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akirafudo 13-11-2012 17:04

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 914019)
si ma pensare continuamente che "noi" siamo sbagliati e "loro" sono giusti a prescindere peggiora solamente le cose .

nn bisogna avere tutta questa stima del classico stile di vita , è solo uno dei modi per arrivare alla tomba , ce ne sono altri altrettanto interessanti e per niente scontati , bisogna avere il coraggio di andare in direzione ostinata e contraria se non si è adatti al modo di vivere "classico"

Il fatto è che anche per trovare il proprio modo di andare in direzione ostinata e contraria uno deve mirare a qualcosa. Come minimo a essere impermeabile alle critiche o ai giudizi delle persone di cui non abbiamo stima, o della tanta gente che ha il paraocchi, a prescindere dal fatto che loro siano più felici o no (cazzi loro). Io non ho mai pensato che "loro" fossero giusti e io sbagliato, anzi razionalmente mi colloco nella minoranza di persone che apprezzo.
Detto questo quando sono arrivato pur con tutte queste belle idee in testa ad aver paura a uscire di casa, a tremare tutto il giorno o sudare freddo in ogni situazione non ho trovato di alcun utilità continuare a dire "sono quello che sono" Anche a vedermi in termini di squilibri chimici e caratteristiche personali (e non portatore di idee disfunzionali) ho dovuto concludere che qualcosa dovevo cambiare.
Dire siamo quello che siamo mi avrebbe portato solo a farmi sempre più male, e non sarebbe stato nemmeno vero perchè non ero così, quella era una malattia, e perchè arriva un punto in cui o si fa qualcosa per cambiare, qualsiasi cosa compreso il barbone che non c'è niente di male, o si muore.

rocky9 13-11-2012 17:09

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914149)
Bravo. Se mi curano la depressione vado anch'io a fare il lavapiatti. :D

beh in bocca al lupo dai :bene:

Jokerfs 13-11-2012 19:02

Re: siamo quello che siamo
 
io sinceramente non vedo una espressione di sè stessi nelle tue parole, ma semplice svogliatezza e paura di fare qualunque cosa... La scusa "io sono fatto così " è molto potente, può addirittura darci l'idea che non siamo comuni ma speciali e via dicendo, ma obiettivamente non credo ti e ci porti lontano...

Il tuo discorso non riguarda i soldi, il lavoro, il rischio di fare il barbone. Se oggi pensi che trovare un lavoro voglia dire leccare culi, è solo perchè vuoi fuggire da qualunque tipo di soddisfazione che un lavoro, qualsiasi esso sia, può darti. Trovare un lavoro è ANCHE leccare culi a volte, ma se la pensi in questi termini ti perdi tutto il bello del lavoro.

Così come uscire con gli amici è ANCHE stare a rompersi le balle in un locale alle 2 di notte con la musica assordante o su una piazza a far niente ma se ci vedi solo questo aspetto allora è logico che sembra tutta una grande immensa perdita di tempo...

Il fatto è che stare tutto il giorno in casa a far niente (o vedere tv, leggere un libro, insomma perdere tempo) a fine giornata, a me personalmente, fa sentire incompleto come persona... mentre uscire di casa, o trovarsi un lavoro, anche se a volte vuol dire affrontare un inferno, a fine serata mi fa sentire diverso, immerso nel mondo, a volte sconfitto e a volte vincente, ma mi fa capire di avere un pò di coraggio, anche se si tratta di piccole cose...

lo continuo a ripetere: non è che siamo essere asociali e "siamo così e basta". potremmo essere non abituati alle situazioni sociali, al contatto personale, potremo essere più diffidenti, delusi, potremmo aver incontrato le persone sbagliate... ma non siamo esseri asociali... se così fosse questo stesso forum non dovrebbe esistere.

varykino 13-11-2012 19:31

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914271)
io sinceramente non vedo una espressione di sè stessi nelle tue parole, ma semplice svogliatezza e paura di fare qualunque cosa... La scusa "io sono fatto così " è molto potente, può addirittura darci l'idea che non siamo comuni ma speciali e via dicendo, ma obiettivamente non credo ti e ci porti lontano...

