FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Timidezza Forum (https://fobiasociale.com/timidezza-forum/)
-   -   è il timido che viene escluso o è lui che esclude? (https://fobiasociale.com/e-il-timido-che-viene-escluso-o-e-lui-che-esclude-22583/)

Moonwatcher 07-10-2011 11:55

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 611976)
Mai detto nulla del genere (cit.)

Hai detto:

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 611964)
Cosa c'è di sbagliato nel rifuggire da ciò che ci crea ansia?


Winston_Smith 07-10-2011 11:58

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612008)
va bene sono entrambi responsabili..
l'estroverso però è responsabile di non aver fatto amicizia con un tipo che se ne sta sempre zitto, non fa mai una battuta, proprio uno sfigato..meglio perderlo che trovarlo uno così..

Questa rappresentazione del timido da parte tua è molto significativa. Consiglio di leggerla con attenzione a chi dice che nella società non c'è nessun preconcetto contro i timidi (non sto parlando di lauretum, così non mi stressa ^^).

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612011)
sono entrambi responsbili a livello filosofico in quanto parte in causa, ma il peso della responsabilità specifica, come diceva sempreinfuga, dipende dalle motivazioni.
il non timido che motivazione avrebbe di spendere tempo ed energie per interagire con un timido, quando può trovare ciò che cerca con minore fatica?

Se vogliamo parlare di motivazioni, credo che anche il timido abbia dalla sua motivazioni forti come l'ansia e il disagio.
Ma se vogliamo rispondere alla domanda del topic le motivazioni non c'entrano, e l'unica risposta possibile è "tutte e due le cose e/o nessuna".

Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612015)
Forse il timido ha troppe aspettative su come gli altri dovrebbero comportarsi nei suoi confronti. Bisognerebbe smettere di aspettarsi qualcosa dagli altri, è solo fonte di angoscia.

Così come gli altri dovrebbero smetterla di aspettarsi dal timido cose che lui non può o ha difficoltà a dare.

Winston_Smith 07-10-2011 11:59

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612017)
Hai detto:

E' la parola "sbagliato" che secondo me andrebbe applicata solo al male che commettiamo volontariamente sugli altri.
"Giusto" e "sbagliato" sono termini forti, solo il Sommo può usarli :occhiali:

Drifter 07-10-2011 11:59

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612016)
che vuol dire "non avere la capacità di socializzare"?
è una condizione imposta, definitiva ed immutabile?

dai shady, se la pensi così, allora perchè spendere i soldi con gli psicologi? facciamoci un regalo come un abito firmato o il computer nuovo, piuttosto

Non sarà completamente immutabile (spero),ma certamente un timido non può cambiare la sua natura (come chiunque,del resto).Per quanto mi riguarda i soldi dagli specialisti penso di averli buttati soltanto via.

Winston_Smith 07-10-2011 12:00

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612016)
che vuol dire "non avere la capacità di socializzare"?
è una condizione imposta, definitiva ed immutabile?

Anche le difficoltà che il non-timido incontra nel socializzare con un timido non sono mica "imposte, definitive ed immutabili".

Drifter 07-10-2011 12:03

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612024)
Anche le difficoltà che il non-timido incontra nel socializzare con un timido non sono mica "imposte, definitive ed immutabili".

Un non-timido non credo che abbia difficoltà a relazionarsi con un timido,secondo me non ha interesse a farlo.

Winston_Smith 07-10-2011 12:09

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Drifter (Messaggio 612026)
Un non-timido non credo che abbia difficoltà a relazionarsi con un timido,secondo me non ha interesse a farlo.

Veramente è stato appena detto che per un non-timido è faticoso, in generale, interagire con un timido perché deve forzarlo ad "aprirsi", ecc.
Se invece si tratta di scelta deliberata e a priori, allora il non-timido è ancora più responsabile della mancata socializzazione.

Drifter 07-10-2011 12:09

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612031)
Esattamente, non gliene frega niente perchè lo considera inferiore, per me è questa la motivazione del non interesse.

