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1) Diamo due significati diversi alla frase "in preda alla depressione", per cui, nel momento in cui ho creduto che mi stessi prendendo in giro, in realtà stavo ingannando me stesso, perchè stavo inconsapevolmente dando per scontato che la intendessimo in maniera analoga. 2) Ne abbiamo due concezioni simili ma, a differenza di me, riesci a compensare, in un modo che, almeno dal mio punto di vista, appare come brillante, quello che la depressione riesce a toglierti. 3) Sono solito incolpare la depressione di molte mie pochezze, mentre non mi sono ancora accorto del fatto che questa costituisce solo la "punta dell'iceberg" e che esse hanno sempre rappresentato la conseguenza di varie altre mie condizioni mentali/cerebrali, compresa la suddetta. Tralascio, come al solito, quella che sarebbe una quarta evenienza ma che considero sempre come sottintesa, cioè quella che non abbia compreso abbastanza o che non abbia capito nulla e che stia farneticando. Quote:
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Non c'è nulla di strano. Non sono un esperto ma, se non sbaglio, la parte più primitiva e fisicamente profonda del nostro cervello è la sede delle nostre emozioni e riesce sempre a battere sul tempo quella "di più recente costruzione" e meglio attrezzata per la razionalizzazione: ci sono persone più impulsive e più inclini alla reazione rapida e dettata dai sentimenti, altre sono meno emotive e questo permette loro di essere più veloci nel dar spazio al ragionamento. Credo che qui troverai molti individui appartenenti alla prima categoria, non mi sorprenderebbe dato che normalmente, che io sappia, la timidezza è accompagnata anche da una spiccata sensibilità. |
quanti anni hai?
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Visto che ho scoperto ieri sera, con grande "gioia", che qui c'è un limite al numero di messaggi, rispondo cumulativamente un po' a tutti.
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Dopo cinque/sei sedute ci siamo scontrati anche con violenza verbale, e ho tolto il disturbo sbattendo la porta (letteralmente). Dopo qualche settimana ho incontrato la psicologa in questione per istrada, che ha persino avuto anche il pessimo gusto di salutarmi come se nulla fosse successo. Io non ho risposto (com'è giusto che sia), andando avanti per la mia strada, dopo averle lanciata un'occhiata auspicabilmente incenirente. Piccole miserabili soddisfazioni. (di norma, con chi ha tendenze borderline, il rapporto psicologico-terapico-ecc è molto difficile da instaurare e gestire, anche per la componente inevitabilmente "autoritaria" e asimmetrica propria di psicologia e psichiatria) Quote:
La mia prima laurea è in una lingua e cultura non europee (e ho già detto troppo). Lavoro in campo editoriale. Mi interesso di tecnologia solo perché smanetto per conto mio coi PC da quando avevo dodici anni... e frequento forum di informatica, tanto per imparare qualcosa. Ma non è che riesca a farci chissà che, coi computer. Giusto quanto bastava per collegarmi abusivamente alla rete universitaria col portatile quando la banda larga domestica era ancora un sogno. :-) Quote:
Però mi interesso di astrofisica (più che di astronomia) per conto mio. Quote:
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Il lavoro lo faccio al chiuso della mia stanzetta, via internet e senza uscire di casa. Penso di dedicare a studio e lavoro 2/3 ore al giorno, non di più. Quando lo faccio. Perché molti giorni li passo senza studiare né lavorare. Mi macero dentro di me, o leggo, o giro a caso su internet per poi deprimermi per come spreco il mio tempo. O impiego i pomeriggi a scrivere lunghissime inconcludenti pagine al mio diario personale. (in quanto segue me la tiro un po'...) Sì, ho capacità intellettive elevate (i test sull'IQ, per quel che valgono, mi danno intorno ai 135-140). Per gli esami, nella maggior parte dei casi, mi basta leggere i libri, senza ripassarli; in molti altri casi si tratta di materie che conosco già bene, avendole frequentate per conto mio. Oltre all'italiano, leggo senza problemi altre tre lingue: inglese, tedesco e una non europea; capisco grosso modo il francese, pur senza averlo mai studiato. Anche l'inglese l'ho imparato girando su internet, dai videogiochi(!) e leggendo libri, senza averlo mai studiato sistematicamente né a scuola né per conto mio. Ho anche pubblicato cose mie, quelle poche volte che sono riuscito a completare qualcosa. Mi intendo di diversi campi, in alcuni anche a livello specialistico, pur avendoli studiati interamente per conto mio. Ma solo perché mi riesce facile, non perché mi impegni. Di norma fatico a concentrarmi per più di venti minuti di seguito su qualcosa. Dopo venti minuti comincio a dirmi che è inutile, che non ne vale la pena, che non vado da nessuna parte, che non serve a niente... Quote:
Il punto è che, per quel che so essere le mie potenzialità, le sto sprecando tutte. Razionalmente so che avrei potuto pubblicare diversi libri (ho avuto molte offerte in tal senso), avrei potuto inserirmi nella carriera accademica, e arrivare in alto, avrei potuto far ricerca, anche a livello internazionale. In alcuni campi, da quel che ho visto in giro, so che avrei persino cose originali da dire, ricerche che ancora nessuno ha compiuto o punti di vista che nessuno, nei campi che meglio conosco, ha ancora immaginato. Ma non ne faccio niente. Tutto quel che studio rimane chiuso dentro la mia testa perché ho paura a metterlo in gioco, e perché mi sento sostanzialmente incapace nell'esprimerlo, e perché penso che quel che dico alla fine vale meno di niente, che non vale la pena, che è tutto inutile, che tanto poi morirò e tutto sparirà, che nessuno capirà mai quello che vorrei dire, eccetera eccetera. E così mi riduco a fare un lavoretto meccanico editoriale, nel chiuso della mia stanzetta, e a recitare la parte di chi studia sui banchi (pagando un sacco di tasse universitarie, tra l'altro), quando invece ormai da anni, se fossi una persona "normale", dovrei star sulla cattedra (con uno stipendio decente, tra l'altro), pubblicare articoli e libri, girare per il mondo. Invece mi riduco a dare esami e basta. Una cosa meccanica e semplice, e che richiede poco confronto col mondo. In un buco di una delle ultime province d'Occidente, incapace di schiodarmi dai miei blocchi interiori. Quote:
Se posso dirtelo, odio Padova e in genere il Nord-Est. Mi sembra un ammasso di gente ignorante, insensibile, rozza e retrograda. Ma questo vale un po' per tutta l'Italia. Quote:
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Comunque... dipende cosa intendi per "famoso/a"! Per certi versi, sì, credo di avere una notorietà forse media, ma magari più tra gli addetti ai lavori, che non presso il pubblico relativo. E più in rete che non nella vita "reale". Si tratta però di un campo piuttosto piccolo, di un settore di nicchia. |
bè non c'era bisogno di fare l'analisi dei contenuti, mi son fermato a metà perchè ha usato il maschile (la stanchezza :p)
anche perchè cmq poi una piccolissima percentuale di girl potrebbe fare tutto ciò che ha accennato cmq ribenvenut dopo leggo meglio il resto :p |
Il tuo avatar rappresenta un sistema binario in cui una stella è collassata trasformandosi in una singolarità (buco nero), e risucchia la materia della stella vicina...sbaglio?
Anche io di astronomia ne mastico...eheh |
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Ora, una curiosità mia... sto cercando di districarmi tra i vari multinick... ma quindi tutti i nick con draghi, draghetti e dragoni vari nell'avatar e/o nella firma appartengono alla stessa persona, alla quale sto scrivendo in questo momento? Come fate a riconoscere gli stessi individui sotto multinick anche i più disparati? Ad esempio... la torma di calimeri d'ogni sorta che vedo in giro... sono sempre la stessa persona? |
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per i calimeri non lo so ,ma mi fanno antipatia |
mmm si, in linea di massima si, son semper mi, ma ci sono anche dei fac simil, x la lista ufficiale: http://www.fobiasociale.com/postp160350.html#160350
ps trippo prrrrrrrrr |
Ciao y, sei una specie di free lance? Interessante la cosa, come ci sei riuscito?
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Appartengono a te soltanto i Draghi che allignano in cotesto forum, o sono posti sotto il tuo Dominio anche quelli che s'aggirano in altri lochi? Te lo chiedo perché se mai, in futuro, mi capitasse d'incontrare una di queste possenti Creature, in questo o in altri Mondi, o nei Reami del Sogno, gradirei sapere se dovrei porle omaggio anche in tuo nome! Quote:
È possibile conoscere qualche dettaglio più preciso? Da quale luogo provengono questi "naviganti extraeuropei"? |
Ma per diventare free-lance è per forza necessario passare per delle conoscenze (ormai è così per tutto, domanda retorica la mia)?
E conoscete qualcuno che fa il traduttore lavorando da casa? |
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2. Sì, alcune persone. |
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Che razza di astrofilo sei? Non sai che a Padova, stando a quel che si dice, Galileo Galilei inventò il primo telescopio?(!) Padova è una città di grande importanza, fra l'altro, per l'astronomia e, grazie al CISAS, parecchio anche per l'esplorazione spaziale. Quote:
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Inoltre, i test del QI misurano solo determinate e limitate forme di intelligenza, che, alla fine, valgono fino a un certo punto e solo in certi ambiti. E poi, personalmente, l'intelligenza la considererò anche importante per valutare una persona, ma non è assolutamente il parametro principale. Quote:
Galileo potrebbe aver inventato Hubble nel mio quartiere, ma questo non cambierebbe di una virgola la mia vita. Non credo nella "magia" dei luoghi tradizionali, ammenoché non mi riguardino personalmente. Mi sento un po' come quello studioso (non ricordo il nome) che non era mai stato in India, ma non se ne dispiaceva, perché la "sua India" era quella dei libri e degli studi. Be', io me ne dispiaccio, perché comunque lo sento come un limite, e mi piacerebbe tanto viaggiare e vedere posti diversi. Ma i problemi per cui sarei su questo forum, per ora, me lo impediscono...... |
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