Il tuo discorso non riguarda i soldi, il lavoro, il rischio di fare il barbone. Se oggi pensi che trovare un lavoro voglia dire leccare culi, è solo perchè vuoi fuggire da qualunque tipo di soddisfazione che un lavoro, qualsiasi esso sia, può darti. Trovare un lavoro è ANCHE leccare culi a volte, ma se la pensi in questi termini ti perdi tutto il bello del lavoro.

Così come uscire con gli amici è ANCHE stare a rompersi le balle in un locale alle 2 di notte con la musica assordante o su una piazza a far niente ma se ci vedi solo questo aspetto allora è logico che sembra tutta una grande immensa perdita di tempo...

Il fatto è che stare tutto il giorno in casa a far niente (o vedere tv, leggere un libro, insomma perdere tempo) a fine giornata, a me personalmente, fa sentire incompleto come persona... mentre uscire di casa, o trovarsi un lavoro, anche se a volte vuol dire affrontare un inferno, a fine serata mi fa sentire diverso, immerso nel mondo, a volte sconfitto e a volte vincente, ma mi fa capire di avere un pò di coraggio, anche se si tratta di piccole cose...

lo continuo a ripetere: non è che siamo essere asociali e "siamo così e basta". potremmo essere non abituati alle situazioni sociali, al contatto personale, potremo essere più diffidenti, delusi, potremmo aver incontrato le persone sbagliate... ma non siamo esseri asociali... se così fosse questo stesso forum non dovrebbe esistere.

il nocciolo è non vale la candela io non son piu disposto a sorbirmi la parte negativa per quel poco di buono che ne cavo , io tutte quelle cose le ho provate e non mi piaciono per niente. poi se a tu sei disposto a farle , bravo.

gomorra 13-11-2012 19:35

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914271)
io sinceramente non vedo una espressione di sè stessi nelle tue parole, ma semplice svogliatezza e paura di fare qualunque cosa... La scusa "io sono fatto così " è molto potente, può addirittura darci l'idea che non siamo comuni ma speciali e via dicendo, ma obiettivamente non credo ti e ci porti lontano...

Il tuo discorso non riguarda i soldi, il lavoro, il rischio di fare il barbone. Se oggi pensi che trovare un lavoro voglia dire leccare culi, è solo perchè vuoi fuggire da qualunque tipo di soddisfazione che un lavoro, qualsiasi esso sia, può darti. Trovare un lavoro è ANCHE leccare culi a volte, ma se la pensi in questi termini ti perdi tutto il bello del lavoro.

Così come uscire con gli amici è ANCHE stare a rompersi le balle in un locale alle 2 di notte con la musica assordante o su una piazza a far niente ma se ci vedi solo questo aspetto allora è logico che sembra tutta una grande immensa perdita di tempo...

Il fatto è che stare tutto il giorno in casa a far niente (o vedere tv, leggere un libro, insomma perdere tempo) a fine giornata, a me personalmente, fa sentire incompleto come persona... mentre uscire di casa, o trovarsi un lavoro, anche se a volte vuol dire affrontare un inferno, a fine serata mi fa sentire diverso, immerso nel mondo, a volte sconfitto e a volte vincente, ma mi fa capire di avere un pò di coraggio, anche se si tratta di piccole cose...

lo continuo a ripetere: non è che siamo essere asociali e "siamo così e basta". potremmo essere non abituati alle situazioni sociali, al contatto personale, potremo essere più diffidenti, delusi, potremmo aver incontrato le persone sbagliate... ma non siamo esseri asociali... se così fosse questo stesso forum non dovrebbe esistere.

Ottimo post.

varykino 13-11-2012 19:46

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914271)
io sinceramente non vedo una espressione di sè stessi nelle tue parole, ma semplice svogliatezza e paura di fare qualunque cosa... La scusa "io sono fatto così " è molto potente, può addirittura darci l'idea che non siamo comuni ma speciali e via dicendo, ma obiettivamente non credo ti e ci porti lontano...