Nel peggiore dei casi il timido è considerato inferiore,nel migliore dei casi poco interessante,noioso ecc.,comunque c'è sempre un "buon" motivo per preferire un altro estroverso.

Winston_Smith 07-10-2011 12:11

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612029)
Sì, ma è un problema nostro, non dei non timidi. Loro stanno bene ugualmente.

Questo è un altro discorso. Non è che se Tizio non ha eccessivi problemi riguardo a un determinato fenomeno e Caio ne ha, automaticamente Caio va responsabilizzato più di Tizio. Possono essere responsabili tutti e due allo stesso modo di quel fenomeno.

lauretum 07-10-2011 12:11

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612027)
Senti io non sono mai stato da uno psicologo, chiaro?

avevo editato ma troppo tardi, perchè in effetti era un discorso generale, sòuncaz.o io se vai dallo psicologo o no, e nemmeno me ne frega niente

Drifter 07-10-2011 12:15

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612034)
Veramente è stato appena detto che per un non-timido è faticoso, in generale, interagire con un timido perché deve forzarlo ad "aprirsi", ecc.
Se invece si tratta di scelta deliberata e a priori, allora il non-timido è ancora più responsabile della mancata socializzazione.

Per esperienza personale posso dire che il più delle volte i non-timidi mi evitano proprio in quanto sono timido,noto che preferiscono altre persone;e c'è da dire che dopo un po' che parlo con una persona mi sblocco un po' pure io,ma questo lo possono scoprire soltanto in pochissimi purtroppo.

lauretum 07-10-2011 12:17

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Drifter (Messaggio 612026)
Un non-timido non credo che abbia difficoltà a relazionarsi con un timido,secondo me non ha interesse a farlo.

beh, oddio, se dice al timido

"ciao, bella giornata eh? "

e si vede rispondere

"ohmmm, ehmmm, ahmmm"

nel migliore dei casi può pensare che sia buddista e intavolare una discussione sulla reincarnazione, ma solitamente prova imbarazzo, inquietudine, ed alza i tacchi

lauretum 07-10-2011 12:19

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612044)
Appunto, però prima di postare, riferendoti ad una persona specifica, evita di fare affermazioni sicure, in quanto non mi conosci.
Perchè l'affermazione poteva essere in generale, ma in quel caso comprendeva anche me, come era posta.
Non te ne frega niente che io vada dallo psicologo? E a me frega ancor di meno del tuo menefreghismo.

parlavo dei timidi i generale che vanno dallo psicologo per diventare non timidi, a prescindere da te, e me. avevo scritto male!
non me ne frega niente nel senso che NON GIUDICO la scelta di andarci o meno. tu avevi rivendicato di non andarci, intendevo che rispetto la scelta di farlo o meno

Winston_Smith 07-10-2011 12:20

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612045)
beh, oddio, se dice al timido

"ciao, bella giornata eh? "

e si vede rispondere

"ohmmm, ehmmm, ahmmm"

nel migliore dei casi può pensare che sia buddista e intavolare una discussione sulla reincarnazione, ma solitamente prova imbarazzo, inquietudine, ed alza i tacchi

In un caso del genere le responsabilità della mancata socializzazione per me si dividono al 50% (60% sul non-timido se consideriamo il disagio e l'ansia che prova il timido).

Winston_Smith 07-10-2011 12:21

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612042)
Alcuni non timidi ci provano a rivolgersi ai timidi, ma in maniera rozza. Avete presente quando persone viste per la prima volta dicono: "Oh ma sei un chiacchierone! Sta zitto!", oppure "Ma tu non ridi mai?". Vi sarà certamente capitato.

Secondo me l'intento di queste infelici "battute" non è sempre di prenderci per il culo, ma un goffo tentativo di attaccare discorso e coinvolgere il timido nella conversazione ma fatto in maniera sbagliata, priva di tatto. Poi vedono che ti offendi e lasciano perdere, tanto non gliene frega più di tanto di socializzare con te (e perché dovrebbe? Anche noi, scusate, mica troviamo interessanti tutte le persone che incontriamo?).

