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Re: Non ti devi affezionare
come dici tu sono punti di vista.
ma io non riesco propio a capire chi scrive vorrei morire.propio non capisco. per carità ognuno può fare quello che vuole e scrivere quello che vuole ma fermatevi un attimo a pensare a chi voleva vivere e invece la morte se lo è portato via.......così da un momento all'altro senza motivo, senza che tu riuscissi a dargli un ultimo saluto. forse avrò sbagliato forum ma io alcuni di voi o forse la maggior parte non li capisco. io ho avuto tanti problemi e un' infanzia difficile, ma continuo a dire che la vita è meravigliosa e lo pensavo anche quando soffrivo, perchè anche se ero piccolo sapevo che prima o poi la sofferenza sarebbe passata e così è stato. ora sto bene e mi dispiace per chi sta male ma buttarsi giu' così è troppo autodistruttivo, io ho sempre cercato di affrontarli i problemi e la maggior parte delle volte li ho superati.ma bisogna almeno provarci. comunque ognuno ha il suo carattere e reagisce a modo suo ma io quest'aria di pessimismo e di autodistruzione che gira in questo forum propio non la capisco. propio no. |
Re: Non ti devi affezionare
Molto dipende dalla forza di volontà, c'è chi ne ha di più, e invece chi non ce l'ha per niente, qui molti provano a reagire, ma vedendo che tutto va come sempre, un minimo di demoralizzazione, frustrazione ci sta, però ti do ragione sul fatto che dire voglio morire è esagerato, anche io l'ho detto a volte, erano nei momenti peggiori, quindi posso capire cosa passa per la testa quando pensi certe cose.
Sei libero di dire che la vita è meravigliosa, come gli altri sono liberi di dire che fa schifo, tanto come dice netcrusher, alla fine moriremo tutti. |
Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
in verità l'apertura del suddetto topic non è inneggiante al suicidio o pratiche affini, denuncia solo il mio personale pensiero, difatti ho parlato alla seconda persona singolare come se fosse la mia coscienza a dirmi le frasi critte, la condivisione di tale pensiero da parte di determinati utenti non toglie significato al concetto di vita quanto all'utilità di questa quando affidata ad esseri che sanno solo trovare giovamento dal dimenticar che son finiti, tale condizione sembra non destare nell'umanità nessun pensiero di sano principio anzi....paradossalmente si verifica il contrario............come dice superagitato la vita è una cosa meravigliosa, pensiero che condivido solo se relegato all'ambito biologico come tale.......mettendoci l'aggettivo umana affianco non mi sento assolutamente di appoggiare tale pensiero......
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Re: Non ti devi affezionare
Infatti Net nulla da eccepire sulla tua riflessione d'inizio Topic io ho espresso il mio pensiero sull'ultimo intervento di Superagitato inerente la voglia di morire...
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Re: Non ti devi affezionare
Il modo in cui viviamo la vità può essere meraviglioso
Il modo in cui viviamo la vita può essere un'inferno La vita è neutra, siamo noi che la coloriamo. Alle cose ci si può affezionare ma non si deve attaccarcisi morbosamente. |
Re: Non ti devi affezionare
bene spronarsi, d'altronde le nostre difficoltà sono nostre e spetta solo a noi superarle....
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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Avere o non avere "affetti" non cambierà il mio appuntamento con la morte. Illudersi o non illudersi non cambierà il mio appuntamento con la morte. - Come la giri la giri, una volta morto, chissene frega di quello che hai fatto o non hai fatto, di quello che hai avuto o non avuto .. in vita.. Quindi: Perso pensiero: mi godo i miei averi per permettermi in vita un effimera felicità, tanto effimera quanto lo possono essere tutte le cose della vita.. tanto poi .... muori .... |
Re: Non ti devi affezionare
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mi lavo tutti i giorni.:yes: |
Re: Non ti devi affezionare
mah, visto che per il momento siamo qui, tanto vale cercare di viverla, questa vita, e magari farsela anche piacere, no? visto che non abbiamo altro posto dove andare che questo mondo, nè altro tempo in cui vivere che questo... io voto per l'affezionarsi ad essi. :tongue_smilie:
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Re: Non ti devi affezionare
tutte le volte che mi sono affezionata a qualcuno ho finito solo per soffrire, quindi ultimamente cerco di mantenere più le distanze con i rapporti con le persone (sia reali che virtuali).
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Re: Non ti devi affezionare
justina ,net si riferiva al non affezionarsi alla vita.
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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P.S. Capisco che per molti utenti del forum è difficile (anche per me lo era). Però qualcosa bisogna fare dopotutto...mica possiamo sempre piangerci addosso? |
Re: Non ti devi affezionare
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L'importante è imparare dai propri errori (cit.) |
Re: Non ti devi affezionare
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ma mi sa che siamo veramente in pochi. qua è un' impresa. |
Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
vita di merda fanculo!