Il fatto è che stare tutto il giorno in casa a far niente (o vedere tv, leggere un libro, insomma perdere tempo) a fine giornata, a me personalmente, fa sentire incompleto come persona... mentre uscire di casa, o trovarsi un lavoro, anche se a volte vuol dire affrontare un inferno, a fine serata mi fa sentire diverso, immerso nel mondo, a volte sconfitto e a volte vincente, ma mi fa capire di avere un pò di coraggio, anche se si tratta di piccole cose...

.

porti lontano dove? dove devi andare? .... cmq non penso affatto di essere speciale etc... io voglio smontare questa convinzione per trovare la felicità si debba per forza seguire un manuale , poi c è anche la gente che come te apprezza il manuale e vorrebbe seguirlo alla lettera , io no . Mi sono attenuto al manuale fino ad una certa età ora lo brucio .

e sul fatto di sentirsi incompleto .... ben venga voglio essere incompleto , piu incompleto sono e piu sono felice . tu se vuoi segui il manuale e non andare a fare la predica come fate tutti " eh ma cosi non arrivi da nessuna parte " " eh ma cosi non si fa" , sti moralismi nn mi toccano piu , tu ti senti cosi, io non voglio sentirmi piu cosi.

Wasted Life 13-11-2012 19:48

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914271)
io sinceramente non vedo una espressione di sè stessi nelle tue parole, ma semplice svogliatezza e paura di fare qualunque cosa... La scusa "io sono fatto così " è molto potente, può addirittura darci l'idea che non siamo comuni ma speciali e via dicendo, ma obiettivamente non credo ti e ci porti lontano...

Il tuo discorso non riguarda i soldi, il lavoro, il rischio di fare il barbone. Se oggi pensi che trovare un lavoro voglia dire leccare culi, è solo perchè vuoi fuggire da qualunque tipo di soddisfazione che un lavoro, qualsiasi esso sia, può darti. Trovare un lavoro è ANCHE leccare culi a volte, ma se la pensi in questi termini ti perdi tutto il bello del lavoro.

Così come uscire con gli amici è ANCHE stare a rompersi le balle in un locale alle 2 di notte con la musica assordante o su una piazza a far niente ma se ci vedi solo questo aspetto allora è logico che sembra tutta una grande immensa perdita di tempo...

Il fatto è che stare tutto il giorno in casa a far niente (o vedere tv, leggere un libro, insomma perdere tempo) a fine giornata, a me personalmente, fa sentire incompleto come persona... mentre uscire di casa, o trovarsi un lavoro, anche se a volte vuol dire affrontare un inferno, a fine serata mi fa sentire diverso, immerso nel mondo, a volte sconfitto e a volte vincente, ma mi fa capire di avere un pò di coraggio, anche se si tratta di piccole cose...

lo continuo a ripetere: non è che siamo essere asociali e "siamo così e basta". potremmo essere non abituati alle situazioni sociali, al contatto personale, potremo essere più diffidenti, delusi, potremmo aver incontrato le persone sbagliate... ma non siamo esseri asociali... se così fosse questo stesso forum non dovrebbe esistere.

Il discorso è un altro, non penso che il ts si senta speciale, anzi, il fatto è che vorrebbe sentirsi libero di manifestare la sua indolenza senza dover essere etichettato come un pazzo o un rifiuto.
La società purtroppo è quello che è, ormai il nuovo idolo è l'efficienza a qualsiasi costo, senza concessioni di sorta. Chiunque cerchi di crearsi un proprio spazio personale che si discosti un poco dal dettame generale, di fatto, è visto come un difetto di fabbricazione.

varykino 13-11-2012 19:51

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914327)
Il discorso è un altro, non penso che il ts si senta speciale, anzi, il fatto è che vorrebbe sentirsi libero di manifestare la sua indolenza senza dover essere etichettato come un pazzo o un rifiuto.
La società purtroppo è quello che è, ormai il nuovo idolo è l'efficienza a qualsiasi costo, senza concessioni di sorta. Chiunque cerchi di crearsi un proprio spazio personale che si discosti un poco dal dettame generale, di fatto, è visto come un difetto di fabbricazione.

eh l' hai spiegato benissimo :bene:

varykino 13-11-2012 19:57

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914338)
Discorsi antisociali che non c'entrano una beata mazza, perchè tanto se non vai a vivere sui monti sei costretto ad adattarti.

nevvero :D si puo anche stare in società pur non accettando il suo funzionamento , bisogna sfruttare quello che gli altri buttano :D

akirafudo 13-11-2012 19:58

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914327)
Il discorso è un altro... ....
crearsi un proprio spazio personale che si discosti un poco dal dettame generale, di fatto, è visto come un difetto di fabbricazione.

