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Amie_O 20-10-2012 18:18

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 892707)
... bye, bye! Tutto finito: molto probabilmente non la rivedrò mai più -data anche la mia vita sociale.
Ora ho una tristezza assurda.

Ok ok, lo so che tecnicamente non si fa, ma se la ragazza ti piace proprio tanto, perchè non avvicinarti a lei? Oggi è facile farlo! Capirai, con facebook in un attimo riesci a infilarti nella sua vita di tutti i giorni... poi magari la becchi in chat e ci scambi due chiacchiere... una parola oggi, una domani e magari chissà... :)

Marco Russo 20-10-2012 18:57

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Novak (Messaggio 893144)
Infatti: la realtà è una situazione intermedia.
Da un lato dobbiamo limare le nostre paranoie e i nostri difetti, dall'altro purtroppo in nulla possiamo contrastare la tendenza altrui alla prevaricazione, e quindi a considerarci di meno, escluderci o contrastarci.

scuse.
le prevaricazioni sono una pressione che subiscono tutti.

come ciascuno la subisce è un altro conto.

non siamo dei bambini, non siete dei bambini. Avete (abbiamo) attraversato momenti difficili, abbiamo avuto dei ritardi nella cognizione delle dinamiche sociali.

Ma ora è arrivato il momento di comportarsi da grandi e recuperare il gap.

Marco Russo 20-10-2012 19:01

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 893181)
Io credo che sia sbagliato pensare che non facciamo nulla. Già ragionare su queste cose e scambiarsi le opinioni, è molto. Sono cose che fanno male, trattarle non è una passeggiata. L'errore che si fa è confondere l'obiettivo con la cura.

non è "non fare nulla", ma è peggio ancora: è rinforzare schemi di pensiero autoconsolatori e autogiustificatori.

Gli altri sono cattivi, gli altri sono anaffettivi, gli altri sono pici, gli altri sono bamba. Dai su.
E' palese il tentativo dell'ego di costruirsi una fortezza in cui asserragliarsi. Fa anche tenerezza, fino a un certo punto, ma poi se uno vuol crescere deve accettare che non deve chiudersi nelle proprie autoconvizioni, ma deve vedere cosa funziona bene negli altri e cercare di replicarlo nel suo piccolo.

Sempre inteso che uno voglia star meglio: l'alternativa è avere la prospettiva di passare la vita su questo forum a lamentarsi. Io personalmente, sarà che non avevo FS all'epoca in cui adottavo le stesse schematiche che ora leggo qui dentro, ma pensavo sempre che mi sarei tolto la vita entro breve se non fossi riuscito a trovare una via di fuga.

Novak 20-10-2012 19:22

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 893218)
scuse.
le prevaricazioni sono una pressione che subiscono tutti.
come ciascuno la subisce è un altro conto.

Però cè chi le subisce in maniera molto peggiore senza averne colpe.
Bulletti/e e compagnia sembrano un po' come cani che fiutano la paura, e tanti sia quì dentro che fuori non hanno reali colpe per il fatto di sembrare dei bersagli così appetibili.

Quote:

non siamo dei bambini, non siete dei bambini. Avete (abbiamo) attraversato momenti difficili, abbiamo avuto dei ritardi nella cognizione delle dinamiche sociali.
Ma ora è arrivato il momento di comportarsi da grandi e recuperare il gap.
Ok ma cosa intendi per recuperare il gap? Significa uscire sempre anche in posti che non piacciono? Perchè se è così io penso che si viva anche facendo cose più congeniali a sè stessi :nonso:
Deve esistere un limite che varia da persona a persona, non credo proprio che tutti gli esseri umani siano fatti per raggiungere socialmente la stessa meta con annesso punteggio di riuscita, penso che esistano tante strade e modi di divertirsi diversi e ugualmente validi e rispettabili...

Se non intendi questo, cosa e come?

Halastor 20-10-2012 19:38

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 893220)
Sempre inteso che uno voglia star meglio

In effetti stare male ha il suo perchè...

akirafudo 20-10-2012 19:48

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 892979)

Per chiudere, io sono sicuramente depresso, bipolare, insonne e fobico; durante un'uscita però so comportarmi, so fingere molto bene: il lato cattivo è quando torno a casa ancora più depresso. Per fortuna mi è piaciuto il film.

Stai inscenando una performance, non stai uscendo. E' per questo che tornato a casa la accusi così.
Mi ritrovo molto nel tuo giudizio degli altri durante le uscite; anche se magari tu in particolare hai una buona parte di ragione su quelle persone, penso comunque che tu ne stia avendo una visione deformata.
Io per un periodo vedevo i miei amici noiosi, smorti, disperati, anaffettivi. Lo stesso valeva per tutte le compagnie: inutile dire che la mia visione era pesantemente distorta.

Halastor 20-10-2012 20:01

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 893263)
Stai inscenando una performance, non stai uscendo. E' per questo che tornato a casa la accusi così.
Mi ritrovo molto nel tuo giudizio degli altri durante le uscite; anche se magari tu in particolare hai una buona parte di ragione su quelle persone, penso comunque che tu ne stia avendo una visione deformata.
Io per un periodo vedevo i miei amici noiosi, smorti, disperati, anaffettivi. Lo stesso valeva per tutte le compagnie: inutile dire che la mia visione era pesantemente distorta.

