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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Se tu credi di più alle statistiche, fai come credi. Io ho la mia verità e tu la tua, pazienza. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Qua l'80% delle auto circolanti non ha più di 5 6 anni, basta leggere le targhe. Quello cocciuto sei te, ciao. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Ripeto, se per te le chiacchiere contano più dei dati fai pure. Intanto non mi hai portato uno straccio di dato che dimostra che l'età media delle auto in veneto è più bassa adesso rispetto a 15/20 anni fa. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Quindi non puoi sapere. Non aggiungo altro. Credi quello che ti pare. Non perdo neanche tempo ad andare in cerca di statistiche perché non c'ho cazzi, e non mi interessa stare qui a discutere di cose che ho sotto agli occhi tutti i giorni. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Vabbè dai, in Veneto tutti ricchi con auto nuove in controtendenza rispetto al resto d'Italia. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Neanche tutto il Veneto è uguale. Ma comunque che c'è gente che cambia macchina ogni 2 o 3 anni è una cosa vera, non me la sto inventando. Magari fanno leasing o cose del genere, ma è un fenomeno in crescita, anche nelle grandi città. L'auto di proprietà tenuta tanti anni sta diventando una rarità nelle zone più ricche del paese. Molti proprietari di aziende cambiano auto ogni 3 4 anni perché hanno agevolazioni, non sono cose che mi invento io. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Gli oggetti danno un'identità agli individui? Embè, dov'è il problema? Se non si riceve l'apprezzamento altrui ci si sente dei falliti? Ci sta, regolare. Quella parte del testo che ho trovato discutibile è l'unica che secondo me si discosta da una descrizione dello stato delle cose per andare a dire qualcosa di molto soggettivo e difficile da provare. E' fattuale che tu non possa leggere nella mente delle persone che acquistano oggetti nuovi e perfetti e dunque sapere il vero motivo per cui lo fanno. Possiamo notare i fenomeni, non andare al di là di essi. Quote:
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Io questo sto dicendo. |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
Nel triangolo Milano-Como-Lecco l'auto è uno status-sybol, anzi, un vero e proprio feticcio. Certa gente compra dei macchinoni usati oppure li scarica dalle spese aziendali e poi non compra le macchine utensili necessarie per mantenere viva l'azienda, vicenda che ho vissuto di persona per ben 3 volte su 4 ditte artigiane in cui ho lavorato, solo uno era lungimirante come artigiano.
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
Io sono anti-consumista per eccellenza, fossero tutti come me l'intero sistema economico sarebbe già fallito da un pezzo :sisi:
Poi la boiata del "cambio X e Y perchè non è più alla moda, c'è un modello nuovo, mi sono stufato, ecc." è una cosa che proprio non riesco a concepire, per me ogni cosa DEVE durare il più a lungo possibile, e si cambia solo quando si rompe irrimediabilmente (o la riparazione se possibile costerebbe più del nuovo), o non è più adatta/idonea a svolgere la sua funzione per vari motivi... e questo vale per auto, bici, attrezzature varie, mobili, elettrodomestici, vestiti, scarpe, PC, smartphone ... PS, la mia auto è del 2011, e spero arrivi al traguardo del 2031 :riverenza: |
Re: Il consumismo come modalità esistenziale
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Re: Il consumismo come modalità esistenziale
I