Sì peccato che stare in casa tutto il giorno da soli, non avere voglia di far niente e rifiutare i contatti umani in toto ( non ci sono riferimenti personali a nessuno, non so come ve la passate) non è crearsi un proprio spazio personale.
Qualcuno pensa che lo sia??
Ammettere di avere un problema non vuol dire aderire a una società che in genere ci fa schifo, uno se vuole piglia a piedi e se ne va alla" into the wild", E' identificarsi col problema stesso, o nei casi più gravi con la propria malattia, che non porta niente di buono.

varykino 13-11-2012 20:05

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914352)
Fin che dura. E mentre dura, ci sono complicazioni varie.

eh le complicazioni ci saranno sempre , cambiano in base alle situazioni.

maggiori responsabilità portano maggiori complicazioni.

Vanitas 13-11-2012 20:06

Re: siamo quello che siamo
 
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
No, aspetta, quella è un'altra cosa.

Wasted Life 13-11-2012 20:09

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 914345)
Sì peccato che stare in casa tutto il giorno da soli, non avere voglia di far niente e rifiutare i contatti umani in toto ( non ci sono riferimenti personali a nessuno, non so come ve la passate) non è crearsi un proprio spazio personale.
Qualcuno pensa che lo sia??
Ammettere di avere un problema non vuol dire aderire a una società che in genere ci fa schifo, uno se vuole piglia a piedi e se ne va alla" into the wild", E' identificarsi col problema stesso, o nei casi più gravi con la propria malattia, che non porta niente di buono.

Mai detto niente del genere, penso che al mondo esista qualche sfumatura in più rispetto al dover vivere in funzione dell'aperitivo o a rinchiudersi in casa per sempre. E' un fatto che coloro che sono più tendenti alla seconda delle situazioni sono ritenuti, spesso frettolosamente, degli anormali.
Basta vedere come nel post vengano considerate normalissime le serate buttate a fare cose che non interessano con gli "amici" e una perdita di tempo leggersi un libro.
Io varykino non lo conosco, ma posso capire che possa sentirsi schiacciato dal fatto di non sentire suoi dei comportamenti considerati normali dalla maggioranza e che lui non riesce o non ha interesse a seguire.

varykino 13-11-2012 20:17

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914362)
Mai detto niente del genere, penso che al mondo esista qualche sfumatura in più rispetto al dover vivere in funzione dell'aperitivo o a rinchiudersi in casa per sempre. E' un fatto che coloro che sono più tendenti alla seconda delle situazioni sono ritenuti, spesso frettolosamente, degli anormali.
Basta vedere come nel post vengano considerate normalissime le serate buttate a fare cose che non interessano con gli "amici" e una perdita di tempo leggersi un libro.
Io varykino non lo conosco, ma posso capire che possa sentirsi schiacciato dal fatto di non sentire suoi dei comportamenti considerati normali dalla maggioranza e che lui non riesce o non ha interesse a seguire.

precisamente , il fatto è che ti fanno sentire in colpa per qualcosa che non fai solo per il fatto che " il manuale" dice di farlo , son solo stufo di tutti sti moralismi che un determinato sile di vita porta agiatezza e sorriso in faccia , poi non sto dicendo che il manuale è da buttare anzi seguitelo pure ... a molti da un senso di sicurezza seguire la folla , io ribadisco c ho provato a seguire la folla e non mi piace affatto , chiamatemi sfaticato , fancazzista , imbecille etc... il punto per me è che non esiste per fortuna solo quel modo di vivere e che l' approvazione degli altri non serve a molto quando fai quello che vuoi. al contrario serve quando fai qualcosa che non ti piace e ho deciso di fare solo cose che mi piaciono come un fannullone sfaticato etc... metteteceli voi gli aggettivi

Wasted Life 13-11-2012 20:19

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914370)
Le statistiche cosa dicono? Chiedo. Quanti sono reclusi in casa in percentuale?

