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valina90 01-03-2012 12:47

Re: il perdono
 
il perdono è la cosa piu difficile che una persona possa riuscire a fare...se una persona ti ha rovinato la vita,o peggio ancora,piu persone,come nel mio caso,non riesci a perdonarle,.è inutile..ci sono tante teorie buoniste su questo argomento,ma sono tutte cavolate

lauretum 01-03-2012 12:54

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 702604)
..o da compatire?

ritieni il perdono una debolezza, e il non perdonare una dimostrazione di forza?

valina90 01-03-2012 12:55

Re: il perdono
 
scusami,ma io penso sia da compatire,come dice ombra

lauretum 01-03-2012 12:59

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da valina90 (Messaggio 702608)
scusami,ma io penso sia da compatire,come dice ombra

è interessante (e rispettabile) come punto di vista, io ho fatto la domanda per capirlo meglio, non per criticare

lauretum 01-03-2012 13:06

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 702615)
No, non ha niente a che vedere con la forza o la debolezza. Ritengo che se una persona non impara dai propri errori è destinata a soffrire. Dispensare fiducia "a fondo perduto" non è una cosa saggia secondo me, e lamentarsi dopo non ha senso.

:pensando::interrogativo:

non ho capito ma è un problema mio chè sono troppo stupido. ci penserò su

Ishtar 01-03-2012 13:07

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 702615)
No, non ha niente a che vedere con la forza o la debolezza. Ritengo che se una persona non impara dai propri errori è destinata a soffrire. Dispensare fiducia "a fondo perduto" non è una cosa saggia secondo me, e lamentarsi dopo non ha senso.

Concordo.....

lauretum 01-03-2012 13:34

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 702632)
Macchè stupido, sono io che a furia di moltiplicare matrici mi sono scordato come si parla in italiano. Ti faccio un esempio:
Uno delle poche persone che posso chiamare Amico, riesce a farsi puntualmente trattare come uno zerbino dalla ragazza di turno. Non è una cattiva persona, anzi. Solo che ha questo fantomatico "dono" di riuscire a perdonare (e non lo fa a cuor leggero). E' stato tradito, lasciato e sfruttato più e più volte. L'ho visto stare malissimo, iniziare a fumare, non mangiare, non dormire e stare per settimane sulla soglia del coma etilico (per davvero).
Eppure ogni santa volta ci ricascava. E io stavo male per lui. Lo compativo appunto, non riuscivo proprio ad ammirarlo.


grazie per la spiegazione.
secondo me c'è una differenza/equivoco di fondo su come intendiamo l'argomento.

nell'esempio che hai fatto, il tuo amico in un dato momento può perdonare con cuore sincero, il male ricevuto; ma questo non significa che deve continuare a farsi mettere i piedi in testa. questo che compatisci è un altro argomento secondo me, perdonare non significa automaticamente dover subire altro male.
dopo aver perdonato, può benissimo allontanare quella persona dalla sua vita, senza rancore (è stata perdonata), per non ritrovarsi nella stessa situazione.

per cui per me il perdono è un argomento che va discusso a prescindere, separato il più possibile dal contesto, anche se poi è vero che ad alcune persone riusciamo a perdonare, ad altre no, alcuni torti li possiamo perdonare altri no, ecc.ecc. quindi probabilmente non è possibile farlo.

ah, in chiave religiosa, il perdono è un argomento molto dibattuto, è uno di quelli che mette più in crisi i fedeli, come il "porgere l'altra guancia".
per come mi è stato detto, e sono d'accordo, perdonare e offrire l'altra guancia non significa dover diventare gli zimbelli di tutti.
si può sempre provare rivendicare i propri diritti e la propria dignità in modo pacifico, nel caso precedente allontanando da sè una persona che non farà altro che portare del male nella nostra vita.

lauretum 01-03-2012 14:00

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 702657)
Sembrerebbe semplice, a questo punto la differenza tra me e lui sarebbe che entrambi abbiamo perso la fiducia, ma solo io la stima.
Mi viene una domanda a questo punto:
Se uno "perdona" un amico e non si fida più di lui (al punto da allontanarlo), lo sta veramente perdonando? O semplicemente non riesce a odiarlo?

premetto che non sono un teologo, magari ho detto cose sbagliate.

uscendo dal discorso religioso che è meglio, dico che secondo me il perdono riguarda il male accaduto, per cui credo che ci possa essere sia il perdono che la mancanza di fiducia. comunque qualche dubbio me l'hai messo, non è per niente semplice, perchè perdonare significa "dimenticare" il torto.

