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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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esattamente, a me non sono mai successi casi come quelli dell'autore del thread, anche perchè avrei avuto via libera per reagire, ma sono questi comportamenti non diretti, detti anche "soft", ad essere quelli più subdoli... ad aggiungerei che noto anche un certo timore nell'aprire una conversazione con me, come se alcune persone fossero un pò spaventate, sarà che do sempre l'aria da arrabbiato e pensieroso. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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"L'introverso avvelena anche te, digli di smettere" :D |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
l'unica cosa che potrebbe essere considerato un handicap è che la persona timida è particolarmente introversa per natura, quindi tende ad essere poco pratica e molto spirituale, e fin da piccoli questi soggetti sono di una goffaggine mostruosa, i familiari dicono che sono sempre stati imbranati e cose simili. A parte che lo noto su me stesso, queste affermazioni le ho tratte da un libro di psicologia che avevo letto molti anni fa ed archiviato nella mia prodigiosa memoria
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
peccato che sono non credente, altrimenti la mia schizoidia l'avrei potuta chiamare misticismo, alcuni dicono che le due cose coincidono, secondo voi?
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
intendevo dire che misticismo e schizoidia sono la stessa cosa
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Diciamo che a volte uno si dimentica, prima di aprir bocca, di lanciare il comando assertività (che, tra l'altro, non funziona neanche sempre). E allora, in modo del tutto automatico, l'Altro ti prende per debole, distratto, sfig... Vabbeh, avete capito. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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La reazione che abbiamo e la sua intensità ,che sia manifestata o meno, dipende, secondo me, dall'avere denro di noi una parte che vorrebbe essere come loro, vorrebbe stare dall'altra parte e non ci riesce e le battute/allusioni altrui vanno a stimolare questa parte, sulla quale dobbiamo lavorare per risolvere le cose. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
cose del genere mi succedono spessissimo :(
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
però a volte dei ritardati vengono presi per timidi.
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Aggiungiamoci poi la malvagia tendenza degli uomini a rifarsi sempre con i più deboli (in vari modi, anche in modo soft e magari amichevole) e il fatto che non è considerata una cattiva azione la presa di giro di chi è un po' inibito (a differenza, che so, di chi è grasso). Pensandoci bene prima ho detto una bugia, in realtà capisco come ci si sente nelle situazioni descritte da who, le ho subite un sacco in passato e mi ci sono imparanoiato per questo ho imparato a reagirvi anche se quando ogni tanto abbasso la guardia e vengo "colpito" mi da parecchio fastidio. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
Ciao Who by Fire, anche io quando presi la patente (avevo 20 anni), sperimentai una situazione simile anche se non proprio uguale. Per quanto riguarda l'esame di teoria passai senza grosse difficoltà, mentre per la pratica le cose andarono ben diversamente. Durante le lezioni di scuola guida ero spesso in ansia per paura di non essere all'altezza della situazione. Vorrei far notare che questo ultimo esempio presenta aspetti paradossali, in quanto in qualsiasi scuola si va per imparare: diversamente avrebbe poco senso.... E' anche vero però, che molti miei coetanei (a mio vedere) erano forse più abili durante le lezioni di guida, ma questo, essendo un punto di vista che deriva da una mia percezione, può presentare diversi gradi di relatività.
Fatto sta che in definitiva ho passato anche l'esame di guida al primo colpo (forse in Italia la patente la danno a tutti? Vabbé....) Ancora una cosa riguardo all'esame di guida che ho sostenuto: quel giorno la partenza era prevista da un parcheggio che presentava due imboccature rispetto alla strada: una per chi entrava dalla strada al parcheggio e una per chi usciva dal parcheggio alla strada. Nella macchina c'ero io (ovviamente alla guida), il mio istruttore al fianco destro e l'ingegnere della motorizzazione che doveva valutarmi, seduto dietro. L'istruttore (forse vedendomi più in ansia del solito) mi ha sussurato: per uscire dal parcheggio non imboccare il senso vietato :eek: Non essendo nella testa altrui non so dirti, Who by Fire, se certe persone considerino un sociofobico (o altra persona che soffre di disturbi "ansia correlati") un po' ritardato. Io penso per quanto riguarda il mio caso, di non avere pienamente sviluppato le abilità sociali. In altre parole io, rispetto ad un estroverso (come vengono spesso classificati da alcuni utenti di questo forum quelli che assumono comportamenti "opposti ai nostri") ho degli strumenti meno precisi e affilati (o forse solo differenti) e lavorando con questi il prodotto che ne deriva non è allineato a chi possiede altri standard. Credo che parte delle incomprensioni e dei disagi che ne derivano siano da riallacciare a questo. Un saluto :) |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
La mia impressione è che il nostro cervello spreca troppe energie ad elaborare cose inutili in ogni determinato momento, lasciando di fatti poche risorse disponibili ad elaborare le cose più banali che richiederebbero davvero un minimo di sforzo ad una persona 'normale'.
