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Anonymous-User 16-11-2004 13:35

MA ti dirò cara Micia, il tuo è un problema direi abbastanza comune tra le persone che soffrono di questi disagi. Tuttavia non è da sottovalutare.
io credo che per darmi una mano ad aiutarti dovresti parlarmi un po' di te...della tua vita e poi magari attraverso le tue parole posso vedere se riesco ad indentificarmi ed a aiutarti...

Grazie, ciao

Anonymous-User 16-11-2004 21:25

Bhè ospite...la mia storia è scritta all'inizio del forum

Anonymous-User 17-11-2004 00:12

lo so micia...ma parlare a puntate così non si capisce molto

Anonymous-User 17-11-2004 15:33

Scusate ma voi siete tutti pazzi qui? questo è un forum di pazzi?
iete quella gente che va in giro a far casino?

Aspetto risposta...grazie

Anonymous-User 18-11-2004 00:04

Ospite in tre parole VA A CAGARE!!!

Questa è la risposta che ti meriti!!!

Vorrei delle risposte serie...per qualsiasi commento stupido come quello di Ospite, meglio che vi asteniate!!!

Grazie

Anonymous-User 22-11-2004 02:38

I disturbi causati da allergie e intolleranze alimentari possono essere molti, ma mentre nelle allergie i sintomi si manifestano rapidamente dopo l'ingestione di un determinato cibo ed è quindi facile metterli in relazione con l'alimento stesso, nelle intolleranze i disturbi compaiono dopo un certo periodo di tempo dal consumo dell'alimento responsabile. In quest'ultimo caso infatti, l'organismo mette in atto una serie di meccanismi compensatori per cui riesce a TOLLERARE quella determinata sostanza fino a quando, superato un certo limite, si arriva alla manifestazione del disturbo.

Facciamo l'esempio di una persona intollerante al latte e ai suoi derivati.

A casa prima di recarsi al lavoro, consuma una colazione a base di latte, caffè e biscotti, poi a metà mattina beve al bar un cappuccino. Il latte ingerito determina la produzione di una quantità di sostanze reattive non ancora sufficiente a scatenare la sintomatologia, anzi nel corso della notte susseguente alcune di esse vengono anche eliminate.

Il secondo giorno la stessa persona consuma la stessa colazione e magari a pranzo mangia del formaggio aumentando, così, nel suo organismo la presenza delle predette sostanze reattive.

Il terzo giorno la persona, di cui stiamo seguendo alcune fasi della sua nutrizione, ha voglia di un gelato e di un bel dolce alla crema arrivando molto vicino al limite di guardia per cui, al quarto giorno, subito dopo aver bevuto il consueto cappuccino, si scatena la crisi di intolleranza.

Il nostro amico, allora, resta disorientato poiché a suo avviso non pensa che possa essere il cappuccino che prende tutti i giorni a causargli il disturbo. Andrà, quindi, alla ricerca del colpevole in qualche cibo che lui ritiene estraneo alla sua abituale alimentazione, oppure che ritiene per lui indigesto, ingerito durante il pasto precedente.

La sua intolleranza al latte continuerà così a rimanere nascosta.

Le diverse modalità di reazione delle allergie e delle intolleranze dipendono dal fatto che nelle forme allergiche sono presenti nell'organismo degli anticorpi (IgE) responsabili della reazione infiammatoria immediata; nelle intolleranze, invece, la reazione è dovuta ad altri meccanismi ed avviene più lentamente provocando una inesorabile intossicazione con disagio metabolico e funzionale di tutto l'organismo. Infatti le tossine che si formano durante i processi di intolleranza alimentare possono andare a depositarsi in molti organi diversi, anche lontani dall'apparato digerente.

Ecco quindi il motivo per cui i sintomi non sono solo meteorismo, diarrea, stipsi, crampi addominali, ma anche, ad esempio, depressione, stanchezza, insonnia, ansia, cefalea, palpitazioni, crampi, acne, eczema, starnuti, faringite, raucedine, asma, cistite, mestruazioni irregolari, obesità, afte, dolori articolari ... e, nei bambini, irrequietezza e scarsa concentrazione.

