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Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Io sono molto solo.
Sono stato anche più solo di così, quando ho vissuto in autonomia per circa sette mesi, e sono quasi sbarellato in modo anche abbastanza... poco dignitoso XD No, la vita per come la concepisco io, è l'osservare qualcosa che ha tante sfaccettature. Tu ne vedi alcune lei/lui altre. E se ne parla. Il contatto con altre menti e corpi, il riempire il vuoto con qualcosa che fa crescere, ecco... no, io non sono il tipo di persona che cresce, da solo. Al contrario, da solo perdo capacità di dialogo e la cognizione stessa ha una riduzione. Direi che per me la solitudine è stato è e sarà il male assoluto. Satana. |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Non ho mai avuto molte amicizie, poche, sparse per l'Italia, perché ho interessi inusuali, anche non costanti nel tempo. Per qualche miracolo ho legato con un ragazzo per circa 3 anni, entrambi abbiamo pochissimi amici che assai raramente frequentiamo. In qualche modo, le preferenze nel passare il tempo ci hanno fatto prendere vie diverse, è emersa qualche incompatibilità.
Volevo più tempo per alcune mie attività, ma quando manca l'affetto e la presenza di un partner diventa molto freddo e pesante portare avanti cose che prima avrei potuto fare con leggerezza, ma poco tempo a disposizione. Così da non molto sto cercando di esplorare nuovi interessi, più condivisibili e non è facile. Le principali attività che mi vengono in mente sono solitarie e penso saranno un problema quando e se conoscerò qualcuno con cui avviare nuovamente una relazione. Sto un po' forzando la mano verso giochi per cui una qualche attrattiva c'è, ma non particolarmente accesa, non riesco nemmeno a capire se sto facendo qualcosa di stupido o di saggio. Mi immagino di avere un gruppetto di amicizie e delle attività sperando che un giorno ritroverò un partner, così avrò una migliore definizione del modo in cui passo il tempo, più chiarezza in termini di compatibilità. Considero anche che sono capace di una certa adattabilità verso il partner, e mi viene anche il dubbio se nel cercare di definirmi come individuo e come attività non aggiunga rigidità riducendo eventuali possibilità... Non credo che la solitudine sempre e comunque sia positiva. In alcuni periodi può essere un modo di mettere in pausa altre cose, rilassarsi, fare il punto della situazione, può aiutare. Ma solo se circoscritta e con la sicurezza di legami sentiti su cui contare, altrimenti non vedo come possa essere positiva. |
Anche a me danno sui nervi quei post sui social, inneggiare alla solitudine non ha senso, l'essere umano essendo un animale sociale ha bisogno sempre di qualcuno, salvo magari essersi scottato troppo in passato o avere certi disturbi e o anomalie.
Poi magari ce anche chi è compatibile solo con poche o pochissime persone (è il mio caso). Insomma non bisogna mai nascondere un bisogno come se fosse una vergogna, non siamo Dei né essere perfetti che devono stare impassibili sempre. Anche a me fa orrore mangiare fuori ma più che per gli sguardi altrui è proprio un disagio che sento io, non vedo il senso di andare fuori da solo, se non per una passeggiata al parco. Ma dopo massimo 20-30 minuti comincio ad arrovellarmi la testa pure lì... |
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Tutte stronzate grosse come la Luna.
I social ormai sono come un secchio della spazzatura e la gente spara cagate a ripetizione. La solitudine è un qualcosa che ti distrugge piano piano, non va cercata né coltivata come dicono questi nabbi. Stare da soli ti rincoglionisce. Tra l’altro sta cosa di netflix è tutta legata alla moda, se va di moda stare il sabato su netflix allora sei figo oh che bravo se invece va di moda vedersi al parchetto sei sfigato, le regole deve dettarle sempre sta società del cazzo come al solito. Mangiare fuori da solo? Anche no. Ci ho provato un paio di volte e gli sguardi delle persone mi hanno fatto capire che è stata una pessima idea. |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
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rifiutai con garbo, io non vedevo l'ora di star da sola per le vacanze a rilassarmi con tutti i miei hobby e questa mi proponeva una serata con degli sconosciuti suoi parenti come se fosse una alternativa migliore alla mia:mrgreen: |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
La solitudine cronica ti logora giorno dopo giorno,infatti molte persone si rifugiano nelle droghe,nell'alcool o negli psicofarmaci per alleviare questa terribile sofferenza,inutile dire balle l'uomo come è già stato detto non è un isola o un essere assoluto,certo bisogna anche essere in grado di trovare le compagnie giuste piuttosto che stare in mezzo a persone tossiche,ed è questolo scoglio da superare secondo me.