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Re: Non ti devi affezionare
Questa frase sembra rispecchiare i pensieri di molti filosofi dell'antichità che predicavano il distacco dai beni terreni e la ricerca del sapere.
In realtà ricalca anche il messaggio evangelico di distacco da questo mondo per essere proiettati nelle cose celesti. SPesso penso che solo l'escatologia sia la risposta più perfetta a tutte le nostre paure. Se trovassimo qualcosa di Assoluto non ce ne fregherebbe più nulla di quello che pensa la gente o di quello che dovremmo fare, percè avremmo già tutto. |
Re: Non ti devi affezionare
ritorno in auge in questi santi giorni di festa de sta ceppa per dire quello che ho già in precedenza detto, non affezionarsi a questa esistenza come cura ai mali della società....
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Re: Non ti devi affezionare
ma che te frega del natale, santo stefano e capodanno... Sono cavolate
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Re: Non ti devi affezionare
Ottimo, un topic schietto, sincero, cinico e pessimista. Proprio come piace a me. :mrgreen:
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Re: Non ti devi affezionare
Non m'affeziono a questa cacata d'esistenza :male:
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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Grazie a te per la tua eleganza... |
Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
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No comunque a posto cosi....volevo solo esprimere anche io il mio pensiero..indipendentemente da tutte le risposte degli altri,io la mia non l'avevo ancora scritta... |
Re: Non ti devi affezionare
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Re: Non ti devi affezionare
ho fatto la cazzata di essermi affezionato alla famiglia altrimenti morto da almeno un lustro
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Re: Non ti devi affezionare
non m'affeziono io no non m'affeziono e no non m'affeziono no non m'affeziono no non m'affeziono!!!
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Re: Non ti devi affezionare
che vita schifosa, persone false e pronte ad usarti per ottere i loro scopi, ma bisogna resistere senza affezionarsi troppo ad essa però, tanto finisce tutto,sì sì è un brutto incubo che finirà però nel frattempo è inutile affezionarsi, bisogna solo usare gli altri come pedine, amare una donna??? per carità una perdita di tempo ed energie, usarla solo come fanno nel mondo animale a scopi riproduttivi, siamo animali e facciamo gli animali, non m'affeziono e non che non m'affeziono, per affezionarmi mi hanno compromesso fisicamente per la vita, mi hanno umiliato e mobbizzato all'università, e no che non m'affeziono più, oggi mi sento molto cattivo e mi piacerebbe farmi una bella passeggiata su un bel marciapiede fatto dai cadaveri dei miei acerrimi nemici e di chi mi ha usato facendomi credere che esiste l'amore l'amicizia e tutte queste altre stronzate!
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Re: Non ti devi affezionare
esatto. Non ci si deve affezionare alle persone. Prima o poi ci riuscirò
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Re: Non ti devi affezionare
E' tutto inutile, noi abbiamo bisogno degli altri. E' una battaglia persa in partenza.
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Re: Non ti devi affezionare
La vita è sofferenza, questo l'abbiamo capito. E' senza senso, anche questo l' abbiamo capito. Trovare un contatto vero con la gente è al limite dell' impossibile, e l'abbiamo capito. Abbiamo capito tutto questo perché non siamo superficiali e abbiamo cercato disperatamente d'essere veri nella nostra vita, ma vedendo tanta falsità intorno, abbiamo vissuto meno degli altri.