Da quanto è stato detto si può capire come non sia facile riconoscere una intolleranza alimentare; non essendo infatti presenti nel sangue le immunoglobuline IgE, tipiche delle allergie alimentari, le intolleranze non sono evidenziabili con i comuni test: Prick Test, Rast, Pach Test.

La presenza di una intolleranza alimentare, ossia la presenza di una incompatibilità biologica verso alcuni prodotti alimentari, può invece essere rivelata attraverso test non invasivi di biorisonanza (VEGA TEST, BIOSCREENING, EAV ...). Questi test vengono usati ormai da molti anni e con piena soddisfazione dai terapeuti di tutti i paesi di cultura medica tedesca e sono, da qualche tempo, disponibili in Italia.

I test di biorisonanza non necessitano di prelievi di sangue, né di lesioni di alcun tipo sulla pelle e, pertanto, sono indolori, innocui e di rapida esecuzione.

E' importante far notare che alla diagnosi di una intolleranza alimentare deve seguire una terapia medica individuale che preveda, oltre alla sospensione per un certo periodo di tempo degli alimenti nocivi individuati, anche la prescrizione di un intervento finalizzato a rinforzare il sistema immunitario del paziente e ad allontanare le tossine inesorabilmente accumulate.

Anonymous-User 24-11-2004 23:19

Ma ti è successo di accusare ansia e invece erano intolleranze alimentari?

Anonymous-User 25-11-2004 02:51

si erano intolleranze alimentari, del tipo che non digerivo alcuni alimenti pur non essendoci allergico, e mi procuravano molta ansia, ho strippato per piu di un mese questa estate dando la colpa ai farmaci, che poi per prova sono stato costretto a smettere di assumere, ma anche dopo che ho smesso coi farmaci l'ansia rimaneva alta, alla fine ho scoperto che era dovuta all'assunzione di una piccola fetta di cocomero al giorno, e appena ho smesso di mangiarlo dopo qualche giorno sono stato meglio.

Anonymous-User 26-11-2004 04:49

Per questo motivo una dieta troppo ricca di carboidrati (zuccheri) di conseguenza si attiva in noi un circolo vizioso, perché troppi carboidrati rendono nervosi, e il nervosismo può, solo per poco, essere calmato con l'assunzione di cibi dolci, ma ritorna successivamente peggiornado la situazione.

- riducete le dosi di pasta che consumate quotidianamente. Non mangiatela per due volte al giorno: bastano una porzione di cereali a colazione e una di pasta a pranzo o a cena;
- privilegiate i cereali integrali, più ricchi di vitamina B1 e B6, che agiscono sull'umore e sulla linea;
- evitate gli zuccheri raffinati, come saccarosio e glucosio, in quanto apportano calorie "vuote", prive, cioè, delle vitamine e dei minerali necessari alla trasformazione degli zuccheri in energia. Consumate piuttosto miele e sciroppo di cereali;
- mangiate frutta

Il consumo di zuccheri è associato ad un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e del rischio di infarto miocardico.

Anonymous-User 26-11-2004 16:15

carboidrati = pasta, riso, zuccheri,

con questi alimenti non bisogna esagerare.

Anonymous-User 26-11-2004 16:45

? Mi sa che non centra proprio niente questo con me....perchè la pasta la mangio pochissimo...il riso non mi piace....e i cereali men che meno......con la scuola mangio tanti panini...ma di zuccheri molto pochi

Anonymous-User 26-11-2004 17:37

io scrivo a titolo informativo, magari a qualcuno possono essere utili certe info.

Anonymous-User 28-11-2004 20:10

ragazzi ciao ma questo vi riporta al passato?

Anonymous-User 28-11-2004 23:10

Ospite in che senso ci riporta al passato???