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Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Anche a me è successo come a Zoe.
Un tempo (quando ero meno saggia e più spontanea) mi capitava di dire, in modo anche tranquillo, che non ho mai fatto la festa di compleanno, che avrò festeggiato con gli amici forse 3 o 4 volte nella vita, oppure che i miei dovevano andare fuori città per qualche giorno e che io me ne stavo a casa a guardare la tv e a mangiare pizza surgelata (che per me è una cosa piacevole) e notavo che le persone cambiavano faccia, erano come dispiaciute e mi coinvolgevano in dei loro impegni per non lasciarmi sola. All'inizio mi stupivo, però mi faceva piacere, a volte mi sono lasciata coinvolgere e mi sono anche divertita, anche se ho sempre fatto fatica a stare al passo, perché ho più bisogno di solitudine rispetto agli altri, credo, per avere un benessere minimo. Secondo me la ragione profonda è che in base all'istinto animale e ai concetti eterni che guidano l'umanità, l'idea di solitudine richiama il pericolo, la difficoltà, l'essere indifesi, invece il gruppo simboleggia l'aiuto reciproco, la sopravvivenza, il sentirsi al sicuro. Forse è per questo che la solitudine fa pensare a cose negative, a primo impatto (dico, agli altri). In questo caso quelle persone ti vogliono includere per aiutarti (simbolicamente, salvarti), perché di base tengono al tuo benessere, a modo loro, nel loro piccolo, quindi la vedo come una cosa positiva, perché hanno avuto uno slancio positivo verso di te. (non so se dico cose giuste o se sto vaneggiando ahah, ma questi concetti li vedo molto nella vita quotidiana, li riscontro). |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Forse la moda di dire che si passava il sabato a casa su Netflix era tutta una cosa organizzata da Netflix :malvagio: o da chi ne era appassionato all'epoca, era un meme popolare del momento, perché un periodo mi ricordo che la gente era fissatissima. Era il periodo che con un solo account si potevano collegare più persone, se ne parlava ovunque (fino alla nausea). Mi sembra che al giorno d'oggi anche i meme siano diventati uno strumento pubblicitario, visto che in poche battute riescono a trasmettere molto, in modo originale, ironico ma non solo, che rimane impresso. Alcuni meme sono come una forma d'arte moderna.
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Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
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Una cosa e' ricercare giustamente i propri spazi e la solitudine "per scelta", un'altra assai ben diversa e' essere costretti dai propri limiti a vivere una condizione forzata e per certi aspetti esasperata allora ti rendi veramente conto di quanto sia spiacevole e vorresti tutt'altro che essere quello che sei perché sai che così fa solo molto male. |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
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Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
L'ideale auspicabile sarebbe(?) che ogni introverso riesca a stare un po' insieme agli altri e che ogni estroverso riesca un po' a stare da solo.
Penso sia per quello che si fa quel discorso. La maggior parte delle persone è estroversa e quindi parlando di solitudine positiva si intende che anche per un estroverso un po' di solitudine ogni tanto potrebbe essere necessaria per entrare a contatto con parti di sé più profonde, quindi per crescere come essere umano o per affrontare dei nodi del sé; o per non dover per forza dipendere dalla presenza altrui per fare qualcosa. Chiaro che poi le conseguenze estreme di una introversione estrema esulino dal discorso |
Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Io invece parlerei più della "solitudine negativa". Ovvero sentirsi soli pur stando in mezzo a tanta gente e in contatto con centinaia di persone sul web. Quella è molto più diffusa.
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Re: Il falso mito della solitudine positiva - Vengo anch'io no tu no
Io credo che dipenda molto dal tipo di situazione. Bisogna distinguere tra la solitudine imposta dalle circostanze e quella cercata volontariamente. Se uno è solo perchè non ha nessuno con cui stare allora è difficile trovarci qualcosa di bello ma se uno ha una vita molto piena, circondato da tanta gente e tanti amici, in questo caso i momenti di solitudine diventano quasi necessari. Non ha senso parlare di solitudine in senso generico. C'è differenza tra andare al ristornate o in vacanza da solo perchè non hai nessuno con cui poter andare e l'andarci da solo perchè hai bisogni di un momento per staccare da tutti e fermarti un attimo.
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