Il consumismo non ha fatto del male solo alle persone e ai loro rapporti che sono diventati come merce con tutto ciò che ne consegue, ha fatto e continua a fare gravi danni al pianeta, ovvero alla casa che ci ospita tutti. Ormai il suolo e il mare sono pieni, tra le altre cose, di micro plastiche che poi ci mangiamo. Occorre guardare al di là del priprio naso però. L'idea che sia tutta colpa del sistema e le persone non possono fare nulla e non hanno alcuna responsabilità è una vecchia e inutile tiritera, che aiuta tutti coloro che ci guadagnano sopra, e gli inconsapevoli, a fare del male a loro stessi, alle altre persone e al pianeta. Se tale affermazione fosse vera non potrebbero esistere persone come Stasudedos e Mugalari quindi nemmeno idee e stili di vita alternativi, perché saremmo tutti burattini allineati davanti alla Merce: il dio dell'epoca moderna-contemporanea. Il sistema non è una entità che ha una esistenza indipendente anche se a certi livelli le decisioni prese da pochi influenzano i molti e allo stesso modo i molti possono influenzare i pochi. Il sistema esiste perché esistono le persone che lo compongono e con i loro singoli comportamenti lo creano. Il sistema siamo noi come singoli e poi siamo noi come massa sottoposta all'economia di mercato per esempio, si tratta di un rapporto di interdipendenza, quindi certo dire che non dipende solo dalle persone ha un fondo di verità ma è solo una parte della storia. I bambini vengono influenzati prima di tutto dai genitori, dalle loro parole e dalle loro azioni, dalla famiglia nella quale nascono e crescono e poi subito dopo dalla sqqquola ovvero dagli insegnanti, dai compagni e dalle famiglie dei compagni. II Per quanto riguarda il discorso ricerca della perfezione, Derbycrash, non mi occorre leggere nella mente delle persone, basta osservarne i comportamenti che raccontano molto più: naturalmente pensieri parole e azioni sono indissolubilmente collegati e interdipendenti. La ricerca ossessiva di una perfezione che non esiste e crea tantissimi problemi alle persone è un tema vecchio dell'occidente e si è sviluppato con i Greci, il kalòs kai agathòs ovvero la kalokagathia e i relativi canoni etici-estetici, e poi dopo che Roma aveva conquistato la Grecia, venendo a sua volta conquistata dalla cultura greca, si è trasferito al cristianesimo che ha convertito l'impero romano e quindi mezzo mondo. L'idea del peccato originario è stato il passo successivo, il giardino perfetto dove vivevamo un'esistenza perfetta che abbiamo perso per una nostra colpa, e quindi il relativo senso di colpa ogni volta che falliamo e cadiamo, perché se dobbiamo essere perfetti non possiamo fallire e quando falliamo dobbiamo sentirci in colpa, dei falliti, persone che non valgono niente. Tutta questa roba è pesata e pesa ancora, poi che le persone non se ne rendano conto perché prima di tutto nemmeno conoscono la loro Storia non cambia di una virgola il ragionamento e anzi le persone non consapevoli diventano vittime prima di tutto di se stesse e poi della cultura dominante. La Consapevolezza, riguardo noi e riguardo ciò che ci circonda, è il tema fondamentale nella vita di ogni individuo. L'Occidente è stato costruito sui valori greci, e poi su quelli cristiani che gli sono succeduti, di cui tutti noi siamo figli, lo stesso concetto di democrazia, kratos=potere demos=popolo, è nato in Grecia. Derbycrash, non ti ho invitato a scrivere un trattato di sociologia, non l'ho fatto nemmeno io e non mi interessa farlo, sono già state spese tantissime parole a riguardo e chi vuole studiare e approfondire invece di dare aria alla bocca può farlo; ti ho invitato solo a dire quello che pensi con parole tue e senza fare il furbo. È comodo raccontarsi balle nutrendo una superficialità che diventa un distintivo, continua così se ti trovi bene, e a questo punto puoi anche comodamente evitarmi visto che stiamo su FS e quindi puoi accodarti a tante altre discussioni comode. Grazie a coloro che sono intervenuti, se continuate vi leggo acquattato nell'ombra. p.s. ho preso la patente a 18 anni e non ho mai posseduto una mia automobile, quando vivevo con mia madre a volte, potevo usarla sempre se avessi voluto, usavo la sua ma più che altro perché le due persone che frequentavo abitualmente non hanno mai preso la patente. Attualmente non possiedo un'automobile e cammino per km ogni giorno anche per andare a lavorare, potrei prendere la metro e arrivare con 4 fermate o affittare Enjoy ma uscire di casa e camminare per un'ora o più per arrivare a lavoro mi piace e mi fa bene. Cammino da una vita e ciò mi aiuta a mantenere il mio equilibrio psicofisico |
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