Anonymous-User 10-12-2004 22:26

Mi piacerebbe aiutarti micia...ma vorrei parlarti in una chat non in un forum...se no no ne veniamo più a caso...

conosci dc++?

Anonymous-User 11-12-2004 00:55

Ospite non la conosco dc++ .... ne sai altre?

Anonymous-User 11-12-2004 15:20

Quote:

Originariamente inviata da Micia
Ospite non la conosco dc++ .... ne sai altre?


non è difficile usare dc++ micia

Contattami in pvt e ti spiego.

Anonymous-User 11-12-2004 22:38

Quote:

Originariamente inviata da Anonymous
Quote:

Originariamente inviata da Micia
Ospite non la conosco dc++ .... ne sai altre?


non è difficile usare dc++ micia

Contattami in pvt e ti spiego.

E come faccio a contattarti in privato?

Anonymous-User 14-12-2004 23:40

Non saprei.

Carota 15-12-2004 00:01

--

Anonymous-User 15-12-2004 20:07

Carota non abbiamo il minimessanger perchè non siamo registrati!

Anonymous-User 15-12-2004 20:08

Capita anche a voi che quando soffrite di forti attacchi di ansia vi ammalate più facilmente???

Anonymous-User 23-12-2004 21:07

Re: Attacchi di ansia
 
Ho sofferto anche io di attacchi di panico, i medicinali non servono a nulla,
devi distarti, farti un ragazzo se non lo hai, essere piu' sicura di te, fare sport, e stare all'aria aperta e poi ognuno trova la sua di soluzione !!!
La mia mail [email protected]

Anonymous-User 24-12-2004 01:34

Re: Attacchi di ansia
 
Quote:

Originariamente inviata da Edgar
Ho sofferto anche io di attacchi di panico, i medicinali non servono a nulla,
devi distarti, farti un ragazzo se non lo hai, essere piu' sicura di te, fare sport, e stare all'aria aperta e poi ognuno trova la sua di soluzione !!!
La mia mail [email protected]

Caro il mio Edgar...non è mica così facile farsi un ragazzo!!! Che ben venga!!! Per il resto fare sport...mmm...ho pochissimo tempo...sono una studentessa universitaria a milano...e se ti posso fare un quadro della situazione....non ho molto tempo libero....anzi direi che è quasi nulla!!! Sto sempre con l'acqua alla gola!!! L'aria aperta....è l'unica mia salvezza....infatti è l'unico posto dove mi sento veramente bene!!! E appena posso lo faccio.....tu ne sei uscito utilizzando questi rimedi?

Anonymous-User 24-12-2004 02:01

consiglio
 
La psicoterapia è una buon rimedio per eccellenza .
Il training autogeno è uno strumento se usano alcuni psicologi come rimedio per l'ansia acuta.

Accompagnato da una cura con venlafaxina 75 mg RP 7die, nel 90 % dei casi vedrete che l'ansia diminuisce dopo 2 settimane, a volte senza bisogno di BZP.

Chiedete consiglio al vostro psichiatra , prima di autocurarvi da soli

Saluti, Alex

Anonymous-User 27-12-2004 00:20

Io con tutte ste sigle non ci capisco poi un gran che!!! Nessuno ne è uscito da questo problema? O sente qualche rimedio :?: :roll:

Anonymous-User 29-12-2004 21:34

cavolo, ogni volta che inzio con l'antidepressivo, va a finire che quando arrivo alla seconda settimane di cura , mi viene l'ansia pazzesca, specie dopo mangiato.... sarà un eccesso di serotonina?

Anonymous-User 30-12-2004 00:29

Secondo me sono gli effetti collaterali bit

Anonymous-User 31-12-2004 17:44

TANTI AUGURI A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!! VI AMO!!!!!!!!!!!

Anonymous-User 31-12-2004 20:50

grazie e tanti auguri anche a te e a tutti voi

aperonzolo 31-12-2004 21:23

tanti auguri a tutti.

