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PS:Anche io sono un amante del cinema! :wink: |
Per dovere sì, ma per piacere no
È strano, però, se ci pensiamo bene. Sul lavoro, quando si tratta di andare a mangiare in mensa, lo faccio perchè DEVO (e non ti dico quando mi capita, per vari motivi, di trovarmici quando c'è il pienone, che felicità!!!) Invece se si tratta di un'uscita con dei colleghi simpatici, con cui vado d'accordissimo, mi blocco e mi rifiuto di andarci. Quindi se si tratta di un dovere, lo faccio. Ma se si tratta di qualcosa di veramente piacevole, non ce la faccio. È come se qualcosa dentro di me mi volesse impedire di stare bene con le persone, di sentirmi a mio agio tra la gente attorno a una tavola. Ma che razza di meccanismo perverso è??? La soluzione sembrerebbe semplice: fare finta che anche l'uscita con i colleghi sia un dovere, una cosa di lavoro. Ma non funziona!!! Cavolaccio, non c'è modo di fregare la psiche! Non ci casca! Scusate lo sfogo, ma è bello poter dire tutto quello che mi passa per la testa. Grazie a tutti voi per esserci :)
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no, secondo me ci vai perchè sei obbligata, se no non ci andresti mai
quando invece non lo sei, non ci vai tutto qui non ti fa piacere perchè anche se sono simpatici, ti crea sofferenze che loro non possono capire |
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Al gatto e la volpe vorrei far notare che son stati loro a porsi in maniera sbagliata, con toni quasi provocatori, non so come si riporta quanto avete scritto, ma le riposte erano:
-e cacchio con 3 farmaci RISPOSTA:Già data in merito alla terapia, lo Xanax lo prendo solo in situazioni limite, e comunque cari miei preferisco prenderne anche 5 di farmaci piuttosto che fare una vita da segregato e anormale. -facile no? RISPOSTA:si,facile -Il problema rimane però mi vergognerei a prenderli in pubblico RISPOSTA:Il problema può essere che di fondo sia rimasto,ma è GESTIBILE...mica devi prenderli in pubblico,vai tipo nelbagno del ristorante appena arrivi (solo e ripeto in casi eccezionali nel mio caso e sei apposto) -Si vede che con te non ha funzionato! RISPOSTA:Ma cosa ne sapevate voi della situazione di Redman?Quello che mi ha infastidito sono stè riposte secche, invece di aiutare uno andate a sentenziare senza nemmeno sapere la situazione personale. Non sono praticissimo di computer, ho visto comunque il messaggio privato,figurati se è un problema per me risponderti, anzi ti lascio anche la mia e-mail con tanto di numero di telefono se proprio vuoi. Si,ieri sera ho cenato fuori con na tipa senza nessun ausilio di farmaci,anche se inizialmente le mani sudavano un bel pò;tra gli alimenti con cui ho un impatto migliore vi è il pesce. Saluti |
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io invece nn provo vergogna a mangiare con amici ma mi terrorizza uscire a cena fuori con un ragazzo io e lui soli soletti... Imbarazzo + totale al solo pensiero!! :oops: quando qualcuno vi chiede di uscire a cena(amici o conoscenti) che pensieri fate? che paura vi assale?
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ti prometto che non ti porterò mai fuori a cena sarebbe perfetto :lol: |
Ma allora siamo in tanti !!! Anch'io ho la fobia dei ristoranti (non sempre però). Sicuramente più il posto è formale e peggio è. In una trattoria alla buona normalmente la sfango.... sono i posti eleganti che sono tosti ed in particolare le cene di lavoro; lì non riesco proprio a trangugiare niente!!! E pensare che credevo che il mio fosse un problema raro... :roll:
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Calimero mi sei simpatico :D
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odio mangiare fuori. o andare a comprare qualcosa fuori(a parte i supermercati e centri commerciali, dove ci si "mimetizza"). oggi però mi son presa il coraggio, finito lavoro alle 9 avevo una fame incredibile... son stata due minuti in macchina a pensare "vado, non vado, vado,...". Alla fine ho preso aria e sn riuscita ad entrare in una pizzeria al trancio e portarmi via due fette. E' una cosa cretina, però è gia tanto per me. Spesso rinuncio ad andare a prendermi un trancio di pizza per tutti i miei complessi...
