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Originariamente inviata da NightVision
io credo che le ragazze non abbiano bisogno di ricevere molte rivelazioni hanno un sesto senso per molte cose e se sei timido lo capiscono già da sole in base a come ti poni, a come ti comporti nei loro confronti il più delle volte e se continuano a volerti hanno già implicitamente accettato la cosa...
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Quoto al 100%, le fanciulle ti inquadrano al volo come sei.
Parlando al cell. con una ragazza (precedentemente vista un'paio di volte) con qui mi dovevo trovare la sera prima di pasqua per andare ad un concerto ad un pub (e lei era il punto di contatto con le altre persone), mi disse che quella sera lei non sarebbe potuta venire, però mi dava il cell. di sua sorella per accordarmi con lei; prima ancora di risponderle già mi disse che comunque avrebbe avvisato sua sorella che l'avrei chiamata, perchè (sue parole testuali) ho capito che ti fai un'pò di riguardi a chiamare mentre io non me faccio nessuno; 2 - 0 e palla al centro.
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Originariamente inviata da JohnReds
Ecco questa non l'ho capita, e non è la prima volta che la leggo....
Il timido è per definizione insicuro. Può esistere un estroverso insicuro, o introverso sicuro di se, ok, ci sto, ma la sicurezza vuol dire guardare in faccia le persone, parlare in modo chiaro e diretto...tutto cose molto difficili per un timido.
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Non lo so, non sarei così categorico, nel senso che secondo me la cosa varia anche dal grado di timidezza di una persona, ad esempio c'è il timido molto insicuro nel rapportarsi con una ragazza e magari non lo è nell'ambiente di lavoro, oppure chi lo è in entrambi i casi.
Per esperienza personale io lo sono e abbastanza quando devo conoscere delle persone oppure sono nuovo nel luogo di lavoro, però una volta passato il primo impatto iniziale il livello
di insicurezza cala vistosamente. In un sito di psicologia avevo trovato questo:
"Dove sono timido ?, Quando divento timido ? e Come faccio fisicamente ad essere timido? " e anche qui veniva evidenziato come il livello di timidezza poteva variare in relazione all'ambiente e alle circostanze in cui ci si trovava e non era visto in un valore assoluto.
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