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Re: La moglie immaginaria.
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Re: La moglie immaginaria.
C'è un disturbo che si chiama mitomania, un mio amico ne era affetto, raccontava tante cose non vere riguardo lavori che ha fatto, sport che ha praticato, vacanze che ha fatto ecc. Ovviamente non lo faceva per vantarsi ma era il disturbo che aveva che lo portava a fare ciò
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Re: La moglie immaginaria.
Io l'ho fatto, non una moglie, ma una fantomatica frequentazione con una ragazza di un altro paesino qui vicino. Non è stata una questione di vergogna per essere single, è stato proprio essere stufo ogni volta di venire soppesato per questo da una persona particolarmente fastidiosa. Una lontana parente, che quelle due o tre volte all'anno che ci si incontrava (per eventi di famiglia o anche semplicemente per la strada) non salutava neanche, chiedeva subito se avessi trovato la morosa, che era ora di trovarla e tutte queste menate. Un giorno ero particolarmente scazzato di mio e ho risposto di sì, giusto per vedere la sua faccia stupita. Ma non è finita lì, ha voluto sapere come si chiamava, di dov'era, anni e anche se scopava bene (cioè assurdo), comunque ci ho preso gusto e mi sono inventato tutto al momento. Ovviamente la storiella era solo per lei, anche le persone a me vicine che mi sentivano dire tutte queste assurdità sapevano benissimo che era una "palla", ma sapevano benissimo anche che questa era un'impicciona, quindi mi reggevano anche il gioco.
Niente, finalmente ai successivi incontri non ero più interessante da interrogare, mi chiedeva come andava sperando gli dicessi che era finita, così poteva ricominciare, ma io dicevo che andava bene e abbiamo risolto anche questa seccatura. Con le dovute differenze credo che questo signore faccia un po' la stessa cosa (che poi magari la moglie l'ha davvero), a me solo il fatto che questo sia un "caso" di paese mi da un fastidio... ma che gliene frega alla gente, anche non l'avesse e dicesse di averla non vedo proprio che male fa agli altri e che bisogno c'è di malignare. L'unica cosa che può essere un rischio è che continuando a ripeterselo si convinca che questa persona esista davvero, in quel caso sarebbe un problema per lui, ma sempre suo, non degli altri. Quote:
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Re: La moglie immaginaria.
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Al tempo stesso, però, ritengo inevitabile una certa dose di vergogna. È un discorso ampio, le radici del problema probabilmente derivano dall'educazione ricevuta, dalla famiglia, dall'ambiente generale. Ma non solo. Secondo me la vergogna non è altro che una forma di incomunicabilità. Una data cosa ti fa sentire differente e sai che ci saranno delle difficoltà, dei muri. Non si tratta tanto di voler stare al passo con i coetanei, mantenere il ritmo. E' più che altro la paura di non essere accettati. Certo si può dialogare. Possiamo raccontarci, ma è complicato e tante volte le parole sembrano non impattare. E' un po' come parlare due lingue diverse. L'altra parte non sempre può comprenderci proprio perché i suoi orizzonti non sono i nostri. E l'assenza di comprensione genera la mancata accoglienza. Forse per questo è più semplice fare congetture, osservare la gente dalla finestra e giudicare. |
Re: La moglie immaginaria.
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Re: La moglie immaginaria.
Siete fortunati finché vi chiedono, si interessano della vostra vita sentimentale, per quanto possa essere fastidioso, vuol dire che vi vedono ancora come potenzialmente appetibili.
A me è da un pezzo che nessuno chiede più niente. |
Re: La moglie immaginaria.
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Io invece sono stato molto meno diplomatico col parentado, mettiamola così... Invece con qualcun'altro ho attaccato un pippone da gara sulla mentalità di merda che hanno e se sono andati via loro per sfinimento. :mrgreen: Finora ho ottenuto sempre i risultati sperati. Cioè di non averli più tra i coglioni. :mrgreen: Ho capito che l'uomo è un animale sociale l'evoluzione della specie eccetera eccetera eccetera...però diciamo anche che con certa gente può decisamente passare la voglia di essere animali sociali. :sisi: |
Re: La moglie immaginaria.
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Re: La moglie immaginaria.
Ma neanche a me da tanto tempo nessuno chiede queste cose, ho più di 40 anni, chi dovrebbe chiedermi quando mi trovo il fidanzatino? Mia nonna è morta.
