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Sikerhoof 13-09-2025 21:54

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 3051725)
Sì, però prova a vedere per davvero la maschera.
L'uso che ne fai è importante.
Perché la indossi? Per essere accettato? Per protezione?
E perché proprio quella e non altre?

Sì, per me è una forma di protezione ma anche un modo per cercare approvazione. Anche se non la vivo come una scelta vera e propria, ma piuttosto come un automatismo difensivo.

Xchénnpossoreg? 13-09-2025 22:26

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sikerhoof (Messaggio 3051732)
Sì, per me è una forma di protezione ma anche un modo per cercare approvazione. Anche se non la vivo come una scelta vera e propria, ma piuttosto come un automatismo difensivo.

Ecco una parte di autenticità :)
Vedi, riconosci il meccanismo.. non lo stai negando o evitando.
Poi dovresti capire perché desideri essere accettato, cosa ti spinge a voler essere visto in un certo modo.
Probabilmente, in alcuni contesti, la maschera ti permette semplicemente di esprimere una parte di te.
In altri, invece, potrebbe esserti utile per mettere in moto qualcosa che tu consideri giusto. Opportuno.
Ti faccio un esempio, immagina di avere a che fare con una persona scossa da un evento. La situazione è difficile anche per te, hai l'ansia alle stelle, però indossi una maschera e fai il massimo per sembrare calmo e infondere così tranquillità e sicurezza a quella persona.
Stai recitando un ruolo? Sì. Ma lo stai facendo per una ragione profonda: la tua autentica empatia e il desiderio di aiutare. La maschera, in questo caso, non nasconde chi sei, ma ti permette di esprimere una parte di te stesso.

忘れられた 14-09-2025 01:51

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 3051668)
Forse l'autenticità è un'utopia come l'empatia.
C'è chi è più o meno autentico, sempre, o a seconda del tipo di rapporto, ma al 100%nessuno.

uno nessuno centomila.

Sikerhoof 14-09-2025 12:40

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 3051743)
Ecco una parte di autenticità :)
Vedi, riconosci il meccanismo.. non lo stai negando o evitando.
Poi dovresti capire perché desideri essere accettato, cosa ti spinge a voler essere visto in un certo modo.
Probabilmente, in alcuni contesti, la maschera ti permette semplicemente di esprimere una parte di te.
In altri, invece, potrebbe esserti utile per mettere in moto qualcosa che tu consideri giusto. Opportuno.
Ti faccio un esempio, immagina di avere a che fare con una persona scossa da un evento. La situazione è difficile anche per te, hai l'ansia alle stelle, però indossi una maschera e fai il massimo per sembrare calmo e infondere così tranquillità e sicurezza a quella persona.
Stai recitando un ruolo? Sì. Ma lo stai facendo per una ragione profonda: la tua autentica empatia e il desiderio di aiutare. La maschera, in questo caso, non nasconde chi sei, ma ti permette di esprimere una parte di te stesso.

Sì, l’esempio che hai fatto l’ho vissuto in prima persona: in quei casi cerco di mettere da parte me stesso per essere utile alla persona che voglio aiutare.
In altre occasioni, invece, le "maschere" non le scelgo consapevolmente, ma è come se le subissi. C’è un disagio di fondo che mi porta a "perfezionare" il mio comportamento in base a chi ho davanti. Mi sento gli occhi degli altri puntati addosso e questa sensazione mi impedisce di essere naturale. Così mi reprimo e mostro solo ciò che penso sia accettabile in quel momento.
Perché lo faccio? Perché temo che, se mi mostrassi davvero per quello che sono, verrei giudicato ancora più negativamente.
Il paradosso è che questo meccanismo a volte si ritorce contro: è come se la mia natura si ribellasse, e allora divento scostante, antipatico, persino irascibile.
In pratica c’è un conflitto interiore tra una parte di me che vuole essere accettata da tutti e una parte che vorrebbe solo esprimersi liberamente.

