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MA ti dirò cara Micia, il tuo è un problema direi abbastanza comune tra le persone che soffrono di questi disagi. Tuttavia non è da sottovalutare.
io credo che per darmi una mano ad aiutarti dovresti parlarmi un po' di te...della tua vita e poi magari attraverso le tue parole posso vedere se riesco ad indentificarmi ed a aiutarti... Grazie, ciao |
Bhè ospite...la mia storia è scritta all'inizio del forum
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lo so micia...ma parlare a puntate così non si capisce molto
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Scusate ma voi siete tutti pazzi qui? questo è un forum di pazzi?
iete quella gente che va in giro a far casino? Aspetto risposta...grazie |
Ospite in tre parole VA A CAGARE!!!
Questa è la risposta che ti meriti!!! Vorrei delle risposte serie...per qualsiasi commento stupido come quello di Ospite, meglio che vi asteniate!!! Grazie |
I disturbi causati da allergie e intolleranze alimentari possono essere molti, ma mentre nelle allergie i sintomi si manifestano rapidamente dopo l'ingestione di un determinato cibo ed è quindi facile metterli in relazione con l'alimento stesso, nelle intolleranze i disturbi compaiono dopo un certo periodo di tempo dal consumo dell'alimento responsabile. In quest'ultimo caso infatti, l'organismo mette in atto una serie di meccanismi compensatori per cui riesce a TOLLERARE quella determinata sostanza fino a quando, superato un certo limite, si arriva alla manifestazione del disturbo.
Facciamo l'esempio di una persona intollerante al latte e ai suoi derivati. A casa prima di recarsi al lavoro, consuma una colazione a base di latte, caffè e biscotti, poi a metà mattina beve al bar un cappuccino. Il latte ingerito determina la produzione di una quantità di sostanze reattive non ancora sufficiente a scatenare la sintomatologia, anzi nel corso della notte susseguente alcune di esse vengono anche eliminate. Il secondo giorno la stessa persona consuma la stessa colazione e magari a pranzo mangia del formaggio aumentando, così, nel suo organismo la presenza delle predette sostanze reattive. Il terzo giorno la persona, di cui stiamo seguendo alcune fasi della sua nutrizione, ha voglia di un gelato e di un bel dolce alla crema arrivando molto vicino al limite di guardia per cui, al quarto giorno, subito dopo aver bevuto il consueto cappuccino, si scatena la crisi di intolleranza. Il nostro amico, allora, resta disorientato poiché a suo avviso non pensa che possa essere il cappuccino che prende tutti i giorni a causargli il disturbo. Andrà, quindi, alla ricerca del colpevole in qualche cibo che lui ritiene estraneo alla sua abituale alimentazione, oppure che ritiene per lui indigesto, ingerito durante il pasto precedente. La sua intolleranza al latte continuerà così a rimanere nascosta. Le diverse modalità di reazione delle allergie e delle intolleranze dipendono dal fatto che nelle forme allergiche sono presenti nell'organismo degli anticorpi (IgE) responsabili della reazione infiammatoria immediata; nelle intolleranze, invece, la reazione è dovuta ad altri meccanismi ed avviene più lentamente provocando una inesorabile intossicazione con disagio metabolico e funzionale di tutto l'organismo. Infatti le tossine che si formano durante i processi di intolleranza alimentare possono andare a depositarsi in molti organi diversi, anche lontani dall'apparato digerente. Ecco quindi il motivo per cui i sintomi non sono solo meteorismo, diarrea, stipsi, crampi addominali, ma anche, ad esempio, depressione, stanchezza, insonnia, ansia, cefalea, palpitazioni, crampi, acne, eczema, starnuti, faringite, raucedine, asma, cistite, mestruazioni irregolari, obesità, afte, dolori articolari ... e, nei bambini, irrequietezza e scarsa concentrazione. Da quanto è stato detto si può capire come non sia facile riconoscere una intolleranza alimentare; non essendo infatti presenti nel sangue le immunoglobuline IgE, tipiche delle allergie alimentari, le intolleranze non sono evidenziabili con i comuni test: Prick Test, Rast, Pach Test. La presenza di una intolleranza alimentare, ossia la presenza di una incompatibilità biologica verso alcuni prodotti alimentari, può invece essere rivelata attraverso test non invasivi di biorisonanza (VEGA TEST, BIOSCREENING, EAV ...). Questi test vengono usati ormai da molti anni e con piena soddisfazione dai terapeuti di tutti i paesi di cultura medica tedesca e sono, da qualche tempo, disponibili in Italia. I test di biorisonanza non necessitano di prelievi di sangue, né di lesioni di alcun tipo sulla pelle e, pertanto, sono indolori, innocui e di rapida esecuzione. E' importante far notare che alla diagnosi di una intolleranza alimentare deve seguire una terapia medica individuale che preveda, oltre alla sospensione per un certo periodo di tempo degli alimenti nocivi individuati, anche la prescrizione di un intervento finalizzato a rinforzare il sistema immunitario del paziente e ad allontanare le tossine inesorabilmente accumulate. |
Ma ti è successo di accusare ansia e invece erano intolleranze alimentari?
