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Addormentato posso chiederti di dove sei? Chi ti ha detto che al nord siano tutti così poco espansivi? Io non sono la persona più timida dell'universo eppure ancora oggi tutti mi fanno notare quanto io sia tranquillo e timidino. Io Inghilterra e in Francia nessuno mi ha mai detto niente del genere (anche se a dire il vero una volta una prof. di francese originaria della normandia mi disse che soffrivo di timidezza, ma non faceva testo in quanto ormai perfettamente italianizzata 8) )
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Non lamentatevi voi altri; non sapete cosa significhi essere timidi in una città come Roma....sei praticamente circondata da un nugulo di coatti pronto a darti del deficiente rimbambito, addormentato se non sei altrettanto strafottente e non parli "aò", con la cadenza romanaccia.....
Ovviamente scherzo, perchè penso che certe problematiche legate alla timidezza siano uguali ovunque a qualsiasi latitudine, però è vero che in certe realtà - famose per essere le più caciarone e vivaci - in un certo senso si potrebbe (dico potrebbe) essere più svantaggiati. Tornando alla capitale, viene certamente in aiuto il fatto che una città - in quanto tale - è più cosmopolita e variegata e quindi te la scampi perchè hai a che fare con persone di diverso tipo, di diversa formazione culturale e provenienza sociale....insomma, non ci sono solo coatti o borgatari, anche se ce ne sono - aimhè - parecchi-..... Certo, a vederli rappresentati nei film di Verdone o nelle fiction faranno anche ridere, ma averci a che fare ogni giorno non è un granchè piacevole....vedi per esempio a scuola..... :? |
Quote:
:lol: |
ma non vedo tutte queste differnze ,al sud son un po' piu coloriti.ma solo questo...ma anche qui ci sono tanti timidi...fidatevi...pero' lambiente solare permette ai timidi di trovare la loro dimensione in generale...
caso a parte i napoletani..loro si che sono un caso a parte con e loro scenate continue... premetto che pure io sono uno che a scenate non scherza... :wink: |
Non so fino a che punto abbia potuto influire sul mio carattere, di certo fin da piccolo ho sempre avvertito quanto fosse estranea all'educazione impartitami e al mio modo di fare la weltanschaaung (ma si scrive così? :D) del barese medio, appartenente alla più vasta specie del meridionale medio, perfettamente incarnata da tutti i miei zii e cugini. Peraltro, per vari motivi non ho mai avuto modo di frequentarli da vicino durante l'infanzia; avrei avuto l'occasione di sintonizzarmi meglio sulle loro frequenze ed invece mi sono sempre sentito un alieno nei loro confronti. :roll:
Appartiene all'archetipo del meridionale medio il maschio "con le palle quadrate", sempre pronto ad alzare la voce per difendere i propri interessi privati e per mostrarsi più forte del malcapitato rispettoso di turno, magari esprimendosi nel dialetto locale per incutere più timore; perfetto conoscitore di tutti i gadgets tecnologici, dalla pay tv alle automobili (infatti ho l'onore di annoverare fra gli zii alcuni eroici truffatori di assicurazioni, simulatori di finti incidenti stradali 8)); dulcis in fundo, il meridionale medio è allergico all'alta cultura e ai titoli di studio superiori, in quanto ritiene che si debba iniziare a lavorare a 18 anni per fare esperienza da subito; se poi si frequenta una facoltà umanistica o, peggio, si è laureati in lettere e filosofia o in lingue e letterature straniere è meglio scavarsi la fossa, piuttosto che trovarsi al suo cospetto. Purtroppo non potrà mai essere questo il mio identikit :( |
La causa dei miei problemi sono stato solo io.
Da quando sono arrivati i problemi pero l'italianità mi pesa. L'italia è un paese dove la cafonaggine è vista come qualcosa di positivo...ma questo non vuol dire essere espansivi con il prossimo, credo che anche questo sia un falso mito...molti di noi hanno difficoltà ad reintegrarsi. Un altra cosa che nn sopporto è la bambocciaggine....nel nostro paese è normale essere bambinoni mantenuti fino a 35 anni (compreso me)....ma d'altra parte come fa il paese meno meritocratico dell'occidente ad avere cittadini maturi?? Qui è piu importante essere tipi da spiaggia....sarà molto piu utile nella vita, altro che lettura! |
Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timide
Per me la natura dell'italiano medio ha influito e influisce tantissimo.
Siamo un popolo di cazzoni senza speranza, me incluso comunque per certi aspetti (->una esistenziale pigrizia, che peraltro amo, probabilmente dovuta alla mia mezza discendenza sarda). Il tipico casinista fighetto italiano mi oscilla su vari toni tra intollerabilita` o ilarita`, ma in generale e` dissimile dal mio modo d'essere prudente, silente e originale. Un popolo di simpaticoni questo si, ma generalmente senza palle, dotati di innumerevoli facce e soprattutto pecoroni e zucche vuote. |
Si scrive Weltanschauung,con doppia u e sempre con iniziale maiuscola.
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Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timidezza?
Un po ha influito e soprattutto ha influito la mia città ovvero Genova. Il tipico Genovese è di natura chiuso riservato, poco socievole e avaro.....ecco la mia famiglia portava questi atteggiamenti quasi all'estremo. Probabilmente se fossi nato in qualche paese Nordico, sicuramente questa condizione mi avrebbe limitato in misura minore!
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Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timidezza?
Certo che ne scrivevo di cazzate qualche anno fa :D
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