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rutto libero compreso nel conto :wink: |
Beh, sarebbe carino un bel ritrovo sociale da Gigi il troione. Certo che sarebbe opportuno che anche Gigi fosse dei nostri... Bah, come sempre si cerca l'evitamento, credo invece che il "mostro" vada sempre affrontato anche se è durissima. Dai piccoli "successi" può venire la ripresa. Lo dico perchè io non sono sempre così. SOno delle fasi della mia vita in cui essendo particolarmente depresso ritorna il "sintomo"; ma vi garantisco che occorre combattere il mostro per quanto dura possa essere.
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Ciao a tutti! Ho letto diversi forum sull'emetofobia, ank'io ho sofferto del vostro stesso problema, ma ne sn uscito senza ricorrere ai farmaci, xkè qst è l'unica via d'uscita possibile; tutti noi soffriamo di una paura immotivata, cioè di una paura ke nn ha ragione di esistere, make c rende timorosi e c fa sentire tremendamente diversi dagli altri; io ho vinto il problema semplicemente affrontandolo; in una parola: avevo paura di mangiare al ristorante? Bene, a costo di farm venire un infarto per la paura e l'ansia, me ne sono andato al ristorante...ero timoroso, ero spaventato, ma ho cominciato a mangiare; poca roba, tipo un'insalatina leggera, o un secondo di pollo, niente ke sovraccaricasse lo stomaco. Uscito di lì m sn reso conto, m sn convinto, (e l'unico modo per combattere le fobie è l'auto convincimento)ke la mia era una paura ke nn poggiava le basi su nulla d attendibile (per rendere l'idea, è come non uscire d casa xkè hai paura ke un aereo t precipiti sulla testa, un'assurdità nn uscire d casa per una paura del genere); l'emetofobia, e le fobie in generale sn questo, sn paure immotivate; come quella di uscire di casa, cm la cardiofobia, cioè la paura ke t venga un infarto; c sn persone cardiofobe ke evitano qualsiasi forma d emozione o qualsiasi sforzo xkè hann paura di un infarto improvviso; oggi, riguardandomi indietro, m sembra stupido pensare ke m imponevo d nn fare determinate cose; è ovvio ke m tengo sotto controllo, e ammetto ke ancora m vengono paure del genere, ma sn soprattutto legate a situazioni di stress e di tensioine, come gli esami universitari o un appuntamento cn una ragazza, cioè cose molto limitate, ke m consentono di viivere normalmente; cmq spero di esservi stato un pò d'aiuto, o quantomeno di conforto, ciao a tutti!
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anche io sembro affetta dal morbo di Parkinson quando sono a tavola.Fuori con gli amici non ho di questi problemi (a meno che non mi metta a pensarci. :roll: ), ma mi succede quando la comitiva è grande e ci sono persone che non conosco bene/che mi stanno antipatiche/che mi fissano....oppure mi capita addirittura durante le riunioni di famiglia ( 8O ).In genere mi limito a spezzettare il cibo nel piatto fino a farne tanti pezzetti minuscoli di modo che non cadano dalla forchetta, e poi attendo con occhiate indiscrete che nessuno mi stia guardando per portare la forchetta alla bocca con disinvoltura. 8) Detto così sembra quasi divertente, ma per me è una tragedia. :evil:
Ma soprattutto odio le tavole rotonde, sei alla mercè di tutti i commensali :lol: |
ciao, vorrei fare una domanda
il problema del mangiare si manifestava anche a scuola durante l'intervallo? lo chiedo perchè non riesco proprio a capire perchè a scuola non abbia mai avuto problemi a mangiare durante l'intervallo, però se c'era una festa di compleanno in classe andavo nel panico più totale. questo fin dalle elementari. o anche solo se qualcuno proponeva una festa o una pizzata. lo stesso dicasi per i pranzi al sacco. nessun problema col pranzo al sacco ma panico totale al ristorante. |
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Almeno questa è l idea che mi sono fatto vivendo a pieno questa difficoltà8) |
Ciao a tutti!inutile dire che mi ritrovo in molti vostri racconti altrimenti non avrei scritto qui :) son 2 anni ke non vado a cena con amici neanche con l'attuale ragazzo col quale mi frequento,metto sempre la scusa,parlo del sabato sera, che stacco tardi da lavoro in quanto sono parrucchiera,quindi tempo ke vado a casa mi faccio la doccia e mi "ristrutturo" si fa tardi e nn faccio in tempo....Le ultime volte ke sono stata al ristorante,dal cinese, ho lasciato la cosa preferita nel piatto ,l'involtino primavera,perchè nn riuscivo a tagliarla tanto era il tremore delle mie mani...ho sempre il terrore che esca il ripieno e nn sono in grado di raccoglierlo con la forchetta ed il coltello,mi sento così goffa e mi sento tutti gli occhi puntaati addosso,mi guardo intorno, nn riesco ad avere una conversazione con gli altri commensali.....
