![]() |
Re: Interessi attivi
Ho trovato la definizione corretta della distinzione degli interessi come la intende Muttley: interessi la cui fruizione è rivolta verso l'esterno (suonare uno strumento, dipingere, scrivere, ecc.), e interessi la cui fruizione è rivolta verso l'interno (leggere, ascoltare musica, vedere film, ecc.). Tali interessi possono essere denominati per comodità "interessi attivi" e "interessi passivi".
Ora datemi il premio Nobel per aver risolto l'annosa questione. 8) |
Re: Interessi attivi
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Se interessi attivi = interessi che si possono condividere, allora l’arrampicata in montagna potrà essere sia i.a. (se lo fai in cordata) che i.p. (se lo fai solo e sempre in solitaria).
|
Re: Interessi attivi
Quote:
In verità, in verità vi dico (cit.) che tutti gli interessi sono attivi, giacché non è nel vuoto e superficiale confronto/esibizione davanti al giudizio di un pubblico che essi trovano la loro ragion d'essere più profonda, bensì nella loro azione rivolta a plasmare l'animo di colui che vi si dedica (essendone al contempo anche l'espressione più vera e intrinseca), mettendogli a disposizione la possibilità di arricchire il suo background mentale e di formare la sua visione del mondo. Tutto questo porterà inevitabilmente chi si dedica con genuino entusiasmo a una passione ad agire in maniera diversa nei vari contesti che si trova ad affrontare perché la sua mentalità è in qualche modo influenzata dall'attività che si è scelto. Leggere*, ad esempio, sebbene qualche povero di spirito possa classificarlo come interesse passivo, è forse l'interesse attivo per eccellenza, visto che contribuisce come nessuno all'arricchimento culturale e alla formazione della mentalità degli uomini, effetti che non restano privi di conseguenze nell'agire quotidiano. Meditate gente, meditate (cit.) * Specialmente le opere del Sommo :occhiali: |
Re: Interessi attivi
Quote:
Con esterno intendo mondo esterno e non interiore, non solo altre persone. Leggere = da esterno (pagine del libro) verso interno (mente). Arrampicata = da interno (centri nervosi che si occupano della coordinazione dei movimenti) verso esterno (la parete da scalare). La risposta che mi ha dato Uiston, pur vedendomi concorde, non è pertinente alla mia nuova definizione. :occhiali: |
Re: Interessi attivi
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Allora chiamiamoli interessi introversi e estroversi e non ci pensiamo più. :cool:
|
Re: Interessi attivi
Anche secondo me gli interessi non si possono distinguere in attivi/passivi.
|
Re: Interessi attivi
Secondo me "attivo" e "passivo" dovrebbero avere questo significato:
- attivo: ho un interesse e faccio qualcosa per coltivarlo; - passivo: ho un interesse ma lo seguo senza fare niente di persona (sento parlarne altri o guardo altri che lo praticano). Esempi: - attivo: gioco a calcio, guardo un film; - passivo: guardo altri giocare a calcio, ascolto il parere di un altro su un film. |
Re: Interessi attivi
Vabé, io non sono convinto che la distinzione tra interesse attivo e passivo sia campata per aria (a volte repetita non iuvant!). Sarà senz'altro semplicistica e dipenderà dalla persona e da come pratica lo specifico interesse, però forse alcuni interessi hanno un rischio più alto di scadere nella routine monotona, finendo per essere poco stimolanti anche dal punto di vista intellettuale. E anche quello che dice Rorschach non mi sembra sbagliato
Winston penso che c'è del vero anche in quello che dici però mi sembra che la tua replica a Muttley è un po' uno straw man: mi pare chiaro che hai distorto/semplificato la sua posizione, anche ammesso che non fosse al 100% coerente in quello che ha scritto. Anche quella che dice Moon è una distinzione interessante, secondo me si potrebbe estendere la discussione affiancando diversi "metri di giudizio per interessi" per uscire dalla trappola bianco/nero (nel senso non-juventino). Vorrei spezzare una lancia anche a favore degli interessi che permettono di esibirsi davanti alla gente... non voglio dire che siano i "migliori", ma danno un tipo di gratificazione diversa da quella che possono dare interessi meno "pubblici". Insomma anche senza fare classifiche mi sembra chiaro che ci sono differenze, e forse non è sbagliato ragionarci su per tentare di orientarsi. |
Re: Interessi attivi
Quote:
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Ovviamente come distinzione statica la contraposizione attivo/passivo non vuol' dire niente, come binomio concettuale applicato ad un contesto preciso può invece acquisire un suo senso.