Sono daccordo, è la visione distorta che ci fa vedere colpe negli altri.. invece è sempre tutta colpa nostra che siamo brutti, cèssi e antipatici. Non ci si può fidare di ciò che vediamo... quindi nel dubbio vige la regola che è colpa nostra. Mettiamoci in un angolino e guardiamo gli altri mentre ci mostrano come si vive la vita e applaudiamo.. si sono meritati tutto quanto... bravò! bravò! clap clap clap

Warlordmaniac 20-10-2012 20:12

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 893220)
non è "non fare nulla", ma è peggio ancora: è rinforzare schemi di pensiero autoconsolatori e autogiustificatori.

Gli altri sono cattivi, gli altri sono anaffettivi, gli altri sono pici, gli altri sono bamba. Dai su.
E' palese il tentativo dell'ego di costruirsi una fortezza in cui asserragliarsi. Fa anche tenerezza, fino a un certo punto, ma poi se uno vuol crescere deve accettare che non deve chiudersi nelle proprie autoconvizioni, ma deve vedere cosa funziona bene negli altri e cercare di replicarlo nel suo piccolo.

Sempre inteso che uno voglia star meglio: l'alternativa è avere la prospettiva di passare la vita su questo forum a lamentarsi. Io personalmente, sarà che non avevo FS all'epoca in cui adottavo le stesse schematiche che ora leggo qui dentro, ma pensavo sempre che mi sarei tolto la vita entro breve se non fossi riuscito a trovare una via di fuga.

A me pare che chi Blaine voglia soltanto dire che coloro che sono fidanzati non sempre sono così distanti da lui e questo gli crea ulteriore frustrazione, perché non capisce perché è percepito così in maniera diversa. Secondo me è un pensiero normalissimo che ho avuto molto spesso io, quando mi sono trovato bersaglio di domande sulla mia scarsa loquacità, quando altri della compagnia non erano tanto meglio.
I cosiddetti normali fanno gli stessi giri mentali che ha fatto Blaine, solo che li fanno di altro genere, con altri contenuti (spesso anche simili).

Rick Blaine 20-10-2012 21:07

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
E aggiungerei che il problema non è neanche trovare una ragazza. E' piuttosto riuscire a trovare quella persona che rappresenterebbe la cosa che più si avvicina al tuo ideale.

Marco Russo 21-10-2012 00:08

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 893284)
A me pare che chi Blaine voglia soltanto dire che coloro che sono fidanzati non sempre sono così distanti da lui e questo gli crea ulteriore frustrazione, perché non capisce perché è percepito così in maniera diversa. Secondo me è un pensiero normalissimo che ho avuto molto spesso io, quando mi sono trovato bersaglio di domande sulla mia scarsa loquacità, quando altri della compagnia non erano tanto meglio.
I cosiddetti normali fanno gli stessi giri mentali che ha fatto Blaine, solo che li fanno di altro genere, con altri contenuti (spesso anche simili).

rick blaine non è in grado di vedere ció che invece negli altri è lampante, a volte non conta ció che si dice ma come, io capisco la sua sensazione di spiazzamento perchè l'ho provata spesso e a tornate alterne ancora adesso la provo.
In questo momento sto scrivendo da un locale nel quale sono con dei miei amici. Sto provando un senso di alienazione tremendo, di quelli che non provavo da anni. Ma non vado certo a dire che i miei amici sono anaffettivi.

Sono io che per n motivi non sono connesso a loro. Non ci sono colpe, ma ci sono chiare responsabilità.

akirafudo 21-10-2012 00:34

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 893277)
Sono daccordo, è la visione distorta che ci fa vedere colpe negli altri.. invece è sempre tutta colpa nostra che siamo brutti, cèssi e antipatici. Non ci si può fidare di ciò che vediamo... quindi nel dubbio vige la regola che è colpa nostra. Mettiamoci in un angolino e guardiamo gli altri mentre ci mostrano come si vive la vita e applaudiamo.. si sono meritati tutto quanto... bravò! bravò! clap clap clap

Hai proprio capito la mia filosofia, bravo...:sarcastico:
Cmq non si parlava di colpe degli altri, semmai si parlava di difetti.
E i difetti degli altri ci sono, non c'è dubbio.
Detto questo però quando capita di pensare che l'umanità è composta da: persone infelici depresse ansiose e con problemi mentali di ogni tipo
oppure
persone superficiali, schifose, senza dignità,topolini che girano nella loro ruota fino alla morte e inconsapevoli di tutto...
vai tranquillo che stai distorcendo la realtà.
Ah e poi sì, non solo non ci possiamo fidare di quello che vediamo, ma neanche di quello che pensiamo di provare.

barclay 21-10-2012 01:03

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Nella storia di Rick Blaine ci sono soltanto due certezze: 1) quelli erano maschi α e 2) le donne sono tutte fidanzate :testata:

akirafudo 21-10-2012 01:12

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 893599)
Per la trecentesima volta: QUELLI NON ERANO MIEI AMICI, E NEANCHE MIEI CONOSCENTI!

Questo in effetti l'ho pensato subito dopo aver mandato il msg...
comunque il mio msg di prima non voleva colpevolizzare te in nessun modo ma solo mettere in guardia da un modo di vedere le cose che rischia di essere esagerato o distorto dal nostro stato psicologico.

Marco Russo 21-10-2012 02:50

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 893599)
Per la trecentesima volta: QUELLI NON ERANO MIEI AMICI, E NEANCHE MIEI CONOSCENTI!

non ha rilevanza.

