![]() |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
https://www.stateofmind.it/2019/12/s...auma-dopamina/ |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Domanda interessante.
Oltre a sapere per certo che non mi piace lavorare, non mi sono mai soffermato più di tanto sui motivi. Ho sempre storpiato la citazione di Darwin: "Il lavoro nobilita l'uomo" in "Il lavoro debilita l'uomo" e lo credo veramente, non scherzo. Vengo da una generazione in cui è stato inculcato a forza il pensiero che l'unico modo di esistere sia lavorare, lavorare, lavorare. Dedicare 1/3 o più della giornata a fare quello, per sentirsi bene, "in regola". Farlo per 40 anni o più per arrivare all'agognata pensione (se ti va bene e ci arrivi). Se non lavori sei una pecora nera. Ecco io questa mentalità l'ho sempre odiata, ancor prima di entrare nel mondo del lavoro e adeguarmi mio malgrado. Ho fatto controvoglia tanti lavori, i primi sono stati fallimentari e ho mollato ben presto (albergo e fabbrica), poi agenzie interinali, lavoretti di un mese, stage non retribuiti, concorsi. Il primo lavoro "serio" (nel senso che me lo sono tenuto e fatto andare bene) è stato a diretto contatto col pubblico e senza indennità di cassa, con uno stipendio da denuncia. Ma se superavi la prima ora o due, in cui sudavo come una fontana per l'ansia e la tensione (ricordo fazzolettini qui e la ad asciugarmi tutto il tempo la fronte), il resto era in discesa, poca cosa, poco sbattimento. Ci ho investito, forze ed energie, per mantenerlo e per "farmi voler bene", dopo 7/8 anni avevo pronto l'agognato contratto indeterminato con stipendio decente, ma quasi a sorpresa hanno chiuso baracca e ci hanno lasciati per strada. 6 mesi di disoccupazione e poi ultra 30enne di nuovo alla ricerca di occupazione (vedevo tutto nero), quindi centro per l'impiego, qualche mese qui, qualche mese la, poi quasi per scherzo tento un lavoro d'ufficio e mi prendono per una sostituzione maternità, dopo un anno la madre torna e visto che ero piaciuto mi tengono per qualche ora a settimana, ma si torna alla situazione di semi disoccupato. Fortuna ha voluto che un conoscente proprio in quel periodo cercasse, per un lavoro che non avevo mai fatto e per cui non avevo le qualifiche, e mi ci sono buttato. Da cosa nasce cosa e sempre grazie a questa persona che apprezzava le mie qualità sono entrato in uno di quelli che si definiscono un "posto d'oro". Non tanto per lo stipendio che è comunque medio, ma quanto perché lavoro pochissimo e spesso da casa. Sono quasi 8 anni che me lo tengo e faccio di tutto per non perderlo. Riesco comunque a lamentarmi, tipo i pochi giorni della settimana che lavoro in presenza o se bisogna fare qualche straordinario... insomma credo di essere proprio allergico al lavoro. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
A me piace lavorare. Lavorare = impegnarsi nel portare a termine un compito che usa tue conoscenze e abilità. La soddisfazione di un lavoro ben fatto è impagabile e una delle sensazioni più belle
Lavorare come espletare un ruolo in società meh. Immagino che se la prima cosa è molto importante (come lo è per me) dopo cerchi di trovare un lavoro che ti consenta di lavorare nel modo che ho detto sopra |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Io non mi stancherò mai di ripetere che l'ambiente lavorativo è determinante.
