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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Comunque, Dedalus ha ragione da vendere. Quote:
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Vasco Rossi diceva: VOGLIO UNA VITA MALEDUCATA DI QUELLE VITE FATTE FATTE COSI' VOGLIO UNA VITA CHE SE NE FREGA CHE SE NE FREGA DI TUTTO SI' VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI DI QUELLE CHE NON DORMO MAI VOGLIO UNA VITA DI QUELLE CHE NON SI SA MAI E POI CI TROVEREMO COME LE STAR A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR O FORSE NON C'INCONTREREMO MAI OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI OGNUNO COL SUO VIAGGIO OGNUNO DIVERSO E OGNUNO IN FONDO PERSO DENTRO I CAZZI SUOI VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA VOGLIO UNA VITA COME QUELLE DEI FILM VOGLIO UNA VITA ESAGERATA VOGLIO UNA VITA COME STEVE MCQUEEN VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI DI QUELLE CHE NON DORMI MAI VOGLIO UNA VITA, LA VOGLIO PIENA DI GUAI Si dice che questa canzone sia diventata una specie di inno per le giovani generazioni di quell'epoca; però voglio proprio sapere quanti hanno seguito questo modello. Se uno è un esaltato farà la vita da esaltato, se uno non vuole uscire e entrare continuamente dalla galera proverà a vivere legalmente, se uno s'innamora di una e la ama anche dopo, probabilmente tenderà ad essergli fedele ed a rinunciare ai propositi di seduttore seriale. Le soap operas spingono molte a desiderare tira e molla e inciuci vari, ma alla fine sono sempre i sentimenti quelli che fanno la differenza: se uno non piace non piace, se uno piace piace. Quindi il mio messaggio è di non dare retta a quella frase, porta solo ad estrovertirti senza uno scopo. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
l'ultimo di Vasco dice esattamente il contrario. il che è significativo.
"non si può fare quello che si vuole" "non si può spingere sempre sull'acceleratore" ecc ecc. la saggezza viene con gli anni, evidentemente. :) il problema di fondo è caricare la vita di un significato più grande di quello che ha, o di attribuirgliene uno in base al paragone con gli altri. tutti vorrebbero vivere la vita di Hemingway, ma pochi si soffermano sul fatto che Hemingway non è famoso per aver fatto la guerra civile spagnola, ma per essere stato un grandissimo scrittore (e non tutti quelli che han fatto la guerra son diventati scrittori così importanti). avere uno slancio verso il rischio va bene, ma ci deve essere sempre uno scopo. un significato. qualcosa di profondo. l'inno dell'epoca era un inno al consumismo (giusta la considerazione di WLM), un nutrirsi di emozioni forti perché ci si sente vuoti dentro. la fortuna dei geek e dei nerd è questa, per quanti problemi hanno di natura sociale, gli interessi gli riempiono la vita. in questo mi son sempre sentito fortunato. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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vivere è fare quello che piace? qua dentro non mi pare che ci sia gente che evita di fare attività piacevoli. vorrei degli esempi. scritto così il post sembra un libro di Fabio Volo. e non è un complimento. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
scusa ma nel tuo caso la tragedia quale sarebbe?
@stone: se fosse per te questo forum non esisterebbe perché i suoi membri avrebbero già partecipato a dieci tipi diversi di suicidi di massa. E comunque il faccione giallo che avevi prima come avatar era più gradevole, non lo potresti rimettere? cheers |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
mah, tra l'essere protagonista della vita soffrendo ed essere spettatore passivo, non saprei cosa scegliere, in quanto nessuna delle due strade porta poi alla vera realizzazione e alla vera libertà personale.