Wasted Life 21-10-2012 03:46

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Josef K. (Messaggio 893177)
Il sentimento e l'ammirazione sono due cose ben diverse. Puoi risultare interessantissimo per una ragazza, e lei può benissimo essere colpita dalle tue qualità, senza che questo determini la "scintilla" del quale segreto stiamo dibattendo. Probabilmente, per l'introverso, così dedito ad osservare se stesso ed il mondo senza viverlo mai realmente, o quantomeno trattenendosi, è naturale interpretare il gioco dell'amore in modo sbagliato, e cioè: migliorando me stesso, sotto ogni punto di vista, non posso che risultare più appetibile. Ma le cose non stanno così. Le persone non introverse (che magari son timide, situazione diversa dall'introversione), sono portate a vivere secondo uno schema di valori ed emozioni condivise, si potrebbe dire "di gruppo", che non necessariamente rappresentano il risultato di superficialità o qualunquismo, ma sono il prodotto di una precisa scelta emotiva. Hanno bisogno degli altri più dell'introverso (o almeno, in modo diverso ma comunque più evidente), e questo li porta a voler condividere con loro delle esperienze, situazioni, idee che all'introverso potranno sembrare sciocchi, ma che all'interno di un certo gruppo rappresentano un "linguaggio comune" che instaura un legame particolare tra gli appartenenti. Il fatto di non parlare questo linguaggio comune, e anzi il doversi costantemente sforzare per comprenderlo, giudicarlo, disprezzarlo quando esso è motivo di esclusione, rappresenta già di per sé un forte svantaggio per l'introverso che intenda rapportarsi con i componenti del gruppo. Figuriamoci, poi, suscitare emozioni in una persona la quale ricercherà, quasi necessariamente, sul piano emotivo una conferma in quegli stessi valori! L'amore è emozione, il prodotto di sentimenti che affondano le radici in quel che siamo e in cui ci riconosciamo. Una ragazza qualsiasi non cerca un simulacro di ciò che è buono e giusto; ma desidera una persona che possa darle quello di cui ha bisogno, innanzitutto da un punto di vista psicologico ed affettivo. Queste persone di cui parli - che a te sembrano e probabilmente sono così bidimensionali - fanno parte di una "logica" che per quella ragazza è perfettamente comprensibile e rassicurante; ed il suo ragazzo, magari privo di gran parte delle tue qualità, sarà riuscito a coltivare - o a darle l'idea di possedere- l'unica caratteristica della quale lei sente di aver bisogno: quella che la fa sentire rassicurata e protetta. Le ragazze vivono l'amore in modo molto più spirituale rispetto ai ragazzi (almeno in linea di tendenza), per cui per conquistarle non bisognerebbe giocare secondo le proprie regole, quelle dell'introverso che si è costruito un intero sistema di riferimento senza il quale, probabilmente, sarebbe smarrito; ma uscire da quel "guscio" e intuire i desideri dell'altra, quello di cui ha bisogno, e darglielo. C'è bisogno anche di un certo grado di ipocrisia, perchè alle volte la superficialità delle persone, spesso incapaci di vedere al di là di quello che gli si sbatte in faccia, fa sì che abbia più successo una falsa rappresentazione di queste speranze, addomesticata come può piacere a loro, piuttosto che una personalità che le possegga dentro di sé, in modo autentico ed a un livello superiore. Ed è per questo che, personalmente, ho smesso di cercare di costruire qualcosa con persone che, in fin dei conti, so bene essere intimamente diverse da me. Non sono in gradi di fingere, ed in un rapporto di coppia cerco una personalità libera, che non abbia bisogno che le venga dato nessun tipo di contentino, ma che sappia bene ciò che desidera e sia in grado di leggerlo e cercarlo nel mondo che la circonda. Se non troverò mai una persona così, sarà meglio restare solo.

Assolutamente d'accordo.

Van_Gogh 21-10-2012 10:06

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Sverso (Messaggio 892711)
annoiati? a me il depresso sembri più tu :ridacchiare:

Quote:

Originariamente inviata da Nocebo (Messaggio 892712)
tu che qualità hai?

Balle!Un depresso o annoiato ritenuto tale puo' essere una persona molto piu' interessante di tante altre.Ma bisogna conoscerlo bene e vederlo nel contesto adeguato.Uscire in gruppo poi e' diverso da vedere una ragazza da soli....
Se si conosce bene una persona e non solo in apparenza si scoprono cose che a un primo impatto mai ci si sarebbe aspettati.
Io conosco di persona e mi vedo ogni tanto con alcuni utenti del forum e non mi sembrano per niente noiosi anche se hanno problemi sociali!
Io per esempio ho problemi ad uscire nel posto dove abito,non esco nel mio paese da anni e se lo facessi mi prendono attacchi di ansia.Se dico una cosa del genere mi prenderebbero per matto o con problemi mentali.Ma quando esco dal mio paese problemi zero o quasi.Ho girato quasi tutta europa e visitato 26 capitali europee senza problemi,sempre viaggi in autonomia.
Quindi cosa ne concludete?
Spesso puo' succedere che una persona ha problemi di timidezza,ecc. dovuti anche a problemi dell'infanzia o familiari che non dipendono da lui.
Ma la gente si basa troppo speso sulle apparenze.

