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Re: Molestie verbali
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se sti dannati seccatori ricevessero 1 euro per ogni automibilista che si ferma al loro semaforo, alla fine della giornata quanto guadagnerebbero al giorno? 300 euro? meno male che ci sta gente che li manda a cagare! Io avevo anche pensato di rimepire la vaschetta del liquido lavavetri con dell'acido muriatico, poi di girare gli spruzzini del tergicristallo al contrario, così quando mi si avvicinava uno di questi che voleva imbrattarmi il vetro, lo sistemavo per le feste! IL problema è che poi ho smepre paura mi possano in qualche modo rovinare la macchina, rigandomi il cofano o rompendomi qualche fanale. |
Re: Molestie verbali
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In tutta franchezza non mi pare che siano molti gli automobilisti che sganciano qualche quattrino a questi poveretti, soprattutto perché quasi tutti gli automobilisti la pensano come te e quindi chiudono il finestrino perché gli scoccia dire anche: "No, grazie". E se guadagnassero 300 euro al giorno non andremmo tutti a fare i lavavetri, che ne pensi? |
Re: Molestie verbali
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Se voglio fare beneficicneza la facico in altri modi. eh si vede che non ne incontri ababstanza di sti seccatori durante la giornata. bhe...oppure potrei farmi lavare il vetro e poi sgommare via alla velocità della luce senza pagare! chissà come ci rimarebbero di merda uahahahahahaahahaha |
Re: Molestie verbali
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Se la prende con il più debole, perché sa che il lavavetri di turno non gli può fare niente. Perché l'automobilista medio non ha abbastanza palle per urlare in faccia al suo datore di lavoro, non ha il coraggio di protestare contro il caro benzina, non ha la forza di mettersi a litigare con gli altri automobilisti durante le code del traffico, non ha voglia di mettersi a cercare un parcheggio, non gli stanno bene gli autovelox e altri divieti, però ha le palle di prendersela con un lavavetri che al massimo gli spilla un euro, ma proprio al massimo. Senza un euro si diventa poveri, d'altronde lo sanno tutti Quote:
Ad un lavavetri, un mendicante, un poveretto la beneficenza la fai in tempo reale. Lo vedi mentre gli dai una moneta, mentre ti ringrazia e sorride contento. Quella è beneficenza. Tu puoi rispondermi: "Eh, tanto poi li va a spendere per l'alcol", e a te cosa importa? Il tuo stipendio non lo sperperi in sigarette, benzina (potresti usare i mezzi pubblici), iPhone, ricariche, partite di calcio e altre cose superflue? Quote:
Sai che spasso ogni mattina, se poi magari ti capita uno come Marco Russo al semaforo? |
Re: Molestie verbali
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Quando c'è stato il terremoto in Emilia ci stava il numero per madnare un SMS di 1 uero ai terremotati...col cavolo che glielo mando! Il girono dopo hanno immediatamente aumentato il prezzo della benzina per il terremoto e io ancora adesso quando vado a fare benzina faccio beneficienza ai terremotati dell'emeilia, per i terremotati dell'aquila, per quelli dell'Irpinia, per gli alluvionati di genova, per le vettime della prima guerra mondiale, per quelle dell'Abissinia e dell'Etiopia pagando un sacco di tasse coi carburanti...hai visto quanta beneficienza che faccio due volte al mese quando vado a fare il pieno alla macchina? CI manca solo di dare un euro ai seccatori ai semafori! |
Re: Molestie verbali
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Invece che prendertela coi lavavetri dovresti cambiare bersaglio e se prendi quello giusto avrai tutto il mio appoggio. Il mio e quello di molti, molti, molti ecc... molti altri. Fine del mio O.T. |
Re: Molestie verbali