Quando facciamo una cosa non siamo mai concentrati su di essa ma ci preoccupiamo del mondo intero, di tutto quello che si sta svolgendo in quel momento per nulla pertinente all'attività in questione o alla realtà certe volte ed inevitabilmente quella cosa viene fuori male. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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In linea di massima l'idea che mi sono fatto è che è meglio passare per matti che stare zitti ingoiando tutto perché "razionalmente mi rendo conto che un mio sfogo potrebbe essere giudicato eccessivo". Non ha senso scervellarsi per capire se gli altri ci stanno prendendo in giro o se siamo noi ad essere troppo suscettibili, magari colpevolizzandoci perché "siamo noi sbagliati a offenderci per queste menate", perché poi, come dici tu, uno finisce addirittura per subire anche nelle situazioni dove sarebbe bene reagire. La regola è, sempre: ACCETTARSI. E come sono io? Permaloso e suscettibile. Lo sono, quindi è bene che sia evidente. E' un male così grosso? Non necessariamente. Sbaglio a offendermi? Chi se ne frega, il mio lato emotivo mi fa provare questo, non ha senso esprimere un giudizio di "corretto o non corretto" su ciò che si prova, ne possiamo solo prendere atto. La gente accetta chi ha un caratteraccio, mi sono accorto che dopo un po' prende la sua suscettibilità come un dato di fatto, anzi impara a rispettarla. Se reagisci alle prese di giro leggere ti dice "sei pesante però", però alla quarta volte che ti arrabbi o ti molla (e forse è bene così perché con quella gente non ti ci trovi) o la smette. Certo non bisogna esagerare, tipo non ha senso sputare in faccia alla barista che risponde male, ma la frecciatina ci può stare :) E queste cose è bene cominciarle da giovani, anche intorno ai venti anni o poco più può andare bene. Se uno deve tirar fuori la rabbia, prima o poi si calmerà, ma un periodo di esternazione non può che fare bene. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Però, sai, in certi contesti (non sempre) ho l'impressione che la gente mi rispetti "per non infierire sulla croce rossa", cioè: mi pensano come un debole, ma hanno "compassione" e magari mi stimano da altri punti di vista diversi da quello sociale, e quindi non sfoggiano con me le goliardate e le frecciatine che si scambierebbero tra estroversi perché "a scuoterlo troppo forte il vetro delicato si potrebbe rompere". Questa è una accortezza d'animo che c'è nel mondo adulto ma manca ovviamente nell'infanzia: da ragzzini se sei debole ti silurano. Poi nel mondo adulto hanno altri modi di silurarti se sei debole, ma lo fanno magari con un'apparenza ipocrita di buone maniere. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
Mi sta capitando proprio in sti giorni a lavoro... mi trattano come fossi un handicappato... non mi fanno fare alcuni lavori che potrei fare benissimo... non mi cagano... mi hanno preso per il "mongolo" di turno... mi hanno etichettato già dal primo giorno...
è solo una settimana che lavoro li e mi sa che non mi terranno nemmeno scaduti i 12 giorni di prova -.- andiamo beneeeeee Non mi so far rispettare... sono timido, sto sempre zitto e faccio semplicemente quello che mi dicono.... L altro che hanno assunto con me parla si mostra interessato fa domande (per quanto non ce ne sia motivo o bisogno...) è il classico "leccaculo"..... tra l altro mi sfotte bellamente anche e non lo sopporto proprio.. nonostante io con lui mi sia sempre comportato bene e gli dia sempre passaggi e sigarette pure.... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
esplicitamente del ritardata me l'ha dato solo una persona ...
oltre ai miei genitori naturalmente :D |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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sostanzialmente d'accordo, anche se ormai scelgo le battaglie, col cavolo che mi spreco a farle tutte :) |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Che pezzi di m.... chiedi i danni morali |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Potevi dirle anche: Certo! Scartamelo!(la guardavi con un lieve sorrisino ebete mentre lo scartava:w00t:)....mmm è brava a scartare i gelati eee....GRAZIE e Arrivderciii:tt2: |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
Arrivo un po' in ritardo ma c'è una questione che non mi torna: siamo poi sicuri che gli altri ci trattino come "ritardati", come "handicappati" e che non siamo poi noi a pensarlo di noi stessi sempre e comunque davanti a tutti quelli che ci giudicano?
