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Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
vabbè è 5 a 7 eh , mica 0 a 30:D
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Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
E ma io mi aspettavo lo zero sul precariato. Non conosco nessuno che lo scelga pur avendo altre qualsiasi chances.
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Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
Detta per sommi capi, passai dalla prima alla seconda opzione nel lontano 2016 e mi fu fatale la scelta
Ero ancora ventenne, troppo presto per concederselo Mi dispiaccio per chi nel quotidiano fa discorsi troppo idealisti e vaghi, è sempre meglio stare sul pratico Un trentenne che non abbia mai lavorato, ad esempio, non può attaccarsi a una retorica vaga di "lavoro cattivo", sta sopraelevando qualcosa che non ha mai provato e non ha senso È pieno di brava gente là fuori, fasciarsi la testa per nulla alla lunga è folle |
Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
La gente non è tutta cattiva, ma se hai tu i tuoi cattivi problemi, poco te ne fai che sia buona o cattiva la gente, se non riesci a lavorare mentre tutto sommato a casa stai meglio, ben venga. Si può parlare anche senza aver lavorato, magari la fobia che tutto fuori sia cattivo non è giusta, ma se uno non ci riesce e può farne a meno ,invece di ficcarsi nei guai, perché da disoccupato tutto sommato ha una situazione in cui sta più sereno che a cercare lavoro , provarci e sbattere la testa addosso a limiti e traumi e, buon per esso.
Nella sfiga sempre meglio avere scelta. |
Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
penso che non sarei capace di portare avanti con impegno un lavoro che proprio non mi piace
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Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
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Ogni tanto ci sta, però intrappolarsi in quella mentalità per un ventenne fa male, soprattutto se lo fa per noia(dipende poi) |
Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
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Re: Che lavoro sceglieresti tra questi due?
Se una persona giovane é in condizioni inattive , riluttante all'idea di lavorare e cerca bias di conferma alle sue difficoltà personali, ti sembra così strano?
Noia...boh. Lo chiamerei malessere piuttosto. Io non rientro nel caso, ma posso capire, in certi casi. Cioè posso benissimo capire che uno che non ci si vede al lavoro per problemi suoi, sia poco incline a vederlo come rose e fiori. Invece, ti do ragione quando queste persone , sui temi più disparati, tentano di trascinare tutti dentro la propria negatività, "il lavoro è solo schiavitù" eccetera. In generale, ci sono motivi se le persone hanno certe visioni. Il pratico, quando c'è forte rischio trauma, è meglio lasciarlo perdere se si può, e piuttosto pensare che il lavoro sia brutto. L'ideale è arrivare all'obiettività per cui dire "al netto dei problemi del mondo del lavoro, sono io che ho un problema". Ma questo riguarda chi ha strumenti per arrivarci. E la pratica può essere invece lo strumento che ti scava la cosa. Che sia perché becchi i colleghi stronzi, o perché sbatti la faccia contro i tuoi problemi, poco cambia, di fatto ripartire da un trauma è più difficile che star fermi o partire da zero. Ci vuole culo per partire dal positivo, in particolare se sì hanno "i problemi" e non si è seguiti e accompagnati, direi che è un terno secco al lotto beccare la situazione in cui si sta dignitosamente senza rischiare l'esaurimento in due giorni . Chi ha alternative è meglio che le usi. |
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