Per me non siamo nati per soffrire, nè in amore nè in nessun altro ambito, ma siamo noi spesso a tirarci la zappa sui piedi (consciamente o no), e la sofferenza ci è utile solo se c'insegna qualcosa e ci fa maturare emotivamente (e aggiungerei spiritualmente)... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Siamo vittime dei nostri pensieri incessanti e delle nostre incontrollate emozioni, che ci spingono a comportamenti che non vorremmo e di cui poi ci pentiamo... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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non dico il masochismo, ma i pensieri e le paranoie si. siamo introspettivi e lo saremo sempre. o cominciamo a prendere quanto di buono c'è in quest'aspetto o saremo sempre degli invidiosi che si struggono per assomigliare agli altri. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Dedalus se mi togli gli eroi dei romanzi rimango con ben poca compagnia: mi riscaldano il cuore, anche se per poco. Meglio correre il rischio di diventare un Chisciotte o una Bovary piuttosto che altro... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Non fa mai quello che gli piace --> è sfortunato, non è mica morto; poi io credo che ognuno di noi, qualche volta, decide di fare ciò che gradisce fare, non sempre ma almeno tutte le volte che può Osserva gli altri vivere --> ti riferisci al gossip? parlare degli altri lo fanno tutti; se uno è sentimentalmente serio e sta a contatto con persone che emulano Beautiful, mi pare normale che costui parli di loro e delle loro vicende, ma questo non significa che non vive; Sta sempre fermo immobile --> ma che cosa significa? l'immobilismo è ciò che cercano le donne in un uomo, uno maturo, che non cambia, che è un punto di riferimento. E poi vorrei sapere che cosa s'intende per "tragedia". |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Hemm non mi riferisco al gossip ma all'essere spettatori della vita degli altri, non riuscendo a fare le cose che fanno, non riuscire ad inserirsi. E per essere immobili intendo stare sempre fermo in un angolo, distante da tutto e da tutti, non riuscire a prende l'iniziativa, a dire ciò che si pensa, a far partecipi gli altri delle propie idee, non essere mai se stessi. che hai capito? XD XD E' un pò difficile spiegarlo in 2 parole però pensavo fosse abbastanza chiaro perchè credo siano problemi che riguardano molti qua. Tragedia? Per esempio una mia ex compagna di classe aveva molti poblemi soffriva sopratutto di attacchi di panico. Lei scoppiava a piangere anche durante le lezioni. Tutti sapevano dei suoi problemi, aveva molti amici che gli stavano vicino, si sfogava con tutti. Rendeva partecipe agli altri del propio dolore. E' riuscita anche a diventare affascinante propio grazie a questo. Questo voglio dire, lei soffriva e molto ma era la protagonista della propia "tragedia". |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Ti consiglio questo libro: http://www.francoangeli.it/Ricerca/S...eLibro=239.163 Riguardo la tua amica, era diventata affascinante aiutata dal fatto che sia donna e credo anche carina (ho indovinato?). Tu pensi che se fossi stato io a soffrire di attacchi di panico, a piangere in classe, a parlare dei miei problemi e del mio dolore e sfogarmi con le mie compagne, sarei risultato affascinante? |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Essere protagonist vuol dire decidere in primapersona, porsi obiettivi lottare per raggiungerli, magari non farcela, crollare (tra l'altro mi sembra che l'aforisma sia riferito ad una tragedia di Shakespeare, tipo Amleto) ma sentire il pulsare di una vita "vissuta"nelle vene, senza troppi rimpianti e occasioni perse per paura di "scendere in campo". In entrambi i casi si soffre, nel secondo(cioè da spettatori) probabilmente per tutta la vita, nel primo ci si tuffa a capofitto dentro se stessi, si vedono i mostri, magari non si riemerge più ma almeno ci si è provato, qualche esperienza significativa la abbiamo vissuta. P.S nelle tragedie c'è anche la catarsi... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Io ho "amiche" che su facebook e nella vita non perdono occasione per lamentarsi di quant'è dura la vita, o di quanto soffrono per i loro casini amorisi Spesso mi ci arrabbiavo pensando fossero egocentriche..che esagerassero la portata dei problemi per attirare l'attenzione.. Però esternare i propri problemi a voce alta è un modo per affrontarli e superarli meglio..se uno se li tiene dentro è molto più difficile affrontarli..spesso rimangono lì, latenti, non ne parliamo e non li esterniamo anche perché così non li sentiamo.. Quello che tu chiami "non vivere" secondo me più che altro un atteggiamento di fronte ai problemi: quello del non mettersi in gioco, del rinchiudersi in se stessi...quindi è una situazione negativa perché il "rimanere spettatori" significherebbe non sfruttare le potenzialità che la vita ci offre per il semplice fatto che non abbiamo il coraggio di abbattere i muri che ci bloccano. Tutta la riflessione che hai postato, più che riferirsi alla vita in generale, andrebbero riferiti alle persone che soffrono per qualche problema. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
c'è una bella differenza tra parlare dei propri problemi e a lamentarsi di continuo.
non scherziamo. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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— Non lo frequenti più quel tuo compagno d'università? — Quale? — Ma dai che hai capito, quello che sta sempre a casa a studiare — Ah… lasciamo perdere… quella è gente triste [con tono lievemente incazzato] |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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quanto cinismo ragazzi... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
A me invece sembra i due comportamenti siano paragonabili..è ovvio che una ragazzina che si lamenta di cavolate non è paragonabile a chi soffre di dap, ma io ci vedo una comune matrice comportamentale, ovvero quella dell'esternare, "rendere pubbliche" le proprie sofferenze. Che a volte (dipende di quali problemi si parla, dipende con chi, ecc.) porta a ingigantirle, quasi a cullarsi in esse..perché porta ad attirare l'attenzione degli altri su di se, quindi da dei vantaggi, i quali incentivano a perpetuare la situazione di "sofferente". Magari è un comportamento inconscio, non dico che sia dettato dal cinismo.
