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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Messo da parte l'invidu(alism)o.. la società .. c'è ? |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
ecco tutta l'ipocrisia.. tutto lo squallore della società moderna (ricca e che conta) in soli 36 secondi (pagati MOLTISSIMO.. direi)
E (purtroppo) è un video vero, non generato dall'intellighenzia artificiosa. https://www.repubblica.it/esteri/202...-P3-S1-T1-r836 |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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(vi potrei raccontare di quelle storie fantascientifiche che.... ma non mi va) |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
magari è la natura più che la società. Con la predominanza di quest'ultima si forzano determinate norme e comportamenti; maggiore libertà individuale sarebbe quindi meno società. Sarebbe meglio una maggiore influenza esterrna sulle scelte dei singoli? Dipende dai punti di vista. Per quanto riguarda i rapporti io credo di no, ma è opinione individuale, come lo è quella contraria.
Non è colpa o errore di chi non ce la fa, è inadeguatezza più che altro. Inadeguatezza relativa. Non è colpa neanche della cosiddetta società se uno non ce la fa, magari più di singoli che hanno avuto influenza diretta sull'individuo. Responsabilità più che colpa, oppure, scendendo ancora un po', causa invece che responsabilità. Secondo me non ha molto senso chiamare in causa genericamente la società senza introdurre nel discorso delle proposte di miglioramento più definite. |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
Ma il potere in realtà di mantenere salda una relazione perche lo si vuole, non è mai esistito. Si è in due, quindi il tuo potere su quel rapporto è esattamente il potere che l'altro ti concede.
Come farsi volere, come detenere questo potere? Utilizzando una terminologia che non mi piace. Non dando per scontato sia eterno, dando per scontato che potrebbe finire molto male, includere il tuo dolore, non accanirsi, evitare microtraumi, conoscendo a fondo l'altro soggetto... andando piano, senza paranoie di sorta. Nutrendo il rapporto ogni giorno, come una pianta che vuoi volere crescere. Comprendi? Da sè, nulla cresce. Mi ripeto, cercare una relazione include la possibilità di provare dolore. Aprirsi all'amare significa anche aprirsi a cio' e no, non è detto sia per tutti. |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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E questi sono solo esempi, le situazione a cui è sovente necessario soggiacere sono parecchie oltre al lavoro...io quindi mi soffermerei più su un'analisi personale: la società è davvero diventata impossibile o siamo noi che, causa depressione, astenia, ansia, senso di inadeguatezza, non siamo disposti ad affrontare queste "condizioni"? La presa in esame deve prima partire da se stessi...per delle persone che provano disagio a uscire di casa l'analisi sociologica dovrebbe essere l'ultimo dei problemi. |
L'essere umano si è creato un mondo complicato ed estremamente innaturale, ciò creerà sempre più conflitti interni nei singoli.
Fare figli per gettarli in questo casino totale non la vedo una scelta propriamente altruista. Siamo andati troppo oltre e la società non intende fermarsi e si vanta anche di essere la specie più intelligente sul pianeta. I costrutti sociali saranno sempre di più, scappiamo dalla nostra natura e ci facciamo del male soprattutto psicologico. I figli si fanno quando possono vivere in modo naturale, questo è uno zoo dove viviamo in cattività. Hai mai visto un animale in cattività contento? |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Ci sono poi uomini che fanno le corna e lasciano, certo. Ma quanti uomini hanno la possibilità di farlo? Grossomodo il 20%. Io faccio parte di quell'80% di uomini che ha pochissime opportunità o nessuna. Per le donne le percentuali sono inverse. |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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A me i ruoli di genere rigidi nemmeno piacciono. Però così come stanno le cose ora, uno non può costruire nulla. Sta qui il problema. I sacrifici di cui parli, il tanto lavoro, tutto il resto, sono cose che hanno un senso nel momento in cui hai la possibilità di costruire qualcosa di solido. Se uno si sposava una volta aveva la prospettiva di mantenere la convivenza, anche se l'altra persona non era perfetta, e la cosa era valida per entrambe le parti. Oggi io che prospettiva ho? Di essere cornificato, di perdere casa e soldi se ci sono figli, di finire ancora più solo? Questo sistema rende impossibile vivere le relazioni con serenità, fa schifo. Dire che questo sistema