Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
io credo che ci sia qualcosa...o almeno lo spero, ma non credo alla chiesa e a quello che dice, sono solo falsità e ipocrisia!
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
ecco il modo per far scopiare flames, metterci di mezzo la religione.
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Sono al tempo stesso agnostico ed ateo. Sono agnostico in quanto so che non si può dimostrare scientificamente l'esistenza di una entità superiore, nè la sua non esistenza. Propendo però al tempo stesso per una visione laica ed ateista, perché non sento il bisogno di complicarmi ulteriormente la vita con qualcosa che so che mai potrò essere sicuro se esiste o se non esiste. E l'esistenza è una virtù. Se Dio non avesse questa virtù che Dio sarebbe? Insomma in fin dei conti quella circa l'esistenza di un Dio mi sembra la domanda più insensata che il genere umano abbia partorito. Ecco perché non mi sembra incoerente definirmi un agnostico ateo. :D
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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"La metafisica è una branca della letteratura fantastica", e Wittgenstein: "Su ciò di cui non si può parlare [la metafisica, ndr], si deve tacere", non perché una citazione sia un argomento valido, ma per esprimere come la penso riguardo a queste cose. ;) |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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ok, dammi un po' di tempo e ti fornirò la mia dimostrazione del perché non è possibile dimostrare scientificamente l'esistenza di Dio... :D ciò credo che infatti possa essere dimostrato, mentre non credo lo possa essere la sua esistenza (e di conseguenza neanche la sua non esistenza) |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Grazie. :cool: |
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I concetti trascendono gli insiemi. Wittgenstein dice che si deve tacere sulla metafisica. Mi piacerebbe sapere se mentre dormiva sognava: se sognava, allora non taceva, perchè il contenuto dei sogni è metafisico. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Secondo me l'essere che è fondamento di ogni cosa deve avere una coscienza, perchè gli attributi dell'effetto non possono non essere nella causa (altrimenti non si chiamerebbe effetto, ma epifenomeno), e quindi ciò che ha coscienza non può essere causato da un ente che non ha coscienza. E poi dio, dovendo essere causa di ogni realtà, deve essere l'unico che può fare una quantificazione universale assoluta per poter pensare ogni possibile realtà, quindi deve essere l'unica entità capace di pensare al concetto di infinito attuale (non potenziale) in modo positivo, cioè non come contrapposto a "finito". |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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In questo caso, l'unica differenza tra la fisica e le fantasie umane starebbe nel fatto che l'universo fisico sarebbe una fantasia logica, coerente, frutto di un pensiero intelligente, mentre una fantasia umana sarebbe una realtà frutto di un pensiero incoerente e semplice. Ma entrambi avrebbero lo stesso valore ontologico. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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se io fossi un'entità superintelligente e pensassi a un sistema (l'universo) con le sue leggi, nei minimi dettagli, e in tutto il suo sviluppo (o tutti i suoi possibili sviluppi), questo universo è già dato: ho allocato nella memoria ontologica infinita una porzione di "spazio ontologico" a questo universo. E se le creature di questo universo scoprono che ogni volta che vengono poste certe condizioni un esperimento da' sempre lo stesso esito, ciò è dovuto al fatto che io ho posto quella legge, l'ho implementata nel sistema. Un religioso, credendo in un sistema incoerente metafisico, alloca in una porzione della memoria ontologica infinita uno spazio per quel mondo. E uno scienziato che potesse entrare in quel mondo vedrebbe che in quel mondo sono reali i dogmi religiosi, il paradiso, l'inferno, Dio e il diavolo. Se facesse esperimenti in quel mondo verificherebbe che la religione è giusta, ma solo in quella dimensione dove è stata allocata dinamicamente dal credente. Io credo che ogni creatura dotata di pensiero ha la possibilità di creare una realtà metafisica, coerente o incoerente, ma considerando che siamo parte di un sistema, pensato da qualcun altro, non possiamo aggrapparci alla realtà che ci pare, perchè siamo soggetti alle leggi di un sistema che non è stato pensato da noi. E' da qui che nasce, per me, la necessità del metodo scientifico, e la sua preferibilità alle religioni. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Inoltre penso che la metafisica sia già evidente attraverso i sogni e le immagini mentali, non collocabili nello spazio tridimensionale. Quote:
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Non credo che l'indagine metafisica non possa seguire un processo scientifico. L'aspetto osservabile delle dimensioni metafisiche sono le dimensioni del pensiero, gli strumenti di indagine non saranno strumenti fisici ma sarà l'intelletto, attraverso il pensiero analogico-deduttivo usato per analizzare i concetti e le intuizioni. Forse il metodo non sarà lo stesso seguito per studiare i fenomeni materiali, ma la ricerca scientifica che limiti la sua indagine a quel campo lì non penso che abbia valore se non è accompagnata da un'elaborazione analogico-deduttiva della mente.