E allora ? che vogliamo fare ? O ci si suicida, o si trova orgoglio e amor proprio e si va avanti per trovarsi le proprie soddisfazioni e buttare in faccia agli altri che siamo migliori di tanti di loro... Dell’albero sul fianco della montagna "L’occhio di Zarathustra aveva visto che un giovane lo sfuggiva. E una sera che se ne andava per i monti che circondano la città chiamata <<Vacca Pezzata>>, ecco! per via s’imbattè in quel giovane, che sedeva appoggiato a un albero e contemplava con sguardo stanco la valle. Zarathustra afferrò l’albero presso il quale sedeva il giovane e così parlò: <<Se volessi scuotere quest’albero con le mie mani non ci riuscirei. Ma il vento che noi vediamo lo tormenta e lo piega dalla parte che vuole. Noi siamo piegati e tormentati nel modo più tremendo da mani invisibili>>. Allora il giovane si levò stupito e disse: <<Sento Zarathustra e stavo giusto pensando a lui>>. Zarathustra rispose: <<Perché dunque ti spaventi? Agli uomini accade quel che accade all’albero. Quanto più in alto e nella luce vuole ascendere, con tanta più forza le sue radici si spingono dentro la terra, verso il basso, nel buio, nel profondo, – nel male>>. <<Sì, nel male!>> esclamò il giovane <<Com’è possibile che tu abbia scoperto la mia anima?>> Zarathustra sorrise e disse: <<Certe anime non si scoprono mai a meno che prima non si inventino>>. <<Sì, nel male!>> esclamò il giovane un’altra volta. <<Dicesti la verità, Zarathustra. Non mi fido più di me dacché voglio spingermi verso l’alto, e nessuno si fida più di me. Come può essere? Mi trasformo troppo in fretta: il mio oggi contraddice il mio ieri. Io salto i gradini quando salgo, e nessuno dei gradini me lo perdona. Quando sono in alto mi trovo sempre solo. Nessuno parla con me, il gelo della solitudine mi fa tremare. Che cosa cerco lassù in alto? Il mio disprezzo e la mia nostalgia crescono di pari passo; più in alto salgo, più disprezzo colui che sale. Che cosa cerco lassù in alto? Come mi vergogno del mio salire e del mio inciampare. Come schernisco il mio forte ansimare! Come odio il fuggitivo! Come sono stanco quando sono in alto!>> Qui il giovane tacque. E Zarathustra considerò l’albero presso il quale stavano e così parlò: <<Quest’albero se ne sta qui solitorio sul fianco del monte; crebbe alto superando l’uomo e l’animale. E se volesse parlare, non avrebbe nessuno che lo capirebbe: tanto è cresciuto. Ora attende e attende, – ma che cosa attende? Abita troppo vicino alla dimora delle nubi: aspetta forse la prima folgore?>> Quando Zarathustra ebbe detto ciò, il giovane esclamo con gesto impetuoso: <<Sì, Zarathustra, tu dici la verità. Bramavo il mio tramonto quando volevo spingermi verso l’alto, e tu sei la folgore che io attendevo. Ecco! Chi sono io dacché tu comparisti fra noi? L’invida per te è quella che mi ha distrutto!>> – Così parlò il giovane e pianse amaramente. Ma Zarathustra lo cinse col braccio e lo condusse via con sé. E quando furono andati per un buon tratto, Zarathustra prese a parlare così: Mi strazia il cuore. Meglio di quanto dicano le tue parole, mi dice il mio occhio tutto il pericolo in cui ti trovi. Ancora non sei libero, tu cerchi ancora la libertà. Logoro e insonne ti ha reso il tuo cercare. A libere altezze vuoi ascendere, di stelle ha sete la tua anima. Ma anche i tuoi impulsi malvagi hanno sete di libertà. I tuoi cani selvaggi vogliono essere messi in libertà; abbaiano di piacere nella loro cella, quando il tuo spirito medita di spalancare ogni prigione. Ancora sei per me un prigioniero che escogita libertà: ah, intelligente diventa l’anima di simili prigionieri, ma anche astuta e perfida. Purificarsi deve ancora il liberato dello spirito. Molta prigione e muffa sono rimaste in lui: puro deve diventare ancora il suo occhio. Sì, io conosco il tuo pericolo. Ma per il mio amore e per la mia speranza ti scongiuro: non gettar via il tuo amore e la tua speranza. Nobile ti senti ancora e nobile ti sentono ancora gli altri, che ti vogliono male e ti gettano occhiate cattive. Sappi che a tutti è d’intralcio un animo nobile. Anche ai buoni è d’intralcio un uomo nobile: e perfino quando lo chiamano buono, intendono con questo toglierlo di mezzo. Il nobile vuol creare del nuovo e una nuova virtù. Il buono vuole il vecchio e che il vecchio sia conservato. Ma non questo è il pericolo del nobile, che diventi un buono, bensì che diventi uno spavaldo, uno schernitore, un annientatore. Ah, ho conosciuto uomini nobili che perdettero la loro più alta speranza. E ora calunniavano tutte le speranze alte. Ora vivevano spavaldamente di bravi piacere e non ponevano più le loro mete al di là della giornata presente. <<Lo spirito è anche voluttà>> – così dicevano. Così spezzarono al loro spirito le ali: ora esso s’aggira strisciando e rosica tutto insozzandolo. Un tempo essi pensavano di diventare eroi: guadenti sono ora. Affilizione e orrore è per loro l’eroe. Ma per il mio amore e per la mia speranza ti scongiuro: non gettar via l’eroe nella tua anima! Considera sacra la tua speranza più alta! - Così parlò Zarathustra. " Da "Così parlò zarathustra" Nietzsche E' un libro che mi ha aiutato tanto |
Re: Non ti devi affezionare
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a volte infatti me lo dico pure io di essere uno stupido a farmi tante paranoie, tanto non serve a niente e ci stai male solo tu... |
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