Esempi: attivo/ passivo 1. relativamente alla sfera sociale : interesse interattivo (calcio) / interesse solitario (lettura) 2. come distinzione classica temperamentale se vogliamo: interesse attivo (ballare)/ interesse contemplativo (studiare) 3. Nel senso più letterale: agire (sport etc.) / patire (televisione) Tutto è ovviamente discutibile e noiosissimo, credo Muttley debba semplicemente abbandonare il binomio e dirci cosa intenda discutere e si può iniziare. |
Re: Interessi attivi
Quote:
E, tanto per dire, la lettura non è necessariamente un interesse solitario. Non so fino a che punto possano essere utili certe distinzioni, tanto più che Muttley aveva in mente più o meno quello che ho riportato nella mia firma :occhiali: |
Re: Interessi attivi
Ma che abbandonare, interessi ****** rulez. :cool:
|
Re: Interessi attivi
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Winston,
le mie distinzioni sono semplici esempi di come il concetto di interesse attivo o passivo può avere un senso. Bisogna semplicemente contestualizzare. Non vedo proprio perché ci dovrebbe essere bisogno di "vietare" l'utilizzo di una semplice descrizione. Sono cmq d'accordo sul fatto che bisogna essere precisi. Non intendevo dire che la lettura fosse necessariamente(!) un interesse solitario, ripeto, si tratta di un semplice esempio. Per la cronaca, volendo si potrebbe insistere (con Ricoeur, se non ricordo male) che la lettura nel senso stretto è sempre accompagnata da una lettura interiore e quindi privata. Ma non importa; non è quello il punto. Mah bisogna vedere se Muttley intendeva dire, che l'interesse che fa cuccare è meglio, oppure che l'interesse attivo è meglio perché fa cuccare. |
Re: Interessi attivi
Non posso che ripetere quanto ho già detto. Salvo pochissimi casi, nessun interesse è veramente passivo (anche guardare la TV ha le sue conseguenze nell'agire quotidiano delle persone, come ben sa il mafioso che ci governa).
Quote:
Posto questo, andrebbe poi affrontata la questione del se ha senso classificare gli interessi, e se e come ciò sia possibile in maniera tale da poterli sistemare tutti in maniera inequivoca sotto una cartella o sotto l'altra. Non sarebbe più semplice invitare tutti a praticare l'interesse che sentono più congeniale? scegliere in base alle proprie inclinazioni prima che in base ai risultati "collaterali" che ci si prefigge di ottenere praticando una determinata attività? Che senso ha consigliare di iscriversi a un corso di ballo o a una scuola di musica solo nella speranza di conoscere altre persone, senza essere veramente portati per quell'attività? |
Re: Interessi attivi
Winston,
Un pugile può avere un atteggiamento passivo, può adoperare una tattica difensiva. Se indendiamo "atteggiamento attivo" nella maniera più ampia possibile, ovvero dove comprende un pò tutto e non vuol dire più niente, (in maniera analoga al tuo utilizzo di "interesse attivo"), ovviamente il pugile difensivo è attivo. Ma a nessuno verrebe in mente di rinunciare a "atteggiamento passivo" per descrivere la tattica di un pugile. Ripeto, il contesto chiarisce l'utilizzo di "attivo/passivo"; puro e semplice common sense. Se per un tuo motivo o un tuo pensiero non ti piace la parola "passivo" sei ovviamente liberissimo di non utilizzarla, ma una ragione che dovrebbe essere valida per tutti non esiste. |
Re: Interessi attivi
La ragione l'ho già spiegata, e non puoi venirmi a dire che comunemente al termine "passivo" non viene associato un significato di deminutio rispetto al termine "attivo".