Halastor 21-10-2012 11:03

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Nocebo (Messaggio 893712)
come giudicare dei semplici ragazzi come degli smidollati, inutili, stupidi e anaffettivi in una singola serata

Nel corso della vita ho imparato che i giudizi che uno si fa.. è meglio se li tiene per se stesso, non li esterna e semplicemente si regola di conseguenza. E' inutile discutere sui giudizi.
Se ne ha avuto un'impressione tanto sgradevole, forse aveva i suoi buoni motivi. Forse no. In entrambi i casi non cambia il dato di fatto: ha avuto un'impressione negativa. Punto.
E siccome è meglio star soli che mal accompagnati, se si è trovato così male con quella gente.. semplicemente ,fossi in lui, non ci sarebbe una seconda uscita. Problema risolto.

Moonwatcher 21-10-2012 14:10

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Dunque, innanzitutto discutiamo con tranquillità per favore, non voglio vedere altre frecciatine.

-

Poi, ehm, Rick... a me viene da fare un commento credo banalissimo ed evidente. Ma se ritieni quel ragazzo non più estroverso, non più bello, non più colto, non più simpatico, non più stupido... e non ho motivi per non crederti... (e io credo non conti neppure tanto il "come lo si dice"). Però il fatto che da mesi sei in recluso in casa, voglio dire sarà mica quella la differenza? Se non si ha vita sociale e non si fanno conoscenze come si fa a trovare la ragazza dei sogni? :nonso:

vikingo 21-10-2012 14:38

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
io per quanto mi riguarda la soluzione c elho,fisicamente ormai mi manca poco o nulla ...sono alto vado giornalmente in palestra,ma come ho letto in un libro cio che conta per una donna e piu l'immagine sociale che uno da...
se sei famoso,conosicuto socievole,esci spesso sei in un gruppo uno dove spicchi e sei il leader ma anche uno che agli occhid el gruppo viene motlo considerato avrai sempre piu opportunita'...di uno come me che sara anche il piu bello e piu alto di un gruppo...ma ha una diffciolta matta a socializzare sopratutto con le donne...
le donne ne sono straconvinto pensano ma questo e cosi schivo,perche e smepre cosi'...e spesso solo sara' bello ma quanto se la tira...scommeto che pensnao quesot di me...
mettici che in una citt apiccola molte donne sono piu chiuse gli ambienti ristretti,si legano ai fidanzati di sempre ci sono coppie che stanno isnieme dalladolescenza...quando io avevo anche il fisico di unos figato...sicche' il gioco e fatto...poi

Marco Russo 21-10-2012 14:42

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 893830)
Infatti: non ha rilevanza, in quanto il punto non è se quelli fossero o no degli smidollati, e lo erano.

Io mi sono semplicemente chiesto come mai uno non più estroverso, non più bello, non più colto, non più simpatico, non più stupido, e solo un po' più alto sia riuscito a trovare una ragazza che sarebbe potuta essere il mio tipo.

Te l'ho detto, tu non sei in grado di vedere ciò che ti differenzia da loro.
Ti dico solo che quando ero depresso io pensavo fosse una cosa che sapevo solo io, invece tutti quelli che avevo attorno se ne erano accorti: avevo il muso lungo, la camminata china, lo sguardo vacuo.
Ho letto diversi tuoi post, anche nei thread "come mi sento in questo momento", ecc., e mi sono fatto un'idea, potrebbe certamente non essere corretta ma a pelle sono convinto che se vedessi la scena da terzo potrei dirti segno per segno ciò che non va in te.

Una cosa invece posso dirtela fin da subito. Sei cattivo. Non è ovviamente "colpa" tua, ma sicuramente è una tua responsabilità.
Guarda come attacchi gli altri, anaffettivi, smidollati, ecc. Guarda come hai attaccato un'utentessa del forum temp'addietro solo perché ha avuto più forza di te nel reagire, e l'ingenuità di raccontarlo pubblicamente, per giunta in un forum dove se una persona decide di raccontare che ha "fatto" qualcosa spesso viene letta come una critica nei confronti di quelli che per n ragioni ancora non riescono a "fare".

Questo modo di fare, ce l'avevo anche io, sul breve termine ti gratifica (ah io so' figo, io so' bello, io so' colto, gli altri me fanno na pippa), ma sul lungo ti preclude la strada al miglioramento.

Io non penso tu possa migliorare se non metti in discussione te stesso, e ovviamente non ho la presunzione di riuscire a sfondare quella fortezza nella quale tu ti sei barricato. Posso solo augurarti che tra qualche anno ripenserai a quanto ti scrissi e capirai che sto condividendo con te qualcosa che solo chi ha esperito determinate esperienze (e determinati blocchi) riesce a capire appieno.

Marco Russo 21-10-2012 14:43

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 893252)
In effetti stare male ha il suo perchè...

l'hai detto.
http://www.fobiasociale.com/il-massi...nessere-29483/

Sverso 21-10-2012 14:59

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 893895)
Te l'ho detto, tu non sei in grado di vedere ciò che ti differenzia da loro.
Ti dico solo che quando ero depresso io pensavo fosse una cosa che sapevo solo io, invece tutti quelli che avevo attorno se ne erano accorti: avevo il muso lungo, la camminata china, lo sguardo vacuo.
Ho letto diversi tuoi post, anche nei thread "come mi sento in questo momento", ecc., e mi sono fatto un'idea, potrebbe certamente non essere corretta ma a pelle sono convinto che se vedessi la scena da terzo potrei dirti segno per segno ciò che non va in te.