D. Vecio 01-03-2012 14:03

Re: il perdono
 
Il perdono è superiore all'odio perché di per sé è un atto propositivo volto al bene di entrambe le persone, provare astio e odio infatti consuma la persona. Quindi è meglio perdonare.
Ma la cosa migliore ancora sarebbe fregarsene e porre quella persona fra le conoscenze, e non cercare in qualche modo di risistemarla fra le amicizie perdonandola. Bisogna fregarsene per sempre.

eVito Corleone 01-03-2012 14:17

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da D. Vecio (Messaggio 702664)
Il perdono è superiore all'odio perché di per sé è un atto propositivo volto al bene di entrambe le persone, provare astio e odio infatti consuma la persona. Quindi è meglio perdonare.
Ma la cosa migliore ancora sarebbe fregarsene e porre quella persona fra le conoscenze, e non cercare in qualche modo di risistemarla fra le amicizie perdonandola. Bisogna fregarsene per sempre.

Il problema è quando si è costretti a vedere queste persone, i familiari ad esempio...

Sotterranea 01-03-2012 17:48

Re: il perdono
 
Generalmente non do la possibilità agli altri di deludermi fino a tal punto. Non più. E non è solo una questione di fiducia ma di praticità. So quanto tempo e fatica mi ci vogliano per costruire un vero contatto con qualcuno e non ho più tempo nè voglia di star dietro a ste routine. E quindi la formula è: nessun investimento=nessuna perdita.

Tuttavia, non è che funzioni così bene perchè vengo delusa comunque. Infatti alla fine nel mio rapporto con coloro a cui ci tengo non sono una che cerco conferme ai propri pregiudizi, ma una che esplora in maniera molto graduale e cauta. Il difficile è capire quando è stato superato il punto di non ritorno e l'altra persona diventa capace di ferirti.
In quel caso mi capita di riuscire a cancellare mentalmente l'altra persona che mi ha deluso,di farla semplicemente evaporare dentro di me. Il perdono, se c'è, interviene spontaneamente molto tempo dopo quando reintroietto quella persona e posso considerla non solo nella sua ultima "colpa" ma tutta intera in quello che mi ha dato e in quello che mi ha sottratto.

Trovo splendida questa riflessione di Umberto Galimberti http://www.maldamore.it/amore_e_tradimento.htm

gielle1958 02-03-2012 00:37

Re: il perdono
 
Il perdono è un valore che acqusita maggior senso quando è reciproco.
Dato che non esistono,secondo me, lupi cattivi ma solo lupi infelici bisogna, nel caso di un torto subito, prdonarsi a vicenda.
Anche se sembra un paradosso.

gielle1958 02-03-2012 10:07

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703048)
Io dico che ci sono anche lupi stupidi, lupi egoisti e lupi superficiali. Ciò che li rende cattivi è la malafede.



Non lo è?

Ciao,
Stupidità,egoismo,superficialità sono figli/e dell'ignoranza e quest'ultima,pur essendo a volte uno "status", non può essere ascritta come "colpa".
No... non è un paradosso anche se immaginavo che questo mio post sarebbe stato interpretato così.
Una moglie ha mai un valido motivo per tradire il marito e viceversa?
No!Pure se non si perdonano reciprocamente,prescindendo dalla "colpa", non vanno avanti.La cosa più difficile però resta, a mio avviso,perdonare se stessi.

Quintuplo 02-03-2012 10:55

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Halaster (Messaggio 702883)
Perdonare i nemici nel senso di "donare loro fiducia così di punto in bianco"? :ridacchiare: mai sentito niente di più assurdo!! Non lo farei mai e poi mai! Perchè un nemico riacquisti fiducia deve: fare azioni uguali e contrarie a quelle che lo hanno reso nemico. Non deve venire a parlarmi! Quando le sue azioni parleranno al posto suo, da "nemico" scivolerà di nuovo nella categorìa "neutrale". E chissà, un giorno forse anche "amico"..
Essere nemici deve risultare doloroso e sconveniente come muoversi in un ginepraio :p.. se fosse una passeggiata fra i freschi fiori di campo e non ci fosse nessuna sconvenienza... allora sarebbe il caos.
Trattare male i nemici è una forma di rispetto nei confronti degli amici. Se uno non fa questa distinzione di trattamento e mette tutti sullo stesso livello.. offende tutti.
Se la persona A è in antitesi con la persona B. E uno guadagna reputazione con A, parallelamente la sta perdendo con B. Di conseguenza va da se che non potrà mai essere amico di uno senza essere nemico dell'altro.