Non lo so, penso siano un'enorme minoranza. Perchè?

Wasted Life 13-11-2012 20:33

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914380)
Perché, appunto, se sono pochi non è sbagliato chiamarli anormali, in teoria. A me fa letteralmente ridere chiamare me stesso "normale".

Non è sbagliato se per anormale intendi non conforme alla norma. L'errore sta nell'avvolgere la parola di un'accezione negativa che di per sé non ha.
E questo è un errore comunissimo, dato da un pregiudizio.

Wasted Life 13-11-2012 21:00

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914387)
È negativa per forza perchè come ho detto prima non è compatibile con la società e questo crea casini; esempio più banale: il lavoro.
Può non essere negativa filosoficamente, ma nella pratica lo è.

Non è negativa, è non funzionale.
Varykino comunque penso sia adulto, sa che un lavoro, a meno che non sia ricco, è necessario per vivere con certe comodità e per ottenerlo deve seguire alcuni comportamenti funzionali alla società. Sarà lui a scegliere.

Jokerfs 13-11-2012 21:15

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 914296)
il nocciolo è non vale la candela io non son piu disposto a sorbirmi la parte negativa per quel poco di buono che ne cavo , io tutte quelle cose le ho provate e non mi piacciono per niente. poi se a tu sei disposto a farle , bravo.

secondo me non hai mai indagato a fondo quanto sia buono quel "poco" di buono che pensi di cavarne. Perchè quel buono sono serate e pomeriggi passati a fare "niente di speciale" in compagnia di "qualcuno" che ci trasmette qualcosa, invece che serate passate in casa da soli. Per la mia esperienza personale non è poco. Io cerco solo di trasmetterti qualcosa di positivo sulla mia esperienza (nemmeno tanto lunga) di vita.

Quote:

Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914327)
Il discorso è un altro, non penso che il ts si senta speciale, anzi, il fatto è che vorrebbe sentirsi libero di manifestare la sua indolenza senza dover essere etichettato come un pazzo o un rifiuto.
La società purtroppo è quello che è, ormai il nuovo idolo è l'efficienza a qualsiasi costo, senza concessioni di sorta. Chiunque cerchi di crearsi un proprio spazio personale che si discosti un poco dal dettame generale, di fatto, è visto come un difetto di fabbricazione.

Si possono avere spazi personali, di creatività e originalità, in una vita molto sociale. Basta saper difendere la propria personalità quando viene messa alla prova dagli altri. Si, a me piacciono i videogiochi di guerra medievale o i giochi di ruolo. Si, vedo i documentari sulla natura. Si, mi piace passeggiare nella natura. Si, mi piace leggere x,y e z. Ok, non è facile, ma se non iniziamo a farlo, questa vera personalità non emergerà mai perchè manca il confronto con gli altri, o al massimo rimarrà solo la "non personalità" che abbiamo continuando a passare le giornate in casa a far nulla.

Quote:

Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914362)
Mai detto niente del genere, penso che al mondo esista qualche sfumatura in più rispetto al dover vivere in funzione dell'aperitivo o a rinchiudersi in casa per sempre. E' un fatto che coloro che sono più tendenti alla seconda delle situazioni sono ritenuti, spesso frettolosamente, degli anormali.
Basta vedere come nel post vengano considerate normalissime le serate buttate a fare cose che non interessano con gli "amici" e una perdita di tempo leggersi un libro.
Io varykino non lo conosco, ma posso capire che possa sentirsi schiacciato dal fatto di non sentire suoi dei comportamenti considerati normali dalla maggioranza e che lui non riesce o non ha interesse a seguire.


Il problema non sono solo le sfumature di grigio, che devono sempre esserci, ma l'idea che "i miei interessi sono da sociofobico e quindi meglio non relazionarsi". Il fatto è che alcuni tuoi interessi non sono l'ideale per una conversazione da bar, ok, ma una conversazione da bar ti aiuta a creare un rapporto con una persona con cui poi, a posteriori, scoprirai di avere moltissimo in comune (magari quelli stessi interessi che consideri da sociofobico, mi è capitato a volte).