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si erano intolleranze alimentari, del tipo che non digerivo alcuni alimenti pur non essendoci allergico, e mi procuravano molta ansia, ho strippato per piu di un mese questa estate dando la colpa ai farmaci, che poi per prova sono stato costretto a smettere di assumere, ma anche dopo che ho smesso coi farmaci l'ansia rimaneva alta, alla fine ho scoperto che era dovuta all'assunzione di una piccola fetta di cocomero al giorno, e appena ho smesso di mangiarlo dopo qualche giorno sono stato meglio.
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Per questo motivo una dieta troppo ricca di carboidrati (zuccheri) di conseguenza si attiva in noi un circolo vizioso, perché troppi carboidrati rendono nervosi, e il nervosismo può, solo per poco, essere calmato con l'assunzione di cibi dolci, ma ritorna successivamente peggiornado la situazione.
- riducete le dosi di pasta che consumate quotidianamente. Non mangiatela per due volte al giorno: bastano una porzione di cereali a colazione e una di pasta a pranzo o a cena; - privilegiate i cereali integrali, più ricchi di vitamina B1 e B6, che agiscono sull'umore e sulla linea; - evitate gli zuccheri raffinati, come saccarosio e glucosio, in quanto apportano calorie "vuote", prive, cioè, delle vitamine e dei minerali necessari alla trasformazione degli zuccheri in energia. Consumate piuttosto miele e sciroppo di cereali; - mangiate frutta Il consumo di zuccheri è associato ad un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e del rischio di infarto miocardico. |
carboidrati = pasta, riso, zuccheri,
con questi alimenti non bisogna esagerare. |
? Mi sa che non centra proprio niente questo con me....perchè la pasta la mangio pochissimo...il riso non mi piace....e i cereali men che meno......con la scuola mangio tanti panini...ma di zuccheri molto pochi
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io scrivo a titolo informativo, magari a qualcuno possono essere utili certe info.
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ragazzi ciao ma questo vi riporta al passato?
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Ospite in che senso ci riporta al passato???
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Mi piacerebbe aiutarti micia...ma vorrei parlarti in una chat non in un forum...se no no ne veniamo più a caso...
conosci dc++? |
Ospite non la conosco dc++ .... ne sai altre?
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non è difficile usare dc++ micia Contattami in pvt e ti spiego. |
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Non saprei.
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Carota non abbiamo il minimessanger perchè non siamo registrati!
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Capita anche a voi che quando soffrite di forti attacchi di ansia vi ammalate più facilmente???
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Re: Attacchi di ansia
Ho sofferto anche io di attacchi di panico, i medicinali non servono a nulla,
devi distarti, farti un ragazzo se non lo hai, essere piu' sicura di te, fare sport, e stare all'aria aperta e poi ognuno trova la sua di soluzione !!! La mia mail [email protected] |
Re: Attacchi di ansia
Quote:
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consiglio
La psicoterapia è una buon rimedio per eccellenza .
Il training autogeno è uno strumento se usano alcuni psicologi come rimedio per l'ansia acuta. Accompagnato da una cura con venlafaxina 75 mg RP 7die, nel 90 % dei casi vedrete che l'ansia diminuisce dopo 2 settimane, a volte senza bisogno di BZP. Chiedete consiglio al vostro psichiatra , prima di autocurarvi da soli Saluti, Alex |
Io con tutte ste sigle non ci capisco poi un gran che!!! Nessuno ne è uscito da questo problema? O sente qualche rimedio :?: :roll:
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cavolo, ogni volta che inzio con l'antidepressivo, va a finire che quando arrivo alla seconda settimane di cura , mi viene l'ansia pazzesca, specie dopo mangiato.... sarà un eccesso di serotonina?