Ho anche l'impressione che non farlo sia una grave omissione, a cui prima o poi bisognerà rimediare. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Il nostro tentativo di comunicazione penso che sia stato consumato il più possibile, quindi penso che questo discorso debba essere chiuso :) |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Rotella del mouse RIP
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Ho ritrovato la fede in Dio dall'estate scorsa. Non mi considero cattolica perchè molte cose del cattolicesimo sono culti pagani come quello della madonna e dei santi e del papa.
Ho un rapporto personale con Dio, l'unico intermediario è la Bibbia che sto sdudiando. Il mio disagio lo vedo come una oppressione da parte di demoni e anche una punizione per la mia disobbedienza a Dio. Anzi colgo l'occasione per sapere se qualcun'altro sta combattendo i propri problemi dal lato spirituale come cristiano. Mi piacerebbe scambiare le proprie esperienze. Pregare assieme. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
perchè se no si vendicano :)
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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E' uno scopo di grande amore verso l'uomo per permettere a chi crede in lui e lo ama, di essergli accanto per l'eternità in un mondo puro dove nn esiste sofferenza o ingiustizia. E' grave disubbidirgli xché lui ci ama e cercherà di attirare la nostra attenzione sui nostri errori facendo fallire ciò che facciamo (le maledizioni). Più siamo amati tanto più ci maledirà per riportarci alla salvezza della nostra anima. Dio è onnipotente i demoni sono sotto la sua autorità così come satana. I demoni sono solo spiriti per cui il loro scopo è impossessarsi dei corpi e opprimere gli uomini (fobie, allucinazioni, depressione ecc...) |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
sono ateo debole o teorico.......son convinto che tutte le religioni attualmente esistenti siano frutto umano....strumenti di controllo sociale...un tempo erano Zeus,Odino e Ra ora sono Dio,Visnù e amici vari......senza offesa credo sinceramente che la gente che crede in Gesù figlio di Dio e Maometto come impostore è essenzialmente la stessa gente che se fosse nata un pò più ad est pregherebbe tutti i giorni verso La Mecca o si rivolgerebbe al Dio del fuoco se nata in qualche sperduta tribù del Congo...per non parlare dei danni causati dalle religioni nel corso della storia e ancora oggi un pò ovunque sopratutto in italia a causa dell'influenza di quel staterello dalla bandiera biancogialla
non ho motivo per credere in nessuna religione senza prova.......così come non ho motivo di credere in Dio in quanto anche se esistesse veramente una figura "superiore" trovo decisamente improbabile sia il dio delle religioni monoteistiche che ti osserva dalle nuvole e ti punirà/ricompenserà in base alle tue azioni.... ma al massimo sarà un "qualcosa" completamente inconcepibile per i nostri schemi mentali! ma che alla fin della fiera con tutte probabilità non ha influenza pratica sulla vita dell'uomo edit : per "influenza pratica" intendo cose tipo imporre un codice morale o etico |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Con questo non sto alludendo al fatto che le religioni abbiano la risposta. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Io sono credente ed è un percorso che ho intrapreso con consapevolezza in anni recenti. E' un tema molto difficile, mi limito a riportare il mio pensiero.
