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jupiterskid 16-03-2009 17:12

più che altro per me è il contrario, ci sono momenti (fortunatamente rari) in cui sto talmente male, che mi viene da pensare che mi sentirei più sicuro internato in qualche struttura controllato a vista :D :(

cancellato3663 17-03-2009 19:14

oggi ho avuto ancora una volta quell'attimo...in maniera inaspettata.....avevo rimuginato tutta la mattina sul mio stare in silenzio...mi ero sentito addirittura a disagio ad un tratto percependo lo stato stizzito/innervosito della persona che mi era a fianco...

poi...
poi c'è stato un momento di questa giornata....che...che come x incanto sembravo totalmente l'opposto dell'asociale/silenzioso/imbronciato che sono sempre...

prima un "ciao", poi 2-3 battute, poi 2-3 commenti...5 minuti in cui ho fatto lo spiritosone/spavaldo...

poi? poi una pausa...è cambiata la situazione e.....ed ecco che eravamo di nuovo punto e a capo...

JohnReds 17-03-2009 19:59

Quell'attimo viene quando decidi di affrontare le cose...

Joker 17-03-2009 22:26

Io probabilmente vivo così: le paranoie, per farle uscire, le devo aiutare. Calarmi nelle situazioni giuste. Per il resto sono vuoto e limpido come una caraffa asciutta. E non è sempre una bella cosa. Quasi mai, in realtà.

Probabilmente, per chi lo è davvero, essere "normali" fa schifo quanto essere malato per chi lo è. Vorremmo essere di più e non lo siamo.

BadDream 17-03-2009 22:32

Re: Quell'attimo in cui tutto diventa normale
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds
Vi capita mai?
Io lo sto vivendo ora.

E' come se il mio cervello venisse ripulito, e botto spariscono tutte le paranoie, le angoscie, i pensieri inutili...mi viene da dire: ma perché facevo così?
Tutte le vecchie paranoie le sento come un abito vecchio e sdrucito, che mi sono appena levato e mi rendo conto di come fosse stupido portarlo.

Divento normale, perfetto, lindo pulito.

Rimangono magari le incapacità a porsi con le persone, frutto di un non vissuto. Ma il punto fondamentale è che ci sono solo quelle: sono solo limiti (piccoli e insignificanti) "fisici" e nient'altro. Mi sento normale, uguale agli altri, solo un pochino "rattrappito" per uno sile di vita diverso tenuto da troppo tempo.
L'anormalità, verrebbe da dire, sta solo nella nostra testa.

Vi succede mai? Perché? Come farlo ritornare quando sparisce? E' un grande mistero per me, ci sono momenti in cui il cervello si libera di tutte le stronzate automaticamente, scatta come un clic...credo che ci sia un motivo, ma non riesco ariprodurre le "condizioni ambientali" perché si verifica.

Sì, ogni tanto mi capita. Non so se sia esattamente quel che intendi tu, John, ma nel mio caso tutti i miei problemi sembrano ridursi e relativizzarsi, i miei blocchi si indeboliscono e mi sembra di poter fare qualunque cosa realmente desideri, se solo mi metterò d'impegno. Mi sento normale, a mio agio, in pace con me stesso e con l'universo.

Mi accorgo di quanto siano sciocchi certi miei complessi e di come siano banali molte delle "sfide" che temo.

Poi, quasi senza accorgermene, eccomi nuovamente immerso nei problemi, nei blocchi e nelle "sfide" di tutti i giorni. Il passaggio fra i due stati d'animo è graduale ma al tempo stesso molto sfuggente.


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