la quale escono le faccia ridere, sono fondamentalmente persone incapaci di trovare la felicità dentro se stesse. |
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vorrebbe dire uscire o vederla con "obblighi" ben precisi, avere responsabilità, non essere più padrone del mio tempo, conoscere tutte le notizie inutili, conoscere amici e parenti (e vai di stress) sacrificare week end o parte di weekend nei quali mi ripiglio dalla settimana lavorativa e mille altre cose che non sto qui ad elencarti perchè mi è già salita l'ansia.... ma dico, sta ragazza che esca con te se proprio vuole uscire :moltoarrabbiato: |
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viva il silenzio!
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Faccio fatica a fare conversazione spicciola con una ragazza, soprattutto al di fuori del lavoro!:pensando: mi imbarazzo facilmente, non so cosa dire e di colpo mi spuntano due piedi sinistri:ridacchiare: non fa per me.
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Sono due fasi fondamentali della comunicazione. Se chiedi a una donna di uscire si suppone che tu abbia qualcosa da dire; se lei accetta si suppone che sia intenzionata a ricevere. Da lí si puó instaurare un canale di comunicazione bidirezionale, ovvero una connessione, oppure no: il mittente puó non essere più interessato a proseguire l'interazione, oppure il destinatario a riceverla. Il primo caso puó avvenire quando il mittente cessa di avere un messaggio da trasmettere, il secondo quando il destinatario rifiuta la ricezione di ulteriori messaggi. Il caso principe è quello del mittente che attende il "role-change", ovvero spera che il destinatario possa diventare mittente e viceversa, ma il destinatario non ha ancora l'interesse necessario ad esprimere contenuti propri. Come vedi, nonostante la premessa "classica" dell'uomo che si propone alla donna per un'uscita, la dinamica puó essere tranquillamente invertita, oppure applicata in rapporti dello stesso sesso. Ad esempio una ragazza puó aprire ad un altro utente una finestra di chat e dirmi "ciao", ma non puó pretendere che da questo ne nasca una conversazione senza un suo contributo iniziale ("cosa ti ha portato a contattarmi? qual'é l'intento di questo contatto?" se l'intento é (cercare di) stabilire una connessione devi riuscire a elicitare interesse nei tuoi confronti, altrimenti io non saró motivato a sostenere la conversazione). Nella didattica della seduzione si pone l'accento sul fatto che l'approcciatore deve sostenere all'inizio il 90% del peso della comunicazione (fino al raggiungimento dell'"hook point"), ma questo si applica sia agli uomini che approcciano, sia alle donne, sia agli approcci a membri dello stesso sesso, sia agli approcci orientati alla ricerca di un rapporto amicale. Insomma bisogna destare interesse, dappoiché qualsiasi tipo di rapporto ha la sua raison d'etré in funzione della creazione di una situazione, olisticamente, piú conveniente rispetto alla mancanza del rapporto. Ovverosia detto in parole spiccie, se si sta meglio da soli che in compagnia, perché ci si dovrebbe relazionare? Da cui ne ricavi che "essere intrattenitori" significa non tanto fare i pagliacci (sebbene in qualche caso possa piacere), ma dare plusvalore al rapporto, aggiungere valore, e non sottrarlo. Ed è una dinamica che si crea in due non esiste intrattenitore senza intrattenuto, non si puó intrattenere una persona se ella non vuole. |
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E poi in aggiunta a quanto dice Winston, il 90% secondo me è davvero troppo, è fattibilissimo, anzi è salutare, che la comunicazione sia un po' più equilibrata. Se l'altra persona ci mette solo il 10 non mi sembra che dimostri molto interesse. Forse un rapporto così stretto mittente-ricevente può valere per i primi 5 minuti della conoscenza, via. |
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E ti posso assicurare che non serve proprio essere dei brad Pitt.. quando una donna è interessata a te non ti giudica così superficialmente... e non si erge a giudice e giuria distaccata. Se molte donne fanno così è solo perchè sono abituate a circondarsi di persone che si inzerbinano ed annaspano nel cercare di intrattenerle in tutti i modi, pendono dal loro giudizio , come dei buffoni di corte si preoccupano di fare una nuova gag che faccia ridere il Re e lo distolga dalle sue preoccupazioni. Ma seppur la posizione di "donna che giudica e non si espone" possa sembrare comoda, in realtà così facendo non fa altro che limitare il suo "range" di possibili partner.. a quegli stessi sfigati di cui si circonda. |
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Si ma infatti in genere tutto si ferma mooolto prima di arrivare a questa fase, una delle cose che sopporto di meno in una donna è essre una motata egocentrica, fanatica e permalosa.
Purtroppo l'andazzo generale gli permette di esserlo senza troppi problemi, di cagnolini scodinzolanti ne trovano tanti, e quindi per trovarne unache non è così è un macello.... COn molte di oggi DEVI essere in un certo modo, DEVI avere una vita sociale sostenuta, DEVI essere utile per fargli fare bella figura con le amiche , DEVI essergli utile per fargli crescere il loro prestigio facebookaro, DEVI questo DEVI quello.....eccheppalle.... |
Re: vi sentite a disagio uscire con una ragazza?
E' una domanda retorica?
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Re: vi sentite a disagio uscire con una ragazza?
Io non sono mai uscito con una ragazza,per cui non riesco neanche a figurarmi la situazione :nonso:
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Re: vi sentite a disagio uscire con una ragazza?
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Trovano cagnolini scodinzolanti quanti ne vogliono? benissimo. Ma non si può adottare come soluzione il fatto di diventare cagnolini scodinzolanti. Cioè... si può.... e molti lo fanno.. ma è un decisione discutibile! XD perchè quando tutto il mondo sarà fatto da cagnolini e donne così.. poi non ci si potrà lamentare. Ogniuno deve andare avanti per la sua strada e fare quello che ritiene giusto anche a costo di soffrire. Questo sarebbe solo uno dei mille casi in cui la cosa giusta, non coincide con quella più piacevole. |
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so che ormai il mio destino é a pay o al massimo un viaggio in Brasile dove troveró l ammore che mi spennerá a puntino :sisi: |
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