Anonymous-User 02-01-2005 17:15

Insisto ...dobbiamo incontrarcio su una chat

Anonymous-User 02-01-2005 22:16

Ospite....contatta eric....ti da lui i contatti msn!

Anonymous-User 11-01-2005 12:19

Re: Attacchi di ansia
 
Ciao,
soffro anche io del tuo stesso identico problema da anni. ti consiglio di provare con la kinesiologia: io ho ottenuto dei risultati fantastici. E' una scienza medica non riconosciuta ufficialmente ma alternativa e non prescrive assolutamente l'uso di farmaci ( io sono contraria).
Il percorso è lento anche lì ma è molto meglio che andare allo psicologo ed è molto più alla portata d'uomo perchè considera globalmente il tuo problema.
baci






Quote:

Originariamente inviata da Micia
Ciao a tutti...io volevo sapere un po la vostra eperienza riguardo agli attacchi di ansia o panico, io soffro appunto di attacchi di ansia in particolare non riesco a stare in mezzo alla confusione, mi capita di stare male sul treno affollato, in un centro commerciale, in chiesa, nei locali, ecc... insomma tutti i posti dove la gente sta ammassata o dove c'è caos.....ho una grande paura perchè è da 2 anni e mezzo che soffro talmente tanto di questo problema......inizialmente accadeva occasionalmente ma ora mi sono trovata condizionata la vita. La mia paura è di svenire e stare male in giro........fortunatamente non sono mai svenuta ma molte volte mi capita di stare male........Sono stata in terapia da uno psicologo, e attualmente faccio uso di eutimil da 20mg....ma la quantità che assumo è davvero poca, appena 1/4 di pastiglia. Il problema per cui mi sono rivolta al sito e a voi è che questa estate ho sospeso la somministrazione del farmaco per un mese e mezzo circa ma ho sempre continuato a lottare con me stessa per resistere nelle situazioni critiche, ma ora davvero mi sono indebolita troppo e dovrò di nuovo riiniziare la terapia. Ho paura che questa malattia non mi passi più.....ho il terrore di questo.....spero un giorno di svegliarmi e non avere più nessun problema......ditemi che a qualcuno di voi è capitato di guarire da tutto ciò! Rimpiango quando ero più piccola.....non avevo mai certi problemi e vivevo con spensieratezza.......vi prego raccontatemi la vostra esperienza e i vostri metodi per stare meglio......magari ci possiamo aiutare a vicenda :wink: grazie mille a tutti coloro che mi risponderanno!!!


Anonymous-User 11-01-2005 18:02

Re: Attacchi di ansia
 
[quote="torella"]Ciao,
soffro anche io del tuo stesso identico problema da anni. ti consiglio di provare con la kinesiologia: io ho ottenuto dei risultati fantastici. E' una scienza medica non riconosciuta ufficialmente ma alternativa e non prescrive assolutamente l'uso di farmaci ( io sono contraria).
Il percorso è lento anche lì ma è molto meglio che andare allo psicologo ed è molto più alla portata d'uomo perchè considera globalmente il tuo problema.
baci

Ciao.....io non ho mai sentito parlare di questa kinesiologia......parlami un pò....che si fa??? E chi mi può aiutare a svolgerla?

Anonymous-User 23-01-2005 12:39

Sacrificio
 
Perchè poi dover soffrire così...sensazioni di ruggine che fanno perdere quella cera e quella fiducia che mi caratterizzava...le mie attitudini.
Provare a guarire è provare a vivere...
In questa caso la prova durerà una vita intera...noi non siamo qui per guarire ma per provare a guarire....

L'unica luce che vedremo in fondo il tunnel sarà per i lavori in corso che stanno facendo giù nel labirinto....un passaggio attraverso due tubi d'acciaio freddi come il mare d'inverno....e quella luce è il nostro respiro per vedere le stelle.