Ma a questo punto, se permetti, ti faccio una domanda: la lettura per te è un interesse attivo o passivo? E secondo te si potrà mai pervenire a une definizione unanime? Secondo me no, quindi è inutile mettersi a classificare gli interessi, crea più incomprensioni che altro. |
Re: Interessi attivi
Quote:
Il tuo ragionamento sarà una ragione per chiedere ulteriori spiegazioni a chi utilizza il termine, ma non è assolutamente una ragione per vietare il concetto. Quote:
|
Re: Interessi attivi
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Ma questi interessi attivi non ci avranno un po' rotto i coglioni?:)
|
Re: Interessi attivi
.....ma perchè un pò poi....:pensando:
|
Re: Interessi attivi
Ho decisamente paura di entrare in un post "sacro" come questo, in giro da tanto e con tanta robba all'interno. (per dire cosa poi? una belinata... babbè..)
La distinzione attivo/passivo è troppo godibile per essere abbandonata andiamo! E se modificassimo le variabili in gioco? Interesse attivo: generato dal soggetto Interesse passivo: imposto dall'esterno Questa distinzione riprende parzialmente il discorso di Winston sul rischio di "snaturare" le persone. Se Tizio vuole fumare perché adora l'aroma di tabacco e la sensazione di tranquillità che questo gli scatena per lui fumare è un interesse attivo. Se Caio detesta il fumo e tuttavia lo fa perché vuole essere accettato da chicchessia allora fumare è un interesse passivo. Naturalmente questa distinzione sottende che ogni interesse attivo/passivo abbia dei sotto/sovrainteressi attivi/passivi che lo scatenano o che da lui sono scatenati: Caio ... 1 interesse attivo - amare 2 interesse attivo - avere una ragazza 3 interesse passivo - frequentare persone 4 interesse passivo - piacere alle persone che si frequentano ... : Caio vuole ardentemente amare (una donna che non sia sua madre), ma per farlo vuole "avere una ragazza". Perché ciò avvenga deve necessariamente frequentare delle persone e per continuare a frequentarle deve piacere a codesti individui. Ciò che si vuole fare è attivo, ciò che si deve fare per averlo è passivo. Ahhh... gli anni dell'università..! ':D |
Re: Interessi attivi
Non male la distinzione introdotta da Allocco, soprattutto perché pone l'accento sulla predisposizione d'animo della persona.
Per essere più precisi io però, se proprio dobbiamo fare classifiche, parlerei di interessi "naturali" vs "artificiali", o di "consapevoli" vs "imposti". |
Re: Interessi attivi
Quote:
Winston d'accordo su qualcosa? Ah, però sotto puntualizza qualcosa, ok, allora tutto rientra nell'ordine naturale delle cose. :mrgreen: |
Re: Interessi attivi
Quote:
Quote:
|
Re: Interessi attivi
Quote:
Le due alternative potrebbero starci, ma rimarrebbero delle ambiguità da chiarire: - Il termine "artificiale" non esprime bene secondo me il concetto di qualcosa di necessario a prescindere dalla disposizione (da definire quanto naturale o "artificiale") dell'individuo; in fondo la società ha dei bisogni che derivano dalle regole che la sua evoluzione le ha fatto generare. Tutto naturale se si considera "natura" l'azione dell'uomo e delle sue strutture; tutto artificiale all'opposto. - La seconda diade non ci sta proprio; è vero che un interesse passivo (nel senso "nuovo") non deve necessariamente essere consapevole; ma la maggior parte delle volte lo è. Nel mio esempio Caio sa che deve scendere a un compromesso per avere quell'amore che tanto desidera per sua natura, e consapevolmente sceglie di "patire" la vita mondana. Sono un mostro. :malvagio: ': D |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:58. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.