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Premessa 2: purtroppo, per via dei traumi che hai subito e descritto qui, sei più insofferente e sensibile rispetto alla media. Inoltre l'asticella della soglia di normalità di un approccio, nel tuo caso, è molto più in basso. Da qui la conclusione, secondo me, che ogni tentativo d'approccio di uno sconosciuto, in questo modo, forse potrebbe essere letto come molestia e potrebbe suscitare in te reazioni diverse da quelle di molte altre persone. Inoltre una persona che ti vuole conoscere non ha sicuramente percezione di ciò e, nel momento in cui ti sta approcciando, forse ha già superato quella soglia con esiti negativi per te ed incapacità sua, anche volendo, di ritornare sui suoi passi per avvicinarti senza traumatizzarti. Detto ciò, questo esordio è quanto vorrei fare io molto spesso con ragazze/donne che trovo, a pelle, attraenti e piacevoli o che m'incuriosiscono per un dettaglio (es. il libro letto) ma sconosciute. Non lo faccio da un lato perché non sono così estroverso ma sopratutto perché, e tu me ne stai dando dimostrazione poco sotto, correrei il rischio di essere umiliato vedendomi definito "maniaco" o peggio ancora "viscido" quando invece, per quanto ci sia remotamente un'attrazione (sessuale) che mi spinge a conoscere la persona, il concetto è che sto tentanto di conoscere la persona senza pilotare minimamente la conoscenza su altri lidi e con la consapevolezza che prima di conoscere la persona non ci può essere nulla. Quote:
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Inoltre, se mi dici che si è limitato ad insistere per conoscerti e non ha fatto nient'altro non ci sarebbero nemmeno gli estremi per definirle molestie. In molti contesti sociali è la regola. Ciò non toglie che ti capisco perfettamente riguardo al fastidio che hai provato ed anch'io lo ritengo sciocco ed irrispettoso, l'insistere di fronte ad un rifiuto. Io, nei suoi panni, ci sarei rimasto male ed umiliato dopo il "NO" e non avrei più parlato. Quote:
Purtroppo anche in questo caso si chiamano le FF.OO. riguardo all'avere l'appoggio altrui molta gente ha paura che gli succeda qualcosa e quindi fa finta di niente. Quote:
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Senza l'autorizzazione non ne è consentita la pubblicazione ma l'uso privato sì e nessuno ha il diritto di vietarne la ripresa o chiedere che venga distrutta. Ad esempio, io ho fotografato spesso persone a loro insaputa per farne ritratti candid o street photography ma, quando mi veniva chiesto di cancellarle, ho sempre spiegato le mie finalità (ho uno spazio Flickr dove si può osservare che non ne faccio nessun uso particolare) e se la persona era visibilmente infastidita ho sempre cancellato le foto in sua presenza. Il tutto per dire che la soluzione 'sta nel mezzo: sono contrario ad un eccesso di privacy in tal senso così come sono contrario di fronte ad un atteggiamento così menefreghista ed irrispettoso. Lui doveva chiederti il permesso e tu avresti avuto il diritto morale di chiedergli la cancellazione. Comunque mi spiace per quello che ti è successo ma, sopratuttto, per come l'hai vissuto. Situazioni del genere sono abbastanza frequenti se sei una ragazza carina o piacente e se ti trovi a contatto con altre persone. D'altronde, se ci pensi bene, se si dovessero escludere contesti del genere come di possibile conoscenza, se una persona non ha un "giro sociale" finirebbe con l'essere tagliato fuori da qualsiasi possibilità di conoscenze nuove, che poi è la situazione in cui io mi trovo. Un consiglio è quello di star tranquilla :consolare:: a parte rari casi, l'essere determinate nel rifiuto non comporta rischi ulteriori e, nella mia esperienza, non ho mai assistito a scenari di molestie fisiche o addirittura di violenza. L'ideale sarebbe l'intervento di qualche utentessa del forum, con qualche esperienza di broccolaggio, per confermare che è un po' il modus operandi di molti e che spesso sono inoffensivi ma solo idioti e fastidiosi |
Re: Molestie verbali
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Non vuol dire niente Quote:
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Poi, secondo me, dipende anche dal tono di voce che te lo chiede, dall'impressione che una si fa del tipo che glielo chiede (e le prime impressioni, per le ragazze, contano molto) e se il tipo che glielo chiede rientra negli standard del suo "uomo ideale". Per fare un esempio, è molto più probabile che un Sallusti o un Capezzone vengano esclusi a priori, rispetto ad un Gabriel Garko o Tiberio Timperi |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
se uno sconosciuto chiede 'vuoi compagnia' non mi sembra maleducazione. invece l'episodio della borsetta è effettivamente maleducazione.