E poi, anche ammettendo la divergenza totale degli interessi, se a te piace Kafka come scrittore e a me fa cagare, da questa considerazione fai discendere che noi non abbiamo gli stessi interessi e non possiamo essere amici ?

varykino 13-11-2012 21:15

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Wasted Life (Messaggio 914411)
Non è negativa, è non funzionale.
Varykino comunque penso sia adulto, sa che un lavoro, a meno che non sia ricco, è necessario per vivere con certe comodità e per ottenerlo deve seguire alcuni comportamenti funzionali alla società. Sarà lui a scegliere.

certo che lo so ma basare la propria esistenza e il proprio umore sul fatto " oddio che farò da grande" non fa che peggiorare l'approccio a un eventuale evoluzione o involuzione.

Jokerfs 13-11-2012 21:18

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 914372)
precisamente , il fatto è che ti fanno sentire in colpa per qualcosa che non fai solo per il fatto che " il manuale" dice di farlo , son solo stufo di tutti sti moralismi che un determinato sile di vita porta agiatezza e sorriso in faccia , poi non sto dicendo che il manuale è da buttare anzi seguitelo pure ... a molti da un senso di sicurezza seguire la folla , io ribadisco c ho provato a seguire la folla e non mi piace affatto , chiamatemi sfaticato , fancazzista , imbecille etc... il punto per me è che non esiste per fortuna solo quel modo di vivere e che l' approvazione degli altri non serve a molto quando fai quello che vuoi. al contrario serve quando fai qualcosa che non ti piace e ho deciso di fare solo cose che mi piaciono come un fannullone sfaticato etc... metteteceli voi gli aggettivi

Ah, e un altra cosa che ho capito è che passa veramente poca differenza tra seguire la folla come una pecora e scappare dal confronto (con la folla) perchè non sai difendere le tue ragioni o mostrare i tuoi interessi. In entrambi i casi la tua crescita come persona è pari a zero.

varykino 13-11-2012 21:22

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914427)
secondo me non hai mai indagato a fondo quanto sia buono quel "poco" di buono che pensi di cavarne. Perchè quel buono sono serate e pomeriggi passati a fare "niente di speciale" in compagnia di "qualcuno" che ci trasmette qualcosa, invece che serate passate in casa da soli. Per la mia esperienza personale non è poco. Io cerco solo di trasmetterti qualcosa di positivo sulla mia esperienza (nemmeno tanto lunga) di vita.

nah son tutte chiacchiere da circostanza , io ho avuto tanti amici , serate di ogni genere in passato , alla fine personalmente non cambia molto , son stato al centro delle attenzioni , non cambia perchè non è quello che voglio .

non voglio piu essere dipendete dalle false speranze e dai complimenti o dalle accuse , ormai i vari " come sei bravo " "come sei simpatico " "come sei antipatico" "non sei capace a fare niente" mi rimbalzano non ho bisogno di essere giudicato per sentirmi vivo.

varykino 13-11-2012 21:25

Re: siamo quello che siamo
 
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Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914432)
Ah, e un altra cosa che ho capito è che passa veramente poca differenza tra seguire la folla come una pecora e scappare dal confronto (con la folla) perchè non sai difendere le tue ragioni o mostrare i tuoi interessi. In entrambi i casi la tua crescita come persona è pari a zero.

non faccio parte della tua religione , non ho bisogno di fare rapporto su come si evolve la mia crescita o decrescita . son contento per te che sei cosi sicuro di cosa significhi crescita come persona :applauso:

Wasted Life 13-11-2012 22:00

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 914427)
Si possono avere spazi personali, di creatività e originalità, in una vita molto sociale. Basta saper difendere la propria personalità quando viene messa alla prova dagli altri. Si, a me piacciono i videogiochi di guerra medievale o i giochi di ruolo. Si, vedo i documentari sulla natura. Si, mi piace passeggiare nella natura. Si, mi piace leggere x,y e z. Ok, non è facile, ma se non iniziamo a farlo, questa vera personalità non emergerà mai perchè manca il confronto con gli altri, o al massimo rimarrà solo la "non personalità" che abbiamo continuando a passare le giornate in casa a far nulla.