Una cosa invece posso dirtela fin da subito. Sei cattivo. Non è ovviamente "colpa" tua, ma sicuramente è una tua responsabilità.
Guarda come attacchi gli altri, anaffettivi, smidollati, ecc. Guarda come hai attaccato un'utentessa del forum temp'addietro solo perché ha avuto più forza di te nel reagire, e l'ingenuità di raccontarlo pubblicamente, per giunta in un forum dove se una persona decide di raccontare che ha "fatto" qualcosa spesso viene letta come una critica nei confronti di quelli che per n ragioni ancora non riescono a "fare".

Questo modo di fare, ce l'avevo anche io, sul breve termine ti gratifica (ah io so' figo, io so' bello, io so' colto, gli altri me fanno na pippa), ma sul lungo ti preclude la strada al miglioramento.

Io non penso tu possa migliorare se non metti in discussione te stesso, e ovviamente non ho la presunzione di riuscire a sfondare quella fortezza nella quale tu ti sei barricato. Posso solo augurarti che tra qualche anno ripenserai a quanto ti scrissi e capirai che sto condividendo con te qualcosa che solo chi ha esperito determinate esperienze (e determinati blocchi) riesce a capire appieno.

e se uno non vuole migliorarsi? nel senso che non vuole sforzarsi per mettersi in discussione etc etc
in fondo gli altri lo sono di natura, invece il fobico deve sforzarsi :pensando:

vikingo 21-10-2012 15:11

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 893284)
A me pare che chi Blaine voglia soltanto dire che coloro che sono fidanzati non sempre sono così distanti da lui e questo gli crea ulteriore frustrazione, perché non capisce perché è percepito così in maniera diversa. Secondo me è un pensiero normalissimo che ho avuto molto spesso io, quando mi sono trovato bersaglio di domande sulla mia scarsa loquacità, quando altri della compagnia non erano tanto meglio. I cosiddetti normali fanno gli stessi giri mentali che ha fatto Blaine, solo che li fanno di altro genere, con altri contenuti (spesso anche simili).

ecco e l'essere percpeito come un diverso quando alla fine in un gruppo quelli che parlano di piu sono sempre 1 o 2...cioe alla fine in un gruppo no sempre ma spesso mi ritrovo ad essere il capro spiatorio...evidentemnete non mi so adatttare io...mi mancnao le basi sociali non acquisite in adolescenza...in realta' nons i tratta di essere simpatici o meno...perche alla fine mi smebra di adattarmi rido anche mica sono un musone che non ride ide mai ma evidentemnete agli occhi delgi altri vengo percepito sempre in maniera idversa...il tipo che parla poco quando ci sono di persone che parlano poco ma evidentmenete devo avere qualcosa che non va di serio...ormai ne sono convinto...
al che ho deciso che per il moemnto e meglio fare chiarezza dentro di me...
lo piscologo mi ha detto che uno deve essere se stesso non farsi parnaoie..gli altri evidentmenet ehanno altre strutture mentali ma io tendo a famri menate perche uno vuole essere accetato in un gruppo..non e bello che accada questo....forse smebro costruito impostato penso questo...uno che non mostrs se stesso

akirafudo 21-10-2012 15:14

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 893830)
Infatti: non ha rilevanza, in quanto il punto non è se quelli fossero o no degli smidollati, e lo erano.

Io mi sono semplicemente chiesto come mai uno non più estroverso, non più bello, non più colto, non più simpatico, non più stupido, e solo un po' più alto sia riuscito a trovare una ragazza che sarebbe potuta essere il mio tipo.

Non c'è alcun motivo infatti per cui non potresti essere al suo posto (intendo con lei)- In parte ha ragione Moonwatcher e in parte però ti faccio il mio esempio.
Mi è capitato di uscire e di ricevere complimenti anche da ragazze che mi sarebbero potuto piacere molto, che mi hanno detto esplicitamente (non ho mai chiesto) che i ragazzi che hanno avuto non avevano nulla più di me.
Solo che sono entrati in connessione maggiormente, si sono posti in maniera diversa, sono parsi meno distanti e hanno dato l'illusione di volerle di più.
Io anche quando voglio qualcosa ho un atteggiamento che in parte smentisce questo mio sentimento. Ieri l'altro una ragazza mi ha detto dal niente che sono "una cosa di nicchia" anche se pensava cose molto positive di me.
Non è totalmente una cazzata, è in parte frutto del mio atteggiamento, consapevole o inconsapevole.
Spesso possiamo non piacere o non dire molto all'altra persona, ma a volte quando se queste due cose accadono, non è per niente automatico che succederà qualcosa.

Marco Russo 21-10-2012 15:14

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Sverso (Messaggio 893905)
e se uno non vuole migliorarsi? nel senso che non vuole sforzarsi per mettersi in discussione etc etc
in fondo gli altri lo sono di natura, invece il fobico deve sforzarsi :pensando:

è una sua scelta, continuerà a star male e cavoli suoi.

vikingo 21-10-2012 15:31

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
la sensazione e quella la perosnalita di base mia mi porta ad evadere certe situaizoni...e smepre cois'..anche quando qualcosa mi piace non la esprimo,le donne anche se gli piaci vedono che sei un tipo diffcile che non mostra interesse a sufficienza e cercnao altre strade...io non sono abituato ad espormi e quesot il rpoblema sicche' parlare di me faccio fatica perche sono diffidente,ho paura di essere giudicaot non lo so... ,manc al'abitudine a rendere naturali certe situaizoni...non so se mi capite..