Solo per esercitare la mia dialettica (quanto scritto potrebbe non coincidere con le mie idee personali):

Direi che il tuo discorso è chiaramente comprensibile: se uno mi è amico, mi fa sempre favori, mi aiuta, quando gli chiedo una cosa con fiducia, lui la ricompensa eseguendo correttamente le mie richieste, ecc... lo perdono quando fa un errore. Anche perchè la cosa costa poca fatica ed il rapporto può continuare a darmi vantaggi.
Ovvio che se poi comincia a fare più di un errore e quindi il rapporto diventa meno conveniente e appagante per me, allora lo sposto dalla categoria "amici" a quella dei "neutrali", quindi perdonargli le cose diventa più fastidioso e meno conveniente.
Se poi me ne combina di grosse, allora non ho alcuna convenienza a perdonarlo e cercare di mantenere/ricreare un buon rapporto con lui: lo metto nella lista dei "nemici".
Facile. I rapporti umani visti come una raccolta punti di fiducia: ogni volta che fai qualcosa che mi piace, guadagni punti, altrimenti li perdi e finchè le statistiche sono a mio vantaggio, sei il benvenuto.
Do ut des. La fiducia vale solo se è un affare vantaggioso per me.
L'unico neo, è che questo è un sistema che impedisce di fare il primo passo verso un'altro per creare/recuperare un rapporto... nessuno farebbe il primo passo verso l'altro per ricominciare da capo.

Che poi, a dirti la verità, se un mio amico perdona un tizio che gli ha fatto un torto, sarò strano io, ma non mi dà nessun fastidio. Non vedo proprio perchè questo dovrebbe farmi sentire sminuito. Certo mi darebbe fastidio se smettesse di fidarsi di me (magari se gli faccio un torto per errore), ma questa è un'altra storia. Oppure mi darebbe fastidio se mi costringesse a frequentare quel tizio se a me sta antipatico.
Per il resto è libero di perdonare chi vuole, anche perchè se è mio amico, mi dovrei fidare di lui e del suo giudizio, o no?

Quintuplo 02-03-2012 12:36

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703174)
Non so voi, ma per me i rapporti umani sono tutt'altro che facili. Può succedere che un torto subito faccia perdere tutti i punti fino a portare il saldo in negativo.
Io non parlo dello scherzo idiota che ti può fare un amico. Io parlo di cose che cambiano il modo di vedere una persona.

Esempio:
Mia moglie è una donna pudica, timida, quando facciamo sesso si vergogna e vuole farlo addirittura a luce spenta. Giura di amarmi e di non volere nessun altro nella vita se non me. Oltretutto abbbiamo anche dei bellissimi bambini. Il nostro rapporto è saldo.
Torno a casa e la sorprendo mentre si diletta con quattro fusti palestrati. Io non la credevo capace di fare una cosa del genere eppure..
Quanto costerebbe in termini di punti una cosa del genere?
Perdonarla significherebbe rimuovere proprio cervello il misfatto, e convincersi che non si potrà più ripetere(come ne eravate convinti prima). Ne sareste capaci?

PS:Se vi fa comodo scambiate marito con moglie e fusti palestrati con escort 20enni. :)

Io continuo a vederla una cosa facile. Ed anche il tuo esempio spiega molto bene dove stia la facilità, mi pare.
Finchè mia moglie mi soddisfa (luce accesa o spenta, il risultato non cambia) allora io traggo sempre il mio vantaggio e me la posso tenere appresso.
Se mi tradisce, perdo il mio vantaggio, lei perde punti, quindi non la perdono e la caccio con un bel calcio nel sedere.
Facile, comprensibile, ineccepibile nel sistema di graduatoria a punti di chi mi può essere più vantaggioso.

Ma facciamo l'ipotesi per cui, pur tradito, mi viene l'idea che se la perdono, forse si può, ricreare il rapporto, vedendo gli errori di entrambi che hanno portato al tradimento, ecc... magari si potrebbero sistemare le cose e creare un nuovo rapporto che duri per sempre... ma il passo difficile di perdonare, lo devo fare io (di certo, nessuna promessa di una che mi ha tradito potrebbe essere una cosa che oggettivamente le farà riguadagnare punti)

gielle1958 02-03-2012 12:42

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703174)
Scusa ma ancora non ho capito. Si perdona qualcuno per qualcosa che ha fatto. Se si prescinde dalla colpa, cosa c'è da perdonare? Chi perdona chi, e per cosa? Inoltre sono d'accordo sull'ignoranza, ma è la malafede il problema.