Niente in contrario.

Quote:

Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914434)
Ma vaff :D

È adulto ma depresso. Quindi la sua capacità di scegliere è influenzata dal passato vissuto in depressione e dal presente vissuto in depressione.
Anch'io ho scelto di isolarmi, ma solo dopo che mi sono isolato inconsciamente/automaticamente. Le tue idee seguono la malattia. Siccome ora mi sono convinto di questo fatto, sto cercando di scegliere diversamente.

Non sapevo che fosse depresso, mi dispiace.
Comunque io non conosco i motivi della sua depressione, magari è proprio per seguire certi modelli non adatti alla sua persona che lo è diventato.
Perchè seguono la malattia? Io non auguro a nessuno che non lo voglia di isolarsi. Diverso è se uno lo fa consciamente e vuole farlo, sicuramente non andrò a dirgli che è un pazzo. Tu stesso dici che lo hai fatto inconsciamente, non è stata una tua scelta.

Wasted Life 13-11-2012 22:12

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 914488)
No, ho detto che inizialmente fu automatico, ma che poi scelsi di mia volontà. Il punto è che ormai sei "plagiato" dalla depressione quando scegli. Quindi non sono certo che si possa dire che è una vera scelta.
EDIT:
così come ti "plagia" anche la società, in fin dei conti. LOL.
Vabbè, mi arrendo. Diciamo che la verità sta nel mezzo e vaff***sd+fd+f+ :sisi:

Non so, questo magari è il tuo caso ma non siamo tutti uguali.
Pure io soffro di depressione ma per altri motivi.
Da quando mi sono un po' staccato dalla frenesia mondana e dedico la maggior parte del tempo a me stesso (superando il senso di colpa dato dal giudizio altrui) mi sento più a mio agio... al momento.
D'altronde sono pure convinto che nel corso di una vita è difficile che le persone non cambino idea, magari in futuro tornerò a voler più vita sociale di quanta ne abbia ora, chi può dirlo.

varykino 13-11-2012 22:30

Re: siamo quello che siamo
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 914492)
Occhio e croce io sono d'accordo con varykino, per fare qualsiasi cosa bisogna pur essere persuasi e se non lo si è non si farà mai nulla volentieri e che ci appartiene. Secondo voi è effetto di una malattia avere certe preferenze? E come si fa a distinguere il malato dal sano? Chi dovrebbe deciderlo questo? Ad esempio a qualche maschio piacciono gli uomini, ad altri le donne, si poteva pensare anche in questo caso che una delle due cose fosse effetto di una malattia da curare (un sintomo), e lo si è pensato davvero (e qualcuno ci crede ancora oggi a questa cosa in verità), e via a giudicare questi tipi qua: ricchioni, froci, femminielli e via dicendo... Nella migliore delle ipotesi appunto venivano giudicati "malati".
E' ovvio che poi questi tanto bene non potevano mica stare, ma non era mica un effetto diretto delle loro tendenze sessuali il loro star male? Se a me piacciono le donne e vivessi in un mondo in cui mi ripentono tutti in continuazione che "non dovrebbero piacermi tanto", bene magari io non starei a causa di tutti questi ostacoli effettivi, ma il problema non sarebbe insito di certo nel fatto che mi piacciano le donne. Se pensassi, in una situazione del genere, che per stare bene dovrei convincermi che è "vero" quel che mi dicono le persone che mi stanno attorno ed adattarmi a divenire come questi preferiscono, piomberei direttamente in uno stato di benessere ben peggiore.
Io se riesco a trovare un modo per vivere meglio lo metterò in pratica, altrimenti continuerò a star male, di certo però tutti 'sti grilli parlanti che abbiamo attorno con le loro soluzioni pronte per l'uso (e ci butto dentro pure buona parte degli psicoterapeuti e degli psicoanalisti) non sono affatto d'aiuto.

Saluti

bella spiegazione :perfetto:


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