Claudietta 21-10-2012 16:13

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 892729)
Come hai fatto a capire in una sola sera che erano tutti anaffettivi:interrogativo:

Cmq capita di vedere ragazze che quanto meno sembrano interessanti con persone piatte e insipide,come hanno fatto?semplice loro ci avran provato con tutte e il caso e la fortuna han voluto che han trovato una ragazza interessante!magari a loro manco piacciono e avrebbero preferito un'altro tipo di ragazza!cmq per come vanno le cose nelle coppie di oggi se ti piace davvero potresti provarci anche se è fidanzata:ridacchiare:

è vero..ci sono persone che magari valgono la metà di noi, sono meno simpatiche e più brutte ecc. ma si buttano, ci provano e "cuccano"!
A me finora è successo solo una volta di averci provato ed è andata male ma sono contenta di averlo fatto!

Warlordmaniac 21-10-2012 16:24

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Claudietta (Messaggio 893951)
è vero..ci sono persone che magari valgono la metà di noi, sono meno simpatiche e più brutte ecc. ma si buttano, ci provano e "cuccano"!

No, credimi, non è quella la differenza.

Marco Russo 21-10-2012 18:16

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
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Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 894022)
Ma va bene, caro Marco, forse io sono una persona cattiva, un egocentrico, un fobico, un invidioso e rancoroso depresso che crede di poter dare un giudizio su persone che non conosce; ma una domanda te la posso fare? Tu, quando incontri dei ragazzi che non ti piacciono, che credi stupidi e smidollati, che fai? Li definisci intelligenti e a modo perché il tuo giudizio potrebbe essere distorto da un qualche problema? O forse, per te, non esistono persone che non siano splendide?

beh non è che hai torto a chiamare le cose col suo nome, ma perdonami se noto incongruenza tra i tuoi epiteti e la descrizione di questi ragazzi. Dal tuo racconto non si evince alcunché che li renda meritevoli di siffatte considerazioni.
Sicché ho inferito che il tuo modo di giudicarli probabilmente fosse avventato ed inficiato (distorto?) dall'impatto emotivo che la vicenda ti ha procurato.

Torno a dirti che io non c'ero e quindi non so come si sia svolta la vicenda, ma ho la presunzione di affermare con ragionevole sicurezza che se ci fossi stato qualche dritta te la avrei saputa dare, per il semplice fatto che riconosco negli schemi che stai adottando la medesima modalità di autogiustificazione che ab illo tempore anche io applicavo.

Se poi vuoi aggiungere dettagli sulla vicenda volti ad evidenziare la smidollatezza di cotali individui, sarò lieto di leggere.

Rick Blaine 21-10-2012 18:40

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 892979)
Riguardo i ragazzi: io le persone le riesco a capire abbastanza velocemente. Alle volte, lo ammetto, sono costretto a ricredermi, ma non succede spesso. Questi erano quei classici ragazzi che suonano in un gruppo senza talento, e magari inventano che apriranno il concerto dei Radiohead, per esempio. Alla fine finiscono tutti a fare gli architetti. Senza talento, ovviamente: restaureranno case in provincia, arrotondando con una cattedra in qualche liceo. Sono quei ragazzi che professano in ogni loro battuta un gran diprezzo per il genere femminile, salvo poi dichiarare amore eterno alle loro compagne. Sono quei ragazzi che ancora parlano di comunismo e di fascismo come facevano i loro padri.

