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Re: Vita triste di persone famose
Ignorante come sono di musica o, meglio, di una certa musica, non conosco i dettagli delle vite di questi cantanti, ma ricordiamoci che la depressione non è l'unico tipo di problema mentale che si può avere.
In un altro genere musicale penso al caso di un autore di musica elettronica commerciale famosissimo e morto giovane come Avicii (quando si suicidò se ne parlò anche sul forum), che la vita se l'è tolta non per la depressione ma perché non riusciva a reggere lo stress della fama e di tutto quel che ne conseguiva. |
Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
Keanu Reeves
L’attore è nato a Beirut, in Libano da un papà cinese-hawaiano e mamma inglese. Quando Keanu compì 3 anni, il padre abbandonò la famiglia, abbandonandola a se stessa. Vivendo in diversi paesi, ha trovato supporto nella sorella Kim, per lui un vero e proprio punto di riferimento. Al liceo si dovette confrontare con un disturbo che gli ha complicato la vita scolastica: la dislessia. Successivamente, la sorella che per lui era tutto morì a causa della leucemia. Purtroppo, le scomparse dolorose sembrano essere una costante nella vita dell’attore. Quando era un giovane in ascesa verso il successo, ad appena ventitré anni, perse il suo migliore amico River Phoenix, uno degli attori più talentuosi, che morì per overdose. Nel 1998 Reeves si innamora di Jennifer Syme, l’assistente di David Lynch. Un anno dopo la donna rimase incinta. Mentre l’attore stava girando il celebre film Matrix, la donna diede alla luce la piccola Ava Archer, che purtroppo nacque senza vita. Il dolore non si ferma qui. La moglie muore un anno e mezzo dopo, in seguito ad un incidente stradale. |
Re: Vita triste di persone famose
Era Edgar Allan Poe che si era sposato con la cugina
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Re: Vita triste di persone famose
Boh Lady D tipo non ha fatto una bella fine
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Re: Vita triste di persone famose
charlize theron da piccola ha assistito alla uccisione del padre da parte della madre. Quest'ultimo stava letteralmente cercando di ammazzarle.
corey haim ( famoso per ragazzi perduti e unico indizio la luna piena ) è stato abusato a più riprese ( come il collega corey feldman, star dei goonies ) nella sua vita di bambino famoso. E' inseguito diventato dipendente da sostanze e morto giovane. |
Re: Vita triste di persone famose
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Inoltre ritengo che l'ammalarsi della volontà e la perdita degli stimoli siano conseguenza di una fonte originaria, quindi bisognerebbe risalire ancora indietro con la ricerca delle cause. |
Re: Vita triste di persone famose
C'é un canale YT, l'ora del té, sul tema
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Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
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Lo so che la sto esprimendo in modo un po' tranchant ma se no ci perdiamo in mille rivoli e "distinguo" che nascondono il filo conduttore. Non c'era nessun motivo di fare notare agli eventuali utenti in lettura per i quali mancanza di fama e bellezza sarebbero le cause dei loro malesseri, che il controesempio smonta la loro convinzione. Mi è altrettanto chiaro che questo (a differenza di un altro utente per cui contraddire "a prescindere" è una patologia in stadio avanzato) che c'è l'istinto del professore e dell'educatore che vuole aiutare. Però insomma, certe volte esageri :) |
Re: Vita triste di persone famose
Robin Williams. Da icona di Hollywood, come penso uno di quei pochi volti veramente amati da tutti, al declino professionale, al Parkinson e infine al suicidio da clown triste (nessuno sospettò niente fino all'ultimo).
Una delle parabole "famose" che mi fanno più pietà. |
Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
nonostante le sofferenze patite da queste persone famose, scambiereste la vostra vita con la loro?
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Re: Vita triste di persone famose
anche l'ottimo Jackson C Frank non se l'è passata tanto bene. Certo, tra le tante disgrazie può almeno vantare una relazione con Sandy Danny e la pubblicazione di uno dei migliori album del folk britannico.
All'età di undici anni rimase coinvolto in un incidente presso la sua scuola, la Cleveland elementary school di Cheektowaga, dove rimase ustionato per metà del corpo a causa dell'esplosione di una caldaia. Ventenne cominciò a lavorare come giornalista e parallelamente come musicista folk nei locali del Greenwich Village. Nel 1960 registrò anche alcune canzoni per un album che non avrebbe mai pubblicato, Peaches & Crust, recuperate solamente nel doppio cd deluxe postumo Blues Run The Game.[1] A 21 anni incassò i soldi dell'assicurazione per l'incidente subito da bambino e a metà degli anni sessanta si trasferì in Inghilterra dove conobbe i principali artisti della scena folk, fra i quali Bert Jansch, Sandy Denny, con la quale Jackson ebbe una relazione, Al Stewart, che suonò in un pezzo dell'album che Paul Simon produsse nel 1965, l'omonimo esordio Jackson C. Frank[2]. Estremamente schivo, Jackson chiese durante le registrazioni di rimanere nascosto. Poco tempo dopo la pubblicazione dell'album Jackson cominciò a soffrire di disturbi psichici e, prossimo a terminare i soldi dell'assicurazione, tornò negli Stati Uniti. Stabilitosi a Woodstock sposò Elaine Sedgwick, con la quale ebbe due figli e per sostenere la famiglia riprese il lavoro in un piccolo giornale, il Woodstock Week.[3] Poco dopo la morte del figlio maschio per fibrosi cistica, il suo matrimonio fallì e Jackson cadde in una profonda depressione, che lo costrinse al ricovero in un istituto di cura,[4] dove restò fino al 1972. Dimesso, non avendo più nulla, visse grazie all'aiuto di alcuni amici fra i quali Joe Boyd, fino a quando non tornò a vivere con i genitori a Buffalo.[5] Nel 1978 il suo album fu ristampato con il titolo Jackson Again e con una copertina differente.[6] Fuggito da Buffalo nel 1984, tentò di trovare aiuto a New York da Paul Simon ma non riuscendoci, fu costretto a vivere per strada, venendo continuamente ricoverato in ospedali psichiatrici. Questa situazione contribuì a peggiorare le sue condizioni di salute oltre che a renderlo introvabile per diversi anni. A metà anni novanta, Jim Abbott, che ne ha scritto una biografia postuma, si mise sulle sue tracce dopo aver trovato fortuitamente un vecchio disco di Al Stewart con una dedica a Jackson in un negozio di vinili usati.[5] Lo trovò, estremamente appesantito e quasi irriconoscibile, e lo aiutò a chiedere ospitalità presso un ospizio a Woodstock. Ma proprio quando Abbott andò a prenderlo, Jackson fu vittima di una ennesima disgrazia, venendo colpito da un proiettile esploso da un fucile ad aria compressa con il quale dei ragazzini stavano giocando. Il proiettile lo rese cieco da un occhio. Negli anni del ricovero a Woodstock, Abbott se ne prese cura e lo incitò a riprendere a scrivere canzoni, alcune delle quali furono incise nel 1997. Morì a cinquantasei anni, il 3 marzo del 1999, per un attacco cardiaco, indebolito dalle conseguenze di una polmonite |
Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
Intanto fatemi essere depresso nel mio castello, pieno di soldi, di successo e con genetica da Can Yaman. Poi ne riparliamo dei cope (che li hanno tutti).
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Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
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Re: Vita triste di persone famose
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In ogni caso non farei a cambio, non so accettare la sofferenza. |
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