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Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Non sono affatto d'accordo quando dici che non siamo capaci di donarlo. Anzi, secondo me il problema è che in tantissimi casi noi questo affetto lo doniamo, ma gli altri non se ne accorgono. Bisogna fare in modo che se ne accorgano di più. Anche la mia ragazza dice che sono freddissimo cn lei a volte, però piano piano mi sto sforzando di essere più empatico. Non è facile ragazzi, non è facile in pochi mesi, cambiare 27 anni di esistenza (però con calma e continuità si può migliorare molto). :yes: |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Le mie coetanee (e anche quelle più giovani) danno per scontato che uno come me, non avendoceli, sia una testa di cazzo che sfugge alle responsabilità o che racconto balle per portarmele a letto. L'aspetto grottesco è che non posso neanche dargli torto, su questo punto, ma non posso neanche andare in giro con un certificato anagrafico appeso al collo. Poi c'è la storia dell'aura di stabilità dell'uomo maturo, di cui quelli sono due elementi fondamentali :sad: |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Purtroppo la questione dell'affetto è assurda e ingiusta ma funziona più o meno così: meno affetto hai ricevuto --> meno ne avrai da dare (o almeno da manifestare) --> meno ne riceverai. Tutto ciò può sembrare crudele ma rientra nella crudeltà generale del mondo in cui viviamo nel quale pesce grande mangia pesce piccolo (mi sa che non c'entra un cazzo ma non mi veniva una metafora migliore :cool:). |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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di Giacobbe, che è uno psicoterapeuta. cmq dice che le persone che soffrono di mancaza di autostima ricercano nella vita da adulti quell'affetto, quelle coccole che non hanno avuto abbastanza da piccoli. Quindi si sente questa mancanza anche da adulti, ma purtroppo da grandi nessuno te le darà mai più quelle coccole e quelle carezze, che solo un genitore può dare al proprio bambino e non solo perchè i tuoi non te le danno più, ma anche perchè tu non sei più bambino, cioè voglio dire non avrebbero lo stesso effetto che avevano quando eri piccolo. In pratica chi ha bassa autostima ricerca negli altri qualcosa che gli altri non gli possono dare e che anche se gliele dessero, non sarebbe in grado di riceverle, perchè gli anni dell'infanzia sono passati. Quindi dice anche per ottenere l'autostima da grandi non bisogna attaccarsi alla mancaza di affetto, ma bisogna realizzarsi in un altro modo, ad esempio realizzarsi nel lavoro, nello studio, nello sport, insomma trovare un modo per acquisire sicurezz aindipendentemente dall'affetto che ci manca e che pretendiamo dagli altri |
Re: Mancanza di affetto
quanto odio le teorie sulla mancanza di affetto quando si è bambini...
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Re: Mancanza di affetto
Be', con l'età che ho ormai le coccole dei genitori non mi servono più (anzi, sono fastidiose), vorrei quelle di una donna, eh sì... :wub:
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Re: Mancanza di affetto
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anche io...ho avuto delle avventurelle così senza senso, ma l'affetto vero e proprio l'ho avuto solo dai miei genitori e dai pochi amici che ho...comunque ti capisco, mi dispiace tanto :| |
Re: Mancanza di affetto
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Comunque, seriamente, ti consiglio di tenere un gatto o un cane. Certamente non è come avere affetto da un altro essere umano ma sono meglio del cuscino... ed in più ci sono sempre e non tradiscono mai. Purtroppo io non posso tenere animali domestici per questioni di impegni e soprattutto di spazio, ma appena avrò questa possibilità la sfrutterò. |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
Ho letto tutti i messaggi di questo thread; posso dire di capire benissimo cosa significhi non ricevere affetto, ma non è vero che non si è meritevoli di riceverlo se non lo si dà. Il dare o ricevere affetto è una cosa spontanea che non si esterna l'una in funzione dell'altra, quindi chi dice che non ha mai dato affetto, non vuol dire assolutamente che non sia meritevole di riceverlo. Diciamo che, per ogni età, c'è il giusto affetto che si dovrebbe ricevere (non sempre eh, ma in via generale), da piccoli quello dei genitori, da adolescenti quello degli amici e da grandi quelli di un partner; è chiaro che se nel corso della vita, vengono a mancare anche uno di questi tasselli, sopratutto se la mancanza è molto molto lunga, è normale che da grandi poi si diventi "cattivi", estranei al mondo, ansiosi, disturbati da Dap, depressi, sociofobici e farmaco dipendenti e che più ne ha più ne metta. La domanda, che tutti ci poniamo è: ma di chi cavolo è la colpa? In piccola parte è degli altri che ci circondano, per qualche motivo, hanno deciso di "scartarci" tra i loro "bersagli" di affetto; ma per la gran parte, credo sia di noi stessi la colpa, che non abbiamo forse fatto nulla per diventare un "bersaglio" dell'affetto degli altri, nel senso che, ci siamo messi categoricamente in testa, che, l'affetto, lo vediamo donare agli e quindi, a noi, non toccherà mai, ma in realtà non è detto che sia così. Ognuno deve fare un'analisi di se stesso e capire in cosa avete sbagliato, ognuno troverà risposte diverse. Chi vi scrive, è uno che comunque ha capito qualcosa di sé, ma a volte, quando ci se ne accorge, ripartire è dura...