Sì, certo, cosa fanno i giovani, intelligenti,
delle famiglie agiate, se non
parlare di letteratura e di pittura?
Magari anche con degli amici di più bassa estrazione
- un po' più rozzi, ma anche più tormentati
dall'ambizione? Parlare di letteratura e pittura,
cialtroni e faziosi, pronti a buttar all'aria tutto,
cominciando già a scaldare coi loro giovani sederi
seggiole di caffè già scaldate da sederi di ermetici?
Oppure passeggiando (calpestando cioè i lastrici divini
della parte vecchia della città, come soldati o puttane),
sovversivi malati di snobismo borghese,
- anche con tutte le sue sincerità, i suoi idealismi,
le sue vocazioni all'azione: l'ombra, cioè, dolorosa,
di Esenin o Simone Weil nell'anima?
Ma vediamo: sia che vengano, sudando,
da appartamentini con tristi
coperte bruciate dal ferro da stiro, o armadi
costati poche migliaia di lire al padre amato di nascosto
- sia, invece, che vengano da case circondate
dall'aureola della ricchezza, con abitudini quasi celesti,
di domestici e fornitori - tutti i letterati giovani
sono sudaticci, hanno un pallore di anziani,
se non di vecchi, le loro grazie sono già scrostate;
hanno un'irresistibile vocazione ai pasti pesanti
e agli indumenti di lana, tendono a malattie
puzzolenti - dei denti o degli intestini –
cacano male: sono, insomma, dei piccoli borghesi,
come i fratelli magistrati o gli zii commercianti.
Un'unica grande famiglia, priva di ogni amore.
Capita ogni tanto in questa famiglia
un Adorabile. Ma strano:
anche Lui, come gli altri, i merdosi,
invoca (dai principio dell'altro secolo, e,
dopo una breve interruzione tra il '45 e il '55,
fino ai nostri giorni) un Dio sterminatore: sterminatore
di sé e della sua classe sociale. Anch'io lo invoco!
E già una volta questa invocazione è stata ascoltata.
Giovinetti cascanti in scialli Sioux, finti giovani di Torino
già stempiati con loden blu, distruttori di grammatiche,
convittori castristi che saltano i pasti a Monza,
nuovi qualunquisti in pelliccia, che amano i Concerti
Brandeburghesi come se avessero scoperto una formula
antiborghese, che gli fa lanciare intorno occhiate furenti,
democratici dolcemente burberi, persuasi che solo
la vera democrazia distrugga la falsa; anarchici
biondini, che confondono in perfetta buona fede la dinamite
col loro buon sperma (andando,
con grandi chitarre, per strade
false come quinte, in branchi rognosi); Pierini
universitari che vanno a occupare l'Aula Magna
chiedendo il Potere anziché rinunciarvi una volta per
guerriglieri con le loro guerrigliere al fianco [sempre;
che hanno deciso che i Negri sono come i Bianchi
(ma forse non anche i Bianchi come i Negri): tutti costoro
non preparano altro che l'avvento
di un nuovo Dio Sterminatore;
marchiati, innocentemente, di una croce uncinata:
eppure essi saranno i primi a entrare, con vere
malattie e veri stracci addosso,
in una camera a gas: non è ciò che giustamente vogliono?
Non vogliono la distruzione, e la più orrenda,
di loro stessi e della classe sociale a cui appartengono?
Io, col mio piccolo cazzo tutto pelle e peli,
capace di fare, sì, il suo dovere, eppure umiliato,
per sempre, da un cazzo di centauro, greve e divino,
immenso e proporzionato, tenero e potente;
io, vagante nelle latebre del moralismo e del sentimentalismo
lottare contro i due, cercandone l'estraniamento
(una moralità straniata, un sentimento straniato
al posto di quelli veri: con ispirazioni simulate
e quindi molto più madornali di quelle autentiche,
destinate al ridicolo, com'è regola borghese);
io mi trovo insomma dentro un meccanismo
che ha sempre funzionato allo stesso modo.
La Borghesia è lucida, e adora la ragione:
eppure, a causa della propria nera coscienza,
manovra per punirsi e per distruggersi: delega
così a deputati alla propria Distruzione,
i suoi figli degeneri, appunto: i quali
(chi stronzamente conservando
un'inutile dignità borghese di letterato indipendente,
o addirittura reazionario e servile, chi invece,
andando proprio fino in fondo, e perdendosi)
obbediscono a quell'oscuro mandato.
E incominciano a invocare il suddetto Dio.
Arriva Hitler, e la Borghesia è felice.
Muore, suppliziata, per mano di se stessa.
Si punisce, per mano di un proprio Eroe, delle proprie colpe
Di cosa parlano i giovani del 1968 - coi capelli
barbarici e i vestiti edoardiani, di gusto
vagamente militare, e che coprono membri infelici come il mio
se non di letteratura e di pittura? E questo
che cosa significa se non evocare dal fondo
più oscuro della piccola borghesia il Dio
sterminatore, che la colpisca ancora una volta
per colpe ancora maggiori di quelle maturate nel '38?
Solo noi borghesi sappiamo essere teppisti,
e i giovani estremisti, scavalcando Marx e vestendosi
al mercato delle Pulci, non fanno altro che urlare
da generali e ingegneri contro generali e ingegneri.
È una lotta intestina.
Chi veramente morisse di consunzione,
vestito da mugik, non ancora sedicenne,
sarebbe il solo forse ad avere ragione.
Gli altri si scannano fra loro.

Marco Russo 21-10-2012 20:02

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 894161)
Marco, pensavo ti piacesse Pasolini... :mrgreen:

non lo conosco moltissimo, citai temp'addietro la frase suggeritami dall'amico joseph.
Ma leggerò il brano da te tratto quando avrò la calma e la serenità per rifletterci su.

Confusion 21-10-2012 20:13

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Rick Blaine (Messaggio 892707)
Stasera, dopo mesi di reclusione in casa, mio fratello mi ha convinto ad andare al cinema. Non mi aveva detto però che sarebbe venuto, oltre la sua ragazza, un suo amico, che un tempo era stato quasi un altro fratello per lui, e un tempo un buon amico anche per me. Ma ormai era davvero tantissimo tempo che non lo vedevo. Il tipo, prima del cinema, ci porta a bere qualcosa con altri conoscenti (ovviamente tutti con le rispettive compagne... che imbarazzo! :miodio:). Un branco di smidollati. E' così che mi sono parsi tutti fin dall'inizio, nessuno escluso. Ragazzi inutili, anaffettivi, tutti con le loro passioni costruite a tavolino, universitari annoiati ma con un buon profitto oggi, professionisti annoiati ma con un buon salario domani. Poi però, mi soffermo sulla ragazza del nostro amico: è molto carina: non una da servizio fotografico in costume, ma un tipo, proprio il mio ideale (esteticamente). Ci scambio qualche parola: è timida, ma anche molto simpatica, e a modo. Le piacciono alcuni libri che anch'io ricordo con piacere, e abbiamo molta musica in comune. Poi si va al cinema. Finito il film, ci ritroviamo tutti in macchina: io, mio fratello, la ragazza, il nostro amico al volante, e la compagna di fianco. Quando la accompagna, si salutano, si baciano... bye, bye! Tutto finito: molto probabilmente non la rivedrò mai più -data anche la mia vita sociale.
Ora ho una tristezza assurda.

