no bè, ciò che ci differenzia dagli animali è che sappiamo ragionare e premeditare, quindi spesso nun c'è bisogno di combatte per l'osso :D

e poi sfatiamo il mito dell'altruismo, che altri non è che una forma velata di egoismo, un auto gratificazione 8)
solf apprezza la mia sincerità nel nun farte u regalo :lol:

il problema poi non è solo cogliere l'attimo
ma capire quando metter le mani in tasca e nun cogliere più :D

anche la fama di avere può essere un problema
si finisce x rincorrrere a vita sempre qualcosa

però bò, alla fine se la vita è fare quello che si vuole, se si è in un certo modo inutile andare contronatura, e anche quando si cambia, mai aver rimpianti

Hai ragione: questa domanda non è per tutti, ma per chi è arrivato a concretizzare :lol:

Io mi ci sono trovato in situazioni simili, e il mio atteggiamento è sempre stato questo: ritengo sacrosanto che ognuno si fazzi li ca..i suoi, ma c'è sempre quella vocina (coscienza?giudizio degli altri?) che mi ferma...di solito vince la vocina, e insomma sono un bischero, troppo buono.

Io cerco di comportarmi come gli altri, non cerco di essere più stronzo né meno, ma quando mi superano perché si fanno meno pensieri di me stai tranquillo che il favore non glielo rendo la prossima volta :wink:

Sul fermarsi per le vecchiette...beh penso cali l'abbia detto per provocare...a me viene naturale fermarmi quando vedo uno in difficoltà, tipo quando c'è un incidente, e vedo che non c'è nessuno(m'è successo proprio di recente) ma non lo vedo come un fatto negativo, anzi come un merito.

Credo ci sia una grossa differenza tra una persona egoista che non fa niente per gli altri se non guadagnandoci qualcosa, e una persona "egoista" che fa qualcosa per gli altri per averne gratificazione.

Il primo non fa niente se non guadagnandoci qualcosa (e magari lo faremmo anche noi, per lo stesso guadagno), il secondo fa qualcosa per guadagnarci qualcosa che è prettamente personale (e forse anche interiore), e che a me o a molti potrebbe sembrare una emerita str*****a.

Appunto, sono in un certo senso un pò spacconate. Il "male" a cui è abituato la persona tipo è quello che più può passare inosservato a noi stessi e a chi ci circonda, quello che potremmo più facilmente dire "lo farebbero anche gli altri" o su cui possiamo scherzare sopra o non pensarci troppo.

Include anche (e sopratutto, forse) quelle piccole cose che spesso fanno sentire i fobici ancora più isolati. E anche quelle per cui spesso odiamo gli estroversi. Piccole cose, insomma, ma che si sentono. Difficilmente "male" vero e proprio. Non certo, diciamo, concreto come quello su cui si potrebbero fare ben altri esempi.

...se invece stiamo parlando di seguire la propria strada senza esitazioni, su questioni comunemente più importanti (lavoro, soldi, amore, carriera ect. ect.), allora le cose sono un pò diverse. Giochiamo sporco con tutti? Solo con chi se lo merita? Non ci aspettiamo ne concediamo tregua o fiducia? Il fine giustifica i mezzi?
Dovremmo chiederci fino a che punto possiamo, se vogliamo, far coincidere un certo nostro "codice" (morale o altro) alle nostre ambizioni più combattive. Senza che queste possano risentirne, intendo.

Aggiungerei che in molti casi "l'altruismo"viene usato come sistema per aumentare il proprio prestigio sociale e non per un reale interessamente agli altri....io conosco un sacco di gente che si definisce "altruista"ma poi vorrei vedere al di fuori di certi contesti sociali se si feramano ad aiutare qualcuno.... :roll:

L'unica soluzione è il telesalvalavita beghelli secondo me.

Se permettete io vado controcorrente...

Per me il problema se aiutare gli altri od essere in competizione non si pone...per come sono fatto io,alla fine sono un soccorritore nato,sempre stato,sin da ragazzino.

Con questo non voglio mettermi in luce,non sono migliore o peggiore degli altri,seguo solo la mia naturale inclinazione.

Non ho un briciolo di bastardaggine dentro,riconosco subito un nemico,ma se ha bisogno di aiuto è più forte di me...lo devo aiutare.

Ciò che voglio dire è che ognuno pensa e si comporta seguendo la propria natura,ci si può ragionare all'infinito su come dovrebbe essere,ma alla resa dei conti salta fuori la reale natura di ognuno di noi.

E' un pò come il discorso sull'affrontare una rissa,mi è capitato più volte in passato di capitarci in mezzo...non ho mai dato nemmeno un pugno,rimanevo paralizzato di fronte alla violenza...non penso di essere un codardo,semplicemente la mia mente non concepisce la violenza e non agisce di conseguenza...a rischio della propria incolumità.

Tuttto qui,scusate se ho detto la mia...:roll:

Non concordo, o meglio
L'impostazione è quella, ma se noti quelli da prendere come esempio, coloro che rimangono "sempre a galla"
Non sono un concentrato di bastardaggine e basta, tutt'altro...sanno dosare efficacemente i loro gesti, più che iniziare a calpestare la gente come scrivi tu, sanno calpestare nei punti giusti

Che poi, provare per credere, un tipo gentile che cambia iniziando a rispondere agli affronti quotidiani...passa per cinico ben più di un tipo normale che si comporta in modo simile.
Occorre semmai diventare come i figli di puttana in pratica :x

Infatti il trucco stà nel distruggere i propri nemici con cinismo ma mantenendo il sorriso e una facciata da "altruisti"così hai eliminato che ti intralcia e fai anche la figura di quello buono......

dico solo... milo for president 8)