Ciao,
E' proprio questo il punto. La colpa, in un ottica religiosa come la mia, non esiste. Io la vedo un po',difficoltà relazionali a parte, come tra fratelli.
Si perdona, si scusa, sempre.
La malafede è figlia anch'essa dell'ignoranza, secondo me

Quintuplo 02-03-2012 14:34

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703217)
Ok, abbiamo dei punti di contatto allora: perdonare in alcuni casi è impossibile.
Anche se a me i discorsi di convenienza non piacciono. Non condivido neanche il fatto di avere un classifica in cui posizionare le relazioni: se mi chiamano A e B per uscire, ma A è più in alto in classifica scelgo A??

Direi che perdonare in alcuni casi è più difficile che in altri... la cosa impossibile è quella di tornare indietro nel tempo per non fare un torto.

Ma se tu volessi essere coerente con il sistema a punti che proponi, per coerenza a me sembrerebbe corretto ed ineccepibile fare la classifica e scegliere di conseguenza!

gielle1958 02-03-2012 14:38

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 703183)
A parte alcuni casi estremi in cui il torto è obiettivamente ed umanamente difficile da perdonare...
Sono d'accordo con te...

Ciao,
Il perdono totale ed incodizionato è solo di Dio. Per chi ci crede ovviamente.
Ciauz.

Quintuplo 02-03-2012 14:47

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703179)
Ciao,
La colpa, in un ottica religiosa come la mia, non esiste.

La colpa non esiste?
Scusa, ma stiamo parlando di religione cattolica? Non è una battuta, te lo chiedo seriamente.

Quintuplo 02-03-2012 14:51

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703235)
Ma mica l'ho proposto io il sistema dei punti. E proprio perchè non mi piace ragionare in questi termini dico ad A e B di uscire tutti assieme.

Cavolo... hai ragione... scusa, ma mi sono confuso un momento nel giro di risposte... avevo risposto ad Halster, poi avevi risposto tu... non dovrei fare troppe cose assieme! :timidezza:

gielle1958 02-03-2012 14:58

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 703234)
La colpa non esiste?
Scusa, ma stiamo parlando di religione cattolica? Non è una battuta, te lo chiedo seriamente.

Di una visione Evangelica in cui la colpa esiste si, ma viene rimessa cioè perdonata previo pentimento.

Quintuplo 02-03-2012 14:58

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703242)
Ti perdono!

Ecco lo spirito giusto per questo topic :applauso:

Quintuplo 02-03-2012 15:00

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703245)
Di una visione Evangelica in cui la colpa esiste si, ma viene rimessa cioè perdonata previo pentimento.

Ah, ok!
Perchè mi pareva strana una religione in cui non esista nessuna colpa, altrimenti non ci sarebbe bene/male...

gielle1958 02-03-2012 15:07

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 703247)
Ah, ok!
Perchè mi pareva strana una religione in cui non esista nessuna colpa, altrimenti non ci sarebbe bene/male...

Ok ma guarda che,sempre secondo una visione personale(mia) ed Evangelica,
non è che il male esiste perchè esiste il bene, come un contrapasso.
Il male esiste non perchè fu creato dalla Perfezione,cosa impossibile, ma perchè ci fu chi si ribellò a Dio.
Se è nato libero l'uomo,libero anche di commettere il male, a meggior motivo sono liberi,anche di ribellarsi, forme di esistenza differenti,più evolute, dell'uomo. Forme di vita spirituale,così dice la Bibbia, che si ribellarono nel cielo. Tuttavia mi rendo ben conto che tutto questo mio ragionamento è solo un valore relativo a me.
Perchè poi se uno non crede alla Bibbia o a Dio cade il tutto.
ciao.

gielle1958 02-03-2012 15:11

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703249)
Pensavo che fosse più difficile perdonare :)





Scusa, ma sul perdono di Dio siamo "tutti" d'accordo. Lui perdona tutti indistintamente. Ma su quello degli esseri umani (che poi è il main topic di questo thread), come la mettiamo?
Se faccio un torto a qualcuno, mi deve bastare il perdono di Dio?