Anonymous-User 13-11-2005 21:58

Ciao ragazzi, io soffro di attacchi di panico dal 2000. Io ho il terrore di parlare in pubblico, di tremare, di stare male e che gli altri vedano che sto male. Per esempio ho paura di svenire in pubblico, se mi succede qualcosa di brutto vorrei essere a casa mia da sola!!! Io suono il sassofono nella banda del mio paese da quando avevo 10 anni e non mi era mai successo niente, il primo attacco di panico l'ho avuto a 23 anni... facevo una parte assolo e mi hanno fatto alzare in piedi e mi son sentita male. Da allora ho avuto un anno infernale con continui attacchi di panico ogni volta che andavo a suonare. L'ho tenuto nascosto ai miei, trovavo scuse e non andavo a suonare. Poi siccome io adoro suonare, mi sono imposta di andarci e a poco a poco mi son ripresa. Mi ha aiutato pensare ad altro mentre suonavo e pensare che non sarei morta o svenuta, ma non vi dico che sofferenza!! Adesso sono un paio d'anni che non ho più attacchi. Però ho ancora paura di parlare in pubblico (quando c'è gente che non conosco parlo pochissimo e solo se interpellata), se devo andare in un posto dove non conosco nessuno non ci vado, però mi basta essere con una persona che conosco e ci vado. Sono super timida, ma solo con chi non conosco, se poi prendo confidenza con la gente ci parlo (anche se poco). Mi rendo conto delle mie fobie e cerco di affrontarle. Mia madre mi ha portato da uno psicologo anni fa, ma non sono riuscita a raccontargli niente, perchè mi imbarazza parlare con chi non conosco... Tra le altre fobie ho paura degli ascensori, dell'altezza, dell'aereo, del sangue e se continuo non ne usciamo più!!! Tra l'altro non riesco nemmeno a guardare il mio ragazzo negli occhi, adesso ce la faccio, ma solo per pochi secondi e mi imbarazza se lui mi fissa... Vorrei cambiare lavoro, ma non ce la faccio perchè ho paura di presentarmi a eventuali colloqui!!! Penso sempre di essere un completo fallimento e credo che non riuscirò mai a cambiare la mia vita. C'è qualcun altro nella mia stessa situazione?
Un abbraccio

Anonymous-User 07-01-2006 19:08

attacchi di panico
 
Quote:

Originariamente inviata da ema
di dove sei ?
lo sai della lidap ? www.lidap.it per gli attacchi di panico ?

anch'io ho panico ma in situazioni ben precise ossia dove non posso scappare ... ascensore se si blocca ... parlare in pubblico ...
funivia ...

Anch'io soffro di attacchi di panico all'età ora di 36 anni, solo in situazioni dove è difficle svignarsela, come nei negozi ecc. prendo il citalopram antidepressivo, ne ero uscito per molti anni senza avere più evitamento fobico adesso c'è li ho di nuovo, con un fortissimo evitamento fobico ma mi ci devo mettere di impegno come l'altra volta per sconfiggerli, saluti :lol:

Anonymous-User 07-01-2006 19:15

attacchi di panico
 
Quote:

