Quote:
|
Ma io non credo sia sempre colpa dei genitori, anzi..
|
colpa della società tutta apparrire e bellezza ,c'è solo un modo per mettere fine a tutto questo ..fuoco
|
Quote:
|
Quotro tristan, il genere che mi mette in difficoltà - anche se non proprio soggezione - è la categoria dei ragazzetti tra i 13 e i 18 anni, quelli della categoria "spigilata-tamarra".
Quelli in 3 media/prima superiore sono quanto di più vicino ci sia alle bestie, secondo me. |
Sicuramente c'entra molto la società, ma l'educazione dipende solo dai genitori! E' pure vero, però, che di questi tempi è molto più difficile educare i figli! In molti casi bisognerebbe affidarsi ad un aiuto esterno!
|
Quote:
|
Quote:
RIFLETTENDOCI: ancora non ho capito se sono + o - fobico di altra gente qui...anzi credo proprio io non sia fobico 100%...semplicemente disabituato...e sono talmente pigro (e ho quel leggero stato d'ansia sotto normale quando affronti situazioni nuove o "seminuove" x via del troppo tempo passato e di autoblocchi imposti) che alla fine vado ad infobicarmi a forza di pensare troppo... comunque...sembra assurdo..ma...pensandoci io una risposta vera e propria non la posso dare principalmente x 2 motivi: 1- già detto: mi sembra di sentirmi enormemente a disagio con tutti e quindi bene o male quando mi gira prendo e mi butto con tutti o nessuno...il vicino, la vicina, la cassiera, la barista, la compagna a lezione, mio fratello, il vecchietto 70 enne, l'amica di famiglia, parenti... (DIREI xrò che con mio fratello e i parenti sia sicuramente in difficoltà) 2- sono stato x così tanto tempo isolato, mi sono autoemarginato da ogni situazione sociale che richiedesse un'interazione umana...che...credo di non avere abbastanza SITUAZIONI testate x poter dire la mia...sì...forse qui dentro esco più di altri...ma...sono tutte uscite in cui mi faccio prendere dalla "pigrizia" e in parte dal disagio/pensiero negativo --> dunque alla fine spesse volte faccio il minimo indispensabile x interagire e raramente mi sono testato a viso aperto... |
Quote:
RIFLETTENDOCI: ancora non ho capito se sono + o - fobico di altra gente qui...anzi credo proprio io non sia fobico 100%...semplicemente disabituato...e sono talmente pigro (e ho quel leggero stato d'ansia sotto normale quando affronti situazioni nuove o "seminuove" x via del troppo tempo passato e di autoblocchi imposti) che alla fine vado ad infobicarmi a forza di pensare troppo... comunque...sembra assurdo..ma...pensandoci io una risposta vera e propria non la posso dare principalmente x 2 motivi: 1- già detto: mi sembra di sentirmi enormemente a disagio con tutti e quindi bene o male quando mi gira prendo e mi butto con tutti o nessuno...il vicino, la vicina, la cassiera, la barista, la compagna a lezione, mio fratello, il vecchietto 70 enne, l'amica di famiglia, parenti... (DIREI xrò che con mio fratello e i parenti sia sicuramente in difficoltà) 2- sono stato x così tanto tempo isolato, mi sono autoemarginato da ogni situazione sociale che richiedesse un'interazione umana...che...credo di non avere abbastanza SITUAZIONI testate x poter dire la mia...sì...forse qui dentro esco più di altri...ma...sono tutte uscite in cui mi faccio prendere dalla "pigrizia" e in parte dal disagio/pensiero negativo --> dunque alla fine spesse volte faccio il minimo indispensabile x interagire e raramente mi sono testato a viso aperto... Le mie interazioni x quanto siano tante le mie uscite tendo a farle durare il tempo di una frasettina, una battuta, una domanda ecc..ecc...dunque...non è un periodo importante di tempo x stabilire chi mi manda a disagio chi no...semplicemente so che oltre le 2 frasi non vado e quindi x evitare disagi qualsiasi persona abbia davanti (a meno che non ci sono già bene in confidenza) dopo le 2 frasi taglio la corda (uscendo con una battuta o una semplice scusa) impedendo automaticamente l'entrata del disagio (che quindi fa in tempo a malapena ad accennarsi) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 01:17. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.