Partendo da un approccio molto razionale si può constatare che tutto l'ordine e la complessità di ciò che circonda, intelleggibile quasi sempre attraverso schemi matematici, rinvia ad una mente razionale superiore o quanto meno pone seri dubbi circa l'esistenza di una mente razionale superiore. Partendo da un approccio più intimistico ed esistenziale, giungo allo stesso risultato. Ho necessità di trovare un senso ed avverto la mia situazione di limitatezza, pensare di porre al centro me stesso o l'uomo e considerarlo l'alfa e l'omega di ogni cosa mi fa avvertire l'inconcludenza e l'insostenibilità dell'assunto di partenza. Avverto che siamo essere imperfetti, fallibili, incapaci, per natura, di cogliere alcuni concetti, solo vagamente intuibili, ma non di comprenderli fino in fondo. Detto ciò, in termini assai stringati e da pizza e fichi, si pone il problema successivo di inquadrare questo concetto di mente razionale, trascendente, superiore, onnipontente, in una visione logica armoniosa. Ritengo che esista un Dio, quale Dio, che rapporto ha con noi ? Qui subentra la visione religiosa nel senso proprio del termine. Il fatto di essere nata in occidente ed in un Paese fortemente impregnato di cultura cristiano/cattolica ha profondamente segnato il mio percorso di ricerca individuale, inutile negarlo. E' anche per questo che il Dio in cui credo è il Dio Cristiano del vangelo, ma non è solo per questo. La religione Cristiana esprime un messaggio che, emotivamente prima ancora che razionalmente, trovo incredibilmente affascinante: è un Dio che si fa Uomo, che ama, che soffre che esprime un pensiero rivoluzionario che attua attraverso una serie di paradossi incredibili, follia pura, meravigliosa. I discorsi sulla chiesa, intesa come clero e dunque gerarchia di uomini che esercita un enorme potere, non sempre apprezzabile nel suo agire, non sempre all'altezza del messaggio di cui è testimone, molto spesso contaminata dai vizi e dalla corruzione, dall'opportunismo e dall'orgasmo del potere, non inficiano le affermazioni precedenti. Il messaggio, io credo, rimane valido, al di là degli uomini che lo interpretano e se fanno testimoni; sono solo rappresentanti del genere cui tutti apparteniamo e come tali sono altrettanto fallibili, imperfetti, incompleti ecc. Del resto io credo nell'uomo, e ciò ad onta del fatto che i singoli esseri umani che ho incontrato nel mio cammino mi hanno spesso deluso o addirittura hanno suscita in me sentimenti negativi di disistima, se non di disgusto. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Molte persone guariscono da infermità mentale di ogni tipo fobia sociale schizofrenia...qualsiasi patologia. La psichiatria nn conosce la causa delle malattie che cura con i farmaci, tiene solo sotto controllo il sintomo. Questo xché la vera causa è spirituale e se nn curi la causa magari avrai una riduzione temporanea dei sintomi ma nn riuscirai mai a guarire, a liberarti da ciò che ti affligge nello spirito. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Mi fai un po' paura.. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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La creazione di Dio deve essere tale da lasciare soddisfatte tutte le sue creature. Cioè, dare la propria fiducia a Dio non deve implicare alcun compromesso, alcuna rinuncia a un principio di giustizia. L'appoggio a Dio deve venire da una constatazione di una giustizia operante nel creato, e questa deve essere la conclusione di un'analisi a posteriori, non a priori. Il Dio cristiano, però, non sostiene l'esame della giustizia a posteriori, perchè basta pensare che certe persone coltivano desideri che non possono soddisfare e, allo stesso tempo, altre persone, con gli stessi desideri, li possono soddisfare. Così, anche se Dio mi dicesse "se segui me avrai la vita eterna", io dovrei comunque rinunciare alla questione di principio che, a parità di dignità morale, alcuni possano avere certe soddisfazioni e altri no. Perciò, anche se Dio mi desse la vita eterna, la sua offerta non compenserebbe l'ingiustizia del sistema che ha permesso. Invece un Dio che mi dicesse che il sistema ammette la possibilità della reincarnazione soddisferebbe l'esame della giustizia, perchè permetterebbe alle creature di avere le stesse possibilità di esperienza, nel bene e nel male. Il fatto che la chiesa non senta la necessità di questo genere di giustizia, implica che la chiesa non ritiene importante la giustizia. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Questo è invece un altro punto della religione cristiana che mi soddisfa. L'assoluta indipendeza e responsabilità dell'individuo. Una volta nato vieni lanciato in una dimensione che obbedisce alla logica umana, alla volontà ed alla libera scelta del singolo. Sei tu che scegli quali desideri perseguire e come realizzarli, quali azioni compiere ed a quali fini. Il problema nasce dal fatto che miliardi di individui si confrontano con le stesse dinamiche e le stesse pulsioni contrastanti e talvolta distruttive. Inoltre esiste il caso, la probabilità di verificazione di determinati eventi che condizionano le scelte, i desideri, le possibilità concrete. Il caso, io credo, non è in contrasto con la provvidenza e con la concenzione di un disegno superiore. Nonostante siano statisticamente milioni gli elementi che condizionano l'esistenza, in negativo o in positivo di ciascuno ( e mi riferisco anche alle condizioni di partenza: nascere in un emisfero piuttosto che in un altro, sano piuttosto che malato, in un paese povero e in guerra piuttosto che in pace ed opulento , miserabile piuttosto che ultrapossidente) su ogni esperienza si imprime la volontà, la consapevolezza libera della scelta. Sul caos si staglia la razionalità. Dalla libertà discende la responsabilità di essere unico ed irripetibile. Non è tanto importante, secondo me, quali e quante esperienze ciascun individuo ha la possibilità di vivere, nè il fatto che esse non siano uguali per tutti, ma la risposta consapevole che si dà a ciascuna di esse, perchè è quella che imprime un corso alle cose in una catena infinita di possibilità. La giustizia è nell'attuazione di scelte consapevoli e moralmente corrette ai milioni di stimoli che ci bersagliano. Il fatto poi che nel complesso il mondo terreno venga percepito e di fatto sia, in molti casi, disgustosamente ingiusto e diseguale deriva da milioni di miliardi di risposte più o meno consapevolmente sbagliate, in senso morale, date da milioni di individui e stratificate in milioni di anni. Ciò conduce ed ha condotto alla creazione di interi sistemi di ingiustizia, difficilmente modificabili dal singolo, ma di cui il singolo stesso è allo stesso tempo vittima ed artefice insieme con miliardi di suoi simili. L'ingiustizia è una creazione tutta umana, all'uomo la resposabilità di avervi dato vita e di subirne le conseguenze.All'uomo il compito di cercare di arginarla e per quanto possibile ed a volte non lo è, di eliminarne gli effetti devastanti. In ciò la sua libertà, in ciò la sua dannazione, ma anche la sua grandezza quella cioè di poter scegliere di sprofondare fino agli inferi compiendo empietà di ogni genere, ma anche di elevarsi fino al cielo. Qualunque sia la scelta che si realizza, a prescidere dal fatto che a dover scegliere sia l'ultimo dei barboni o un capo di stato di una grande potenza, le conseguenze positive o negative, ricadranno su un'infinità di altri esseri umani, ovviamente in proporzione diversa in relazione al ruolo sociale che si interpreta. La speranza di una Giustizia, in un ordine superiore ed ultraterreno, è a questo punto indispensabile e vale compensare ciò che in questa realtà non è pienamente attuabile a causa del fatto che non siamo soli, ma inseriti in un contesto sociale che ha già un imprinting difficilmente modificabile, in tal senso siamo vittime. Quanto poi alle singole disgrazie che possono