Originariamente inviata da kikkina77
Ciao ragazzi, io soffro di attacchi di panico dal 2000. Io ho il terrore di parlare in pubblico, di tremare, di stare male e che gli altri vedano che sto male. Per esempio ho paura di svenire in pubblico, se mi succede qualcosa di brutto vorrei essere a casa mia da sola!!! Io suono il sassofono nella banda del mio paese da quando avevo 10 anni e non mi era mai successo niente, il primo attacco di panico l'ho avuto a 23 anni... facevo una parte assolo e mi hanno fatto alzare in piedi e mi son sentita male. Da allora ho avuto un anno infernale con continui attacchi di panico ogni volta che andavo a suonare. L'ho tenuto nascosto ai miei, trovavo scuse e non andavo a suonare. Poi siccome io adoro suonare, mi sono imposta di andarci e a poco a poco mi son ripresa. Mi ha aiutato pensare ad altro mentre suonavo e pensare che non sarei morta o svenuta, ma non vi dico che sofferenza!! Adesso sono un paio d'anni che non ho più attacchi. Però ho ancora paura di parlare in pubblico (quando c'è gente che non conosco parlo pochissimo e solo se interpellata), se devo andare in un posto dove non conosco nessuno non ci vado, però mi basta essere con una persona che conosco e ci vado. Sono super timida, ma solo con chi non conosco, se poi prendo confidenza con la gente ci parlo (anche se poco). Mi rendo conto delle mie fobie e cerco di affrontarle. Mia madre mi ha portato da uno psicologo anni fa, ma non sono riuscita a raccontargli niente, perchè mi imbarazza parlare con chi non conosco... Tra le altre fobie ho paura degli ascensori, dell'altezza, dell'aereo, del sangue e se continuo non ne usciamo più!!! Tra l'altro non riesco nemmeno a guardare il mio ragazzo negli occhi, adesso ce la faccio, ma solo per pochi secondi e mi imbarazza se lui mi fissa... Vorrei cambiare lavoro, ma non ce la faccio perchè ho paura di presentarmi a eventuali colloqui!!! Penso sempre di essere un completo fallimento e credo che non riuscirò mai a cambiare la mia vita. C'è qualcun altro nella mia stessa situazione?
Un abbraccio

Salve, posso dirti che non si sviene per gli attacchi di panico, così mi è stato detto dallo psichiatra ma è molto importante il supporto farmacologico ed l'abitudine a saperli gestire

Anonymous-User 07-01-2006 19:15

attacchi di panico
 
Quote:

Originariamente inviata da kikkina77
Ciao ragazzi, io soffro di attacchi di panico dal 2000. Io ho il terrore di parlare in pubblico, di tremare, di stare male e che gli altri vedano che sto male. Per esempio ho paura di svenire in pubblico, se mi succede qualcosa di brutto vorrei essere a casa mia da sola!!! Io suono il sassofono nella banda del mio paese da quando avevo 10 anni e non mi era mai successo niente, il primo attacco di panico l'ho avuto a 23 anni... facevo una parte assolo e mi hanno fatto alzare in piedi e mi son sentita male. Da allora ho avuto un anno infernale con continui attacchi di panico ogni volta che andavo a suonare. L'ho tenuto nascosto ai miei, trovavo scuse e non andavo a suonare. Poi siccome io adoro suonare, mi sono imposta di andarci e a poco a poco mi son ripresa. Mi ha aiutato pensare ad altro mentre suonavo e pensare che non sarei morta o svenuta, ma non vi dico che sofferenza!! Adesso sono un paio d'anni che non ho più attacchi. Però ho ancora paura di parlare in pubblico (quando c'è gente che non conosco parlo pochissimo e solo se interpellata), se devo andare in un posto dove non conosco nessuno non ci vado, però mi basta essere con una persona che conosco e ci vado. Sono super timida, ma solo con chi non conosco, se poi prendo confidenza con la gente ci parlo (anche se poco). Mi rendo conto delle mie fobie e cerco di affrontarle. Mia madre mi ha portato da uno psicologo anni fa, ma non sono riuscita a raccontargli niente, perchè mi imbarazza parlare con chi non conosco... Tra le altre fobie ho paura degli ascensori, dell'altezza, dell'aereo, del sangue e se continuo non ne usciamo più!!! Tra l'altro non riesco nemmeno a guardare il mio ragazzo negli occhi, adesso ce la faccio, ma solo per pochi secondi e mi imbarazza se lui mi fissa... Vorrei cambiare lavoro, ma non ce la faccio perchè ho paura di presentarmi a eventuali colloqui!!! Penso sempre di essere un completo fallimento e credo che non riuscirò mai a cambiare la mia vita. C'è qualcun altro nella mia stessa situazione?
Un abbraccio

Salve, posso dirti che non si sviene per gli attacchi di panico, così mi è stato detto dallo psichiatra ma è molto importante il supporto farmacologico ed l'abitudine a saperli gestire


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