Dio,se ci si crede, ci chiede di perdonare l'uno all'altro esattamente come lui fa con noi uomini. Spesso è difficile, talvolta appare impossibile ma l'alternativa qual'è? Ho visto troppi uomini affogare nel rancore di un torto subito per non capire il senso Evangelico del perdono.

Ishtar 02-03-2012 15:11

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703249)

Scusa, ma sul perdono di Dio siamo "tutti" d'accordo. Lui perdona tutti indistintamente

Mah, io tutta questa sicurezza non ce l'ho....
esempio: Hitler, qualora si fosse anche pentito, secondo voi avrebbe ottenuto il perdono divino?

Quintuplo 02-03-2012 15:15

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703250)
Ok ma guarda che,sempre secondo una visione personale(mia) ed Evangelica,
non è che il male esiste perchè esiste il bene, come un contrapasso.
Il male esiste non perchè fu creato dalla Perfezione,cosa impossibile, ma perchè ci fu chi si ribellò a Dio.
Se è nato libero l'uomo,libero anche di commettere il male, a meggior motivo sono liberi,anche di ribellarsi, forme di esistenza differenti,più evolute, dell'uomo. Forme di vita spirituale,così dice la Bibbia, che si ribellarono nel cielo. Tuttavia mi rendo ben conto che tutto questo mio ragionamento è solo un valore relativo a me.
Perchè poi se uno non crede alla Bibbia o a Dio cade il tutto.
ciao.

Infatti io non intendevo che debba esserci un bene per giustificare il male o viceversa. Solo che in qualsiasi religione esistono un bene ed un male, e se fai liberamente qualcosa di male hai commesso una colpa.

Comunque, sottolineo anche io, che qui, più che parlare el perdono di Dio (qualunque cosa sia), si voleva capire se umanamente ha senso perdonare, quando e chi.
Pur essendo io credente, sono convinto che questo sia un discorso sensato ed importante enche a prescindere dalla religione. (come detto molti post fà)

lauretum 02-03-2012 15:15

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 703254)
Mah, io tutta questa sicurezza non ce l'ho....
esempio: Hitler, qualora si fosse anche pentito, secondo voi avrebbe ottenuto il perdono divino?

se si fosse pentito sinceramente, SECONDO ME si.
ricordiamo che siamo noi mortali a dare una classifica di gravità al male, mentre secondo il testi sacri, PER COME L'HO CAPITO IO il peccato è peccato ed è sempre grave, anzi tra i peccati mortali c'è ad esempio l'invidia, mica l'ammazzare 6 milioni di persone.
inoltre è scritto che solo uno è il peccato imperdonabile.
questa è solo il modo in cui l'ho capito io, però mi pare abbastanza chiaro che se il peccato imperdonabile è solo uno, tutto il resto può essere perdonato.

gielle1958 02-03-2012 15:15

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 703254)
Mah, io tutta questa sicurezza non ce l'ho....
esempio: Hitler, qualora si fosse anche pentito, secondo voi avrebbe ottenuto il perdono divino?

Se Hitler si fosse pentito e avesse affrontato il suo destino a Norimeberga forse......Siccome non solo non si pentì ma morì,a quel che pare, suicida nel male delle sue convinzioni.........

Ishtar 02-03-2012 15:17

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 703258)
se si fosse pentito sinceramente, SECONDO ME si.
ricordiamo che siamo noi mortali a dare una classifica di gravità al male, mentre secondo il testi sacri, PER COME L'HO CAPITO IO il peccato è peccato ed è sempre grave, anzi tra i peccati mortali c'è ad esempio l'invidia, mica l'ammazzare 6 milioni di persone.
inoltre è scritto che solo uno è il peccato imperdonabile.
questa è solo il modo in cui l'ho capito io, però mi pare abbastanza chiaro che se il peccato imperdonabile è solo uno, tutto il resto può essere perdonato.

Il peccato imperdonabile, è chi pecca contro lo spirito santo, il che vuol dire tutto e niente ..... oppure chi non riconosce il Cristo come figlio di Dio, quindi gli ebrei non sarebbero perdonati? Le scritture sono molto interpretabili a mio avviso...

Ishtar 02-03-2012 15:18

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703259)
Se Hitler si fosse pentito e avesse affrontato il suo destino a Norimeberga forse......Siccome non solo non si pentì ma morì,a quel che pare, suicida nel male delle sue convinzioni.........