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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non penso che le sofferenze si possino misurare. Lei sta davveto male tanto che a soli 16 anni è costretta a prende psicofarmaci. Se dovesse anche tenersi tutto dentro impazzirebbe. Lei ci è riuscita! ha avuto coraggio di tirare fuori tutte le sue fragilità trandonde tantissimi vantaggi, è riuscita a circondarsi di persone che le vogliono un gran bene. Dalla sua sofferenza è riuscita a diventare una persona profonda, scrive poesie bellissime. Lei vive il suo dolore. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Ho scritto "a volte" porta a ingigantire i problemi, il mio infatti era un ragionamento in generale sul comportamento dell'esternare i problemi. Non tutti fanno così, anzi tanti il proprio problema (che sia dap o altro) lo sminuiscono agli occhi del mondo, isolandosi, tenendo dentro le proprie sofferenze..perdendo le conoscenze e le amicizie..mi pare ci sia pieno di utenti così nel sito, no? |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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gli intro tengono tutto dentro (sia le cazzate che le cose serie)..e "marciscono"..così questo sito è piena di persone con piccole insicurezze che se fossero estroverse le avrebbero superate agilmente un estroverso invece tendenzialmente "butta tutto fuori": se sono cavolate è petulante, se sono cose serie e "un eroe" che affronta i propri problemi...a differenza di tanti "eroi silenziosi" che sono per di più ritenuti sfigati dalla società (come si dice, "cornuti e mazziati").. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Forse il punto è che abbiamo due modi diversi di percepire l'introversione. Io la associo da sempre ad una forte chiusura con l'esterno, per quanto mi riguarda "butto fuori" molto poco, non solo i malesseri, ma qualsiasi sentimento. Più che essere un blocco è proprio il mio modo di fare..sono intervenuto nel topic appunto perché nella mia vita ho sempre avvertito il dualismo estroverso/aperto introverso/chiuso, e l'ho osservato molto spesso nelle persone. L'introverso/timido freddo esternamente ma dalle nascoste passioni impetuose..hai presente il luogo comune no? |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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il bisogno di sfogarmi in me è istintivamente impellente, questo non significa che lo faccia di continuo ma neanche che stia zitto. Quote:
apparire in un certo modo allo stesso modo degli intro. gli estro certe tematiche profonde non le affrontano mai. in media la loro esposizione è basata su problematiche superficiali. poi bisogna contare che molte ragazze hanno le amiche-confindenti. insomma in generale non vedo le cose come collegate. il fatto di avere delle rielaborazioni maggiori non implica affatto che gli intro non le espongano con amici stretti, anzi, proprio per il fatto che rielaborano di più hanno spesso bisogno di condividere certi pensieri per avere un riscontro da chi "pippe mentali" se ne fa di meno. le lamentele vengono fatte di solito quando si cerca di attirare l'attenzione, ma su certe problematiche più intime si tende a tenere tutto dentro per paura del giudizio altrui. bisogna vedere per COSA ci si lamenta, per cercare di capire il movente alle spalle.... Quote:
io butto fuori poco con persone estranee o con cui ho poca confidenza, ma con altri butto fuori eccome.... i miei amici mi chiamano "koala". ho detto tutto. e poi spesso basta qualcuno che ti stia ad ascoltare per metterti in condizione di esternare, altrimenti gli psicologi sarebbero tutti disoccupati. l'introversione cmq è un tratto che si manifesta differentemente da persona a persona, ma penso sia più significativa la parte di riflessione interiore che il misurare quanto viene esternato della stessa. secondo me si potrebbe ribaltare anche con il fatto che l'estroverso ha bisogno di relazionarsi a prescindere, mentre l'introverso ha più un problema con la solitudine come condizione di sofferenza ma che non può essere "curata" attraverso la socializzazione generica ma "attenuata" da selezionate relazioni sociali. |
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