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Secondo me sono gli effetti collaterali bit
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TANTI AUGURI A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!! VI AMO!!!!!!!!!!!
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grazie e tanti auguri anche a te e a tutti voi
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tanti auguri a tutti.
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Insisto ...dobbiamo incontrarcio su una chat
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Ospite....contatta eric....ti da lui i contatti msn!
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Re: Attacchi di ansia
Ciao,
soffro anche io del tuo stesso identico problema da anni. ti consiglio di provare con la kinesiologia: io ho ottenuto dei risultati fantastici. E' una scienza medica non riconosciuta ufficialmente ma alternativa e non prescrive assolutamente l'uso di farmaci ( io sono contraria). Il percorso è lento anche lì ma è molto meglio che andare allo psicologo ed è molto più alla portata d'uomo perchè considera globalmente il tuo problema. baci Quote:
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Re: Attacchi di ansia
[quote="torella"]Ciao,
soffro anche io del tuo stesso identico problema da anni. ti consiglio di provare con la kinesiologia: io ho ottenuto dei risultati fantastici. E' una scienza medica non riconosciuta ufficialmente ma alternativa e non prescrive assolutamente l'uso di farmaci ( io sono contraria). Il percorso è lento anche lì ma è molto meglio che andare allo psicologo ed è molto più alla portata d'uomo perchè considera globalmente il tuo problema. baci Ciao.....io non ho mai sentito parlare di questa kinesiologia......parlami un pò....che si fa??? E chi mi può aiutare a svolgerla? |
Sacrificio
Perchè poi dover soffrire così...sensazioni di ruggine che fanno perdere quella cera e quella fiducia che mi caratterizzava...le mie attitudini.
Provare a guarire è provare a vivere... In questa caso la prova durerà una vita intera...noi non siamo qui per guarire ma per provare a guarire.... L'unica luce che vedremo in fondo il tunnel sarà per i lavori in corso che stanno facendo giù nel labirinto....un passaggio attraverso due tubi d'acciaio freddi come il mare d'inverno....e quella luce è il nostro respiro per vedere le stelle. |
Ciao ragazzi, io soffro di attacchi di panico dal 2000. Io ho il terrore di parlare in pubblico, di tremare, di stare male e che gli altri vedano che sto male. Per esempio ho paura di svenire in pubblico, se mi succede qualcosa di brutto vorrei essere a casa mia da sola!!! Io suono il sassofono nella banda del mio paese da quando avevo 10 anni e non mi era mai successo niente, il primo attacco di panico l'ho avuto a 23 anni... facevo una parte assolo e mi hanno fatto alzare in piedi e mi son sentita male. Da allora ho avuto un anno infernale con continui attacchi di panico ogni volta che andavo a suonare. L'ho tenuto nascosto ai miei, trovavo scuse e non andavo a suonare. Poi siccome io adoro suonare, mi sono imposta di andarci e a poco a poco mi son ripresa. Mi ha aiutato pensare ad altro mentre suonavo e pensare che non sarei morta o svenuta, ma non vi dico che sofferenza!! Adesso sono un paio d'anni che non ho più attacchi. Però ho ancora paura di parlare in pubblico (quando c'è gente che non conosco parlo pochissimo e solo se interpellata), se devo andare in un posto dove non conosco nessuno non ci vado, però mi basta essere con una persona che conosco e ci vado. Sono super timida, ma solo con chi non conosco, se poi prendo confidenza con la gente ci parlo (anche se poco). Mi rendo conto delle mie fobie e cerco di affrontarle. Mia madre mi ha portato da uno psicologo anni fa, ma non sono riuscita a raccontargli niente, perchè mi imbarazza parlare con chi non conosco... Tra le altre fobie ho paura degli ascensori, dell'altezza, dell'aereo, del sangue e se continuo non ne usciamo più!!! Tra l'altro non riesco nemmeno a guardare il mio ragazzo negli occhi, adesso ce la faccio, ma solo per pochi secondi e mi imbarazza se lui mi fissa... Vorrei cambiare lavoro, ma non ce la faccio perchè ho paura di presentarmi a eventuali colloqui!!! Penso sempre di essere un completo fallimento e credo che non riuscirò mai a cambiare la mia vita. C'è qualcun altro nella mia stessa situazione?
Un abbraccio |
attacchi di panico
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attacchi di panico
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