Questo è un modo molto elegante, per eludere la domanda ..:ridacchiare:

Quintuplo 02-03-2012 15:20

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 703254)
Mah, io tutta questa sicurezza non ce l'ho....
esempio: Hitler, qualora si fosse anche pentito, secondo voi avrebbe ottenuto il perdono divino?

Dipende da cosa credi, ma, se come avevo detto, uno crede che Dio perdonando una colpa, la cancella proprio come se non fosse mai avvenuta, allora è conseguenza logica che può perdonare Hitler tanto quanto può perdonare chiunque. Altrimenti che senso avrebbe, dire che è onnipotente, se poi cominciamo a mettergli noi dei limiti? Mi pare un controsenso.
Il problema vero è se Hitler abbia potuto pentirsi prima di morire... la vedo una cosa poco creidbile.

Ishtar 02-03-2012 15:23

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 703262)
Il problema vero è se Hitler abbia potuto pentirsi prima di morire... la vedo una cosa poco creidbile.

Io ho posto il caso che si fosse pentito....

Quintuplo 02-03-2012 15:26

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 703268)
Io ho posto il caso che si fosse pentito....

Quindi il mio era comunque un sì, anche se ho voluto usare qualche parola in più :D

Ishtar 02-03-2012 15:27

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da quintuplo (Messaggio 703271)
quindi il mio era comunque un sì, anche se ho voluto usare qualche parola in più :d

..... :ridacchiare: .....

gielle1958 02-03-2012 15:33

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 703261)
Questo è un modo molto elegante, per eludere la domanda ..:ridacchiare:

Il fatto è che capire i disegni di Dio non è facile.
Io credo che,nell'adilà, un senso di giustizia esista. Io,ad esempio, ho sbagliato molto in vita mia però non ho mai sciolto bambini nell'acido o ucciso nessuno. Per cui perchè dovrei essere paragonato,trattato,come chi lo ha fatto?Io non so,nessuno lo sa con certezza, dove finiscano gli spietati dittatori come Hitler che non si pentono.
Io mi auguro che dopo paghino per i torti commessi prima.
Ad esempio: Giuda Iscariota era parte di un disegno o ha pagato per il suo tradimento? Dobbiamo arrenderci alla cosa più difficile: il mistero. Cosa sempre complessa da accettare.
Il perdono,per restare in tema, resta comunque una cosa sublime. Specie quando,dopo essersi perdonati,ci si ritrova.

gielle1958 02-03-2012 15:35

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso (Messaggio 703267)
Magari da Dio si, ma da queste parti il perdono nei suoi confronti latita.

Nel caso di Hitler è anche comprensibile.
Poi non so se la generosità di Dio sia infinita come la Sua bontà.

Quintuplo 02-03-2012 15:40

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703278)
Poi non so se la generosità di Dio sia infinita come la Sua bontà.

Mi pare che dicano così anche le Scritture.

Comunque, ribadisco (in generale), che se uno crede in Dio come onnipotente, allora non gli si può mettere limiti, che ci piaccia o no. Altrimenti, sarebbe solo un altro essere con qualche capacità in più delle nostre... insomma nulla di cui stupirsi più di tanto

gielle1958 02-03-2012 15:44

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 703283)
Mi pare che dicano così anche le Scritture.

Comunque, ribadisco (in generale), che se uno crede in Dio come onnipotente, allora non gli si può mettere limiti, che ci piaccia o no. Altrimenti, sarebbe solo un altro essere con qualche capacità in più delle nostre... insomma nulla di cui stupirsi più di tanto

Sono d'accordo: non si possono mettere limti al buon Dio.
Ma le sacre Scritture,specie il Vangelo, parlano anche della dannazione eterna.
Io credo negli inferi e negli angeli del male.

Ishtar 02-03-2012 15:45

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703275)
. Io,ad esempio, ho sbagliato molto in vita mia però non ho mai sciolto bambini nell'acido o ucciso nessuno. Per cui perchè dovrei essere paragonato,trattato,come chi lo ha fatto?Io mi auguro che dopo paghino per i torti commessi prima..

E' esattamente questo che pensavo quando ho scelto come esempio, uno degli uomini più abominevoli della storia umana.

Quote:

Originariamente inviata da gielle1958 (Messaggio 703275)
. Ad esempio: Giuda Iscariota era parte di un disegno o ha pagato per il suo tradimento? Dobbiamo arrenderci alla cosa più difficile: il mistero. .

La Bibbia spiega che Iscariota non sarà perdonato.....


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