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Re: Attitudini verso la vita…
Poter mantenere "il conflitto" invece della pace frustrante, restando in metafora, è un lusso che non sempre si può concedersi.
Già tanto poter avere il compromesso della pace ingiusta e scegliere. Mai sottovalutare la possibilità di scelta, mai, in nessun ambito. Una scelta poco soddisfacente è sempre meglio di nessuna scelta. Perché si può comunque decidere cosa conviene. E questo, se fosse sempre possibile, sarebbe tanto. Tantissimi. |
Re: Attitudini verso la vita…
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Re: Attitudini verso la vita…
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La cosa meno peggiore comunque non rende felici, è quasi sempre chiaro questo. La scelta che servirebbe poter fare manca, e si sceglie il meno peggio. E' chiaro che se per una persona è meno costosa la pace farà la pace. Quello che volevo mettere in evidenza è che la pace non è un bene assoluto, bisogna talvolta confliggere e lasciare il conflitto aperto con genitori e un mucchio di altra gente, perché la pace sarebbe peggiore. Quando è preferibile la pace e quando confliggere, ognuno lo decide per sé. La pace ad ogni costo non mi ha mai convinto come idea, quindi non seguo questa cosa qua. Non mi convince il perdono e una marea di valori che certe religioni seguono, a me non stanno bene, son sempre cose condizionate, quindi la pace non è un bene in sé, non è un bene in sé l'unità, non è un bene in sé la relazione. Talvolta ho visto i video di Scardovelli e questo parla sempre di unità, e non mi convince che l'unità rappresenti qualcosa di positivo in sé, che tipo di unità si vuol favorire? Perché ce ne sono diversi tipi di unità, e se al singolo, che deve andarsi a ficcare in questi tipi, non gli stanno bene le unità che il contesto offre in un negoziato? l'unità diventa una cosa negativa e oppressiva e non positiva per il singolo, quindi è sempre in lotta e non è pacificato davvero. L'unità fatta in certi modi va bene, la pace dove si vedono riconosciute certe cose davvero va bene, una relazione che soddisfa davvero va bene, altrimenti nessuna unità, nessuna pace, nessuna relazione. Queste cose non sono valori assoluti per me, per questo quando si parla di favorire le relazioni e basta si parla a vanvera. Si fraintende e si pensa che serve avere una relazione, ma non serve una relazione e basta, serve un certo tipo di relazione. E la stessa cosa vale per la pace, l'unità, la condivisione. Se mi interessa condividere qualcosa non è che sono interessato a condividere roba che considero cazzate, a cosa mi serve condividere qualcosa se poi a me non interessa? Magari l'altro apprezza ma sono io che mi scoccio. Il nogoziato può sempre fallire, nulla assicura che debba andare a buon fine, gli interessi del singolo non è detto che si debbano armonizzare a forza col mostro sociale, e resta il conflitto. Ripeto l'assenza di contrasti e conflitti ad ogni costo non rappresenta un valore da seguire per me. Sono in disaccordo con una marea di gente a monte. Non sono un pacifista a diversi livelli, mi è sempre sembrata una stupidaggine retorica parlare di pace in sé come un valore assoluto. Quindi anche la collaborazione non rappresenta un valore in sé, si collabora per fare cosa? :nonso: Non è irrilevante lo scopo, e se non è condiviso, non c'è nessuna collaborazione da mettere in piedi! Si resta divisi e contro e basta se i miei interessi non collimano davvero con quelli di altri. |
Re: Attitudini verso la vita…
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