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Re: Paura di uscire di casa
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Esempio, un tizio mi ha chiesto di uscire, mi ha lasciato il suo Instagram, fa viaggioni vede amici ecc, io non ho nulla da dire, faccio casa-lavoro-casa e non mi interessa più viaggiare. Quindi trovo pesante già la partenza, poi per esperienza passata quando mi sforzavo so già poi come andava a finire, non ho più voglia e risparmio pure soldi. |
Re: Paura di uscire di casa
Finché c'è il lavoro che obbliga ad uscire questo può essere sufficiente come salvagente. Il problema è quando anche quest ultimo viene a mancare.
Allora i semi Dell hikikomoraggio diventano radici difficili da debellare. Da più giovane ho passato anche 6 mesi chiuso in casa. È difficile sbloccare una situazione in cui non hai nessuno con cui uscire e di conseguenza non hai stimoli per uscire. Anche quando ti capita un occasione é forte la tentazione di prolungare l'isolamento in quanto ci si sente alieni e fuori posto ovunque. Nessun interesse, nessuna attività al di fuori di Netflix. Diventa difficile anche avere una semplice conversazione sia per disabitudine che per mancanza di argomenti. |
Re: Paura di uscire di casa
In sé le persone contengono carisma se tu ti apri a loro per accoglierlo.
Le "persone" possiedono solo capacità comunicative in linea con la massa, e un certo disinteresse (non inteso negativamente) nel leggere i tuoi linguaggi del corpo, nel comprendere le dinamiche dietro di te, le espressioni del volto, il tuo tono della voce. Alle persone conta la tua efficienza è uno scambio indolore alla pari o a loro favore nell' interazione, condito da discorsi leggeri, veloci, atti a riempire quei momenti che altrimenti sarebbero vuoti. Credo sia quasi tutto. Ovvio notano i comportamenti anomali, non sono del tutto dei anestetizzati, ma da lì parte il giudizio di non conforme, distaccato da loro, e la discussione si ampia. È l' inizio del 3D per me, la chiave. |
Come detto da qualche utente prima, più si ci chiude e più è difficile uscirne.
Un'altra cosa devastante sono gli accadimenti in strada, quasi sempre quando vedo gente va a finire male e torno a casa ferito interiormente, sono molto sensibile e alcune parole hanno un peso devastante per me. Mi piacerebbe conoscere della gente sensibile come me, ma dove la trovo? Sono rarissime le persone sensibili o forse sono tante ma stanno tutte chiuse in casa. |
Re: Paura di uscire di casa
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Vero, prima avevo un lavoro più comodo a casa e andavo spesso in ufficio, mi faceva molto bene anche se non me ne rendevo conto. Adesso vado il minimo indispensabile e questo mi ha fatto regredire parecchio |
Re: Paura di uscire di casa
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Comunque ti capisco: tralasciando il fatto che nel mio caso non mi contatta mai nessuno (ed è giusto così).. onestamente, sì, pure io non ho (più) nulla da dire.. e in passato ogni volta che mi son sforzato di fare qualcosa è stato peggio.. In passato pure io pensavo che viaggiare era solo spendere inutilmente i soldi: ora se ce li avessi viaggerei e basta.. (anche da solo). Tanto tra lo stare fermi o muoversi.. è comunque meglio muoversi (anche da soli). Ma poi è tutto soggettivo, anche io in altre epoche sarei rimasto fermo a prescindere.. e se qualcuno mi avesse detto cose diverse lo avrei ignorato. Ma adesso farei diversamente, non perché penso cambierebbe tutto della mia vita, ma perché SO che a non far niente..... |
Re: Paura di uscire di casa
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Re: Paura di uscire di casa
Rileggendo questo topic mi è venuto da pensare che forse non si dovrebbe parlare di paura ma più di angoscia/oppressione, riconosco più queste emozioni quando esco piuttosto che la paura.
Quando sono fuori dopo poco non vedo l'ora di tornare a casa, mi fa schifo quasi tutto ciò che vedo attorno, tant'è che da tempo penso di vendere tutto e andarmene altrove. E' una zona che comincia a diventare pericolosa, quasi ogni volta che piove si rischia l'alluvione, è urbanisticamente degradata...due mesi l'anno non esco di casa perchè non si respira letteralmente, o almeno per me è così... Da quando ho traslocato sono andato a peggiorare...e pensavo che sarei andato a migliorare Quando vado in posti affollati, di solito negozi della grande distribuzione, in mezzo alla folla mi sento come oppresso. Sarà il brusìo, la calca... Non so...anno dopo anno è sempre peggio, da una parte vorrei stare fuori, dall'altra appena ci sono dopo un paio d'ore vorrei tornare a casa..potrei andare anche sul machu picchu e le emozioni sarebbero le stesse..infatti non vado in vacanza da anni... |
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