Xchénnpossoreg? 14-09-2025 21:02

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sikerhoof (Messaggio 3051821)
In altre occasioni, invece, le "maschere" non le scelgo consapevolmente, ma è come se le subissi.

Sì, in questi casi le maschere sono figlie dell'insicurezza. Temi il giudizio altrui e, di conseguenza, cerchi di uniformarti alle aspettative.

Però, come dici tu, in quei momenti non le stai scegliendo consapevolmente.
Più che vere e proprie maschere, sono delle strategie di difesa quasi automatiche.

Per il resto, la tua natura che si ribella mi ha fatto pensare a un vecchio episodio.

Hai presente Senna?
Nel 1990 vinse il mondiale buttando fuori pista Prost, in una vendetta per quello che era successo l'anno prima.
Pochi minuti dopo, durante un'intervista a caldo, Ayrton si dimostrò sicuro e sereno, dicendo che essere campione di nuovo 'It's not a bad feeling at all, is it?'. Però la sua mimica facciale non era quella di una persona felice e soddisfatta. Aveva pareggiato i conti, ma in cuor suo sentiva di non aver vinto nel modo giusto.
E quel disagio accennato sul volto non era altro che la sua vera essenza che si ribellava.

Probabilmente questo accade quando tradiamo una parte di noi.
Riconoscerlo, però, è già un passo enorme. Pensa a quanta gente non ha la lucidità (il coraggio?) per farlo..
Non possiamo fare pace con le nostre paure se prima non le riconosciamo e non capiamo quali meccanismi usiamo per difenderci.

Sikerhoof 14-09-2025 22:26

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 3051935)
Sì, in questi casi le maschere sono figlie dell'insicurezza. Temi il giudizio altrui e, di conseguenza, cerchi di uniformarti alle aspettative.

Però, come dici tu, in quei momenti non le stai scegliendo consapevolmente.
Più che vere e proprie maschere, sono delle strategie di difesa quasi automatiche.

Per il resto, la tua natura che si ribella mi ha fatto pensare a un vecchio episodio.

Hai presente Senna?
Nel 1990 vinse il mondiale buttando fuori pista Prost, in una vendetta per quello che era successo l'anno prima.
Pochi minuti dopo, durante un'intervista a caldo, Ayrton si dimostrò sicuro e sereno, dicendo che essere campione di nuovo 'It's not a bad feeling at all, is it?'. Però la sua mimica facciale non era quella di una persona felice e soddisfatta. Aveva pareggiato i conti, ma in cuor suo sentiva di non aver vinto nel modo giusto.
E quel disagio accennato sul volto non era altro che la sua vera essenza che si ribellava.

Probabilmente questo accade quando tradiamo una parte di noi.
Riconoscerlo, però, è già un passo enorme. Pensa a quanta gente non ha la lucidità (il coraggio?) per farlo..
Non possiamo fare pace con le nostre paure se prima non le riconosciamo e non capiamo quali meccanismi usiamo per difenderci.

Certo che ce l'ho presente... tra padre, zii, nonno e cugino appassionati di Formula 1 non potevo non conoscere Senna :D

Secondo me la parte più difficile è proprio accettare che certe strategie di difesa fanno parte di noi, provare a capirne l’origine e smettere di giudicarci troppo per averle usate.

Comunque, devo ammettere che i tuoi messaggi mi colpiscono sempre molto. È raro incontrare persone capaci di spiegare certe dinamiche con tanta lucidità e sensibilità, senza mai cadere nel giudizio. Lo apprezzo davvero. Grazie per aver condiviso la tua prospettiva, mi ha fatto riflettere molto.

Xchénnpossoreg? 14-09-2025 23:10

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sikerhoof (Messaggio 3051955)
Grazie per aver condiviso la tua prospettiva, mi ha fatto riflettere molto.

Sono contenta :)
Grazie a te per questo messaggio ;)

Trinacria 15-09-2025 09:25

Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
 
Io più che una maschera indosso il mantello dell'invisibilità di Harry Potter, evito proprio di farmi vedere e di farmi conoscere.


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