Concordo, ma aggiungo che anche in questo caso le responsabilità della mancata socializzazione si dividono al 50% (60%-70% per il non-timido se consideriamo la sua mancanza di tatto e l'ansia del timido).

lauretum 07-10-2011 12:23

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612050)
In un caso del genere le responsabilità della mancata socializzazione per me si dividono al 50% (60% sul non-timido se consideriamo il disagio e l'ansia che prova il timido).


per me quelle del non-timido rasentano lo zero, perchè come dici tu l'interazione si fa in due, e lui la sua parte L'HA FATTA.

pretendere di più, significa che dovrebbe comportarsi come volontario di comunità/gruppo di aiuto. non capirò nemmeno in mille vite, come puoi pretendere questo dagli altri.

Winston_Smith 07-10-2011 12:25

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612057)
per me quelle del non-timido rasentano lo zero, perchè come dici tu l'interazione si fa in due, e lui la sua parte L'HA FATTA.

pretendere di più, significa che dovrebbe comportarsi come volontario di comunità/gruppo di aiuto. non capirò nemmeno in mille vite, come puoi pretendere questo dagli altri.

Anche il timido ha fatto la sua parte, ha cercato di dire qualcosa, ma l'ansia sul momento gli ha impedito di fare di più. Mica è stato zitto perché gli stava sul cazzo il non-timido e non voleva socializzare.
Perché pretendere di più da lui?

Moonwatcher 07-10-2011 12:25

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612021)
E' la parola "sbagliato" che secondo me andrebbe applicata solo al male che commettiamo volontariamente sugli altri.
"Giusto" e "sbagliato" sono termini forti, solo il Sommo può usarli :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612034)
Veramente è stato appena detto che per un non-timido è faticoso, in generale, interagire con un timido perché deve forzarlo ad "aprirsi", ecc.
Se invece si tratta di scelta deliberata e a priori, allora il non-timido è ancora più responsabile della mancata socializzazione.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612038)
Questo è un altro discorso. Non è che se Tizio non ha eccessivi problemi riguardo a un determinato fenomeno e Caio ne ha, automaticamente Caio va responsabilizzato più di Tizio. Possono essere responsabili tutti e due allo stesso modo di quel fenomeno.

Winston ma io sono d'accordo con te che non si debbano usare i termini giusto o sbagliato in senso morale. Però alla fine il problema è l'atteggiamento: il punto è che non si possono cambiare gli altri e tanto meno si può pretendere che agli altri piacciano per forza i timidi, così come se si vuole un caffé si deve andare in un bar a prenderselo, non pretendere che il caffé venga a noi. Chiamala come vuoi, non chiamarla colpa o responsabilizzazione, vedi tu qual è il termine esatto, ma il problema è che i tuoi discorsi possono essere fraintesi (e sicuramente nella realtà sei meno rigido di quanto possa sembrare a parole), e l'invito a pensare che non sia sbagliato non affrontare le proprie ansie può essere pericoloso per chi come te non è solo un po' timido (cit.).

lauretum 07-10-2011 12:25

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612052)
Ammazza che intraprendenza... basta poco a scoraggiare, quando non si vuole intavolare un discorso con qualcuno...

Se il non-timido ha bisogno di un favore è pronto anche a leccargli il culo al timido... te lo dico io!!!

Ah, che strano! In questo caso, l'interesse per il timido sale vertiginosamente...

boh, sarò strano io, che vi devo dire.
sembra che per te e winston, i nontimidi ci debbano qualche cosa.

Winston_Smith 07-10-2011 12:29

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612061)
Winston ma io sono d'accordo con te che non si debbano usare i termini giusto o sbagliato in senso morale. Però alla fine il problema è l'atteggiamento: il punto è che non si possono cambiare gli altri e tanto meno si può pretendere che agli altri piacciano per forza i timidi

E chi l'ha mai detto? Ma non si può neanche pretendere che i timidi cambino per forza e si facciano piacere i modi di socializzazione di certi estroversi o non-timidi (che poi non sono tutti uguali). La scelta di cambiare deve essere personale, finalizzata al sentirsi meglio, non motivata dalla "responsabilità" che si ha per la mancata socializzazione (che invece non è attribuibile a una sola parte).