riguardare ognuno di noi e che molto spesso vengono percepite come ingiuste, ecco lì penso che riemerga il caso, la fatalità, necessariamente legata alla dimensione fisica degli eventi. Il Diegno Divino che ciascuno è chiamato a seguire si attua, secondo me, non attraverso gli eventi accidentali e negativi che, per caso si abbattono su di noi e di cui Dio non è responsabile, ma attraverso la risposta, la reazione, la metabolizzazione razionale ed emotiva che ne segue. Nel processo di gestazione delle nostre risposte agli eventi, il Dio Cristiano, diviene Provvidenza e Conforto, Ispirazione e Speranza che salva. |
Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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la questione "perchè son qui" è semplicemente umana curiosità IMHO la stessa curiosità che magari può portare un'orfano a cercare la sua vera famiglia...la curiosità umana è anche uno dei motivi del nostro progresso tecnologico quindi geneticamente vantaggiosa (lascio stare come nel corso della storia questa umana curiosità sia stata poi sfruttata per motivi di potere,controllo sociale,economici,nazionalisti) ricordo che prima della teoria dell'evoluzione di darwin,che ha solo 150 anni, non esisteva una vera teoria atea/agnostica che spiegava in modo plausibile e coerente con sè stessa la presenza dell'uomo sulla terra...per non parlare di molti fenomeni come quelli atmosferici....più facile pensare che il fulmine sia un moto di un Dio incazzato che "una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell'atmosfera, e che si instaura fra due corpi con una grande differenza di potenziale elettrico" ...il metodo scientifico è veramente un bambino rispetto alle religioni aggiungo anche che IMHO nel caso specifico delle religioni VERAMENTE POCA gente secondo me si è posta REALMENTE la domanda da dove veniamo....relativamente pochissima gente ha fatto un vero percorso spiriturale....la stragrande maggioranza delle persone magari è solo convinta di averlo condotto o la religione sia frutto di una sua libera scelta !! in realtà terra-terra si accontenta della risposta preconfezionata più socialmente accettata come può essere,esempio,l'essere musulmano nei paesi arabi o cristiano in Italia! Detto questo ognuno può arrivare alla conclusione che più gli pare....la mia conclusione è che: -non so se esiste un Dio...io da ateo debole tendo a non crederci -anche se esistesse non posso sapere se è un Dio personale o un "qualcosa" di trascedentale che si è limitato a creare l'universo -anche se ci fosse un Dio personale(caso remotissimo) non posso saperne le intenzioni e i progetti...e ,fondamentale,non posso sapere se sia fonte di un codice morale o teleologico! insomma qualsiasi comportamento basato sulla "fede" piuttosto che sulla pura e semplice "ragione" è sbagliato |
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
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Re: Siete credenti? se no/si, perchè?
Avendo avuto delle questioni urgenti da sbrigare, leggo solo adesso, con piacere, le vostre risposte. Sarebbe difficile citarne la maggior parte, ma per quello che ho potuto constatare ho notato che c'è una forte tendenza ad accogliere una linea razionalista su quella spirituale, specie per ciò che concerne la vostra stessa condotta di vita. Ad ogni modo, ho avuto anche modo di notare che non sono l'unico a professarsi credente anticlericale (espressione in cui fortemente mi identifico). Proprio in questa settimana sono successe cose positive, che fino a mesi fa non speravo neanche lontanamente potessero accadere, eppure ho ritrovato la forza di credere in questi ultimi paio di mesi e si sono così verificati quei "segni" tanto attesi, adesso... in questa settimana. Non penso sia solo un caso che certe cose siano andate così.... continuerò a non pretendere niente, ma a solo a sperare e a rimettere la mia vita nelle "sue mani".
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