ke devo fare? non lo so proprio... e così evito sempre! elimino il problema alla radice :? |
dovrebbero inventare dei ristoranti x fobici, con tavoli da 1 in stanze da 1
:lol: |
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quindi credo che la maggior parte di noi che dicono di soffrire di emetofobia in realtà non soffrono della "fobia di vomitare" o almeno non solo, ma soffriamo anche della paura di non riuscire a controllare le nostre reazioni di fronte altre persone. non so come si chiama questa fobia, ma secondo me è solo un caso che poi sfoci nel vomito. forse perchè il cibo è una cosa istintiva e mangiare con qualcuno in luoghi "chiusi" è una situazione informale classica in cui le persone hanno comportamenti meno "prevedibili". |
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provate con la mensa delle patrie galere fidatevi,avreste qualcos'altro da temere che non il mangiare davanti ad altri |
Quando devo mangiare fuori, il mio disagio viene principalmente dal fatto di mangiare veramente pochi alimenti, ad esempio… cena a base di pesce, io mangio pasta in bianco… questo mi fa sentire “diverso” (questa cosa mi succede anche quando sono dai parenti) se poi ci sono commenti è la fine…
Un'altra cosa che mi da fastidio, è vedere la gente (al mio tavolo) mentre mangia alimenti da me particolarmente non graditi…. È una cosa che mi disgusta… da bambino facevo sempre una sorta di “barriera” davanti al mio piatto con bottiglie bicchieri ecc come a proteggermi dal cibo degli altri… oggi invece, cerco semplicemente di non guardare mai il piatto degli altri… (fare la “barriera” non mi pare il caso :wink: ) Secondo voi, anche questa è una sorta di fobia? |
ah... mi ero dimenticato di dire che gli alimenti che reputo "disgustosi", in realtà non li ho mai neanche assaggiati...
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o ragazzi come vi capisco... io ho il problema in piu non riesco a mangiare a causa dell'ansia anche quando vengono i miei parenti o conoscenti a casa mia... cmq io un po ho risolto... intanto sto facendo delle sedute dallo psicoterapeuta il quale mi ha consigliato di avvicinarmi al ristorante gradualmente... prima (magari verso le 2 o le 3 che è vuoto) ti siedi al tavolo e ordini qualcosa da bere che a me non da problemi... la seconda volta che vai ordini magari un insalatina leggera e fresca facilmente digeribile... la terza volta insieme all'insalatina un piattino di affettati e così via... con me sta funzionando visto che ogni volta che vado in un ristorante e riesco a finire anche solo un insalata mi sento piu convinto e fiducioso e il ristorante non mi fa piu così tanta paura... un altro metodo che mi ha consigliato è quello di prendere ansiolitici solo quando devo andare a cena fuori... in modo tale da placare l'ansia e riuscire a mangiare qualcosa... in questo modo si acquista piu sicurezza perchè mal che vada in caso di attacco si prende il pastiglino magico... anche se vi consiglio di usare il primo metodo.... a dimenticavo se decidete di affrontare il ristorante fatelo da soli o con persone che sono a conoscenza del vostro problema... altrimenti se vi portate persone che poi vi chiedono "come mai non mangi" "hai mangiato poco devi mangiare di piu" ecc... questo non vi aiuta di certo...