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612062)
boh, sarò strano io, che vi devo dire.
sembra che per te e winston, i nontimidi ci debbano qualche cosa.

No, mai pensato né detto. Sembra invece che per te noi dobbiamo qualche cosa ai non-timidi. O che loro partano comunque da una posizione in cui il loro modo di porsi è sempre giustificato e "normale", o lo è di più rispetto a quello dei timidi.

lauretum 07-10-2011 12:29

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612060)
Anche il timido ha fatto la sua parte, ha cercato di dire qualcosa, ma l'ansia sul momento gli ha impedito di fare di più. Mica è stato zitto perché gli stava sul cazzo il non-timido e non voleva socializzare.
Perché pretendere di più da lui?

l'esempio del caffè è lampante.
se lo vuoi vai al bancone e lo chiedi. se ti fermi sulla porta e guardi dentro sperando che il barista abbia sviluppato capacità telepatiche, ovviamente la colpa del barista è parimenti in eguale peso e misura, a quella dell'avventore sul''uscio, giusto?

ripeto, sarò strano io a pensarla diversamente.

Winston_Smith 07-10-2011 12:30

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612063)
ma che interesse può avere sta cosa?
mica è successo un incedente ,che bisogna stabilre le responsabilità..

E' la domanda del topic, mi pare. Chi è che esclude l'altro? Tutti e due e/o nessuno, per me.

Winston_Smith 07-10-2011 12:31

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612067)
l'esempio del caffè è lampante.
se lo vuoi vai al bancone e lo chiedi. se ti fermi sulla porta e guardi dentro sperando che il barista abbia sviluppato capacità telepatiche, ovviamente la colpa del barista è parimenti in eguale peso e misura, a quella dell'avventore sul''uscio, giusto?

ripeto, sarò strano io a pensarla diversamente.

L'esempio del caffè non c'entra niente. Il caffè sta in un luogo fisico in cui bisogna entrare, la socializzazione si fa venendosi incontro allo stesso modo e reciprocamente.

lauretum 07-10-2011 12:32

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612066)
La scelta di cambiare deve essere personale, finalizzata al sentirsi meglio, non motivata dalla "responsabilità" che si ha per la mancata socializzazione (che invece non è attribuibile a una sola parte).

che è ciò che sostengo dall'inizio...
ma la colpa è mia che ti dò corda all'aumento del contapost, mica tua, sono io che ci casco ogni volta. ahahah, anche stavolta me l'hai fatta, diavolo d'un winston!!!

Guardianangel 07-10-2011 12:33

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612053)
Concordo, ma aggiungo che anche in questo caso le responsabilità della mancata socializzazione si dividono al 50% (60%-70% per il non-timido se consideriamo la sua mancanza di tatto e l'ansia del timido).

senza generalizzare avrei notato una cosuccia, il livello delle battute è quello e nessuno lo nega , per quanto riguarda l'obiettivo di quelle battute è molto semplice: nella maggior parte dei casi vengono fatte per tirare in mezzo.per coinvolgere.
perche vedete uno che ha il coraggio di dire a un estraneo cavolo quanto parli ! ( a un timido ) non vuole per niente offenderlo perche saprebbe dirgli ben di peggio per offenderlo un estro che vuole offendere non ti dira mai cavolo quanto parli! quella è una battuta che regolarmente non viene capita.

esempio estro - estro 1 cazzo parli tanto oggi ? eh ho avuto una giornata di merda 2 ah cosa ti è successo? mi è morta la nonna
3mi dispiace anche io ero legatissimo a mia nonna ..... e continua

esempio estro- timido cazzo parli tanto oggi ? ( pensiero del timido ecco la solita battuta del cazzo ) pensiero dell'estroverso cazzo potevo parlare con gianna vengo da pina e questa nemmeno mi apprezza che se ne stia nel suo brodo............