Ci sono sicuramente persone pessime in giro, ed è innegabile in quanto riflette la società attuale ma non credo che ogni persona scazzata, con tono non troppo accomodante ce l'abbia proprio con noi. In sono del parere che bisogna anche rispondere e ribellarsi. E'vero che non è facile e che a volte le parole vengono dopo ma per migliorarsi bisogna sforzarsi e in più è meglio far venire il mal di fegato agli altri che a se stessi. E' con la pratica che si migliora e prima si inizia a trattare gli arroganti e gli imbecilli con van trattati, prima ci si libera di questo peso. Non bisogna dar retta a questi atteggiamenti, chissenefrega, in fondo a chi interessa conoscere persone così che sono solo un contorno sociale nella maggior parte dei casi senza idee, senza principi, senza opinioni che chinano la testa ed eseguono senza obiettare agli ordini di chi è più potente o "grosso" di loro. Si metterebbero pure le mutande in testa. Da giovani si, pesa, ma poi con gli anni bisogna imparare a farsi strada a nocche dure. Il carattere è pacifico, tranquillo ma la società li calpesta quelli con caratteri così, purtroppo. L'importante è dare il vero peso alle persone che se lo meritano, gli altri possono anche andare..... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
questo succede anche a me e vi posso dire il motivo.
prima magari entravo in un negozio normalmente e mi succedevano questi eposodi, invece il trucco sta nel entrare nel negozio con fare"nervoso" con i soldi gia preparati, prendi quel che serve,paghi,"Ciao grazie" in questo modo ti vedono convinto di quello che fai e un po nervoso quindi non si azzardano a fare battutine perche nn sanno come potresti reagire. un aneddoto: a scuola guida mi comportavo educatamente...arrivati alla pratica mi bocciarono senza motivo,prendendomi anche per il culo dicendomi che nn ero capace a portare la macchina,quando ero stato il migliore...cmq,torno a casa nervoso sto nun oretta al pc e poi mi decido ad andare alla scuola guida a reclamare. arrivato li quello mi saluta con tono divertito,l ho salutato e gli ho detto di prenotarmi l esame tra un mese,e poi l ho avvisato dicendogli"sta volta mi avete fregato 75 euro dell esame,la prossima volta se mi bocciate di nuovo senza motivo prima alzo le mani al esaminatore e poi a te" e me ne sono andato. indovinate l esito dell esame?PROMOSSO :D riassumendo,se nn ci facciamo vedere aggressivi almeno un po ci metteranno i piedi in testa a vita. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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o meglio, non bisogna mostrare le nostre debolezze, ASSOLUTAMENTE, anche perchè ho visto che comportandosi così le persone colpiscono ancora più duramente dove c'è la ferita... Quote:
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
ogni tanto un vaffanculo ci vuole ..
ogni tanto un cazzotto in bocca ci vuole.. ogni tanto un calcio in culo ci vuole... ogni tanto una bella urlata ci vuole... ..ma ogni tanto anche una bella risata in faccia al coglione di turno, lo fa imbruttire e passare dall'altra parte della barricata... l'offesa è nulla se la persona è zero !! Solo che dobbiamo fargli capire il suo valore "zero" ... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
Leggo che l'opinione generale sia quella di promuovere una reazione anche forte a chi ci tratta come ritardati.
Però gli esempi che avete fatto, non mi sembrano meritevoli di uno sbrocco. Io credo che dobbiamo avere presente che anche gli altri possono fare errori di valutazione, soprattutto dopo conoscenza minima, come nel caso della barista. Il caso della scuola guida invece è il classico esempio di percezione dell'inoffensività introversa, che non trovo per forza negativo. Come l'handicappato è visto inoffensivo, anche l'introverso è visto inoffensivo, ma ciò non significa che è visto come handicappato (che poi, dal loro punto di vista, possiamo anche essere degli handicappati perché portatori di handicap sociali). La percezione dell'inoffensività è negativa quando abbiamo a che fare con una persona poco sviluppata a livello morale; nella maggior parte dei casi queste persone non è che ci creano dei danni tangibili, ma fanno intravedere la loro bassa considerazione nei nostri confronti. Io a queste persone non le mando a cagare, per un semplice motivo: hanno i loro valori stupidi, penseranno male di me, ma è inutile che mi prodighi a reagire come se dovessi fargli cambiare idea; non posso essere simpatico a tutti, perché sprecare energie per educare ("reagisco così impara a ....") gente non interessante socialmente o sessualmente? Io, essendo introverso, sto spesso sovrappensiero e mi costa un po' alterare il mio stato ideale di riflessione per mettermi a battagliare in acidità con gente del mestiere. Una cosa che mi blocca è la critica che viene spesso fatta ai single, quella per cui ogni comportamento vagamente di nervosismo sia dovuto a mancanza di sesso. Però non accetterei volentieri vostre esortazioni a fregarmene di queste accuse, perché di solito sono io a minimizzare gli sconquassi mentali che porterebbe una carriera inattiva sessualmente; non si può mica predicare malattia e razzolare salute. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Estremizziamo. Se una persona mi considera cieco, sordo e muto, che problema mi dà? E' solo la preoccupazione di suscitare sensazioni non controllabili che possano crearmi problemi per socializzare. Ma tanto la barista basta che fa quello che deve fare, cioè servirmi e chiedere i soldi corrispondenti all'acquisto. Se pensa che sono ritardato che mi cambia? |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Cambia eccome è una questione di orgoglio |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Se l'orgoglio serve a farsi il sangue amaro più volte al giorno, allora è meglio non avere orgoglio. |
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