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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
Ciao
Penso che il male di vivere abbia varie sfumature, diagnosticate oppure no. Si può essere tristi ma non davvero depressi, e quindi avere la possibilità di combinare qualcosa durante la giornata. Si può avere una depressione che ha sintomi fisici, ma molto meno nell'umore, e quindi sembrare qualcos'altro. in un modo o nell'altro comunque non si fa una bella vita, pure se si va in vacanza, certo meglio che restare bloccati al letto, ma senza quel potenziale di chi non ha problemi di questo tipo. |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
Pensare che solo la propria sia depressione e quella degli altri un capriccio è un sintomo della depressione esso stesso?
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Quando mi dicono che viaggiano, prendono l'aereo.. sono cose che il depresso vero non può fare. Figuriamoci gestire un rapporto di coppia, una moglie, con tutte le sue necessità. Poi ci sono quei pochi fortunati che gli funzionano i farmaci, e lì è veramente una gran fortuna. |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Perchè il mondo viene visto attraverso i propri occhi, quindi se gli altri non reagiscono come noi allora non sono veri fobici/depressi/problematici. In questo forum per anni si è dato addosso ad una utentessa che si definiva depressa in quanto osava provare comunque ad avere una vita/non era fobica/era addirittura estro a suo modo. Alla fine si è ammazzata, in quanto era, appunto, depressa da anni. |
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
Keith, ti racconto una cosa.
Come puoi vedere sono iscritta al forum da tanti anni e, in tutto questo tempo, ho percepito una sorta di sovrapposizione in termini di esperienze e vissuto soltanto con tre utenti. Ti sto parlando, però, di una condivisione parziale e mai completa. Del resto è normale, il vissuto di ogni persona è differente. Cambiano l'età, i contesti, gli ostacoli collaterali e persino il modo di reagire a situazioni simili. Non ti nascondo, a volte, una certa difficoltà da parte mia nel reggere una serie di discorsi. Mi capita spesso leggendo i thread di sentirmi differente, a parte… leggo di vacanze, gite, amicizie, storie, studi, esperienze, ecc ecc e sul momento mi scatta quasi un "beati voi". Però poi penso che le basi e la quotidianità possono essere (anzi, sono) sicuramente dissimili ma la sofferenza è un'esperienza universale. Se stai male, stai male e basta. E questo vale davvero per tutti. Detto ciò, l'empatia c'è o non c'è. Forse la si può apprendere ma servono anni e impegno, esercizio. Tante volte viene simulata o usata per cavalcare l'onda del momento.. della serie "prendo un argomento, lo faccio mio e mostro interesse e indignazione per sentirmi più buono e ottenere un mi piace, un pat pat sulla testa, un complimento. ". L'empatia vera, però, è un'altra cosa. E quando c'è, è naturale, scorre come l'acqua. Tuttavia non la ritengo per forza collegata a una comunanza di esperienze. La vedo più come una specie di "click", un qualcosa che in automatico ti permette di sentire e quindi ragionare andando oltre. Lo so perché mi è capitato di provarla realmente nei confronti di persone totalmente diverse da me. Se posso, probabilmente stai attraversando un periodo particolare, difficile e proprio per questo sei meno ricettivo. Capita spesso, sai? A volte il dolore e le preoccupazioni chiudono le vie di comunicazione (non so come spiegarmi in altro modo) e ci fanno concentrare sulla nostra situazione. E' un po' come avere una visione periferica un pochino intaccata, sfocata... la lente d'ingradimento è rivolta verso di noi e il resto non arriva come dovrebbe. Oppure. Semplicemente quel gruppo non è adatto a te. Non possiamo trovarci con tutti.. e Facebook aiuta poco, eh. Alla fine c'è sempre quell'effetto vetrina che ci espone ma, al tempo stesso, fa vedere di noi una parte senza mostrare quella più importante. Vale per noi stessi e per gli altri. I forum, probabilmente, permettono di andare più in profondità. |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Ho finito i ringrazia |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
È inutile che contestate.
Si tratta solo di chiamare le cose col loro nome. Se si ha desiderio sessuale, che sia masturbazione o con un altra persona, non si è depressi, perché si prova piacere in qualcosa. Si hanno altri disturbi ma non depressione. Ma poi non capisco neanche perché bisognerebbe prendersela, bisognerebbe solo sentirsi fortunati a non essere depressi. Qualsiasi manuale di psichiatria può confermare le cose che ho scritto. https://www.guidapsicologi.it/artico...ivita-sessuale Se poi qualcuno vuole saperne di più della psichiatria stessa, allora alzo le mani. |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
Infatti io ascolto solo il mio psichiatra, con anni di esperienza nella psichiatria degli ospedali, docenza nei corsi, attività di ricerca, libri e articoli pubblicati. Se lui dice che sono depresso, con la sua esperienza, vuol dire che ha ragione.
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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(dev'essere bello andare da uno psichiatra così esperto, che insegna, scrive libri etc) |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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L'ultima volta gli ho chiesto come mai già da bambino stavo così male e mi ha parlato di questa presunta personalità disfunzionale, quindi presumo fattori genetici e ambientali. La prossima volta gli chiedo in maniera diretta ''come mai non sono felice?'' e vediamo cosa risponde. |
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
beh ma la depressione ha mille sfumature , uno puo essere all esterno una persona all apparenza normalissima che impiega tempo a fare cose che fondamentalmente odia e che lo stanno consumando piu velocemente di uno che e'depresso fermo a letto , ovvio che chi e' fermo a letto ha una depressione grave , ma nn e' assolutamente detto che quello con la depressione all apparenza piu leggera non si suicidi prima dell altro. quindi il concetto di grave e' molto relativo
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi
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