Winston_Smith 07-10-2011 12:33

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612073)
che è ciò che sostengo dall'inizio...

Hai sostenuto anche che la responsabilità della mancata socializzazione non sia tutta o prevalentemente del timido? Non mi pare, oppure ho letto male io. Di questo stavamo discutendo finora, o no?

Winston_Smith 07-10-2011 12:35

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da psmaker (Messaggio 612077)
senza generalizzare avrei notato una cosuccia, il livello delle battute è quello e nessuno lo nega , per quanto riguarda l'obiettivo di quelle battute è molto semplice: nella maggior parte dei casi vengono fatte per tirare in mezzo.per coinvolgere.
perche vedete uno che ha il coraggio di dire a un estraneo cavolo quanto parli ! ( a un timido ) non vuole per niente offenderlo perche saprebbe dirgli ben di peggio per offenderlo un estro che vuole offendere non ti dira mai cavolo quanto parli! quella è una battuta che regolarmente non viene capita.

In alcuni casi è come dici tu, in altri casi quelle battute vengono usate con cattiveria.

Moonwatcher 07-10-2011 12:36

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612033)
Certo, ma nessuno penso voglia l'elemosina dei non timidi... io a certa gente non rivolgo la parola o un saluto sapendo la bassa opinione che hanno di me.

Come fai a saperlo? (domanda non retorica)

Winston_Smith 07-10-2011 12:36

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612079)
Perché è solo lui che ha bisogno. (Lo so, non è giusto... :testata:)

Lo dici tu stesso, il fatto che l'estroverso abbia più alternative per socializzare non deve essere motivo per pretendere dal timido più di quanto lui possa dare in un dato momento o per responsabilizzarlo più del dovuto.

lauretum 07-10-2011 12:38

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612078)
Hai sostenuto anche che la responsabilità della mancata socializzazione non sia tutta o prevalentemente del timido?

quello che ho sostenuto è ben chiaro, ciao

Winston_Smith 07-10-2011 12:39

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612086)
quello che ho sostenuto è ben chiaro, ciao

E' quello che penso anch'io, infatti, ciao.

Guardianangel 07-10-2011 12:40

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612081)
In alcuni casi è come dici tu, in altri casi quelle battute vengono usate con cattiveria.

scusa winston una persona cattiva deve essere avere una carenza di fantasia se per ferirti deve dirti cazzo quanto parli? un ad esempio mongoloide offende molto di piu cioe spiegami meglio pls non capisco la tua concezione d cattiveria se una persona mi dice cazzo quanto parli oggi? e mi è capitato io fornisco la motivazione sono stanco, sono incazzato, sono triste

barclay 07-10-2011 12:41

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
A parte il fatto che "timido" è un termine troppo vago, il problema è che il DEP e la FS sono malattie e certi discorsi rasentano lo psiconegazionismo, perché sottintendono che vi sia una sorta di pigrizia e/o codardia nel comportamento del sociofobico/evitante.
È molto importante anche il contesto: questo è un forum, quello che scriviamo viene letto da tutti e può nascere il sospetto che certe cose vengano dette per sminuire gli altri utenti.

Winston_Smith 07-10-2011 12:41

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da psmaker (Messaggio 612089)
scusa winston una persona cattiva deve essere avere una carenza di fantasia se per ferirti deve dirti cazzo quanto parli?

Ah beh, che certe persone non siano dei mostri di intelligenza e originalità mi pare assodato, no?

lauretum 07-10-2011 12:44

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 612090)
certi discorsi rasentano lo psiconegazionismo, perché sottintendono che vi sia una sorta di pigrizia e/o codardia nel comportamento del sociofobico/evitante. È molto importante anche il contesto: questo è un forum, quello che scriviamo viene letto da tutti e può nascere il sospetto che certe cose vengano dette per sminuire gli altri utenti.

sii più specifico. quali discorsi? chi stai chiamando in causa? dillo perchè occorre concedere il diritto di replica

Moonwatcher 07-10-2011 12:55

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612084)
Lo dici tu stesso, il fatto che l'estroverso abbia più alternative per socializzare non deve essere motivo per pretendere dal timido più di quanto lui possa dare in un dato momento o per responsabilizzarlo più del dovuto.