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Re: Molestie verbali
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Che situazione mi dispiace,comunque ti sei comportata anche troppo bene e in maniera educata. |
Re: Molestie verbali
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Un conto è un lavavetri, un altro è un presunto molestatore. E non mi pare ci sia la stessa differenza come tra una saponetta e un sapone liquido... |
Re: Molestie verbali
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Il lavavetri se ne va appena scatta il verde, se ne va se lo ignori, se gli dici di no e se lo cacci via con le buone o le cattive. Il presunto maniaco s'invaghisce e non se ne va tanto facilmente, anzi non se ne va affatto. E mi pare che si sia fermato pure a scattare delle foto ad Historie, dopo il suo rifiuto. Non mi risulta, invece, che i lavavetri ti seguano pure sotto casa |
Re: Molestie verbali
Uh, Histoire, come ti capisco. In Italia, e in tutti i paesi latini, mangiare da soli (o andare al cinema, ai concerti etc...) non è consuetudine per tutti. Gli uomini vengono etichettati come "sfigati", alle donne va pure peggio. Io vivo da sola da diversi anni, sto benissimo nel quartiere in cui vivo perché popolato in gran parte da gente con la mentalità molto aperta. Però anche a me capita di trovarmi addosso lo sguardo imbarazzante di qualcuno o di trovarmi a rispondere alla battuta del cretino di turno. Esempio: sotto casa mia c'è un market di bangladeschi, spesso ci vado per gli acquisti dell'ultima ora: acqua, pane, crocchini per i gatti e birra se qualcuno viene a trovarmi. Qualche sabato fa vado a comperare della birra e c'è il solito tanghero sulla trentina appollaiato fuori con una Moretti in mano. Io compro le mie birre, lui mi chiede di dargli un bacio sulla guancia (io rispondo che no, non c'è bisogno) e poi mi promette di portarmi a ballare, completamente ignaro del fatto che se io volessi andare a ballare lo farei e, certo, non aspetterei lui. Mi ha salutato con un "sei sempre in gran forma". Io dico, chi te l'ha chiesto?
E' mai capitato a qualche uomo di essere giudicato, analizzato, misurato, interpretato da qualche donna, di grazia? A lungo andare, è snervante. (dimenticavo di dire: nessuno mai si è proposto di aiutarmi ad arrivare a casa con le bottiglie di acqua nella mano destra e tre sacchi della spesa nella sinistra) |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
i lavavetri ( almeno quelli che girano qui ) sono realmente fastidiosi.
Non basta un no, se ne fregano. Non bastano i segni con la mano a dire che non vuoi che ti sia pulito il vetro. Loro cominciano comunque, e se insisti che non vuoi farti pulire il vetro magari alzando la voce se ne vanno, lasciandoti il vetro mezzo insaponato a sfregio. |
Re: Molestie verbali
Rainy ce l'hai la patente? Guidi ogni tanto? Giusto per capire se semplicemente abbiamo avuto esperienze diverse, oppure stai parlando tanto per.
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Re: Molestie verbali
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Non sapevo che servisse necessariamente la patente per avere occasione di trovare lavavetri. Magari quando si è in auto con qualcuno senza essere alla guida ti si para davanti un buco nero e non lo vedi, ora è tutto chiaro. EDIT: L'episodio con la guida forse non conta, perché non era un lavavetri ma una rom che chiedeva elemosina. Vale lo stesso? |
Re: Molestie verbali
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Chissà quante volte gli è andata bene al tizio in questione e a chi si comporta come lui! :mannaggia: |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Ma forse non hai letto tutto fin dall'inizio... spero. L'episodio della borsetta, invece, non è maleducazione, bensì tentativo di furto. |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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A chi ha dovuto subire il suo molesto approccio toccano invece tutte le pene: rabbia, senso di impotenza, conati di vomito. Questo è triste. |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Modificare un virgolettato a tuo piacimento, attribuendomi un pensiero che non mi appartiene, è una pratica incredibilmente grave e inaccettabile. |
Re: Molestie verbali
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Re: Molestie verbali
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Il solo proporsi di sedersi a fianco ed un po' d'insistenza non li trovo in sé viscidi. Fastidiosi, se non graditi, quello sì. Per questo ho chiesto Quote:
Non stiamo parlando di un'adolescente ma di una donna di 21 anni. O forse un uomo con 24-25 anni di più, che NON ha pruriti lolitiani, dovrebbe limitarsi ad avvicinare le donne sue coetanee o di poco più giovani? Quote:
Un po' infelice e goffa come frase ma, secondo me, non così offensiva. Quote:
Sul discorso borsetta Quote:
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L'esteriorità ha spesso il suo peso e non posso certo dire che ogni donna mi trova attraente esteriormente. Inoltre, detta in modo semiserio, per sedurre servono occasioni e le mie opportunità attuali si limitano o al conoscere fermando una donna per strada (ma non è nella mia natura), o all'avvicinarla in un locale com'è successo ad Historie (ma non è nella mia natura) oppure conoscerla tramite Internet (ma sembra che nessuna voglia socializzare). Quote:
Ciò nonostante, nel rapporto sociale con le donne, ho un limite non indifferente: se non ricevo segnali espliciti non ci provo, né manifesto il mio interesse. Quote:
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Talvolta è necessario reagire con decisione. Se si dice di no, lavano lo stesso, forti del fatto che a quel punto saresti costretto a dargli qualcosa. Se ti rifiuti spesso danneggiano l'auto. Se reagisci in modo acceso la cricca di "amici" interviene. Non è questione di presunto razzismo ma d'insofferenza nei confronti di comportamenti lesivi nei confronti dell'individuo. Poi, per quanto mi riguarda, non do nulla a nessuno perché esistono le strutture che garantiscono un tetto ed un pasto gratuiti anche a chi è indigente. Se vogliono denaro per altri scopi che lavorino LEGALMENTE. |
Re: Molestie verbali
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Chissà se il tizio sapeva che Historie è una ventenne (dubito che Historie vada in giro con la Carta d'Identità incollata sulla fronte), chissà se il tizio pensava avesse sedici anni, per fare un esempio. Anche lì, nulla di male: l'età del consenso tanto è a 13 anni, che ce frega Quote:
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Re: Molestie verbali
UPDATE: ieri sera sono tornata al locale per parlare direttamente con il proprietario. Dapprima mi ha trattata come se avessi dovuto spostarmi io (come che, come ho detto, ho fatto) e ma poi sua moglie è intervenuta e convincendolo a offrendomi metà della cena per scusarsi dell'accaduto (perchè la cliente fissa, tra parentesi, sono io), ammettendo che quel cliente aveva già causato problemi qualche giorno prima. Quindi tutto sommato mi sento almeno parzialmente riconosciuta.
@liuk76: esistono modi e modi di approcciare una ragazza. E io, pur essendo ogni volta intimorita e/o infastidita, non sono MAI maleducata e/o irrispettosa. Non mi sono mai permessa uscite come: "Sparisci, sfigato!", per quanto possa farmi ribrezzo un ipotetico spasimante. Tutt'al più dico "No, grazie" e considero chiusa la questione. Un "NO" secco è quanto di più diplomatico avessi potuto adottare, con un tizio che poteva essere mio padre e si è permesso di importunarmi per 15 minuti buoni ignorando di essere prima ignorato e poi rifiutato. Non mi va di definire anche il "viscido", se permetti, ho ancora la pelle d'oca a ripensarci. Ma ti assicuro è estremamente differente da un tentativo estroverso di conoscenza. |
Re: Molestie verbali
Ho letto solo ora, mi dispiace per quello che ti è successo
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Re: Molestie verbali
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Bene, io invece mi sono sempre attenuto a conoscere persone grosso modo della mia età, in ogni fase della mia vita. Ritengo che, a livello affettivo, una differenza di età di 8-10 anni possa essere il massimo, per evitare l'effetto genitore/figlio/a. Cioè, non riesco a credere che una ragazza di 20 anni (tu dici donna, ma per me è ancora una ragazza!) possa essere attratta da un 45/50enne. E, sinceramente, mi farei un po' schifo se facessi la corte a una donna troppo giovane per me... già mi sto facendo le paranoie per una che ha 38-39 anni, figuriamoci una trentenne o meno :o Poi magari sarò io quello sbagliato, ma, a naso, qualcosa mi dice che la differenza di generazione, di mentalità, di valori, e anche fisica, è eccessiva per un equilibrato rapporto di coppia. |
Re: Molestie verbali
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Se non c'è sintonia non c'è anche con l'età uguale. una donna maggiorenne o un uomo maggiorenne possono moralmente avere a che fare sessualmente o sentimentalmente con qualsiasi altro/a uomo o donna di qualsiasi età superiore. Che poi tendenzialmente non ci si trovi per eccessive differenze è pacifico, ma... non generalizziamo (cit.). |
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