fa schifo non significa volere il ritorno a quello di prima, che aveva tanti problemi. Avere una società che ti impone certi ruoli è soffocante, ti obbliga ad essere in un certo modo anche se vorresti altro. Ma se morire soffocati è brutto, il sistema attuale equivale al morire di inedia, che è pure peggio, è un restare sempre a digiuno perchè nulla ha sostanza. La religione è una cosa che proprio non mi piace, la considero una cosa del passato che non dovrebbe più aver posto nell'epoca attuale. Capisco la necessità umana di mettere ordine alle cose, di darsi delle spiegazioni e un senso. Ma qui veramente parliamo di falsi idoli, di idee ormai sbugiardate in ogni modo possibile dalla realtà. E' una tragedia che siano persone di questo tipo a fare figli e non chi ha superato questi meccanismi di pensiero obsoleti. |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
Col pretesto che la vita è breve e che ogni giorno va vissuto al meglio molti sono alla continua ricerca di soddisfare i propri bisogni fatti per lo più da capricci e ingordigia, il tutto con tanto egoismo e superficialità
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Per la gente, mettere in dubbio questo sistema non esiste. Stanno solo a preoccuparsi di come avere una piccola briciola, un minimo di piacere fine a se stesso, a costi altissimi e probabilmente con una donna che nemmeno gli piace. Per alcuni, se hanno questo hanno tutto. Io invece non lo accetto, non mi arrendo all'insensatezza della vita, continuo a cercare un telos, un fine a cui tendere. Per me è impossibile, inconcepibile vivere una vita senza pormi domande e accettare le risposte che mi vengono fornite. Anche per questo odio le religioni, che impongono di "spegnere il cervello" e accettare una determinata visione del mondo, della vita e del tutto. Scorprire il senso del tutto è una cosa troppo importante per gettare la spugna del tutto. E se anche non ci fosse un senso, forse una vita passata alla ricerca e a interrogarsi e indagarlo, mi sembra comunque migliore di una vita passata a inseguire piaceri a breve termine e illogici. Evidentemente io tengo in considerazione i bisogni più intellettuali, le domande esistenziali. Per gli altri invece, non importano tali domande... |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Tuttavia mi preme sottolineare che per raggiungere determinati obiettivi, conviene sottostare a condizioni e rischi e mi pare che oggidì nessuno voglia più sobbarcarsi né le une né gli altri. Ma se non si vuole rischiare nulla allora mi concentrerei proprio su questo prima delle analisi sistemiche: voglio qualcosa ma non sono disposto a mettere in gioco la mia zona di comfort per ottenerlo...non è forse meglio che rifletta e lavori sulla possibilità di modificare ciò che sono disposto a mettere in gioco? Anche se non ho la certezza di arrivare a un esito qualsiasi, conviene tentare? Se si parte subito con una rinuncia vuol dire che alla base manca proprio una volontà anche minima di affrontare le cose, e questo potrebbe essere legato alla depressione e ai suoi annessi e connessi. Non è allora il caso di pensare prima a questo, ovvero al fatto che la depressione rende rinunciatari e ci fa arrendere prima del tempo? |
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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O pensi che qualcuno si allontana ma resiste di più |
Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Re: Sbagliamo noi oppure sbaglia la società?
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Quella di oggi non è una resa per depressione, ma è una resa per mancanza di opportunità, per mancanza di scopo. Ed è un problema grave, sistemico e societario. Le responsabilità del singolo individuo arrivano fino a un certo punto. Posso anche farti un ragionamento facendo finta che io non abbia i miei limiti in termini di ansia e che sia disposto a impegnarmi a provarci ancora e ancora nelle relazioni. Beh ad oggi sarei stato fidanzato una volta o due al massimo. Relazioni di breve durata, dai 6 mesi a un anno tipo e basta. E parleremmo molto probabilmente di relazioni ipotetiche con ragazze ipotetiche che nemmeno mi piacevano tanto e perchè? Perchè dopo aver scritto a centinaia di ragazze venendo ghostato e rifiutato, avrei abbassato a zero le pretese, quindi qualcuna si sarebbe trovata, ma sempre con sforzi enormi. In prospettiva futura potrei trovarmi divorziato, con figli a carico e cose del genere. Questo è ciò che offre la società, questa sarebbe la mia vita se fossi normie. E' la società che non offre davvero nulla per cui valga la pena impegnarsi, mettersi in gioco eccetera. Sono sicuro di ciò che dico. |
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