A livello organizzativo e di rapporti umani che devono essere basati sul rispetto reciproco e sul venirsi incontro. Questa è la cosa più importante per svolgere un lavoro in maniera motivata e soddisfacente. Nel mio attuale lavoro fortunatamente è così, c'è un ambiente in cui l'obiettivo primario è darsi una mano e fare squadra. I miei colleghi sono tutti più meno intorno ai 30 anni, c'è un bel clima. Tralaltro vi dico anche un altra cosa: io sono stato nominato, diciamo informalmente, capo reparto del padiglione dove lavoriamo. Tutte le direttive sull'organizzazione della produzione vengono dette a me. Questo perché in me hanno visto una predisposizione ad avere un ruolo di leader in quel contesto. Evidentemente hanno visto questa qualità in me. Tutto ciò è possibile perché c'è un clima in cui a ogni singola persona, in base alla propria inclinazione e carattere, vengono assegnati determinati compiti a seconda che sia più o meno portata a farli. Nel mio vecchio lavoro invece ero l'unico della mia età ed ero circondato da boomer. Un ruolo come quello che ricopro adesso, nel vecchio lavoro, non l'avrei mai potuto svolgere. Perché anche se ero lì ormai da 10 anni ed erano arrivati altri colleghi dopo di me, sempre boomer, io ero rimasto sempre "il ragazzo di bottega". Non avrebbero mai accettato che una persona più giovane di loro gli avesse dato degli ordini, o perlomeno delle direttive, su come organizzare il lavoro. Per questo dico che l'ambiente lavorativo sano fa tutta la differenza, secondo me. |
Mutt, a parte che con tutti i soldi che ti lascio non capisco perché tu vada a lavorare…
Se il lato umano per te era così tanto una rottura di coglioni (e in questo ti capisco benissimo) perché hai scelto un lavoro dove ne hai abbastanza? |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Quote:
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Denoto un particolare feeling tra il prof e il franz, in cui il fattore di coesione principale è il concetto di money transfer
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Ragazzi io cerco solo di recuperare l'adolescenza non vissuta, facendo di tanto in tanto qualche guasconata.
|
Quote:
Quello è un truck, non un fuoristrada! |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quote:
|
Quote:
Adesso ad esempio dici “Oddio”… Si dice OMG!!!! Usa un po’ più l’ inglese dai, che non siamo al mercato di Quarto Oggiaro. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Per parecchi motivi, primo tra tutti il fatto che non ho quel bisogno che hanno in molti di dimostrare agli altri o a se stessi il proprio valore.
|
Re: Perché non vi piace lavorare?
Nel particolare il mio lavoro non è granché e mi riconosco in molti aspetti del quarto punto del post di apertura. Però mi permette di mantenermi da solo e di confrontarmi con situazioni sociali, burocratiche e logistiche che altrimenti non avrei mai affrontato; ho dei limiti (psicologici, intellettivi, neurobiologici) abbastanza pesanti ma l’esposizione a certe situazioni aiuta ad acquisire qualche strumento.
Più in generale non mi piace correre sulla ruota, le vergognose sperequazioni salariali per cui certi dirigenti guadagnano in pochi mesi quello che io non guadagnerò in una vita, arrivati lì perché sono amici/parenti di oppure ammanicati, e peraltro con responsabilità alquanto aleatorie. E poi le pressioni per raggiungere risultati e standard sempre più elevati al fronte di una clientela/utenza (vale sia per il pubblico che per il privato) con pretese sempre maggiori, con scarsa consapevolezza del come si arriva a certi vantaggi nell’immediato ma soprattutto cosa, purtroppo, comporta il fruirne in modo sempre più continuativo ed estensivo. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
LA maggiorparte dei lavori pagano poco e chiedono troppo
|
Direi motivo 1.
Oltre a ciò mi rompe il cazzo stare a contatto con il pubblico e non sono portato, dover risolvere eventuali problemi dei turisti, stare dietro alle loro cazzate, dover spazzare a terra, il dover non farmi vedere fermo dai titolari sennò mi rompono. Poi odio i lavori serali/notturni. Io sono pigro, estremamente pigro e amo dormire e stare a casa la sera davanti al PC o alla TV. Ma a parte tutto non mi stimola proprio il concetto di lavoro in sé come sacrificio, per me il sacrificio, fare sacrifici è una stronzata bella e buona, nel senso, potrei farne di sacrifici ma per qualcosa che mi appassiona non per qualcosa che sto facendo ora e che detesto, già quando parto da casa ci vado a scoglionato a lavoro. Per non parlare infine dei colleghi stronzi che ti urlano in faccia se sbagli una minima cosa. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:44. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.