Una cosa che mi dà fastidio è quando ho avuto relazioni dichiarate e certa gente si è felicitata tantissimo, un po' troppo, io l'ho preso come un "ah menomale, sei salva", mi rompe proprio i coglioni sta visione per cui uno/a è un disperato finché è single e se "trova" ha fatto gol, o almeno mi disturba essere vista in questo modo, come se senza moroso fossi una persona perduta, senza niente altro di valore. L'ho anche detta di recente a una persona che aveva reagito in modo per me eccessivo sta cosa, dice che non era sua intenzione e non la pensa così di me. Boh. No quote |
Re: La moglie immaginaria.
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La vergogna, l'omissione e purtroppo a volte la mistificazione le pratico molto. Non in queste cose, ma in altre. L'ideale sarebbe dire, spiegare, e trovare dall'altra parte chi recepisce in modo corretto. Ma è difficile / impossibile poter dire tutto a tutti tranquillamente. Qui dentro men che mai dico certe cose mie, per carità. Ed è assurdo quando non si ha proprio niente di cui vergognarsi, anzi. Però è così. |
Re: La moglie immaginaria.
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Re: La moglie immaginaria.
Fidanzate nel senso relazioni serie e durature non ne ho mai avute, non me ne pento e non ne sento il bisogno
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Re: La moglie immaginaria.
La mia solitudine pesa a me in queste cose, del giudizio altrui rispetto al fatto che son solo non mi frega nulla, per questo riesco solo in parte a capire queste persone, per me è un fine appagante questa cosa (che poi c'è da dire che cerco probabilmente qualcosa di impossibile perché se mi andassero bene la maggior parte delle relazioni che vedo in giro sarei cambiato e accoppiato) non un mezzo per risultare normale agli occhi degli altri.
Poi se si dice questa cosa perché le persone disturbano su altri fronti oltre ad esprimere il semplice giudizio, afferro quel che si vuole ottenere. Se sai che finisci in galera non ti conviene mica dire la verità e che hai fatto questo e quell'altro, se hai moglie e amante e vuoi tenertele entrambe mica ti conviene far sapere alla moglie che hai un'amante, ti inventerai impegni alternativi fittizi, qua il giudizio ha degli effetti tangibili e quindi è comprensibile per me a che serve mentire e inventarsi cose fittizie. Le persone non giudicano soltanto, questi giudizi hanno ripercussioni concrete in una marea di casi. |
Re: La moglie immaginaria.
Diciamo che a me, per ora, disturba di più la gente che viene a rompere i coglioni su queste cose (talvolta con la scusa che "è per il mio bene"), più che la condizione in sé
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Re: La moglie immaginaria.
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Ed è meglio restare soli a vita che ritrovarsi ad essere il "mezzo" di qualcuno, per carità. |
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Re: La moglie immaginaria.
Aggiungo in merito al discorso vergogna, esteso, che sì,esistono i bulli, esistono persone che non sono in grado di comprendere certe cose ed eccessivamente giudicanti.
Ma il problema a monte credo sia la mancanza di dialogo. Se le cose e le situazioni le spieghi, con tempo, a chi ha voglia di ascoltare, si trova la gente che comprende, non sono tutti stolti. È che è difficile aprirsi agli altri, farsi conoscere per come si è davvero col proprio vissuto e percorso, ed instaurare rapporti di reciproca empatia. Si rimane sulla superficie e si guarda l'altro senza sapere e capire, mettendo i giudizi davanti alla persona e alla sua storia. Buona giornata. |
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A distanza di anni l'ho sentito, sta tuttora con la stessa persona e si sono sposati ma con una novità tutt'altro che piacevole. Ha ammesso a sé stesso che la loro relazione si basa sul fatto che nessuno di loro due voleva rimanere da solo. Ha ammesso di non essere mai stato attratto da quella che ora è sua moglie e che anche lei stessa non è attratta da lui ma non vogliono separarsi proprio perché oramai sono sicuri che non troverebbero mai nessun altro. Insieme non sono felici ma si tengono compagnia, non hanno rapporti e nemmeno si baciano. Da aggiungere che quando lo conobbi lui stesso faceva di tutto per convincermi a seguire la sua linea di pensiero ma, a distanza di anni, a malincuore ha dovuto ammettere che avevo ragione a preferire una dignitosa seppur eterna solitudine. |
Re: La moglie immaginaria.
Sono scelte legittime, io non le giudico.
L'importante è che ci sia sincerità da ambo le parti e non inganni. In quel caso giudico, eccome. |
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