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bè ma se non c'è nessuno non c'è problema :)
il tipo di mangiare è semi indifferente, nel senso che mi si chiude lo stomaco a tutto l'abitudine al luogo ok ma alle persone è un problema perchè una volta che ti sei sputtanato non ti abitui più, ti senti osservato e se ti abitui con qualche confidente, poi cmq con gli altri sei a disagio lo stesso |
si è vero che lo stomaco ti si chiude ma prova a mangiare una pizza intera o un piattino di insalata... ce una bella differenza...
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approfitto del Suo intervento per farLe i miei ossequi e darLE il benvenuto su codesto forum
spero che la Sua esperienza derivante dal titolo di dottore sia di beneficio a tutti,e che anche Lei possa maturare nuove proficue esperienze qui. Ma è un dottore di base,uno strizzacervelli o un commercialista? in attesa di una sua cortese risposta,Le porgo nuovamente i miei più umili saluti. |
ma piu che dottore sono un pirla.... cmq tra 5 anni divento veterinario... quindi sempre dottore è... e cmq grazie per l'accoglienza
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e non sottovaluti il mestiere di veterinario,può essere di aiuto a molte persone,si fidi. |
Ciao a tutti sono nuovo (purtroppo) e forse dopo mi presenterò nella sezione adeguata...ora mi urge parlare del problema ke ci accomuna tutti (almeno quelli ke scrivono qui)...anke io soffro di fobia sociale e quindi il mangiare fuori casa è uno dei miei principali problemi...tutto è iniziato 4 anni fa...avevo 16 anni e stavo ke era una meraviglia...nessun complesso, mangiavo ovunque e con chiunque...poi una serie di fattori hanno ribaltato la situazione...se posso nn mangio fuori casa (e qui c'è il problema degli amici)...dopo tante scuse un amico si è insospettito e gli ho dovuto parlare del mio problema (pochi gg fa) anke se nn credo ke abbia ancora afferrato la gravità del problema...preciso ke nn prendo medicine ne sono mai andati da uno psicologo (o simili) xkè assieme alla mia famiglia sto provando a uscirne da solo anke se è difficilissimo...lavoro allo stadio s.elia di cagliari ed alla fine del camoionato di calcio scorso i miei colleghi propongono una bella pizzata tutti insime...un incubo..alla fine per fortuna nn sono dei grandi organizzatori e nn se n'è fatto nulla...altro dramma per qst ferragosto...una bella uscita in gruppone e si va a mangiare in agriturismo..panico...scuse nn ne posso più usare e se ne voglio uscire devo tentare l'uscita...spero nn sia troppo tragico..accanto alla mia fobia sociale poi c'è pure una bellissima gastrite nervose condida con il cardias (valvola dello stomaco ke si dovrebbe chuidere una volta mangiato) beante (il ke significa ke nn funge e nn si kiude)...mi conforta nn essere il solo a soffrire di simili situazioni anke se spero di risolvere al più presto i miei problemi
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Ma non è l'esofagite da riflusso ?
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si è quello...non ti preoccupare manco io sapevo cosa fosse prima della gastroscopia 8O ....cmq porta nausa e conati di vomito....il fatto è ke la cosa si accentua con l'ansia e sta in gran parte qui il mio problema :(
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ciao, ma da dove è nata l'ansia?
cioè, visto che è recente, non sai come mai hai iniziato ad avere queste paure? |
sinceramente nn lo so con certezza...ho un unica ipotesi...una volta al mare con un mio amico e due compagne (una di qst adesso è la sua ragazza) si è deciso di rimanere a pranzo in un chiosco...dopo il pranzo mi sn fatalmente sentito male senza ovviamnete dire nulla a nessuno (come è mia natura) e penso sia stato da allora...all'inizio avevo solo paura di mangiare fuori mentre adesso anke se nn si mangia è panico (poi se si parla di mangiare la cosa è critica)
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il blocco dello stomaco lo crea l'ansia, però questa non spunta da un giorno all'altro, forse visto che sei fresco di fobia, se chiedi a qualche psicologo di aiutarti ad individuare l'evento scaturante delle paure, magari riesci a sfuggirgli anche se c'è sempre l'ipotesi che la predisposizione biologica agisca anche a distanza di anni |
magari quando siete a tavola mettetevi a capotavola o all'angolo e quando qualcuno vi rivolge la parola rispondete senza muovere dito, cosi sarà piu facile :wink:
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