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Re: Mancanza di affetto
Meglio il cuscino che un finto affetto... almeno il cuscino non ci tradirà mai e non ti userà mai
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Re: Mancanza di affetto
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eh io dico che il migliore affetto c'e lo diamo noi prendendoci cura di noi , gli altri ti danno affetto quando tu gia ti vuoi bene , sarebbe un di piu'''' quindi se ne senti la mancanza vai dalla parte sbagliata se vai verso gli altri )) !!! |
Re: Mancanza di affetto
Come si fa a darsi affetto rimanendo soli a vita?
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Re: Mancanza di affetto
Con gli interessi attivi :D
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Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
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Per esempio, cominciando a donare un po' d'affetto o compagnia o ascolto a qualcun@ per il piacere di farlo, senza aspettarsi per forza di essere ricambiati... |
Re: Mancanza di affetto
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Forse mentire ti darebbe una certa..."aura di credibilità" (paradossalmente). A patto di trovarsi in un contesto in cui non verrai tanato. |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
Anche io ho quasi 40 anni e in base alle ultime conoscenze di donne che ho fatto ho notato una cosa tremenda ma non certo una novità,cioè che se sei disoccupato come me ti considerano un pigro,se vivi ancora coi genitori come me ti considerano un mammone,se non hai relazioni sentimentali uno sfigato,il fatto è che tutto questo è in parte vero nel mio caso,o meglio io mi considero sfigato perchè non ho autostima,ma le donne non dovrebbero dare un po' di fiducia?
Cioè per avere amore uno deve essere autonomo oppure ricco e in più avere già relazioni quindi provarci a piu' non posso con tutte come i miei amici.Ma che storia è? Comunque in realtà fino a 6 mesi fa lavoravo e quindi avevo poco tempo per uscire, ero sempre stanco e mezzo rincoglionito,lo stipendio era comunque basso e quindi con le ragazze combinavo poco e niente lo stesso.Ma c'è una via d'uscita? |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
La mancanza di affetto è lacerante, soprattutto quando mi guardo intorno e vedo che rappresento un'eccezione alla regola, una sgradevole realtà.
Posso tranquillamente considerarmi un "diverso", ad esempio, nel contesto in cui lavoro dove praticamente tutti vivono vite e relazioni normalissime. Nessuno è a conoscenza della mia depressione e del mio essere in terapia, non ritengo necessario svelare un aspetto così inflazionabile e mi accontento di essere il bonaccione un po' strano (ed eunuco per il gentil sesso...) dell'ufficio. Alla richiesta "ma tu non sei fidanzato" (l'ultima volta 3 anni fa, poi hanno intuito con che tipo avevano a che fare) ho sempre risposto con umore e senza dare particolare peso alla cosa. Eppure a ripensarci mi viene un po' di amarezza. In genere, per quelli che come me sono sempre disponibili e con una battuta pronta, si viene visti come dei simpatici tipi strambi. Non ho mai percepito particolari pena o imbarazzo nei miei confronti, per cui non posso dire di essere mai stato emarginato da nessuno, al massimo sono stato io ad avere la tendenza a ritirarmi in diverse occasioni. Da un lato può essere confortante sapere che il mio vuoto non sia direttamente percepito; dall'altro fa molto male, perché mi fa rendere conto di quanto in profondità abbia sotterrato l'emotività e di quanto mi sia inconsapevolmente reso invisibile da un punto di vista affettivo. Non so cosa significhi essere abbracciati da una ragazza emotivamente interessata, non ho idea di cosa si possa provare durante un bacio affettuso e mi sento completamente "altro", alieno, da queste esperienze normalissime per i più. Non provo particolare riverenza verso il genere femminile, a parte l'essere ovviamente impacciato nel rapportarmici, soprattutto quando pensano di avere un ascendente per ottenere qualcosa (a livello lavorativo, normalità che non considero negativamente in quanto intrinseche alla maggior parte delle persone). Quando sono disponibile e gentile nelle occasioni in cui riesco a esserlo, lo faccio con una speranza recondita, quella di poter ricevere qualcosa di indefinito dando il possibile e senza avere pretese particolari. So che non funziona al massimo, che magari non esiste quel tipo di equilibrio, c'è chi dice che le cose bisogna prendersele.. ma mi rendo conto che l'essere a disposizione degli altri fa parte delle cose che, indirettamente, mi fanno piacere fare, perché mi fanno sentire utile per qualcuno con il conseguente ritorno, purtroppo impermanente, in autostima. Visto che si raccoglie ciò che si semina mi porto avanti, anche se ancora non conosco le piante che verranno su e quando. :D Non mi aspetto riscatti, non sento di avere meriti in più rispetto ad altri che potrei considerare arbitrariamente delle brutte persone. L'unica cosa che posso fare, come tutti in fondo, è lavorare su tanti piccoli aspetti che, un giorno, contribuiranno a colmare i vuoti che ho lasciato dietro di me. È una questione di destino, e quello lo si può influenzare costruttivamente da soli, faticando, con le proprie mani... no? |
Re: Mancanza di affetto
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Re: Mancanza di affetto
Prima anche io ci facevo dei pensieri su questa cosa, adesso un po' meno. L'unica volta che una tizia mi abbracciò fù al tempo del mio primo lavoro, 2001 o giù di lì...era una mia collega "estroversona" come si dice qua sopra, la incontravo poco e non ero molto in confidenza, comunque arrivò il suo ultimo giorno di lavoro e scese al mio piano a salutarci, salutò i vari colleghi e quando arrivò a me a sorpresa mi buttò le braccia al collo e mi abbracciò...fù la prima e ultima volta, poi baci, abbracci e carezze non me le hanno più date nessuna, a esclusione di mia madre e la mia sorellaccia.
Ogni tanto ci penso a come sarebbe, cosa si potrebbe provare...mah :( |
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