Ma nessuno lo pretende. Partendo dal presupposto che ci sia quanto meno il rispetto, se il timido vuole socializzare è nel suo interesse pretendere di più da se stesso; se invece non vuole socializzare, il problema non si pone. E' in questo senso che la responsabilità è in massima parte la sua, solo verso se stesso e ciò che desidera. Ma io non ci vedo nulla di particolarmente strano o non condivisibile o di degradante per il timido in tutto ciò.

Winston_Smith 07-10-2011 12:56

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612095)
ma tu proprio ti sforzi a non capire il punto di vista degli altri..
non ha senso parlare di responsabilità se non dal punto di vista del timido..

E perché? La socializzazione si fa in due.

Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612095)
da una parte c è il timido frustrato perche viene escluso e allora parla di responsabilità ( e qui c è chi come me che accetta i propri errori nel relazionarsi e c è chi come Winston invece si ostina a pensare che la colpa è degli altri)

Non hai capito, evidentemente. Io dico che il timido in genere non ha colpe superiori a quelle altrui, è diverso.

Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612095)
..e dall' altra c è invece la persona estroversa che si relaziona anche col timido finchè ne ha una ragione, poi quando ha un riscontro negativo nei suoi confronti dedica le sue attenzioni a qualcun altro, sbattendosene allegramente del timido e dei suoi ca##o di problemi..

E tu non ci vedi una responsabilità anche dell'estroverso in tutto questo? Il timido ha difficoltà legate all'ansia, l'estroverso incontra difficoltà perché non riesce a socializzare o fatica a farlo nel modo in cui è abituato. Entrambi potrebbero cercare di superarle, ma non ci riescono o non vogliono. Pari e patta.

Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612099)
Il punto non è responsabilizzare o colpevolizzare o crocifiggere il timido, o l'estroverso: a me non interessa stabilire di chi è la colpa e in quale percentuale. Il punto è capire quale sia la strada più efficace per far sì che gli altri interagiscano con me. Per me il punto è capire dove si è inceppato il meccanismo, e aggiustare la macchina. Poi per quanto riguarda il concorso di colpa, se la sbrigheranno le assicurazioni.

La domanda del topic però verteva su questo, io ho solo cercato di dare una risposta. Per il resto ciò che hai scritto può essere condivisibile, aggiungendo però che come gli altri non sono tenuti a socializzare con te, neanche tu lo sei con loro (o con certi di loro).

Winston_Smith 07-10-2011 12:58

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612103)
Ma nessuno lo pretende. Partendo dal presupposto che ci sia quanto meno il rispetto, se il timido vuole socializzare è nel suo interesse pretendere di più da se stesso; se invece non vuole socializzare, il problema non si pone. E' in questo senso che la responsabilità è in massima parte la sua, solo verso se stesso e ciò che desidera. Ma io non ci vedo nulla di particolarmente strano o non condivisibile o di degradante per il timido in tutto ciò.

Non stiamo parlando di responsabilità verso sé stessi o ciò che si desidera. La domanda del topic chiede quale sia la causa principale di un determinato fenomeno, non cosa dovrebbero fare i timidi e/o gli estroversi/non timidi per socializzare meglio tra loro.

Winston_Smith 07-10-2011 13:00

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612108)
volevo dirla io questa..

scusi lei mi ha rivolto la parola ? adesso chiamo i vigili..

Quando mancano gli argomenti, la si butta sul comico. Classico.

Moonwatcher 07-10-2011 13:01

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612106)
Non stiamo parlando di responsabilità verso sé stessi o ciò che si desidera. La domanda del topic chiede quale sia la causa principale di un determinato fenomeno, non cosa dovrebbero fare i timidi e/o gli estroversi/non timidi per socializzare meglio tra loro.

Oibò, aspetta leggo il primo post che ho letto solo il titolo. :mrgreen:


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 14:34.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.