Quello che mi chiedo è: "Perché io non posso trovare una ragazza così, una ragazza che sia come la sogno?"; "Cos'ha quello studentello smidollato più di me? Non è bello, non è colto, non è simpatico, non è neanche un classico estroverso, diamine!"

P.S. L'ho già scritto nel thread apposito, ma mi ripeto: il film è Killing them softly, davvero consigliato.

È quello che penso spesso anche io.
Proprio l'altra sera in discoteca c'era una ragazza bellissima: alta, chiara, capelli scuri e occhi verdissimi, lineamenti perfetti, un bel sorriso, anche simpatica... Ma ovviamente fidanzata con uno che era la disarmonia fatta persona: faccia brutta e volgare, grasso, con quella corporatura esageratamente robusta e tarchiata.
Beh ho pensato: allora sono proprio io che non vado a prescindere da tutto.

Confusion 21-10-2012 20:49

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Nocebo (Messaggio 894238)
della serie..l'importante è lamentarsi :mannaggia: qui sul forum non si fa altro che scrivere che le belle ragazze non andranno mai un ragazzo mediocre o brutto, e quando capita invece di essere ottimisti e capire i propri errori, si è invidiosi

Certo che sono invidioso, non ho problemi ad ammetterlo :D
Mi sembra anche normale dopo tutto.

Josef K. 21-10-2012 21:01

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 894211)
È quello che penso spesso anche io.
Proprio l'altra sera in discoteca c'era una ragazza bellissima: alta, chiara, capelli scuri e occhi verdissimi, lineamenti perfetti, un bel sorriso, anche simpatica... Ma ovviamente fidanzata con uno che era la disarmonia fatta persona: faccia brutta e volgare, grasso, con quella corporatura esageratamente robusta e tarchiata.
Beh ho pensato: allora sono proprio io che non vado a prescindere da tutto.

Ma che sia LEI ad avere qualcosa che non va, non ti è passato per la testa? Anche perchè, se il tipo di cui parli ha un'interiorità che vale quanto l'estetica, dovresti desiderare di assomigliargli, pur di rimorchiare una tizia che, magari, sarà interessante quanto un libro di Moccia?

Alexon 21-10-2012 21:04

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 894211)
faccia brutta e volgare, grasso, con quella corporatura esageratamente robusta e tarchiata.

ma scommetto che era il solito altone con la mascella alpha

Confusion 21-10-2012 23:25

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Alexon (Messaggio 894310)
ma scommetto che era il solito altone con la mascella alpha

No era media altezza faccia tonda grassa... Di certo non era un timido, ma nemmeno l'eccesso opposto.
Di questi casi io ne vedo oggettivamente: so che a voi da fastidio di più vedere le tizie coi belli. A me no: se una sta con uno bello penso che cmq ha fatto bene a prenderselo dopo tutto, ma quando vedo una bella ragazza con un tipo cosi divento invidioso. Lo ammetto.

Comunque non so come fosse caratterialmente questo ragazzo, Josef, un tipo normalissimo, magari si saranno solamente trovati bene insieme nessuno sta condannando nessuno.
Sto solo descrivendo la bassa reazione mia da invidioso e sfigato quale sono.

Josef K. 22-10-2012 02:43

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 894544)
No era media altezza faccia tonda grassa... Di certo non era un timido, ma nemmeno l'eccesso opposto.
Di questi casi io ne vedo oggettivamente: so che a voi da fastidio di più vedere le tizie coi belli. A me no: se una sta con uno bello penso che cmq ha fatto bene a prenderselo dopo tutto, ma quando vedo una bella ragazza con un tipo cosi divento invidioso. Lo ammetto.

Comunque non so come fosse caratterialmente questo ragazzo, Josef, un tipo normalissimo, magari si saranno solamente trovati bene insieme nessuno sta condannando nessuno.
Sto solo descrivendo la bassa reazione mia da invidioso e sfigato quale sono.

Fossi in te, non mi condannerei come sfigato ed invidioso solo perchè hai una normalissima reazione di fronte ad una coppia male assortita:mrgreen:

Miky 22-10-2012 18:13

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
chi sono sti "analfettivi"?

Confusion 22-10-2012 19:00

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Miky (Messaggio 895047)
chi sono sti "analfettivi"?

Analfabettivi? :D

paccello 22-10-2012 22:47

Re: Una serata tra anaffettivi e un'ipotetica ragazza ideale
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 894544)
No era media altezza faccia tonda grassa... Di certo non era un timido, ma nemmeno l'eccesso opposto.
Di questi casi io ne vedo oggettivamente: so che a voi da fastidio di più vedere le tizie coi belli. A me no: se una sta con uno bello penso che cmq ha fatto bene a prenderselo dopo tutto, ma quando vedo una bella ragazza con un tipo cosi divento invidioso. Lo ammetto.

Io sono invidioso cmq, se la lei di turno è bella o attraente o bona. Se poi il lui è "brutto" o ha un'aria da sfigato (ebbene sì, qualche volta capita) divento un po' incredulo, come se avvertissi qualcosa di strano e mi chiedo ancor più "ma come avrà fatto ad arrivare ad una così?".


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